Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: marili_01    21/05/2021    1 recensioni
Piccole storie sui vari personaggi di Harry Potter... Suggeritemi anche voi le ship e cercherò di realizzare una breve storia su di loro
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: Lemon, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sono passati 19 anni dalla battaglia di Hogwarts, 19 anni dalla sconfitta di Voldemort e dal mio ultimo anno ad Hogwarts. Mi sembra impossibile che io, Neville Paciock, stia per tornarci come insegnante di erbologia.

È passato davvero molto tempo ma ricordo ancora ogni singolo particolare soprattutto dei momenti passati con lei... Luna Lovegood.

Dopo la battaglia di Hogwarts mi dichiarai a lei e scoprii che anche lei provava lo stesso per me e ci fidanzammo; siamo stati insieme per circa tre anni finché lei non scoprì una nuova specie di draghi mai visti in Danimarca e decise di voler girare il mondo alla ricerca di nuove creature magiche. Non so dove sia adesso o se abbia realizzato il suo sogno, non ho più avuto sue notizie da allora ma nonostante tutto continuo a pensare a lei, ogni singolo giorno, nella speranza che prima o poi potrò rivederla.

Sono emozionato, la scuola di Hogwarts è proprio come me la ricordavo...guardo il mio orologio, cavolo! sono in ritardo per il banchetto di inizio anno. Entro nel castello e mi dirigo immediatamente nella sala grande sperando di non essere troppo in ritardo ma quando apro la porta il profumino invitante delle pietanze mi fa capire che la cena è già iniziata; cammino verso il tavolo degli insegnanti. I miei futuri alunni mi guardano mentre attraverso la sala; intravedo Albus, il figlio del famosissimo Harry Potter, seduto al tavolo di... Serpeverde ?!?

Continuo a camminare senza dire una parola.

" Scusatemi per il ritardo" dico quando arrivo di fronte al tavolo degli insegnanti.

"Non preoccuparti Neville, accomodati" mi risponde la preside McGranitt.

Finalmente poso lo sguardo su quelli che saranno i miei colleghi e non posso credere ai miei occhi. La riconosco subito dai capelli biondi e i suoi occhi... Luna Lovegood è seduta accanto alla preside e mi sta guardando con gli occhi spalancati.

Vado subito a sedermi al tavolo per cenare con tutti gli altri. Non posso crederci, dopo tutti questi anni ci ritroviamo nello stesso posto in cui tutto è iniziato, forse è destino. Durante la cena cerco di lanciare qualche occhiata all'altro lato del tavolo. Ogni tanto i nostri sguardi si incrociano e un brivido mi percorre la schiena. È bellissima; è cambiata molto in questi anni ma è rimasta comunque la ragazza di cui mi sono innamorato.

La cena finisce e mi ritiro in camera per cambiarmi e mettere qualcosa di più comodo. Un lieve rumore mi sveglia dai miei pensieri, impiego qualche attimo per capire che qualcuno sta bussando alla mia porta.

"Un attimo" urlo a chiunque ci sia dall'altra parte.

Qualche secondo dopo spalanco la porta.

"Scusami per l'ora ma la preside mi ha detto di portarti questo" dice porgendomi il libro di erbologia.

"G-grazie professoressa Lovegood" rispondo appena riesco a formulare una frase sensata.

"Di niente professor Paciock" ribatte lei trattenendo a stento una risata, poi si volta e si allontana, io rimango li... Ancora confuso per come mi ha risposto; si stava prendendo gioco di me? Beh, mi prenderei in giro da solo per la mia reazione quindi suppongo di sì.

Quando mi riprendo dal mio stato di trance rientro in camera e mi metto a letto. Domani sarà il mio primo giorno di lezione e dovrò essere riposato.

_LA MATTINA DOPO_

Mi sto preparando per la mia prima lezione, non ho dormito molto stanotte. Mi sento di nuovo un adolescente, è frustrante... Ho deciso! Dopo la lezione la cercherò e le parlerò e tutto passerà, o almeno spero.

Esco dalla mia stanza e mi incammino nell'aula di erbologia. La mia prima lezione sarà con gli studenti di grifondoro e serpeverde del primo anno.

"Per la prossima volta voglio che mi scriviate un tema con degli approfondimenti sulle piante che vi ho spiegato oggi, potete aiutarvi con dei libri in biblioteca" dico e tutti prendono appunti. Subito dopo comunico loro che la lezione è finita e piano piano gli studenti lasciano l'aula tranne Albus, James e Rose.

"Non dovete andare alla prossima lezione ragazzi ?" Chiedo loro.

"Si volevamo solo porti i saluti da parte di mamma, papà e gli zii" risponde James e gli altri due annuiscono.

"Siamo contenti di averti come professore" mi dice Rose.

"Grazie...vi voglio bene ragazzi" dico emozionato.

"Anche noi zio!" Mi dicono in coro e si tuffano su di me per abbracciarmi, poi escono anche loro dall'aula lasciandomi solo. Mi hanno sempre chiamato zio Neville perché per loro lo sono, come loro sono per me dei nipoti, anche se non di sangue.

Sono sempre rimasto in ottimi rapporti con Ginny,Harry,Ron e Hermione... alcuni miei compagni non li ho più visti dopo la battaglia, con altri invece siamo rimasti in contatto per un po' ma poi ci siamo persi come con ... Luna, Oh cavoli devo parlare con lei.

Esco dall'aula con passo svelto e la incontro nel corridoio del secondo piano.

"Ciao" dico semplicemente.

"Salve Professor Paciock" mi risponde ridendo.

"Ok mi prenderà in giro per il resto della mia vita, professoressa?" Le chiedo con lo stesso tono ironico.

"Ovviamente" dice e scoppia in una fragorosa risata. Rido anche io contagiato dal suo sorriso.

"Sei sparita..." Rifletto ad alta voce.

"Mi dispiace Neville... Avrei dovuto scriverti ogni tanto ma sono stata presa dalle ricerche e quando ho trovato il momento adatto per scriverti pensavo che ormai mi avessi dimenticata così ho lasciato perdere" mi spiega.

"Capisco... comunque ti sbagliavi, ho sempre pensato a te, volevo sapere se stessi bene, se avessi realizzato il tuo sogno, se tu fossi felice" le dico. Lei mi sorride.

"Ho girato da sola per il mondo per circa tre anni e ho scoperto cose incredibili" comincia a raccontarmi.

"Poi ho incontrato Rolf Scamander e tutto è cambiato...avevo finalmente qualcuno con cui condividere le mie ricerche e i miei viaggi" continua.

"Sette anni fa abbiamo deciso di fermarci e prenderci un po' di tempo per noi e un anno dopo ci siamo sposati".

Solo adesso noto una fede al dito... Grande Neville, cosa pensavi che ti dicesse? Che anche lei pensasse ancora a te la notte o fosse rimasta la stessa di sedici anni fa? Sono solo un grande illuso.

"Sono contento che tu abbia trovato la felicità " le dico cercando di nascondere la frustrazione.

"E tu invece che mi racconti ?" Mi chiede poi.

"Dopo che te ne sei andata ho lavorato per un po' al ministero ma non era il lavoro che volevo così ho capito di voler continuare con erbologia... Ho approfondito i miei studi e ora sono qui a fare il professore" dico velocemente.

"Non sei sposato?" Mi chiede.

Nego con la testa. Non mi va di approfondire i dettagli della mia vita.

"E con il Golden trio? Sei ancora in contatto ?" Fa un'altra domanda.

"Si si... Harry e Ginny si sono sposati e poco dopo anche Ron e Hermione. Entrambi hanno avuto figli che avrai modo di conoscere visto che alcuni di loro sono già qui ad Hogwarts" le spiego.

Continuiamo a parlare della nostra vita privata, dei miei ' nipoti', del Golden trio e cominciamo a ricordare anche i vecchi momenti.

"Si ero proprio imbranato " le dico ridendo.

"È vero, ma mi piacevi proprio per questo " mi risponde lei.

Proprio in quel momento gli studenti cominciano a comparire nel corridoio segnando la fine dell'ora.

"Ora devo andare ... Ho lezione con il terzo anno di corvonero" mi dice e io annuisco.

"Arrivederci professor Paciock" mi deride ancora una volta. Si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia e poi va via.

Dopo altre due ore di lezione la mia prima giornata di lavoro volge al termine. Ci ritroviamo in sala grande per il pranzo, quando raggiungo il tavolo degli insegnanti c'è Luna che mi sorride, ricambio il sorriso e mi siedo accanto a lei.

_TRE MESI DOPO_

Il lavoro di professore procede alla grande. Domani mattina gli studenti totneranno a casa per le vacanze di Natale e io avrò un po' più di tempo per me. Sono stati tre mesi molto monotoni composti da lezioni, pranzi, cene, partite di quidditch, chiacchierate con i miei nipotini e ogni tanto con Luna... Dopo quel giorno in cui mi disse di essere sposata non abbiamo più preso l'argomento 'vita sentimentale' e io sto cercando di mettere da parte o perlomeno di ignorare i sentimenti che, nonostante siano passati molti anni, non hanno intenzione di abbandonarmi. Ma non sono più un ragazzino e sono capace di gestire tutto ciò o almeno spero.

Ieri ha nevicato, mi era mancata la neve ad Hogwarts...decido di andare a fare una passeggiata prima di cena. Prendo il mio cappotto e la sciarpa ed esco. È incredibile come tutto sia rimasto identico negli anni. Alcune parti del castello sono state ricostruite dopo la battaglia ma sembra comunque uguale a prima.

Arrivo vicino alla riva del lago nero e mi siedo su un tronco ammirando il passaggio innevato.

"Non importa quanti posti ho visitato in giro per il mondo, questo resta comunque il mio preferito!" Dice qualcuno alle mie spalle.

"Luna, pensavo fossi andata a casa per le vacanze" le dico.

"Dovevo ma Rolf ha avuto una chiamata urgente di lavoro e tornerà a casa dopo Natale, quindi ho deciso di rimanere qui a Hogwarts, la mia seconda casa" mi spiega.

Annuisco semplicemente, lei si avvicina e si siede accanto a me; fruga nel tasca del suo cappotto rosa e ne estrae un pacchettino regalo.

"Ecco... Questo è per te, buon Natale Neville" mi dice senza guardarmi.

"No io...io non lo posso accettare. Beh ecco io non -" vengo interrotto da lei.

"Stai tranquillo non mi importa... Mi faresti un regalo fantastico accettando questo" dice ed indica il pacchetto.

Faccio un lungo sospiro e prendo il regalo; comincio a scartarlo pensando a quanto sono stato stupido a non farne uno a lei.

Dentro c'è una scatolina nera, tolgo il coperchio e, non appena vedo cosa c'è dentro, mille emozioni mi travolgono.

"Non pensavo la avessi ancora" sussurro.

"L'ho sempre tenuta con me..." mi dice sorridendo.

Dentro la scatolina c'è una collana, la collana che le regalai il primo Natale passato insieme.

L'avevo fatta fabbricare apposta per lei quindi è unica nel suo genere. È una catenina oro con un cuore viola, solo ora ricordo le parole che avevo fatto incidere nel retro del ciondolo: 'tuo per sempre! Neville'

"Grazie, è il miglior regalo di sempre" le dico emozionato. Lei mi sorride.

Guardo di nuovo la collana, giro il ciondolo e sfioro le parole incise con le dita. Un sospiro lascia le mie labbra involontariamente;

"C'è qualcosa che non va?" Mi chiede vedendomi preoccupato.

Si, c'è che mi sento di nuovo un ventenne, che mi sento proprio come quando ti ho regalato questa collana.

"No. Va tutto bene" rispondo invece.

"Non è più così, vero?" Mi chiede.

La guardo confuso. Non è più così cosa ?

"Le parole incise..." Mi spiega semplicemente.

Mi sta chiedendo davvero se...

"C'è un motivo se c'è scritto per sempre" dico con le farfalle nello stomaco. Perché mi sta facendo questa domanda ? È lei che si è spostata ed è andata avanti, io invece...

"Non ho mai smesso di pensarti e mai lo farò" mi lascio sfuggire.

Adesso anche lei è senza parole.Sfilo la collana dalla scatolina, mi avvicino a lei e gliela metto.

"È qui che deve stare" sussurro.

Involontariamente le sposto una ciocca di capelli dal viso e quando me ne accorgo allontano immediatamente la mano. Avevo l'abitudine di sistemarle i capelli.

"Scusa" dico imbarazzato. Lei in risposta prende la mia mano e se la riporta sul viso; chiude gli occhi beandosi del contatto. La mia mano sta prendendo fuoco ed anche tutto il mio corpo. Devo interrompere questo contatto o non riuscirò più a trattenermi.

"Luna... " Sussurro. Lei apre gli occhi e sospira.

"Io...io devo andare. Sono in ritardo" cerco di essere convincente. Mi tiene ancora per mano.

Mi alzo e cerco di voltarmi per tornare al castello ma lei mi trattiene per un braccio.

"Ti ho già lasciato una volta... Non lo farò ancora" mi dice. Un attimo dopo le sue labbra sono incollate alle mie.

Tutte le emozioni che avevo cercato di reprimere esplodono dentro di me. Dopo qualche attimo di esitazione ricambio il bacio. Lei posa le mani sul mio petto, la pella brucia sotto il suo tocco. La avvicino ancora di più a me prendendola per i fianchi e lei mi morde il labbro inferiore chiedendomi in silenzio di approfondire il bacio. La accontento subito, la mia parte razionale è stata ormai sommersa da tutto il resto, il bacio diventa sempre più passionale, le sua mano tra i miei capelli e li tira leggermente.

Poco dopo si allontana per prendere fiato e la magia svanisce.

"Mi sei mancato così tanto " mi dice ancora con il fiato corto.

Ancora una volta il mio cuore esplode e il mondo esterno svanisce, siamo solo io e lei.

Le prendo la mano e solo ora mi accorgo che è gelida, in effetti siamo fuori in mezzo alla neve da un bel po'.

"Vieni torniamo dentro, sei gelida" le dico. Mi tolgo la sciarpa e gliela avvolgo sulle spalle.

Torniamo dentro il castello mano nella mano e la conduco nella mia stanza.

La faccio sedere vicino al camino che con un semplice incantesimo incendiario comincia ad emanare calore.

Nessuno dei due parla di quello che è successo pochi minuti fa.

"Hai detto che ti sono mancato" le dico interrompendo quel silenzio assordante. Così lei mi racconta che dopo qualche anno aveva intenzione di tornare ma alla fine non l'aveva fatto perché pensava che io avessi già trovato la felicità altrove. Poco dopo aveva conosciuto Rolf ma non era la stessa cosa, nonostante questo si erano sposati e lei aveva sperato che almeno così avrebbe smesso di pensare al passato ma non ci era riuscita; così un giorno ne ha parlato a Rolf e da quel momento tutto si era complicato. Lui cercava di trascorrere il meno tempo possibile con lei e lei, per facilitargli la cosa, aveva chiesto alla preside se poteva tornare a Hogwarts come insegnante... Era un modo per tornare al passato dove tutto andava bene e stare lontana dalla realtà in cui soffriva.

"Pensavo che non ti avrei mai più rivisto e invece arrivata qui ti ho incontrato e tutto quello che in questi anni avevo sepolto nel profondo del mio cuore è tornato a galla" conclude.

Mi avvicino a lei e la bacio senza darle il tempo di dire un'altra parola. La sento sorridere sulle mie labbra e il mio cuore si riempie di gioia, la amo... non ho nessun dubbio.

Stavolta senza neanche chiedermi il permesso approfondisce il bacio ed io perdo nuovamente i sensi, sono inebriato dal suo odore, dal suo sapore.

Allunga le mani sul mio petto, mi slaccia il cappotto e lo lascia cadere a terra, seguito immediatamente dal suo e dalla sciarpa che le avevo messo.

Interrompo il bacio e comincio a lasciarne una scia sul collo fino ad arrivare alla clavicola, e poi risalgo lentamente.

Lei si lascia sfuggire un gemito.

Mi fermo un attimo per ammirare quanto sia bella, subito dopo si appropria ancora delle mie labbra e mi sfila la maglia che raggiunge i cappotti a terra. Comincia a lasciarmi dei baci delicati sul collo, poi sul petto e sull'addome per poi risalire al viso. Sta per baciarmi di nuovo ma la fermo.

"Basta ti prego...Altrimenti non riuscirò più a fermarmi" le dico con voce roca.

"Allora non farlo" dice e mi bacia con foga.

Mi allontano un attimo per sfilarle il maglione, poi ricomincio a baciarla.

Indietreggia fino a scontrarsi con il mio letto in cui si stende trascinandomi sopra di lei.

Appoggia le sue mani sulla mia schiena mentre io torno a torturarle il collo.

"Oh Neville " ansima. Scendo a baciarle la pancia e poi risalgo fino alle labbra. Le sue mani mi liberano dai pantaloni e io abbasso la cerniera della sua gonna.

"Sei stupenda" le sussurro tra un bacio e l'altro. Ci liberiamo degli ultimi indumenti. Wow, non pensavo si potessero provare così tante emozioni nello stesso momento. Non sono mai stato così bene in vita mia. Ricorderò questo momento per sempre... Poco dopo ci addormentiamo abbracciati.

_LA MATTINA DOPO_

Mi sveglio e sento qualcosa di pesante sul petto e sull'addome. Luna sta ancora dormendo, ha la testa appoggiata sul mio petto e mi avvolge la vita con un braccio. Mi prendo qualche secondo per ammirarla, sembra così rilassata e felice. Le faccio una carezza e le sistemo delicatamente i capelli, poi le do un bacio sulla fronte e lei si sveglia.

"Buongiorno" sussurro.

"Buongiorno" mi risponde lei con un sorriso che va da un orecchio all'altro.

"Tutto bene?" le chiedo. Lei per riposta mi abbraccia più forte.

"Sono felice ma mi sento anche in colpa. Non dovevamo lasciare che succedesse" dice poi.

"Scusami è colpa mia " in fondo so che è colpa mia.

"Non è vero. Mi avevi fermato, sono io che non ho voluto" mi risponde, annuisco alla sua affermazione.

"Rolf mi ha proposto di andare con lui in Francia, così potevamo festeggiare il Natale insieme " mi confessa. Sento il mondo crollarmi addosso. Lei sta con lui e non con me e sempre così sarà.

Ha ragione lei, è stato tutto un errore...non avremmo dovuto farlo , non dovevamo cadere nella trappola.

"Dovresti raggiungerlo allora" le dico brusco.

Lei mi guarda e noto la delusione nei suoi occhi. Sospira, si alza e si riveste; io rimango sdraiato con lo sguardo immobile sul soffitto. Si avvicina, mi da un bacio sulla guancia e senza dire niente esce dalla mia stanza. Poco dopo mi siedo sul bordo del letto, sono stato uno stupido... Non avrei dovuto trattarla così. Alzo gli occhi e noto sul comodino la collana e un pezzo di pergamena che prendo immediatamente.

'Le scelte che ho fatto nella vita mi hanno portato in una realtà di cui tu non fai parte, grazie per avermi fatto fuggire con te stanotte. È stata la notte più bella di sempre... Ti amo. Tua per sempre Luna'

Rileggo quel biglietto altre due volte per assicurarmi di aver letto bene... Non appena finiranno le vacanze dovrò chiarire il malinteso con lei... Non voglio perderla ancora.

_TRE SETTIMANE DOPO_

Le vacanze di Natale sono finite e oggi inizieranno le lezioni e rivedrò Luna.

Mi dirigo in sala grande per la colazione, mi siedo al tavolo ma lei ancora non c'è... Ad un tratto la preside si alza per fare una comunicazione all'intera scuola.

"Vi chiedo di dare il benvenuto alla nuova professoressa di cura delle creature magiche. Purtroppo la professoressa Lovegood ha dovuto lasciare il lavoro per motivi personali" tutti applaudono e una nuova professoressa viene a sedersi al SUO posto...Ho combinato un bel casino.

_DUE ANNI DOPO_

"Mi voleva vedere preside McGranitt?" Chiedo entrando nel suo ufficio.

"Si volevo sapere se per te è un problema cambiare stanza. La tua è la più grande e mi servirebbe per la signorina Lovegood " mi spiega.

Sussulto nel sentire il nome di Luna.

"Certamente " rispondo. Non so a cosa le serve la camera più grande e non voglio saperlo, sono troppo occupato a pensare a lei e al fatto che sta per tornare ad Hogwarts.

Occupo i seguenti giorni a traslocare nella mia nuova stanza. Mi manca solo uno scatolone.

Mi dirigo nella vecchia camera e apro la porta.

"Grazie preside" dice qualcuno all'interno della stanza.

"Luna..." Sussurro quando la vedo.

"Cosa ci fai qui?" Mi chiede.

"Avevo ancora uno scatolone qui ed ero venuto a prenderlo ma non sapevo fossi già arrivata" rispondo.

"Nessun problema" mi dice lei. Veniamo interrotti dal pianto di un bambino.

Luna si allontana e torna con un bambino tra le braccia.

Io sono sconvolto. Lui è...

"Mio figlio, Alexander Lovegood" anticipa la mia domanda.

Guardo il bambino che mi fissa a sua volta e sorride agitando le manine.

"Credo che voglia conoscerti" mi dice Luna.

Prima che io possa replicare lo mette tra le mie braccia. Sto tenendo in braccio un bambino, il loro bambino.

Ha un visino aggraziato, due occhi verdi, somiglia molto a sua madre. Lei mi fa cenno di posarlo nella culla e così faccio.

"Come mai siete qui?" Chiedo poi.

"Io e Rolf abbiamo litigato e lui ci ha sbattuti fuori casa" mi spiega.

"È stato un litigio grave per sbattere fuori suo figlio" rifletto ad alta voce.

"Si abbastanza " mi risponde lei. La guardo chiedendo con gli occhi cosa sia successo.

"Rolf ha gli occhi azzurri, mentre lui..."dice indicando la culla. La guardo confuso. Riguardo Alexander e capisco cosa vuole dirmi.

"Non è suo figlio" sussurro sperando di essermi sbagliato.

Lei annuisce senza guardarmi negli occhi.

"Lui è" inizio a dire.

"Tuo figlio" dice al mio posto.

Sento la testa girare. Credo che potrei svenire da un momento all'altro, continuo a guardare Luna senza riuscire a dire nulla

"Ho un figlio" sussurro ancora sotto shock.

"Scusami se te lo dico in un modo così brusco ma meritavi di sapere la verità" mi spiega lei.

Non riesco a formulare un pensiero né tanto meno una frase di senso compiuto. Non provo rabbia ma felicità, la stessa felicità che ho provato quella notte. L'unica cosa di cui ho bisogno è lei, la ragazza che ho di fronte con lo sguardo chino, la madre di mio figlio... Mi avvicino a lei, con uno scatto veloce alzo il suo viso fino a fare scontrare i nostri occhi e poso le mie labbra sulle sue.

Il mio cuore esplode e finalmente sento di essere tornato a respirare. Lei non si tira indietro, anzi si avvicina ancora a me approfondendo il bacio. Ci allontaniamo nello stesso momento senza interrompere il contatto visivo.

"Ti amo anche io" le dico ricordando le parole del biglietto che mi aveva scritto due anni prima.

In risposta mi dà un altro bacio, veloce ma pieno d'amore. Alexander continua a ridere ed agitare le manine contento... Deve essere bello vedere i suoi genitori finalmente insieme. Luna prende Alexander dalla culla e torna da me.

Rivederlo da vicino mi fa un effetto diverso adesso che so di essere suo padre.

"Potremo essere una famiglia se lo vuoi..sai, io, tu, Alexander..." Cerco di dare un senso alla frase.

"Mi stai chiedendo se voglio passare il resto della mia vita con te?" Mi chiede lei vedendomi in difficoltà. Io annuisco imbarazzato... Si può essere più imbranati di me? Non credo.

"Certo che lo voglio Neville" mi dice poi sorridendo. Mi avvicino e le do un altro bacio

_TRE ANNI DOPO_

"Papà mi racconti ancora la storia di te e mamma?" mi chiede Ale.

"Per ora devo lavorare ma ti prometto che più tardi te la racconto e magari la racconto anche alla tua sorellina" gli rispondo. Lui mi dà un bacio sulla guancia ed esce felice dalla stanza. Ho finalmente realizzato tutto quello che avevo sempre sognato, ma la parte migliore è che l'ho realizzato con Luna al mio fianco.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: marili_01