Fumetti/Cartoni americani > Scuola di Polizia
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    25/05/2021    3 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Harris uscì di casa, deciso a capire cosa diavolo fosse accaduto a Mahoney. All'inizio aveva pensato che forse i suoi amici si stavano preoccupando più del dovuto. Probabilmente il poliziotto, ancora un po' provato dalle ferite da cui non si era ancora del tutto ripreso era stato colto da un capogiro, da un po' di stanchezza ed aveva deciso di fermarsi a riposare lungo la strada, magari su una panchina oppure era entrato in un bar a prendere un caffè per reintegrare un po' gli zuccheri... poi però gli era venuto in mente che Mahoney raccomandava ai suoi amici di tenersi sempre in contatto e di avvertire al minimo problema. Se non lo aveva ancora fatto significava solo che poteva essergli capitato qualcosa.
Ragion per cui decise di ripercorrere i passi che Mahoney doveva per forza aver fatto da quando aveva lasciato casa sua. Qualcuno DOVEVA aver visto qualcosa.
Interrogò tutti i passanti ed i tassisti mano a mano che li incontrava su quel tratto di strada, e chiese anche a tutti i negozianti... finchè non arrivò nei pressi di un bar.
Il Lulu's Cafè.
- Ha visto un agente di polizia?- fece Harris rivolto al proprietario - Alto, sulla trentina, capelli scuri, ricci tagliati corti...- 
Il gestore ci pensò un attimo prima di risponde. 
- Ah certo... stava parlando con Tiffany.- fece l'uomo. 
- Tiffany?- 
- Si, è.. voglio dire era una cameriera qui fino ad una settimana fa.- fece l'uomo - si è licenziata all'improvviso dicendo che aveva trovato un altro lavoro, dove la paga era ottima. E si vede.- 
- Che intende dire?- fece Harris. 
- E' venuta da queste parti oggi... sembrava una dell'alta società.- fece l'uomo - Poco dopo è arrivato il suo amico, hanno scambiato qualche parola e poi lo hanno caricato in una limousine bianca... pensavo che fosse un modo di dire quando dicono '' bella da morire''.- quando vide Harris squadrarlo come dire '' ma che accidenti sta dicendo'' si affrettò a spiegare - Dopo due minuti che parlavano il poliziotto è svenuto e lo hanno caricato in macchina... vedrà che a quest'ora staranno assieme.- 
- Mi può dire dove abita questa Tiffany?- 
- Perchè dovrei farlo?- 
- Sono un poliziotto, e forse può aiutarmi a...- 
- Mi mostri un distintivo.- fece l'uomo - Non posso dare i recapiti dei miei dipendenti al primo che capita senza prendere qualche precauzione.-
- Certo capisco...- fece Harris uscendo dal bar, con le mani che gli prudevano per la frustrazione. Aveva trovato una potenziale complice che aveva aiutato a far sparire Mahoney in cambio di una corposa ricompensa ma non poteva rintracciarla perchè non era più in polizia. 
Tuttavia non voleva arrendersi così. 
Voleva dimostrare di essere in grado di essere un buon poliziotto. Almeno UNA volta nella vita. 
...
...
...
- L'abbiamo trovata in un cesto della spazzatura.- fece Tack mostrando una ricetrasmittente fracassata su cui potevano ancora leggere una C ed una M. Avevano battuto tutta la città alla ricerca di Mahoney o di un indizio che potesse condurre a lui. 
Il professore li aveva informati che aveva messo nelle ricetrasmittenti un dispositivo di rintracciamento, in modo che potessero rintracciarsi l'uno con l'altro, nel caso fosse accaduto qualcosa. 
Ed aveva spiegato loro che il dispositivo avrebbe continuato a funzionare anche se la trasmittente fosse stata spenta o rotta. 
Ed era proprio grazie a quel dispositivo che l'avevano trovata. Distrutta, abbandonata sulla strada. 
- Che significa tutto questo?- fece il capo della polizia, il quale era venuto immediatamente ad informarsi/lamentarsi del fatto che Mahoney non si fosse presentato ad una riunione importante al quartier generale, con aria preoccupata. Fino a due minuti fa era pronto a strigliare il nuovo capitano, seppur bonariamente visto che non era appena tornato da una vacanza, ma appena entrato in quegli uffici aveva respirato l'ansia e la paura dei suoi colleghi.
- Che il mio collega è stato portato via contro la sua volontà.- fece Jones - Lui non andrebbe da nessuna parte senza la sua trasmittente.- 
- Siete sicuri che Harris dica la verità quando dice di non saper niente della sua assenza?- fece il capo. 
- Si fidi.- fece Hightower - Conosciamo bene Harris. Se c'è una cosa che non riesce a nascondere, non a noi almeno, è quello pensa.- 
- Si fidi, Harris era un farabutto, ma stavolta non c'entra niente.- fece House. 
- Ok. Mahoney ha qualche nemico?- fece il capo - non so, colleghi invidiosi, qualcuno a cui non piace...- 
Sweetchuck fece cenno di no con il capo. 
- Capo, lei non lo conosce Mahoney... è impossibile volergli male.- 
- Tratta tutti con rispetto, e quando viene a sapere che qualcuno di noi ha qualche problema, personale o lavorativo si fa sempre in quattro per darci una mano.- fece Hooks. 
- Il suo unico difetto forse è di perdere sempre la testa quando conosce una bella donna ma...- fece Proctor per poi interrompersi. Dalla finestra, e solo dalla sua angolazione poteva vedere che fuori dal distretto c'era l'ex capitano Harris, che gli stava facendo cenno di uscire - scusate devo andare... torno subito.- fece Proctor. 
Gli altri avevano notato che il tono e l'espressione del tenente fosse imbarazzato, ma non ci fecero caso. Al momento la loro preoccupazione era di ritrovare Mahoney. Nessuno aveva il coraggio di confidarlo agli altri, ma avevano il terrore che gli fosse accaduto qualcosa. Mahoney era un ottimo poliziotto, capace, intelligente... ma le ferite che aveva riportato in quell'agguato non si erano ancora richiuse, e ciò lo avrebbe messo in una posizione estremamente vulnerabile se fosse stato preso di mira da qualcuno.
Dovevano ritrovarlo quanto prima. 
...
...
...
- Capitano...- fece Proctor con aria imbarazzata. Non sapeva come comportarsi nei suoi confronti. Non avevano più parlato dal giorno del confronto, quello in cui aveva rivelato a Mahoney che era stato Harris a mandarlo incontro al suo destino e che non aveva avuto il minimo rimpianto per quel che era successo dopo ma... in quei giorni non aveva potuto non domandarsi se Harris non avesse solo finto che non gli importasse niente di quello che era accaduto. Stava svuotando il cesto della carta nell'ufficio di Harris ed aveva trovato la ricevuta di un fioraio per un mazzo di peonie. E nella stanza d'ospedale di Mahoney guarda caso aveva trovato un mazzo di peonie.. il cui significato era chiedere scusa. Aveva iniziato a chiedersi se per caso non avesse combinato un guaio a riverlare di quel piano a Mahoney ed ai ragazzi - io... non so forse...- 
- Ascolta. So che tutti voi mi odiate, ed avete ragione.- fece Harris sorprendendolo - Ma mi servono trenta secondi della tua massima attenzione. Mahoney potrebbe essere in qualche brutto guaio. Trenta secondi in cui nessuno recrimina, accusa o mette in dubbio la mia parola.- 
Proctor sillabò confuso - Ok... concessi...- 
- Ok.- fece Harris - Ho cercato di ricostruire i suoi passi dopo che è uscito da casa mia... e ho scoperto che Mahoney, poco prima di sparire stava parlando con una certa Tiffany, che lavorava come cameriera in un bar. Il Lulu's Cafè.- 
- Va bene, stava parlando con una bella donna, qual'è la novità?- fece Proctor - Gli piacciono le belle donne, e lui piace a loro, cavolo è capace che se uscite insieme rimorchia anche lei...- Harris lo guardò malissimo - Scusi.- 
- Si ma non è questo il punto...- fece Harris - Il suo ex capo li ha visti parlare e ha detto che dopo un paio di minuti, Mahoney si è accasciato e che lo hanno aiutato a salire su una macchina.
Dovete andare al locale e farvi dare i recapiti di questa donna. Trovate lei, trovate Mahoney.- 
- Ma signore...- 
- Ti prego.- fece Harris - Lo so che pensate che non me ne importi niente di nessuno, che l'unico a cui voglio bene sono io, ma ho bisogno di dimostrare che non è così. Fatemi fare il poliziotto per una volta. Poi vi giuro che sparisco dalla vostra vita, non sentirete più parlare di me.- nel dir così si allontanò. 
Proctor fece per andargli dietro, per fermarlo, per dirgli che non aveva mai creduto davvero che gli importasse solo ed unicamente della sua carriera, che avrebbe provato a parlare con gli altri e che qualunque cosa avesse in mente di fare non gli avrebbe permesso di andare da solo e di cacciarsi nei guai.. poi si ricordò di quello che gli aveva detto di fare. 
Doveva avvisare Jones e gli altri di andare a parlare con quella donna.
...
...
...
Non gli era mai piaciuto trovarsi in una situazione in cui non poteva reagire. Quando si sentiva minacciato o umiliato, soprattutto a torto, la prima cosa che il suo cervello pensava era come poterla far pagare a chi aveva pensato di poterlo umiliare senza fare i conti con l'oste. Con Harris, con Blanks e Copeland in accademia, o con chiunque avesse sfrutta la posizione di potere ch ricopriva per ricoprirlo di insulti, quasi fosse un suo diritto.
E non sarebbe stato ad aspettare buono e tranquillo nemmeno in quell'occasione. Lo Sciccoso aveva di sicuro qualcosa in mente, un piano di cui lui evidentemente era parte integrante, e non aveva intenzione di rendersene complice, ne di rendergli le cose facili nemmeno per una frazione di secondo. 
Notò  uno dei bulloni del lettino a cui era legato. Non doveva fare movimenti troppo sospetti per avvicinare la mano e svitarlo. In quel modo avrebbe potuto staccare l'appoggio e sfilare la cinghia. 
Poi lo Sciccoso gli si avvicinò e si paralizzò lì dov'era, per non farlo insospettire. 
- Buongiorno principessa.- fece il bandito deridendolo. 
- Non credo che lo sia sai..?- fece Mahoney - Non ti offendere, ma il mio materasso è più comodo... non so a quali  tu sia abituato, ma ti assicuro che in prigione non ti assegneranno la suite presidenziale.- 
Lo Sciccoso spense la luce nella stanza, lasciando accesa solo quella della lampada scialitica. 
'' Ottimo, poca luce, avrò il tempo per liberarmi indisturbato...'' - pensò il poliziotto. 
- Sai io in fondo i poliziotti li rispetto.- fece il bandito - In fondo fanno il loro lavoro. Un lavoro infame, ma fanno il loro lavoro. Quello che non mi riesce capire... come io rispetto voi, tu e la tua cricca non potete rispettare me? Non si riesce più a lavorare in santa pace.- 
- Beh tutti devono mangiare, sai com'è...- fece Mahoney - Mettere dentro i delinquenti è quello per cui ci pagano. E tu fai parte della categoria. Se fossi un onesto cittadino non saresti poi così interessante.- 
- Per quel che ne so l'onestà non ha mai arricchito nessuno.- fece lo Sciccoso inclinando leggermente il lettino, in modo che il poliziotto potesse guardarlo in faccia - con i soldi ti guadagni tutto: il rispetto e soprattutto la fedeltà di molte persone. Persone che possono tenerti al sicuro quando ne hai bisogno. Se capisci cosa voglio dire.- 
- Ahhh quindi mi hai fatto prelevare a forza per propormi di tenerti fuori dai guai?- fece Mahoney - Bene, la mia risposta è: scordatelo.
Non ci sono abbastanza soldi al mondo per convincermi a vendere la mia integrità.- 
- Guarda su questo non avevo dubbi.- fece il bandito - Per fortuna posso contare su qualcuno che a differenza tua, basta dargli anche solo le briciole e venderebbe anche sua madre, se fossi io a chiederglilo.- 
- Bene sono contento per te... per la signora un po' meno, ma qui la domanda sorge spontanea...- fece Mahoney stringendo forte il bullone tentando di sfilarlo. Peccato che quell'infisso fosse più cocciuto del capitano Harris. Doveva farlo parlare se non voleva farsi notare mentre tentava di liberarsi - Io a che ti servo?- 
- Lo scoprirai presto.- fece lo Sciccoso prendendo in mano uno strumento che sembrava un incrocio tra uno scannere ed una macchina fotografica - Rilassa il volto.- 
- Che stai facendo...?- fece Mahoney sentendo lo stomaco che si aggrovigliava su sè stesso per il nervosismo. 
- Calma, questa è la parte meno dolorosa... tra poco arriva quella divertente.- fece lo Sciccoso con un ghigno - Non per te chiaramente... io in compenso ho ordinato una bella cenetta a base di caviale ed ostriche per lo spettacolo.- 
Mahoney chiuse gli occhi per proteggerli dal flash, senza capire. Quello che sapeva era che stava per succedergli qualcosa che non gli sarebbe piaciuto affatto. Era una sensazione strana.. una parte di sè avrebbe dato qualunque cosa per sapere cosa sarebbe successo di lì a poco, l'altra voleva che la risposta non arrivasse mai. 
Lo Sciccoso pareva aver intuito quello che stava pensando ed aveva deciso di metterlo al corrente del suo piano. 
- All'inizio avevo pensato di ordinare ai tuoi amichetti di smettere di darmi fastidio e di disturbare i miei affari... poi ci ho ripensato. Sai, non avrei avuto le garanzie che dopo averti lasciato andare avrei avuto quanto pattuito... e se ti facessi fuori, li avrei addosso più che mai...- 
'' Non chiederglielo, la risposta ti farà solo del male''
- Quindi...?- fece Mahoney che temeva di aver intuito la risposta.
'' Nononono ti prego no''
- Ho trovato qualcuno che sarà più che felice di prendere il tuo posto in polizia... oltre alla tua faccia. Così pulita e da bravo ragazzo, chi sospetterebbe che in realtà è uno dei miei che sta solo facendo il doppio gioco?- 
Mahoney sbiancò. Ora la verità era spaventosamente chiara. Lo Sciccoso intendeva '' fargli perdere la faccia'', nel senso meno letterale del termine, per darla ad uno dei suoi uomini affinchè indirizzasse Jones e gli altri a non curarsi più degli affari del peggior bandito della città. 
- Oddio... no... no...- fece Mahoney iniziando a sudare freddo e ad divincolarsi come poteva, legato a quel lettino - NON CI PROVARE NEMMENO O GIURO CHE...- 
- Ok...- fece lo  Sciccoso sfilandogli la cravatta per poi usarla come bavaglio - Sai, l'idea era di farti strillare, ma mi hai già stufato. Fermo idiota...- e nel dir così gli premette con forza sulla ferita fino a quando questa non si riaprì - o ti fai male.- 
'' Jones... aiutami, per favore!!!''- supplicò dentro di sè.
Non poteva sapere il poliziotto, che nello stesso momento, alla centrale di polizia, il collega si sentì richiamato sull'attenti, quasi avesse sentito quella supplica silenziosa colpirlo come un fulmine, e che adesso guardava le strade della città che stava perlustrando alla ricerca del collega con paura e sbigottimento.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Scuola di Polizia / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94