Allora,
sono di nuovo qui!
Eh già,
ho preso una lunga pausa dovuta alle vacanze estive…
Ma ora
sono tornata!
E voi,
ci siete ancora tutte?
Comunque
sia, alla fine ce l’ho fatta…
E senza
troppe parole vi lascio l’Epilogo (finalmente!!!)
Buona
lettura
Sara
Epilogo
- Leah! Leah!
Apri questa
maledetta porta!- urlò ancora una volta Alice battendo il
pugno sulla porta
dopo avermi inseguita su per le scale. Sospettai che non ci stesse
mettendo
tutta la sua forza, dato che non l’aveva ancora sfondata.
- Lasciami
sola!- gridai di tutta
risposta, crollando sullo sgabello di fronte alla specchiera. Mi presi
il viso
tra le mani, cercando di ragionare a mente lucida e di razionalizzare
quello
che era successo. Inutile dire che, presa da una delusione e da una
rabbia
incontrollabile, non ci riuscii. Le uniche cose che riuscivo a captare
tra i
mille pensieri che scorrevano nella mia mente erano frasi sconnesse,
che mi
facevano stare soltanto più male colpendomi come un cazzotto
nella mente.
Perché?
Era una cosa
nostra…
Gliel’avevo
detto di non farlo…
Mi
dà fastidio, lui lo sapeva…
Strinsi le
dita tra le ciocche dei
miei stessi capelli, imponendomi di fermare il flusso dei miei
pensieri. Dovevo
soltanto mantenere la calma…
- Leah! Hai
travisato tutto, posso
spiegarti io!- urlò a quel punto Alice, che ancora non si
era arresa.
- Non voglio
sapere nulla!-
ribattei, infuriata. I pochi secondi di silenzio che seguirono mi
fecero
immaginare che Alice avesse rinunciato, ma un attimo dopo si
udì un tonfo che
mi fece letteralmente saltare dalla sedia.
- Che
diavolo…- sussurrai tra me e
me, mentre strizzavo gli occhi per intravedere qualcosa nello sbuffo di
polvere
che si era creato: la porta giaceva al suolo, staccata dai cardini per
opera di
una minuta ragazza che se ne stava ancora sulla soglia, le braccia
incrociate e
l’espressione che urlava “non sono stata
io!”.
- Posso
entrare?- domandò, pacata.
Per un attimo pensai che stesse scherzando: aveva sfondato la porta e
adesso mi
chiedeva se poteva entrare?! Non sapevo se ridere o arrabbiarmi.
- Suppongo
che a questo punto
entreresti comunque, quindi…- borbottai, contrariata. Alice
non se lo fece
ripetere due volte e mi raggiunse, con i suoi soliti passi di danza.
- Guarda,
l’acconciatura ti si è
tutta disfatta…- mormorò con tristezza, prendendo
tra le mani un boccolo che
pendeva inerte al lato destro del mio viso.
- Tanto non
mi servirà.- ribattei,
aspra. Alice sbuffò e si sedette sul mio letto:
già da questo gesto, di per sé
così insignificante, capii che stava per avvenire in lei una
metamorfosi da
“migliore amica-rompi-scatole” a
“psicologa-sapientona”.
- Su,
siediti.- mi intimò, e io
non potei fare a meno di trascinare lo sgabello di fronte a lei; mi ci
accomodai, pronta ad impedirle di cominciare.
- Non ho
voglia di parlare.- la
interruppi quindi, mentre lei apriva la bocca per parlare.
- Non mi
interessa quello che
vuoi.- ribatté, come se mi stesse facendo un complimento.
– Ora si fa come dico
io.-
Sbuffai,
consapevole che replicare
sarebbe stato inutile; la cocciutaggine di Alice era rinomata
all’interno della
famiglia.
- Faremo un
esercizio molto
semplice…- disse lei, appurato il fatto che non avevo
intenzione di dire nulla.
-… Si tratta di respirare.-
Finsi
un’espressione sconvolta e
mi portai perfino la mano al cuore, per far riuscire meglio la mia
farsa.
-
Così mi sorprendi! Queste nuove
tecniche in un paese del terzo mondo come il nostro non sono ancora
arrivate!-
esclamai, per poi lasciar ricadere la mia espressione sorpresa e
sostituirla
con una scocciata.
- Tu fallo e
basta.- mi disse
Alice, ignorandomi completamente. – Inspira…
Espira…- prese a mormorare, regolando
così la mia emissione d’aria. Feci come mi
consigliava, chiusi gli occhi e non
pensai più a nulla, concentrandomi solo sulla litania di
Alice; alla fine aprii
gli occhi, strofinandomeli come se mi fossi appena svegliata.
- Come ti
senti?-
-
Più…- feci una pausa, cercando
la parola giusta nel mio ristretto vocabolario. -…
più tranquilla.-
- Oh,
benissimo!- esclamò Alice in
una tonalità acuta che minacciò di stordirmi un
orecchio. – Ora possiamo
proseguire!-
Mi misi
più comoda sullo sgabello,
stiracchiandomi: era ormai chiaro che le cose sarebbero andate per le
lunghe.
- Che altro
devo fare?- domandai,
rassegnata.
- Devi
spiegarmi quello che hai
visto.-
- Lo sai
quello che ho visto!-
ribattei, indignata.
- Parlarne ti
servirà
sicuramente.- tagliò corto lei, e accavallò le
gambe aspettando che io
parlassi. Dopo averle rivolto uno sguardo irato presi un bel respiro e
richiamai alla mente tutto quello che avevo visto.
-
Beh…- esordii, cominciando a
torturarmi le mani. – Ero andata a chiamare Rosalie come mi
avevi detto tu e…
una volta arrivata davanti all’ingresso l’ho vista
con… con Richard in
atteggiamenti un po’ troppo intimi
per i miei gusti…-
- Spiega.-
- Io continuo
a trovare questa
cosa molto stupida! Perché devo dirtelo se già lo
sai?!- sbottai a quel punto,
mentre sentivo la delusione bruciarmi nello stomaco.
- Dillo e
basta!- esclamò a quel
punto. Alzai gli occhi al cielo, esasperata, ma l’assecondai:
- Lui le era
entrato di nuovo
nella mente…- dissi, inarcando le sopracciglia per
ricordarmi ogni singolo
particolare. -… Stavano molto vicini, lei ridacchiava e lui
le chiedeva se lo
sentiva.-
-
Oh…- sussurrò Alice, incrociando
le braccia e sospirando. – Ora ci siamo!-
- Si, ora ci
siamo un corno!-
sbottai, e le parole che prima avevano faticato a uscire presero a
fluire
liberamente dalle mie labbra. – Io gli avevo detto di non
farlo più! Quella
è una cosa nostra! E tu sai… e
anche lui sa… insomma, tutti sanno che mi dà
fastidio! E poi Rosalie non mi
sembra che abbia buone intenzioni, anzi… cioè, fa
sempre così…-
- Leah,
è impiantato nel suo dna!-
-
Può essere impiantato dove
vuole, ma non mi importa! Lui… lui ha sbagliato!- proruppi,
alzandomi di scatto
e cominciando a misurare la stanza in lunghi passi.
- Ok, ha
sbagliato, te lo
concedo.- ammise Alice, cogliendomi di sorpresa; non era da lei
ammettere di
aver sbagliato. - Ma dovresti parlare con lui, non puoi saltare subito
alle
conclusioni.-
- Cosa
c’è da spiegare?! Mi basta
quello che ho visto.- ribattei, cocciuta. – E non mi sta bene
che lo faccia,
non mi piace!-
- Lo so, lo
so.- prese a
sussurrare Alice, lentamente, per rabbonirmi. – Ma tu devi
parlargliene! Io so
per certo che quando parlerai con lui farete pace…-
- Come fai a
saperlo?!- sbottai,
scettica; mi resi conto immediatamente della stupidità della
mia domanda.
-
L’ho visto.- mi rispose
prevedibilmente Alice. Odiavo quando diceva
così; era sempre un passo avanti a tutti, perfino nelle
questioni dove lei
c’entrava poco e niente.
- Potresti
esserti sbagliata.- sussurrai,
ostinata. Alice alzò le sopracciglia, in uno sguardo tipo
“fai sul serio?!” a
cui non risposi se non con un’alzata di spalle.
-
Rischieresti di mandare tutto al
diavolo per una cosa che non esiste!- riprese, imperterrita.
- Io non rischio; io voglio
mandare al diavolo tutto.- obiettai, cercando di restare calma.
- Leah,
credimi, non devi.- Alice
parlò in modo così accorato che mi fece
riflettere; forse avrei davvero dovuto
parlare con Richard. E se avesse avuto ragione lei? Me ne sarei pentita
per tutta
la vita.
- Ok, va
bene, come vuoi tu.-
cedetti, e fu come pugnalare il mio orgoglio. Alice mi rivolse un
sorriso
radioso, saltò in piedi e mi abbracciò
stampandomi un bacio sulla guancia; il
modo in cui Alice dimostrava il suo affetto era lontano anni luce dal
mio.
Probabilmente, io non lo dimostravo affatto.
- Te lo
chiamo.- disse poi la
vampira, avanzando verso la porta che giaceva al suolo; la
sollevò senza il
minimo sforzo e la incastrò di nuovo nei cardini, come se
non avesse fatto
altro per tutta
Richard
entrò un secondo dopo, e i
miei propositi andarono a farsi benedire; era fermo sulla soglia della
porta
che Alice aveva lasciato aperta, impassibile, bellissimo. Era ancora in
jeans,
segno evidente che non si era ancora preparato; bene, gli avrei evitato
uno
spreco di tempo.
- Ciao.-
disse, calmo; o, almeno,
molto più calmo di me. Non risposi; non perché
non volessi, ma perché la mia
gola era completamente asciutta. – Andiamo direttamente al
punto.- continuò,
senza perdersi (con mio sommo piacere) in inutili giri di parole.
Incrociai le
braccia, assumendo un’espressione decisa e perdendo tutto
insieme il mio
imbarazzo.
-
Sarà meglio.- convenni, gelida.
Lui non si lasciò impressionare più di tanto dai
miei modi, e mi ignorò
completamente.
-
Cos’è che hai visto, Leah?- mi
domandò, tranquillo. Mi sentii stupida, insensata; davvero
era così chiaro a
tutti, tranne che a me, che non era successo niente?
- Ho visto
quel che basta per
avere una buona scusa per mandarti a…- risposi, di getto, ma
lui mi interruppe.
-
Cos’è che hai visto?- ripeté,
più lentamente. Seguì un secondo in cui ci
fissammo: lui aspettava le mie
parole, io ero restia a proferirle.
- Ho visto
te, e Rosalie. Tu eri
di nuovo nella sua mente ed eravate in… atteggiamenti fin
troppo intimi.-
- Non
è così, Leah!-
- Ok, dimmi
allora perché eri di
nuovo nella sua mente e perché hai detto quel maledetto
“mi senti?” tutto
sorridente, tutto lascivo…- dissi, mentre una rabbia
incontrollabile mi
sovrastava.
- Non so
quello che credi di aver
visto…- provai ad interromperlo nuovamente, ma lui mi
sovrastò. -… Io le stavo
solo mostrando una cosa.-
- Cosa?-
chiesi di scatto,
furente.
- So che
probabilmente mi
ammazzerai, ma…- Un sorrisetto era spuntato sul suo volto,
un sorriso che non
mi piaceva affatto. – Rosalie c’è
rimasta molto male del fatto che non le sia
stato comunicato… insomma, che sia stata esclusa…-
- Taglia
corto.-
- Oh insomma,
le è dispiaciuto di
non aver visto il vestito mentre Alice ed Emily l’hanno
perfino creato.-
- Il
vestito?- ripetei,
sconcertata. – Il mio
vestito?-
- Si, il tuo
vestito.- Richard,
ora tranquillo e rilassato, prese a misurare la stanza in lunghi passi.
–
Credimi Leah, c’è rimasta molto male. E quando mi
ha chiesto di mostrarglielo…
insomma, mi faceva pena…-
- Questa
è la scusa più patetica
che io abbia mai…- dissi a prescindere dal fatto che non
avevo scuse per
quest’affermazione; poi, improvvisamente, me ne
affiorò una: - Neanche tu sai
del vestito! Tu non l’hai mai visto!-
Di nuovo un
sorriso di scuse
comparve sul viso di Richard, e fu lì che
confessò:
- Mi
dispiace, ma… è colpa di
Alice! Ha lasciato la porta aperta mentre lo misuravi, e io non ho
resistito…-
- Porta
sfortuna!- abbaiai. – Tu
non avresti dovuto osare!-
- Ok, calma,
calma…- mormorò
Richard, arretrando mentre io avanzavo.
-
Tu… tu sei un totale idiota!
Prima… prima vedi il vestito senza dire nulla, e poi dopo
entri nella mente di
Rosalie per mostrarglielo! E come se non bastasse parli anche in quel modo…- esplosi, ma mentre
parlavo
mi rendevo conto con piacere che non ero più delusa come
prima; iniziai a
sentirmi più felice, perché non c’erano
problemi. Alice aveva ragione, Rosalie
ha sempre quell’atteggiamento con tutti gli uomini, e
c’era un motivo se
Richard era entrato nella sua mente…
- Va al
diavolo!- sbottai infine,
ma con il massimo dell’incoerenza non riuscii a trattenermi
dall’abbracciarlo;
quando le mie braccia si strinsero dietro la sua nuca e il mio capo si
rintanò
nella curva del suo collo mi sentii davvero meglio.
- Oh certo,
vieni con me?- mi
prese in giro Richard, cingendomi a sua volta la vita con le braccia.
Non
risposi e rimanemmo qualche secondo immobili, mentre io mi cullavo
nella
stupenda sensazione provocata dal “tutto che va per il
meglio”.
- Sai, forse
sei troppo gelosa…-
mi sussurrò lui all’orecchio, e il suo soffio
gelido mi fece rabbrividire. –
Magari non fai per me, io sono uno spirito libero…-
- Allora liberati di me.- lo sfidai, staccandomi
da lui e incrociando le
braccia; sorridemmo entrambi, poiché sapevamo fin troppo
bene che quello era
solo un altro gioco.
- Ormai
è troppo tardi. Dovrò
sopportarti per l’eternità…-
- Esiste
sempre il divorzio.- gli
ricordai, con una scrollata di spalle.
- Pensiamo
prima a sposarci, e poi
a divorziare.- Richard sorrise, prendendomi in giro, e poi si
avviò verso la
porta della stanza. – Ti mando Alice ed Emily; e ti aspetto
giù, per
sottoscrivere il fatto che ti sopporterò per
l’eternità…-
Gli feci una
linguaccia appena in
tempo prima che lui scomparisse nel corridoio. Mi sentivo bene,
leggera,
felice. Non c’era nulla che non andava. Tranne, ovviamente,
il fatto che avrei
dovuto scendere dalle scale in un enorme abito da Barbie.
- Leah! Devi
star ferma!- mi
rimproverò Alice per l’ennesima volta, china ai
miei piedi per sistemare lo
strascico del vestito.
- Si,
concordo!- aggiunse Emily
subito dopo, impegnata a fissare i miei capelli in
un’acconciatura articolata.
Sbuffai, rivolgendo un’occhiata esasperata
all’orologio appeso alla parete.
- Quanto
manca?- domandai,
facendomi aria con una mano.
- Ecco qua,
finito!- esclamò
Alice, sollevandosi da terra; simultaneamente, sentii che la presa di
Emily sui
miei capelli era scomparsa.
- Leah, sei
davvero stupenda…-
mormorò Emily, con le lacrime agli occhi. Mi si strinse il
cuore: dopo che avevamo
fatto pace lei si sentiva in colpa per ciò che mi aveva
portato via, e ora che avevo
trovato qualcos’altro…
- Grazie
Emy…- risposi, un po’ in
imbarazzo. Alice, invece, aveva semplicemente gli occhi che luccicavano.
- Lo sapevo
che il mio fratello
disperso si sarebbe sposato con te, alla fine!- disse, tutto
d’un fiato.
-
Perché, l’avevi visto?- domandai
io, strabuzzando gli occhi.
-
Oh… beh, no. Però me lo
sentivo.- rispose il folletto, lasciandomi spiazzata. Prima che io
avessi il
tempo di ribattere mi trascinò fino all’ampio
specchio, per fare in modo che io
potessi apprezzare la sua opera.
A ricambiare
il mio sguardo,
riflessa nel vetro, c’era una ragazza in cui davvero non mi
riconobbi. Avevo i
capelli alti, così articolati che sembravano finti, e i
boccoli pendevano con
eleganza da quell’acconciatura. Il vestito, invece, era
avorio; era lungo,
ampio, con lo strascico: non aveva le spalline, e quindi mi fasciava il
busto
per poi allargarsi man mano che si allungava, fino a creare un effetto
stupendo. Mi voltai davanti allo specchio, prendendo a fare delle
giravolte per
guardare meglio; mi sentivo davvero una Barbie,
ma non ne ero infastidita come avevo pensato. Essere in ordine, una
volta
tanto, non poteva che farmi piacere.
Mi voltai
verso mia cugina e la
mia migliore amica, con gli occhi lucidi di lacrime.
- Non ti
permettere di piangere!-
esclamò Alice, alzando l’indice minaccioso.
– O dovrò rifarti il trucco!-
- Grazie
mille ragazze, vi voglio
bene.- mormorai quindi, abbracciandole entrambe e stringendole tra le
mie
braccia. Non avrei saputo come fare senza di loro.
- Ok, ora
dobbiamo andare!- Fu
Alice a interrompere quel momento, facendo spuntare un sorrisetto sia
sul mio
viso che su quello di Emily. Un attimo dopo, ero di fronte alle scale.
Alice mi
scoccò un bacio sulla guancia, Emily mi strinse la mano in
un gesto
incoraggiante, e poi entrambe scesero veloci le scale, avvolte dai loro
vestiti
da damigelle.
In fondo alla
scalinata c’era mio
padre, in smoking e con uno strano cipiglio. Nessuno, tuttavia, poteva
essere
più ansioso di me. Con lentezza e con cautela, mantenendomi
alla ringhiera di
legno, cominciai a scendere. Quasi contemporaneamente una musica invase
l’intero salone, e con un sorriso seppi che Edward aveva
sentito i miei
pensieri e aveva iniziato a suonare. Le scale mi sembrarono
incredibilmente
lunghe, ma alla fine strinsi con forza il braccio di mio padre come un
Cristoforo Colombo che bacia la terra tanto agognata. Così,
salda al suo
braccio, cominciammo la marcia verso l’altare.
Certo che,
almeno un paio d’anni
fa, non mi sarei mai immaginata di trovarmi in una situazione del
genere.
Richard era stato capace di sconvolgere tutta la mia vita. Alzai lo
sguardo e
lo trovai, bellissimo, nel suo smoking nero, davanti
all’altare…
Improvvisamente il cuore iniziò a battere più
veloce, e avrei voluto mettermi a
correre pur di raggiungerlo. Avvertivo vagamente le figure dei miei
parenti e
amici attorno a me. C’erano tutti, dai membri del branco
(Jacob alzò il pollice
in su nella mia direzione e mi fece l’occhiolino, facendomi
ridere) ai Cullen. Tutti,
davvero tutti. O, almeno, tutti coloro che nella mia vita hanno contato
qualcosa. Ero cambiata, non ero più
Mio padre si
fermò, eravamo
arrivati all’altare; mi baciò su una guancia e mi
lasciò andare, mentre io mi
posizionavo davanti a Richard. Lui, invece, aveva un sorrisetto ironico
ma gli
occhi erano colmi di ammirazione e dolcezza. Ricambiai il sorriso,
trattenendo
a stento l’impulso di mostrargli la lingua davanti a tutti,
ma gli strinsi
comunque la mano.
Dopo quel
giorno iniziò una nuova
vita. La mia, la sua.
E anche
quella di una piccola
creatura che cresceva giorno dopo giorno dentro di me.
Ok, non
mi linciate.
So
benissimo che Leah non può avere figli, almeno secondo
quello che dice nel
libro; ma è una fan fiction, e questa fine mi piaceva
tantissimo. Inoltre,
potrebbe tornare utile quando e se deciderò di fare un
seguito… Ad ogni modo,
questo è quanto.
Aspetto
le vostre opinioni, mi raccomando!
Mi dite
il capitolo che vi è piaciuto di più?
Così, giusto per curiosità…
Intanto,
rispondo per l’ultima volta alle vostre adorate recensioni,
che mi piacciono
tanto *.*
Stavolta
quota 12 *___________* UaU! Queste sono soddisfazioni! Sono troppo
felice,
Grazie!!
_tessy_:
Salve, chi si sente! Sono contenta che tu ce l’abbia fatta,
ed ecco a te l’epilogo!
Grazie per i complimenti, ma devi recensire anche questo capitolo
perché voglio
sapere che ne pensi U_U … Per favoooooooooooooore *.* Sono
felice che il finale
non-sdolcinato ti sia piaciuto, è piaciuto anche a me xD Un
bacio, ci vediamo!
Olghisch: ciao!
Non preoccuparti, rispetto ai tempi del mio aggiornamento non sei per
niente in
ritardo… xD Provvederò a mandarti una mail,
così vieni a leggere questo epilogo
e mi dici cosa ne pensi e anche qual è il capitolo che ti
è piaciuto di + in
generale *.* grazie della recensione ^^
Michaeljackson: a proposito di Michael
Jackson… ho appena finito di
guardare un documentario su di lui O.o Comunque sia… ciao!!
Mi fa piacere che
ti sia interessata alla mia storia ^^ E poi Twilight è
bello, punto xD Comunque…
Grazie 1000 per gli auguri! Ultimamente come lettrice non sono molto
attiva, ma
puoi vedere cos’ho nelle storie preferite o
seguite… boh xD Comunque grazie
ancora, un bacione ^^
Gius: Salve!
Parecchio che non ci si sente, eh?? Le tue recensioni come al solito mi
fanno
spuntare almeno un sorriso, se non di + U_U Comunque si, hai visto
quanto è
mieloso Richard xD Si sono trovati, così lei lo smuove un
po’ U.u Epilogo
arrivato con molto ritardo, ma comunque… ehm… mi
perdoni vero *.*? Io comunque
non ho fatto gli esami, figurati, sono ancora un po’
indietro. Prima finisco il
liceo, ma fino a quel giorno ci passano almeno 3 anni U_U Sono piciula
*.*
Comunque, evitando scleri… Ti ringrazio per la recensione!
Aspetto con ansia
quella dell’epilogo, mi raccomando… Grazie di
tutto!
Irly18: Hey
grazie mille per gli auguri! ^^ Sono molto in ritardo, lo so,
ma… cosa ne pensi
dell’epilogo? Eeeeeeeeh? xD
Hermione 93: Anche se un po’ in
ritardo, alla fine ce l’ho fatta! Yeee ho
aggiornato… xD Le tue recensioni mi fanno arrossire xD
Grazie mille per tutti
questi complimenti, io non ancora credo di meritarmeli ma comunque non
possono
farmi altro che piacere… Sono contenta che ti sia piaciuto
il capitolo :D Però
purtroppo con quest’ultimo finisce qua…
Però fammi assolutamente sapere che ne
pensi! Mettere su figli? È a te che mi sono ispirata con il
fatto del bambino,
però dimmi se è un’assurdità
xD Si adesso sono una grande famiglia di matti! Grazie
mille per tutti i complimenti che mi fai… ecco
perché ho messo le basi per un
sequel, che non so se arriverà o meno ma
comunque… Grazie per gli auguri di
compleanno! Insomma, GRAZIE esageratamente GRAZIE! *-* Spero di
risentirti, le
tue recensioni mi fanno sempre molto piacere!!!
Ignis: Ciao!
Grazie per i complimenti! Anche a me dispiace che questo capitolo sia
l’ultimo
ma comunque… insomma, doveva pur finire xD Sono contenta di
aver portato a
termine l’“opera” senza stravolgere tutti
i personaggi della Meyer *-* Comunque
per il fatto di Jasper… beh, lui stava giocando a scacchi da
solo U_U Penso si
possa fare, in The Sims lo fanno xD Che ne so, colpa dei Sims, io ho
preso
ispirazione da là per trovare qualcosa da fare al povero
Jasper >.> Comunque
io ho compiuto la veneranda età di 15
anni xD Ora spero che commenterai l’epilogo, e poi ci
salutiamo… comunque un
grazie gigantesco per ogni singola recensione!
Pirilla88:
ciao!
Sono contenta che ti sia piaciuto questo capitolo, e anche se
c’ho
messo un po’ ora c’è anche
l’epilogo a tua disposizione! Mi raccomando, attendo
pareri, non sono molto convinta… Grazie mille per la
recensione! Baci ^^
Cullen_girl96:
Ciao!
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ma
devi assolutamente dirmi di questo! A proposito, grazie per avermi
messa tra
gli autori preferiti :D E ho lasciato le basi per un sequel che non so
ancora
se ci sarà o meno… comunque se ci sarà
spero che seguirai! Grazie mille ancora,
bacioni ^^
My_Blood: Ok,
la tua recensione mi fa piangere T_T Cioè, è
commovente *.* Davvero, sono
ultrasupermegacontenta di tutto ciò che mi hai detto, per me
è una grande
soddisfazione far provare alla gente che legge delle emozioni con
quello che
scrivo io… e non sei tu che devi ringraziare me, ma io che
devo ringraziare te!
Sei stata una delle prime che hanno commentato e hai continuato a
farlo,
facendomi super felice *.* Grazie ancora per i complimenti, anche se
non sento
di meritarli tutti… Fammi sapere come trovi
l’epilogo, mi raccomando!!! Grazie
ancora, non mi stancherò mai di ripeterlo! Un bacione anche
a te ^^
Cristie: Ciao!!
Ho aggiornato di nuovo, ma in ritardo xD Ero in vacanza…
prima in Basilicata e
poi direttamente in Grecia, quindi… Sono felice che il
capitolo scorso ti sia
piaciuto, ma dimmi anche di questo eh! Che voglio sapere U_U xD Grazie
di
tutto, un bacione ^^
Marty95: Ciao!
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto e… si,
probabilmente scriverò un’altra
storia ma non so quanto ci vorrà xD Comunque grazie mille
per i complimenti! Un
bacione ^^
Mi
sembra molto strano che questa storia finisca, e mi dispiace tantissimo
L
Però
devo ringraziarvi proprio TUTTE.
Cioè,
dalla prima all’ultima.
Coloro
che mi hanno aggiunto nelle seguite, quelle che mi hanno aggiunto nei
Preferiti
e tutte le persone che hanno commentato ogni capitolo e che mi hanno
dato la
spinta giusta per continuare!
Quindi
Grazie a tutte *-*
Alla
prossima!!!