Miniflashina
(ce l'ho fatta veramente a star sotto delle 500 parole?
Mi meraviglio di me stessa)
mentre inizio a vedere la luce in fondo al tunnel...
Téchne
Una scarica di baci a fior di labbra parte dalla schiena e s’irradia lungo la spalla per poi posarsi sulla nuca. Sai bene quanto lui adori le coccole in quel punto.
Non hai resistito. D’altronde, come si fa a resistere a tanta perfezione se la prima cosa che si vede nel momento in cui ci si sveglia è cotanta magnificenza al proprio fianco?
Lo sguardo accarezza tale perfezione fino a giungere al volto di Kuroo ancora addormentato.
Il viso abbandonato di lato sul cuscino, le labbra leggermente schiuse, un braccio pigramente a penzoloni giù dal letto, l’altro sotto il cuscino, i capelli neri squisitamente scompigliati. Il volto è una maschera di rilassatezza e serenità in quel momento.
Gli sali dolcemente a cavalcioni sul sedere, per poter proseguire con quella tempesta di baci. Gli schiocchi sulla nuca iniziano a divenire sempre più insistenti perché vuoi che si svegli.
- Hum… - miagola appena, senza ancora aprire gli occhi – … dai, ancora un minuto, amore... –
E quanto strano ti fa ancora sentir la voce di Tetsurou pronunciare quell’appellativo. Amore…
Non perché lui non manifesti ciò che prova, anzi: lo fa in ogni modo e maniera. Con le parole, con i gesti, con i suoi sorrisi. Con tutto se stesso.
Ti fa strano semplicemente perché mai ti sei sentito appellare in quel modo. Ed ogni volta è un’esplosione assurda che parte dallo stomaco e si irradia ovunque, rendendoti semplicemente felice.
Con l’ultimo sforzo titanico per abbandonare le braccia di Morfeo, si volta, mettendosi a pancia in su – e il tuo sguardo non può far a meno di guizzare verso quegli obliqui che sconfinano lungo l’inguine – un braccio che si posa per un istante sul volto, a ricoprir gli occhi abbagliati dalla luce mattutina che, maligna, gli arriva in pieno viso.
- Buongiorno… - bisbiglia appena, con ancora la voce impastata dal sonno e un dolcissimo sorriso a impreziosirgli l’espressione, mentre allunga un braccio per carezzarti una guancia con il dorso della mano.
“Oh, lo sarà di sicuro” pensi, al colmo della felicità, nel momento in cui ti accoccoli sul suo petto dove il tuo Gattaccio ti accoglie, iniziando ad accarezzarti i capelli, giocherellando con alcune ciocche, mentre getti un’occhiata fugace ai vostri vestiti scompostamente gettati a terra.
D’altra parte, dovevate pur festeggiare la vostra prima notte di inizio convivenza.
FINE
Eh? Il titolo? Non mi chiedete… sono una causa persa a trovar titoli decenti, ci perdo ore… Sono immersa nella Filosofia Greca antica, ecco.