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Autore: Kagome    30/05/2021    6 recensioni
La festa della mamma colpisce duramente Adrien. Ma quando Marinette fa del suo meglio per tirargli su il morale, la reazione impulsiva del ragazzo provoca un'escalation di eventi molto inaspettata. Riuscirà Chat Noir a sopravvivere a una sessione di 'Obbligo o Verità' con Marinette e Alya? Senza avere un infarto o mettere a repentaglio la sua identità segreta? Leggete e scopritelo ;) Adrienette/Marichat, angst, fluff e bel reveal!
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8 — Epilogo

Esclusiva del Ladyblog

Scoop: LadyNoir è finalmente ufficiale!

Di Alya Cesaire

Contiene un'intervista inedita con Chat Noir

*Selfie di Alya e Chat Noir. Alya è a busto nudo con solo il reggiseno a coprirla, in piena vista. Con la mano sinistra fa il segno di vittoria.*

Miei cari amici, è con grande gioia che vi annuncio la notizia più attesa che questo Ladyblog abbia mai potuto offrirvi.

Ladybug e Chat Noir sono finalmente una coppia. Sì, ho avuto conferma del fatto dagli stessi supereroi in un'intervista esclusiva, quindi se volete dettagli succosi, continuate a leggere. *hahahahahaha*

Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando ho colto il nostro eroe preferito in posizione compromettente (non posso dire di che genere e con chi, scusate, ho promesso di mantenere il segreto!). Ma visto che moi è moi e moi è molto furba, sono riuscita a utilizzare questa mia scoperta a mio (e vostro) vantaggio. Ho ottenuto (Ok, più estorto che ottenuto, ma si fa quel che si può in nome del giornalismo!) una succosa sessione di Verità o Obbligo con nientepopodimeno che il nostro gattino preferito!

Ora... se voi foste il mio ragazzo, sapreste quanto sia pericoloso giocare con me a questo particolare gioco, ma dato che il nostro gattino è un supereroe... ride di fronte al pericolo. Quindi mi sono divertita un sacco, ragazzi. E sì, quello è il mio reggiseno nella foto di copertina. Non perdete una sfida con Chat Noir, vi avverto, cari lettori. Ora sapete cosa ho dovuto sopportare per scoprire la verità.

Ok, avete ragione, sopportare non è la parola giusta.

Ma veniamo alla parte succosa. Non descriverò la sessione in dettaglio, sempre per il "giuramento di segretezza" a cui ho dovuto acconsentire, ma vi evidenzierò un piccolo elenco delle mie scoperte più succose, vi delizierò con la migliore domanda mai posta e... concluderò l'articolo con il la miglior immagine di sempre. Pronti?

  • Il nostro micetto ha vere tendenze feline. Soprattutto quando si tratta di Ladybug, ma funziona un po' con tutti. Se vi avvicinate abbastanza per fargli i grattini dietro le orecchie, vi delizierà con le più spettacolari fusa che abbia mai sentito. Ora certo, capisco, il vero problema è proprio avvicinarsi abbastanza da fargli i grattini dietro le orecchie, ma sono sicura che voi fangirls apprezzerete la sfida *fa l'occhiolino*
  • Continuando a parlare delle sue tendenze feline: è molto protettivo nei confronti della sua campanella. Apparentemente è un simbolo per questo povero gattino randagio, di trovare una famiglia che lo ami. Sì, vi sento. Awwwww Micetto. Chi non vorrebbe farti tante coccole? (OK, il mio ragazzo mi ricorda che ho il ragazzo... vabbè, fa niente, lascio l'onore a voi!) Comunque. Se non volete che vi soffi e vi graffi con i suoi artigli, lasciate che sia Ladybug a suonare la sua campanella, vi ho avvisate. Non lascia avvicinare nessun altro. Fangirl avvisata...
  • La sua tuta si apre. E sì, posso testimoniare che abbia dei begli addominali scolpiti. Oh, un'altra cosa, pare sia anche piuttosto bravo a baciare. Non chiedetemi come conosca il dettaglio, signore e signori, ho già specificato che non posso dir nulla. Ma ho come l'impressione che voi fangirls vogliate adesso averne una prova. Cercate di non inseguirlo in troppe! I tetti sono pericolosi! (Meglio che inizi a correre, Micetto, le vedo già abbastanza agguerrite!)
  • Il nostro gattino è un giovane facoltoso con diversi nomi. Uno di loro inizia con A. Cosa? Non vi sto dando informazioni sufficienti? Bene, mica vogliamo scoprire la sua identità, no? La sua identità è un segreto per ragioni molto valide e no, non so nemmeno io chi sia e no, non ho alcuna intenzione di scoprirlo, vedi sopra.
  • Il flirt di Parigi pensa che sia ingiusto chiamarlo così, dal momento che flirta solo con Ladybug. Lo so, si è dimenticato di Rena Rouge, Ryūko ... e circa mezza Parigi, basta che abbiano le tette e respirino. Gatto smemorato.

Ora ... per quanto riguarda la migliore domanda mai fatta (e la miglior risposta mai data)... posso finalmente rivelarvela. "Quando, perché e come ti sei innamorato di Ladybug, gattino?" Siete pronti per la risposta? *Rullo di tamburi*... devo dirvi che qui mi sono limitata a copiare e incollare dalla trascrizione della mia registrazione perché non c'è niente da modificare. E' troppo, troppo bello quello che ha detto. Pronti? Via!

"Quand'è che mi sono innamorato di Ladybug? Il primo giorno che l'ho incontrata.

"Quando il viso di Papillon apparve nella nuvola di farfalle, la vidi prendere coraggio e determinazione. Affrontò quel mostro e lo mise al suo posto, dimostrando un'incredibile forza interiore, sicurezza e coraggio. In quel momento ho sentito tutti i capelli rizzarmisi in testa per l'ammirazione e ho pensato... Oh wow. Non importa chi sia la ragazza dietro la maschera, è la donna della mia vita.

“Più combattevo al suo fianco, più scoprivo la ragazza dietro la maschera. E non è solo coraggiosa, è anche divertente, impertinente e super creativa. È sempre pronta ad aiutarti e mette a rischio la vita giornalmente per assicurarsi che gli abitanti di Parigi e la città non siano in pericolo.

"È coraggiosa, ma è anche una ragazza piena di dubbi e di insicurezze. L'ho vista piangere sotto il peso delle sue responsabilità, e un paio di volte ho dovuto darle forza. Credimi, non mi è dispiaciuto vedere quel suo lato fragile, anzi sono stato orgoglioso che si fidasse di me così tanto da mostrarmelo e chiedermi aiuto.

"E sai... anche se continua a respingermi, anche se non riesce a vedere quanto siano miaoravigliosi i miei giochi di parole... più la conosco, più scopro la zampastica ragazza dietro la maschera e non posso fare a meno di innamorarmi di lei ancora di più. Non la amo perché è perfetta. Amo la ragazza dietro la maschera, non i suoi pois!"

Ora ragazzi, ditemelo. Come si fa a non innamorarsi di questo gattino? Perfino io, che non sono il tipo romantico, sono rimasta folgorata nel sentire queste parole, come avrebbe potuto Ladybug restare indifferente?

Quindi... eccola, l'immagine più attesa di tutti i tempi. E ragazzi vi avverto: ho il COPYRIGHT ESCLUSIVO su questa foto!

*Immagine del bacio LadyNoir*

Questo è tutto dal Ladyblog. Fino al prossimo attacco akuma, ovviamente.

Bacioni a tutti,

Alya Césaire

Adrien lesse le parole sullo schermo del computer di Marinette con crescente preoccupazione. Marinette era seduta sulle sue ginocchia e lo sentì irrigidirsi a ogni parola che leggeva, e poteva capire perfettamente perché.

"Sono davvero nei guai!" sussurrò Adrien quando finalmente finì di leggere. Plagg si spanciava dalle risate dalla scrivania di Marinette.

La ragazza si voltò verso di lui, gli mise le mani sulle spalle e gli sorrise. "Cosa ti aspettavi? Stiamo parlando di Alya, e un certo gattino è riuscito a metterla in imbarazzo. Ovvio che volesse vendicarsi..." Il sorriso di Marinette si fece più obliquo e Adrien non riuscì a trattenersi e depositò un piccolo bacio sulle labbra della ragazza. Il sorriso di Marinette si allargò.

"Lo so, ma spero solo che ora non avrò mezza Parigi a corrermi dietro quando vesto i panni di Chat Noir come già fanno quando sono Adrien. È già abbastanza difficile gestire l'orda dei fan quando cerco di uscire dalla villa nei panni di Adrien. Avere fans agguerriti che ci corrono dietro durante la pattuglia, o peggio durante un attacco akuma, potrebbe avere conseguenze devastanti!" La strinse in un abbraccio, il mento appoggiato sul lato del suo collo, sopra la spalla destra, mentre i suoi occhi saettavano di nuovo sulle parole pubblicate sul blog.

"Forse la giornalista sarebbe stata più gentile, se non avessi insistito per aspettare un mese prima di farle pubblicare questo articolo, gattino!" Plagg si mangiò un'intera fetta di Camembert più grande di lui.

Adrien sospirò. "Sai perché abbiamo deciso di aspettare: non potevamo far sì che Adrien e Marinette E Ladybug e Chat Noir si mettessero assieme allo stesso tempo. Era troppo rischioso!"

"Nah," bofonchiò Plagg. "La gente è cieca! Nessuno l'avrebbe capito!"

Adrien sospirò alle parole di Plagg, poi notò i tre puntini che erano apparsi nel campo dei commenti dell'articolo del Ladyblog. Ecco il momento tanto temuto, qualcuno stava scrivendo un commento.

"Scommetto questa fetta di Camembert è che qualcuno che commenta sui tuoi addominali, Adrien!" Anche Plagg stava guardando lo schermo, e sembrava estremamente divertito.

"Potrebbe essere anche un commento sulla foto, Calzino Puzzolente. Potresti perdere il tuo formaggio!" disse la voce di Tikki da dietro la testa di Marinette.

Plagg sogghignò: "Cosa ci scommetti, Zuccherino? Uno dei tuoi macarons?"

"Affare fatto! Qualunque cosa pur di vedere la tua faccia quando ti butterò il tuo prezioso formaggio davanti agli occhi!" Tikki si mosse e iniziò a fluttuare davanti allo schermo.

"Vedremo chi guarderà chi buttare qualcosa nel secchio!" ribatté il kwami ​​nero.

[23:15:17 - ChatnoirfanclubParis: Ladyblogger! Dove sono le tue prove? Vogliamo vedere gli addominali!]

[23:15:17 - Ladynoir_forever: OMG posso morire felice! Finalmente si stanno baciando!]

[23:15:35 - ACLadyBlogger: oh suvvia, fan club. La sua tuta non lascia molto spazio all'immaginazione!]

[23:15:59 - ChatnoirfanclubParis: Sei tu che dici che la sua zip si abbassa. Voglio una prova! Sei tu la giornalista che fa affermazioni senza prove. Io sono solo una fan!]

I primi due messaggi erano apparsi nello stesso identico momento. "HA!" esclamarono entrambi i kwami allo stesso tempo.

"Sembra che abbiate vinto entrambi..." disse Marinette divertita.

I messaggi continuarono a comparire a raffica e Alya pubblicò anche un commento con la foto di Chat Noir topless, per il grande sbigottimento di Adrien. Plagg non riusciva a respirare, stava ridendo troppo nel guardare l'espressione di Adrien quando i commenti iniziarono a riempire la pagina. Il kwami era letteralmente in lacrime.

"Non mi ero nemmeno accorto che mi avesse scattato quella foto!" riuscì a dire Adrien.

"Forse avresti dovuto tenere gli occhi ben puntati su di lei invece di posare come un bodybuilder..." bofonchiò Plagg tra una risata e l'altra, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Adrien.

Spuntarono altri commenti.

[23:20:29 - Chat_fan_67: mhhhhhh vieni qui, micetto… begli addominali… te la do io una una famiglia che ti ami. Dimenticati di Ladybug!]

[23:21:09 - Chat_is_dabest: Sì, Ladybug… dovresti condividerlo con noi!]

[23:21:23 - ACLadyblogger: Ragazze, per favore. Vi rendete conto che probabilmente Chat Noir sta leggendo questi commenti e sta andando in panico, vero?]

[23:21:55 - Chat_is_dabest: Ma davvero? Allora dovrei mettere il mio indirizzo...]

[23:22:13 - ACLadyblogger: *facepalm*]

I commenti continuavano ad arrivare a una velocità sempre crescente, e Adrien iniziò a sentirsi sempre più a disagio. Una cosa erano i messaggi dei suoi fan sul suo Instagram, dove aveva pieno controllo e poteva disattivare i commenti, se avevano bisogno di moderazione, o cancellarli a sua discrezione, un'altra era guardare l'incontrollabile fiumana dei messaggi dei fan di Chat Noir che dicevano di volerselo letteralmente mangiare a colazione, e non poter fare niente, nemmeno rispondere. Perché rispondere sicuramente non era una buona idea. No, assolutamente no.

Cavolo, alcune di quelle donne erano sulla quarantina, se doveva fidarsi dei loro soprannomi. "Ew... che schifo!" ribatté accigliato nel leggere l'ennesimo commento che avrebbe cancellato immediatamente dal suo Instagram: Alya ne aveva cancellati parecchi pure lei, ma era molto più permissiva di lui.

All'improvviso, Marinette spense lo schermo, guadagnandosi un "No!" da parte di Plagg e Tikki, che stavano ancora scommettendo sull'argomento del commento successivo, e un "Perché l'hai fatto?" di Adrien.

"Ti stanno infastidendo, Micetto," disse lei semplicemente. "Non puoi farci niente, quindi non ha senso prendersela."

Si staccò dalla sua presa e si alzò, aprì la botola e iniziò a scendere le scale. Lui la guardò sconfitto e le chiese: "Dove stai andando?"

Lei sorrise. "Penso che ti meriti un premio speciale dopo quello che hai dovuto leggere poco fa. Oggi ho preparato dei macarons particolari, vuoi provarli?"

Non c'era bisogno che avesse orecchie da gatto in testa per mostrare il cambiamento d'umore di Adrien. "Sei zampastica, Marinette!" Le fece il suo sorriso più luminoso, il che le fece dimenticare l'orribile gioco di parole.

"Oh beh... come posso lasciarti qui se mi sorridi a quel modo?" scherzò Marinette, e per il grande disappunto di Adrien, la ragazza si girò, risalì le scale che aveva iniziato a scendere e gli tornò vicino con un sorrisetto malizioso, attaccandolo immediatamente con un bacio, e poi un altro e un altro ancora. Dopo una lunga serie di baci, Adrien si rese conto di essere caduto per terra e che lei gli fosse montata addosso, ma le sue labbra erano troppo impegnate a baciarla per protestare.

Aspettò che Marinette si fermasse per respirare e si mosse leggermente per guardarla negli occhi. "Ora basta con i baci, prima i macarons!" disse con tono salace, ma non poté fare a meno di sorridere all'espressione imbronciata del viso di lei.

"Oh, capisco… allora ti piacciono più i macarons dei miei baci!" ribatté la ragazza, mettendo il broncio per finta.

Adrien rise: "Nah! Ma per chi mi hai preso? Mica sono Plagg!" Il ragazzo ridacchiò nel sentire lo sbuffo in risposta del suo kwami nero. "E' che hai detto che sono macarons purr-ticolari quindi mi hai incuriosito!"

Le fece l'occhiolino, ma la ragazza rabbrividì per lo stupido gioco di parole. Che fosse trasformato o no, Adrien aveva iniziato a comportarsi in maniera più spontanea con lei da quando si erano rivelati l'uno all'altra, e questo aveva finito per significare che la ragazza si era ritrovata con un Adrien che si comportava nella maniera più Chat Noir-esca possibile. Non che le desse fastidio: in fondo amava entrambe le sue 'personalità'. Ma di tanto in tanto lo trovava un pochino irritante.

Okay, a chi voleva darla a bere, era davvero irritante, punto e basta. Però allo stesso tempo era anche dolce, e divertente. Marinette gli fece la linguaccia e si alzò, diretta verso la botola.

"Torno subito," affermò, e scomparve al piano di sotto. Quando tornò, teneva in mano un vassoio pieno di macarons decorati come piccole coccinelle.

"Oh wow… sono davvero diversi! Non ho mai visto niente di simile prima d'ora," rifletté lui, portandosi una mano al mento.

"Sono al sapore di frutto della passione, ma ho usato un po' di colore alimentare e il marzapane per decorarli." La ragazza lo guardò dolcemente, notando quanto lui fosse entusiasta dell'aspetto dei macaron.

"Ti ho ripetuto di recente quanto ti ami, Insettina?" disse con tono eccitato, battendo le mani in anticipazione. Poi prese in mano uno dei macarons e se lo mise in bocca, antenne e tutto il resto. Il gemito felice che seguì questo suo gesto fece comparire un sorrisetto divertito sulle labbra di Marinette. "Sono divini!" sussurrò Adrien con un sospiro e tenendo gli occhi chiusi per godersi lo spuntino.

"Sapevo ti sarebbero piaciuti," scherzò la ragazza, arrossendo. Adrien prese altri due macarons dal vassoio e se li mise in bocca.

Anche Tikki ne prese uno e iniziò a modicchiarlo con aria compiaciuta. "Erano già belli quando li ho visti appena sfornati; ora sono davvero meravigliosi!" disse, e diede un morso al dolcetto che teneva tra le zampe. "Mhhhhh hanno anche un sapore incredibile!" La kwami rossa sorrise felice mentre continuava a mangiare il suo macaron.

"Bleargh..." Plagg la guardò accigliato, fingendo disgusto. "Non so come tu e il mio gattino possiate tollerare di mangiare quella roba. Lo zucchero è decisamente sopravvalutato! Il delicato sapore del formaggio è molto più adatto alla finezza del mio palato." Volò verso un piccolo barattolo che si trovava vicino allo schermo del computer e prese una fetta di camembert al suo interno, facendolo sparire nelle sue fauci nel giro di pochi secondi. "Che vuoi ora, Zuccherino?" chiese poi, notando l'espressione di rimprovero sul viso della kwami rossa:

"Sei incorreggibile, Calzino Puzzolente. Non sai fare altro che parlare di formaggio!"

Furono interrotti dal buzz buzz del telefono di Marinette. La ragazza prese il telefono dalla sua scrivania e aggrottò la fronte quando lesse il messaggio ricevuto, proveniente da Alya. Poi si lamentò un po' e si mise le mani nei capelli (che ora lasciava sciolti, visto che un certo gattino le aveva detto di preferirli così), mentre si metteva seduta a gambe incrociate per terra.

"Che succede?" chiese Adrien e le si mise seduto vicino, cercando di sbirciare il messaggio incriminato e aggrottando la fronte dopo averlo letto.

[Alya: Scusa Marinette, ho dovuto disattivare i commenti dell'articolo, perché il presidente del fan club di Chat Noir stava organizzando una vera 'caccia al gatto' per la vostra prossima pattuglia. Ho cancellato i messaggi, ma ora mi sto preoccupando.]

Marinette sospirò, poi iniziò a digitare, [Marinette: Hai ottenuto quello che volevi, subdola di una volpe. Che facciamo ora? Non possiamo mica proteggere Parigi con un'orda di donne urlanti che ci corrono dietro!]

[Alya: Mi dispiace, non pensavo il mio articolo avesse un tale effetto. Forse sarebbe meglio se il gattino evitasse di uscire in pattuglia nei prossimi giorni. È con te?]

[Marinette: Sì, certo che è con me. Vuoi parlargli? Perché a giudicare dalla sua espressione, non sembra volerti parlare a sua volta.]

Il cipiglio di Adrien si trasformò in un sorriso quando lesse il messaggio di Marinette, e la mano gli corse verso la nuca. Fece una risata imbarazzata: la sua Lady lo conosceva fin troppo bene!

[Alya: No, non devo per forza parlargli, ma sono contenta che stia leggendo, perché sarebbe meglio se Rena e Carapace prendessero il suo posto in pattuglia qualche giorno. E forse dovrebbe fare attenzione quando torna a casa stasera.]

Sia Marinette che Adrien gemettero nel leggere il messaggio.

oOo

Il giorno in cui Adrien aveva finalmente scoperto chi fosse la sua Lady, era rimasto sorpreso dal fatto che si fosse rivelata di fronte a Nino e Alya, ma la sua sorpresa era durata pochissimo, in quanto Alya gli aveva confessato di essere Rena (ecco come sapeva dei suoi comportamenti da flirt nei confronti di Rena Rouge, avrebbe dovuto pensarci!), e che Nino era Carapace.

Quando Alya aveva notato l'occhiata di disapprovazione che le aveva lanciato Marinette, le aveva detto: "Che c'è? Pensavo che avendo tu rivelato la tua identità a tutti noi, fosse anche il caso di rivelare la nostra ad Adrien, che non ci dovessero essere più segreti tra di noi!" e aveva fatto spallucce.

"Forse è meglio così," aveva riflettuto Marinette. "Il giorno in cui Queen Wasp ha preso il controllo dei portatori di Miraculous, credo che Papillon abbia scoperto chi siete, perché voi eravate tutti trasformati quando Chat ed io siamo arrivati sul posto." Rimase in silenzio per un po', ma poi continuò dicendo: "Penso che il Miraculous Ladybug abbia cancellato la memoria delle persone di Parigi, ma non credo abbia cancellato la memoria di Papillon o di Mayura. Magari Chloé, ma non sono sicura neanche di lei: certo, non ha mai più menzionato il fatto, ma non so se se lo ricordi, onestamente. Però non credo che Papillon e Mayura abbiano avuto la memoria cancellata."

"Nino non si è trasformato," cercò di dire Adrien, per proteggere il suo amico e Nino lo guardò con gratitudine. Adrien gli fece l'occhiolino e bisbigliò:" Ti copro io, fratello!" e fece un sorriso luminoso.

"Sì," rifletté Marinette. "Questo perché il Maestro Fu era Jade Turtle in quel momento quindi Nino non aveva potuto trovare il suo Miraculous nel miracle box. Io poi avevo il Miraculous del drago, quindi anche Katami non aveva trovato il suo gioiello, ma già sappiamo che Papillon conosce la sua identità.

Il viso di Marinette divenne più pallido di un lenzuolo. "Oddio, questo significa che in un solo giorno ho perso tutta la mia squadra. Come posso darvi un Miraculous ora che Papillon sa chi siete? Sarebbe troppo pericoloso!"

"Aspetta un attimo, una cosa non mi quadra," chiese Adrien inarcando un sopracciglio e guardandola dubbioso. "Papillon sapeva benissimo che Katami fosse Ryūko anche prima che Chloé fosse akumizzata, ma quel giorno, contro Love Hunter, l'hai sequestrata e le hai dato di nuovo il Miraculous del drago." Adrien passò dal dubbio a un'aria maliziosa nel giro di un secondo. "Non mi dire che eri gelosa…"

Marinette lo guardò furibonda e lui le fece la linguaccia: aveva sicuramente colpito un punto dolente, e il sorriso di Adrien si allargò. La sua Lady lo amava ed era gelosa! La vita era meravigliosa!

"Non avevo a-altra s-scelta", iniziò a balbettare lei, riesumando il fantasma della vecchia Marinette. "Ti stavo baciando. Uuuuuh, voglio dire LEI ti stava baciando, io stavo andando dal maestro Fu..."

Adrien arrossì. "Non mi stava baciando..." ammise infine.

"Cosa stavate facendo allora, perché da lontano sembrava che vi steste per baciare." Marinette aveva già ritrovato la calma, probabilmente perché ora era lui ad essere imbarazzato.

"Aspettate un attimo, riportiamo il film indietro a un attimo fa, va bene?" li interruppe Alya, permettendo ad Adrien di respirare di nuovo. "Questo mi ricorda che tu hai la ragazza, Splendore. Ed è da questa mattina che ti stai sbaciucchiando con la nostra Marinette, che di sicuro NON è Katami... le hai dichiarato il tuo amore e le hai regalato un bel mazzo di rose... "

Adrien arrossì di nuovo. "È che..."

"È vero, amico!" Nino lo interruppe e lo guardò male, incrociando le braccia sul petto. "Ma che fai, tieni il piede in due scarpe? Non si fanno 'ste cose!"

Adrien divenne paonazzo. "Uh... no, non è..."

"Non mi aspettavo che fossi tanto un Casanova, Splendore..." Anche Alya lo stava guardando male.

Adrien fece il broncio. "Se mi lasciaste spiegare invece di interrompermi ogni due secondi!" gridò infine, sempre più imbarazzato.

"Continua, dai, vediamo come riesci a toglierti dagli impicci questa volta." Alya gli fece cenno di continuare, un po' con aria di sufficienza.

"Ehm... prima di tutto, ti ho detto ieri che non era esattamente la mia ragazza."

" Ding dong! Risposta errata. Hai solo detto che non l'amavi, ma che lei la pensava diversamente," lo corresse Alya.

" Ok, ok, è vero," sospirò Adrien. "Ma ieri sera ho chiesto a Katami di incontrarmi prima di scuola questa mattina e le ho parlato, togliendo chiaramente ogni dubbio che tra noi due ci fosse qualcosa." Lo disse così velocemente da restare quasi senza fiato, nel timore che qualcun altro lo interrompesse.

"Ancora non va bene, amico. Lasci una ragazza e ti butti tra le braccia di un'altra nel giro di poche ore?" Lo sguardo di Nino aveva ancora un tono accusatorio. "Povera Katami…"

"Hai fatto davvero una cosa del genere, Adrien?" La voce di Marinette suonava quasi... ferita? "Katami è mia amica... non posso credere che tu possa averle fatto questo..." Poi ebbe un'improvvisa realizzazione e sussultò. "Oh cielo, io sono la sua unica amica a parte te… e nemmeno io ho pensato per niente a lei fino ad adesso. Che razza di amica sono?"

Adrien iniziò a sentire un groppo alla gola. Ma come? Pensava di aver fatto la cosa giusta e di essersi comportato bene e invece tutti se la stavano prendendo con lui! "Ma... questo è quello che lei stessa mi ha chiesto di fare.." disse con voce spezzata.

"Che vuoi dire?" Marinette lo stava guardando incredula.

Adrien sentì crescere la sua frustrazione. Doveva spiegare cosa fosse successo o sarebbe impazzito. "Quando le ho parlato, mi ha detto che dal primo giorno che mi ha conosciuto ha sempre saputo che mi piacevi, e il giorno in cui siamo andati al palazzetto del ghiaccio ha visto quanto fossi geloso di te…" Marinette lo guardava a bocca aperta e Adrien divenne viola. "H-ha detto che era m-molto evidente e che s-siamo entrambi c-ciechi..."

Alya iniziò a ridere. "Mi rimangio qualunque cosa abbia mai detto su quella ragazza. E' un fenomeno!" Adrien le lanciò un'occhiataccia, ma il fatto la fece solo ridere di più.

"Mi ha detto che sei l'unica amica che ha e che se ti ferisco me la farà pagare." Era possibile che il viso di una persona diventasse più scuro del viola? Perché dato il calore che gli irradiava la faccia Adrien temette di aver raggiunto un colore mai visto dal genere umano. "E poi mi ha detto di stupirti stamattina e…" Si mise la mano dietro la nuca e guardò per terra. "E… di farle un rapporto dettagliato quando ci vediamo stasera a scherma."

"Ok, ora ha una nuova amica. Moi." Alya era raggiante. "Passami il suo numero di telefono, Splendore, voglio ringraziarla personalmente. Con un solo discorso ha ottenuto più di quanto io sia riuscita a ottenere in quasi un anno. La amo!"

"Wow, è proprio una con le palle..." Nino aveva la bocca aperta.

Il viso di Marinette aveva raggiunto il colore della tuta di Ladybug. "Aveva accennato a qualcosa quel giorno, di non voler ferire i miei sentimenti... ma... non me l'aspettavo."

"Tutto questo chiacchiericcio mi fa tanto piacere, ragazzi!" Adrien saltò per aria quando sentì la voce di Plagg vicino al suo orecchio. "Ma vi rendete conto che state sprecando la preziosa ora di pranzo per parlare di queste cose, oltretutto in una classe, in pubblico, dove chiunque potrebbe sentirvi e spiarvi? Inoltre, gattino, cosa ancora più importante… hai dimenticato a casa il mio formaggio e io ho fame."

"Calzino Puzzolente! È possibile che tutto ciò a cui riesci a pensare sia il formaggio?" Tikki apparve dalla dentro la borsa di Marinette e volò davanti a Plagg.

"C'è qualcos'altro di cui valga la pena di parlare, Zuccherino?" Il kwami ​​nero incrociò le braccia sul petto e fissò la sua compagna rossa a pois.

"Uh... cosa... sono questi, i vostri kwami?" chiese Alya, con gli occhi spalancati ed evidentemente sorpresa.

Marinette si risvegliò immediatamente dal suo stordimento. "Oh sì, scusa Alya. Questa è Tikki," disse indicando la piccola kwami rossa e poi il piccolo kwami gatto, "e questo è Plagg." Vide il sorriso divertito di Alya e fece un sorrisetto. "Sì, quel Plagg..." Entrambe iniziarono a ridere istericamente mentre Adrien sembrava di nuovo un po' imbarazzato.

"Che succede?" chiese Plagg.

"Tu sei quello che ieri teneva prigionieri i suoi addominali," disse Alya tra una risata e l'altra, indicando Adrien.

Plagg sogghigno con una punta d'orgoglio. "Ah! Sì, sono proprio io," disse sornione, indicando se stesso. "E prego!"

Le due ragazze scoppiarono a ridere, mettendo Adrien ancora più a disagio, e Nino guardò tutte e tre enormemente confuso.

"Ok, penso che Plagg abbia ragione per una volta," dichiarò Adrien mentre si alzava velocemente dal suo posto, come se gli stesse bruciando il fondoschiena. "Magari è meglio se troviamo un posto dove mangiare qualcosa mentre continuiamo a parlare. Sto morendo di fame!"

"Oh, non mi sorprende affatto sapendo che sei il signor Cat-astrofe..." Alya si guadagnò un'altra occhiataccia. "Quanto tempo abbiamo?"

Marinette guardò l'orologio. "Tre quarti d'ora." Sospirò. "Suppongo che possiamo andare alla boulangerie, mangiare qualcosa, mettere il mazzo di rose in un vaso e andare in camera mia a parlare."

E questo è proprio quello che fecero, e alla fine della conversazione, erano tutti d'accordo sul fatto che forse, se Marinette avesse tolto i Miraculous alla sua squadra di supporto, avrebbe fatto loro più male che bene: in fondo se Papillon sapeva chi erano, avrebbe potuto cercare di fargli del male, e senza un Miraculous con cui osteggiarlo, sarebbero stati ancora più in pericolo.

"Potrebbe attaccarci e noi non avremmo modo di difenderci!" aveva sottolineato Alya.

Alla fine, tutto questo discorso convinse Marinette e, prima che il gruppo tornasse a scuola, la ragazza gli ridiede i Miraculous in modo permanente, promettendo a se stessa di fare lo stesso con gli altri portatori in un vicino futuro. Tutti tranne Chloé, ovviamente. L'unica cosa che gli aveva chiesto era di non mettersi troppo in mostra.

oOo

Bene, ora anche quel piano era andato fuori dalla finestra. Alla prossima pattuglia, Ladybug sarebbe stata accompagnata da Rena e Carapace, e forse anche da altri membri della squadra. Chat Noir sarebbe intervenuto solo se ci fosse stato un attacco akuma. Che casino! Marinette si mise una mano sulla fronte.

"Domani potrei fare la strada più lunga e fermarmi alla barca di Juleka prima di iniziare la pattuglia, per ridare a Luka il suo Miraculous. La sua Second Chance potrebbe tornare utile."

Adrien si voltò di scatto alla semplice menzione del nome di Luka.

"Oh andiamo, Micetto... quante volte devo dirtelo? Luka è solo un amico." Scandì le parole e fece un piccolo sorrisetto mentre lo guardava in modo obliquo.

"Sei crudele, purr-incipessa ..." Adrien la guardò accigliato, e lei gli fece la linguaccia.

"Preferisci che dica che è un ottimo amico?" ridacchiò lei, mentre lui si accigliava ancora di più e metteva il broncio.

Adorava rinfacciarglielo e scherzare con Adrien per renderlo un pochino geloso, ma era questo il motivo per cui Marinette ancora non aveva dato indietro il Miraculous a Luka: ogni volta che Marinette menzionava il suo nome, o addirittura guardava in direzione della barca dei Couffaine, Adrien si ingelosiva. Per non parlare poi dei concerti di Kitty Section. Il povero Luka cercava di metterli a loro agio, ma se si avvicinava appena a Marinette, Adrien sparava scintille.

Marinette sapeva che era colpa di Alya. Un giorno, mentre stavano parlando del più e del meno, la bruna aveva detto ad Adrien che tra Marinette e Luka c'era stata ben più che semplice amicizia dopo la disavventura con Queen Wasp.

La verità era che Marinette aveva bisogno di qualcuno che la sostenesse e Luka si era trovato al posto giusto al momento giusto. Ma tra loro due non aveva funzionato, perché Luka era un'anima sensibile; poteva sentire che lei non gli stesse dando il 100% e gli stesse mentendo, anche se Marinette ci aveva provato sinceramente ad avere una relazione con lui e a dimenticare Adrien.

"Alya mi ha detto che non era esattamente un tuo amico, e non è passato molto tempo!" Adrien stava cercando di non far sentire quanto fosse geloso, ma stava fallendo su tutta la linea.

All'improvviso, Plagg gli volò davanti al naso. Tikki lo seguì all'istante, cercando di fermarlo. "No, Zuccherino. Devo dirlo, mi sono proprio stufato", ribatté il kwami nero.

"Lascialo in pace, Plagg, è solo un essere umano, ed è innamorato..." ribatté Tikki, ma Plagg le lanciò uno sguardo severo.

"Sì, sì... ma non sei tu quella che deve sorbirselo mentre divaga tutto il tempo..." sentenziò lui di rimando. Poi si voltò a guardare Adrien. "Stammi a sentire, Adrien, non scavarti la fossa da solo, perché so benissimo che poi te ne pentirai e dovrò ascoltarti mentre ripeti non una, non due, ma centinaia di volte quanto non avresti voluto fare o dire questo e quest'altro." Fece la linguaccia a Tikki e continuò: "Ricorda che quando Codini era con il chitarrista, anche tu non eri 'solo un amico' per Lady-Spadaccina."

"Lo so, Plagg..." iniziò Adrien, ma Plagg lo interruppe.

"E allora? Potevi divertirti solo tu? Lei non ne aveva il diritto?" Plagg lanciò ad Adrien uno sguardo furbo e fu ricompensato con un'occhiataccia.

"Ma io ho rotto con Katami!" ruggì in risposta Adrien.

“Oh, e invece lei non ha rotto con il chitarrista neh? Sta ancora con lui, non sta con te!" lo interruppe Plagg e gli lanciò un'occhiata trionfante quando Adrien distolse lo sguardo e divenne rosso come un peperone.

"No, non è questo..." mormorò, e sbirciò velocemente in direzione di Marinette, che sembrava più sorpresa che turbata. "Alya mi ha detto che Luka ha detto a Marinette che l'avrebbe aspettata se non avesse funzionato con me..." riuscì a dire alla fine.

Plagg tirò un respiro profondo e sospirò drammaticamente. "Vedi? Questo è il motivo per cui preferisco aver a che fare con il formaggio piuttosto che con gli umani. Perché ti dà così tanto fastidio quello che farebbe Codini se non funzionasse con te?" Lanciò uno sguardo vacuo ad Adrien, che era diventato ancora più rosso in viso. "Non capirò mai la gelosia umana!"

"Non sono geloso!" sbottò Adrien in risposta.

Plagg gli volò davanti al naso e incrociò le braccia sul petto. "No? Come lo chiami allora?" Si guardarono negli occhi per diversi secondi e Adrien dovette abbassare lo sguardo per primo. "Se ti dà così tanto fastidio, gattino, cerca di fare in modo che tra di voi funzioni!"

Adrien ringhiò e si mise le mani tra i capelli, in un gesto di assoluta frustrazione. "E questo mi rende ancora meno felice dell'idea che Chat Noir esca di scena per un po'..." Mise il broncio. "Preferirei affrontare una vera caccia al gatto piuttosto che essere confinato nella mia prigione e lasciarti nelle mani di quel serpente..."

Marinette sospirò. "Beh dai, non devi restare per forza a casa, Adrien, ma sul serio, non puoi uscire in pattuglia." Gli sorrise dolcemente, scegliendo di ignorare il commento risentito sul povero Luka. Plagg lo aveva già esasperato abbastanza.

"Sono sicura che mamma e papà saranno felici di intrattenerti mentre io... faccio una lunga doccia calda..." Notò il suo sorrisetto e sorrise maliziosamente, ben consapevole che il suo diversivo avesse funzionato. "E questa è la mia scusa, Micetto, non è che mi faccio la doccia ora, e nemmeno allora... togliti quel sorrisetto dalla faccia o mi rimangio l'offerta e ti faccio restare alla villa da solo."

Adrien fece il broncio di nuovo." Uh... sei decisamente crudele, purr-incipessa... "

Risero entrambi.

"Comunque, forse è meglio se stasera torni casa come Adrien e saluti ai miei genitori, visto che prima sei entrato dalla boulangerie."

Adrien rimise di nuovo il broncio. "Mi butti fuori, ora? Ce l'hai così tanto con me?"

"Non ce l'ho con te, che dici," disse lei dandogli un bacetto sul naso, ma iniziò a rimettergli la sciarpa al collo. "Ma è quasi mezzanotte, Adrien. Domani abbiamo scuola e i miei genitori non vanno a letto sapendo che il mio ragazzo è ancora in stanza con me. E papà si sveglia alle quattro..."

Adrien sospirò, anche se il sentirla chiamarlo 'il suo ragazzo' gli dava ancora la sensazione delle farfalle nello stomaco. "Ok, ok, ho capito l'antifona..." Poi sorrise e le fece l'occhiolino. "E se uscissi e poi rientrassi dal balcone?"

"Adrien!!" Marinette arrossì. "Quale parte di 'abbiamo scuola domani' non riesci a capire?"

"Scusa.. " le disse lui, un po' contrito, portandosi una mano alla nuca. "Quindi suppongo... ci vediamo domani..." Si mise la giacca, guardandola con nostalgia.

"Un'ultima cosa, ora che ci penso," disse Marinette mentre gli aggiustava meglio la sciarpa.

"Sì?" chiese lui, guardandola di nuovo con la speranza negli occhi.

"Chi ti ha detto le cose che mi hai detto quel giorno? Non te l'ho mai chiesto." La ragazza toccò dolcemente la sciarpa che gli aveva regalato per il suo compleanno.

"Q-quali parole?" chiese Adrien cascando dalle nuvole.

"Mi hai detto che una volta qualcuno ti disse che non è il regalo che conta..."

"...ma la persona che te lo dà," terminò a dire lui. Lei annuì e lui continuò, sorridendo dolcemente. "Me lo disse mia madre."

Lo sguardo che gli lanciò Marinette a quelle parole gli diede una tale sensazione di calore che avrebbe sciolto il ghiaccio sul Monte Everest.

"Avevo cinque anni e avevo fatto a mano una collana per lei, usando pezzi di pasta." Le sue guance presero fiamme al ricordo. "Era per la festa della mamma inglese e non avevo Nathalie ad aiutarmi, quindi ho sbagliato tutto e la collana era troppo piccola per andarle sul collo. Ci rimasi malissimo." Marinette stava ancora sorridendo dolcemente e le guance di Adrien diventarono ancora più calde. "Ma poi lei mi disse quelle parole. E disse che era il regalo più bello che avesse mai ricevuto, perché l'avevo fatto io." Caddero in un silenzio imbarazzato, e Adrien si strofinò di nuovo la nuca con una mano, mentre Marinette gli teneva l'altra, arrossendo.

"Che cosa bella..." sussurrò alla fine la ragazza.

Adrien sorrise. "Ho capito quelle parole per la prima volta solo quando le ho ridette a te." Spostò leggermente la sciarpa dal collo, per guardarla. "Già amavo questa sciarpa, ma ora è il mio capo d'abbigliamento preferito. Pensa che..." disse distogliendo lo sguardo per l'imbarazzo, "dormo con la sciarpa sul cuscino, sotto la testa." Le diede un'occhiata sfuggente e arrossì ancora di più nel vedere la sua aria divertita. "Mi fa sentire più vicino a te."

"Aw Micetto, vieni qui, ti meriti un abbraccio!" Lui obbedì con piacere, e poi si abbassò per baciarla teneramente sulle labbra.

"Significa che posso fare il detour di cui parlavo prima e rientrare dalla finestra?" Le fece il suo sorriso a 32 denti, ma lei gli diede una spinta sulla spalla e lo allontanò.

"Adrien, sei tremendo! Non ti dai mai per vinto tu?"

"Moi? Giammai! Lo sai che sono un gatto molto bisognoso d'affetto!" Detto questo, si accorse che la ragazza volesse ribattere qualcos'altro e si abbassò di nuovo, per zittirla con un altro bacio.


Nota dell'autrice


CIAO! Lo so, lo so… è finita T_T Sono felice ovviamente per aver completato la storia, e proprio il giorno della festa della mamma francese (auguri a tutte le mamme che festeggiano oggi!). Ma certo, mi dispiace un pochino, mi è piaciuto tanto tradurre questa mia storia e condividerla anche con voi. Spero vi sia piaciuto l'epilogo!

Sì, la collana di pasta è un regalo che ha fatto a me mio figlio un paio di anni fa, che non andò nel verso giusto. Ho pensato che calzasse perfettamente quì, perché purtroppo non calzava per niente sul mio collo, era più una coroncina che una collana ^^

20210508-173555
La collana

Grazie infinite per tutti i commenti e recensioni, mi hanno fatto molto piacere e vi prego, non smettete, e se volete date un'occhiata anche alle mie altre storie!

Ma non preoccupatevi non intendo abbandonarvi senza aggiornamenti. Ho altre storie da tradurre, quindi continuerò, ma magari meno di frequente per consentirmi anche di avere il tempo di scrivere. Magari una volta a settimana, che ne dite?

Di nuovo mille grazie ai miei fantastici beta, Genxha e Sherry.

Arrivederci a presto,

Bug out!

   
 
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