Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: AlnyFMillen    01/06/2021    4 recensioni
I. Levi teneva stretta tra le dita una tazza di coccio e, di tanto in tanto, la portava svogliatamente alla bocca – una bocca fresca e umida che voleva toccare e baciare e mordere – e Dio, quanto avrebbe voluto essere quella dannatissima tazza.
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II. Petra non si lamentava quasi mai ad alta voce delle cicatrici che le imbruttivano la pelle. Si limitava a distendersi sul lettino e chiudere gli occhi ogni volta che le fasciature andavano cambiate. “Non penso che potrei mai piacere ad un uomo”.
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III. La prima volta che avevano fatto l’amore era stata umida ed incerta per entrambi. Si erano scoperti con lentezza, l’imbarazzo e i timori vinti dalla voglia di appartenersi.
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IV. “Non mi muovo da qui finché non ti scusi”. In quel momento Petra non se lo ricordava nemmeno bene il motivo per cui avevano litigato, ma sapeva di pretendere delle scuse, ubriaca o meno.
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[Rivetra][Rating variabile]
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levi Ackerman, Petra Ral
Note: AU, Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Donna
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Sentimentale
Personaggi: Levi Ackermann, Petra Ral
Tipo di coppia: Het
Note: Nessuna
 




Donna.

Alle volte essere donna ed essere un soldato era più complicato di quanto si potesse pensare.
Era stato complicato quando, la sera prima della sua prima spedizione al di fuori le mura, si era resa conto di dover tagliare i capelli per aumentare le sue possibilità di sopravvivenza. Mentre le ciocche chiare cadevano a mucchi sotto il suo tocco inesperto, la consapevolezza che non avrebbe mai più potuto lasciarli crescere l’aveva colpita forte, nella sua semplicità.
Era stato complicato quando, sedendo al tavolo con gli altri soldati, i ragazzi l’avevano trattata in modo diverso, da debole, solo perché era una donna. Sotto gli sguardi di compassione, scherno e tenerezza di chi la giudicava fragile, aveva deciso di non arrendersi, dare il massimo per non permettere a nessuno di farla mai più sentire indifesa o inferiore.
Era stato complicato quando, durante gli allenamenti sfiancanti, i seni le erano stati di intralcio e le cinghie della divisa l’avevano stretta nei punti sbagliati, lasciando segni che la imbruttivano e le raschiavano la pelle.
Col tempo, Petra ci aveva fatto l’abitudine e aveva trovato il modo di farsi rispettare. Picchiava forte tanto quanto un uomo, non perdeva tempo ad acconciarsi più del dovuto e camminava dritta, senza ancheggiare nemmeno un po’. La sua voce continuava ad essere sottile, il suo animo sensibile e i suoi fianchi pronunciati, ma era riuscita a trovare un equilibrio tra l’essere donna e l’essere un soldato, a pensarsi semplicemente come un essere umano. Aveva accettato quella nuova sé mestamente, senza farsene un problema.
Eppure, capitava ancora che essere donna ed essere soldato risultasse complicato. Capitava spesso, a dire il vero, se era in presenza del Capitano Levi.
Petra non s’era accorta, non subito. Lo aveva realizzato una mattina, durante il suo giorno libero. S’era alzata di buon’ora, quel giorno, aveva indossato una camicia pulita, un paio di pantaloni leggeri e aveva ammucchiato le lenzuola sporche in un catino. Si stava dirigendo verso la lavanderia, passando davanti all’entrata del campo d’addestramento, quando aveva incontrato il Capitano Levi.
L’uomo sedeva ai margini del campo, voltato nella sua direzione. La maglia sottile che indossava era incollata al torace per il caldo e i capelli gli ricadevano scomposti sulla fronte.
Petra l’aveva osservato qualche tempo, in un modo strano, incuriosito e poi affascinato. L’aveva guardato come una donna guarda un uomo e non come un soldato ne guarda un altro. Quando lui aveva incrociato il suo sguardo e le aveva fatto un cenno con il capo, era arrossita. S’era messa sull’attenti e aveva eseguito il saluto militare, per quanto il bacile che teneva fra le mani glielo permettesse. Poi aveva affrettato il passo.
Il cuore le batteva all’impazzata: si sentiva una ladra colta con le mani nel sacco ed era assurdo, perché non aveva effettivamente fatto nulla di male.
Mentre lasciava che i capelli le scivolassero in volto per coprire le guance rosse, aveva desiderato una chioma più lunga, più lucida e più curata. Tutt’a un tratto, s’era trovata a rimpiangere di non aver pitturato appena le sue labbra di rosso e di non aver indossato, al posto dei pantaloni e della camicetta, un bel vestito ricamato, di quelli che sua madre indossava quando era giovane.
Di punto in bianco, si era accorta di trovare il Capitano attraente e di voler apparire come una donna, oltre che un soldato, ai suoi occhi.


 
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