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Autore: freya    18/05/2005    13 recensioni
E se Harry, dopo uno scontro infernale con Voldemort, avesse l' opportunità di tornare indietro nel tempo e... rivivere tutto? Harry/Draco
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una seconda opportunità

Una seconda opportunità

di freya

 

 

Nota: che non aggiorno molto spesso, ma dato che questa non è una traduzione, ma una fic scritta da me, e che purtroppo, l’unica maniera che riesco a scriverla è di getto e sul momento, devo aspettare l’ispirazione. Abbiate pazienza...

Freya

 

 

cap. 8 : L’attacco 2°parte:Decisioni, ripensamenti e preparazioni

 

Il mese d’ottobre, era quasi passato, e la festa di Hallowen, con la designazione dei vincitori del permesso, si avvicinava. I nomi sarebbero stati annunciati a mezzanotte.

Sia Blaise, che Theo, si erano già assicurati di aver la compagnia dei rispettivi ‘amati’...

Harry, ripensò agli ultimi avvenimenti. Per la precisione, ai maneggi di Theo e Blaise di convincere i loro amati alla gita.

La cosa era andata avanti per una settimana, ed era stato davvero divertente...Ron, che veniva bloccato da Theo ad ogni angolo, finché il tampinamento della versione Slytherin di ‘Mione, riuscì a convincerlo a chiedergli di accompagnarlo quando avrebbe vinto. Certamente, Ron dovette cedere per pura disperazione  

 

 /Flashback/

“Avanti...Ron...sai che ci divertiremo...Non vorrai davvero perderti l’occasione di andare a Hogsmeade? Lo sai che a noi del primo anno non è permesso, di solito. Questa sarà un’occasione imperdibile..

“Non m’interessa...preferisco chiedere il permesso di entrare alla sezione limitata della biblioteca, oppure alcune sezioni extra di studio con i professori.

Ma...” Riuscì solo a dire Theo, incredulo che qualcuno poteva davvero decidere di scegliere di lavorare piuttosto che divertirsi.

“Non credo che ci sia davvero qualcosa di così importante da interrompere lo studio.

Poi, ci fu il lampo di genio...Theo si avvicinò al ragazzo, con il suo miglior sguardo da cucciolo...

“No! Questa volta non funzionerà! Passi che ti dia le note di Storia della Magia, passi che ti aiuti durante pozioni...persino che ti debba controllare i compiti, ma non cederò su questo!”

Ma Rooonnn...” Cantilenò lui, aumentando di alcune tacche il sbriluccichio degli occhioni ripieni di stelline... “E’ tanto che aspetto un momento simile per uscire da questa prigione piena di forzati dello studio...Pleeessseee...” e iniziò ad avvicinarsi alla sedia di Ron in ginocchio. “Pleeessseee...”

La cosa andò avanti per altri tre giorni, con grande imbarazzo di Ron, che per puro sfinimento, accettò.

/Fine Flashback/

 

Per Blaise, la cosa fu più semplice. Bastò che dicesse a ‘Mione che avrebbe perso le lezioni.

 

 

Riddle Manor una settimana prima

 

“Allora...Sirius...spero che il nostro piano vada avanti come sperato...

“Tutto sta andando come previsto...” Poi, come per un ripensamento, l’uomo fece una domanda. “Mio signore...Se, il ragazzo è davvero riferito a lei...cosa faremo?”

L’uomo vestito di verde, volse lo sguardo verso la finestra. “Se davvero fosse così, dato che l’unica donna che portava un mio erede è stata eliminata...col frutto delle sue macchinazioni...potrebbe voler significare che esiste un ramo di Slytherin di cui non ero a conoscenza...” Volgendosi nuovamente verso l’uomo inginocchiato ai suoi piedi, continuò. “Se davvero è così potente come il tuo amico lupo ritiene, sarebbe un grande alleato...in caso contrario, ce ne dovremo liberare...”

E i suoi occhi divennero rosso fuoco. “Potrebbe davvero esser pericoloso lasciarlo in mano a Dumbledore...

“Come tu comandi, mio signore.” Fu l’ossequiosa risposta. “La nostra spia è riuscita ad entrare nel cerchio degli amici di Potter, e ha assicurato che non c’è modo che non siano a Hogsmeade il 1° di novembre. Pare che sia davvero una cima in tutte le materie come assicuratoci.

“Prepara tutto, non voglio che ci siano brutte sorprese.

“Si, mio signore.” E se n’andò a preparare il tutto.

 

Qualche ora più tardi, nelle sue stanze al feudo Black...

“Sirius...” Iniziò il lupo mannaro. “Ho un brutto presentimento...Credo...credo che non dovremo infastidire il ragazzo...”

“Remus! E’ solo un ragazzino!”

“No, è...non so come spiegarlo...ma da lui, ho avvertito un potere tale...neppure nei suoi momenti peggiori, Voldemort ha raggiunto tali vette di potere. Remus lo guardò direttamente negli occhi. “Sai che non ho mai avuto timore di nulla. Io sono il capobranco del gruppo più potente di lupi mannari. Neppure Voldemort, è riuscito ad impaurirmi; ma quando ho incontrato i suoi occhi...Il problema preoccupante, non è se ha molto potere, ma che lui E’ POTERE. Potere allo stato puro.” Rabbrividendo, allacciò le braccia attorno all’amico. “Non attraversargli la strada...non fartene un nemico.

Il moro, si fermò. Mai prima d’ora, aveva sentito Remus parlare in quel modo. Inoltre, le sue sensazioni, avevano salvato loro la vita più di una volta, permettendogli di scansare le trappole degli Auror. Era una cosa da considerare...attentamente. Si erano uniti a Voldemort per vendicare la morte del loro amico fraterno James, ucciso solo perché uno degli eredi del sangue di Slytherin, anche se molto alla lontana, per mano degli Auror; perché aveva loro assicurato che avrebbe lottato per abbattere leggi contro chi, come Remus, non era pienamente umano. Ma finora, tutto quello che era stato fatto, era per il benessere di Voldemort stesso, per il suo desiderio di potere. Si, dovevano prendere delle decisioni...

 

Stanze personali di Snape...oggi

 

“Ancora con questa storia!?” Esclamò Severus, alzando gli occhi al soffitto in esasperazione.

“Puoi davvero licenziare la mia teoria, senza alcun dubbio o incertezza? Hai visto anche tu, che c’è un’evidente rassomiglianza. Troppa perchè non ci sia un qualche legame di sangue.

“Puoi trovare decine di ragazzi che si assomigliano tra loro a quell’età. Per Merlino, a sedici anni, non sei né carne né pesce, e i lineamenti, non sono ancora pienamente sviluppati!”

“Allora, solo per farmi contento, perché non gli fai fare una pozione di lignaggio? Posso trovare una scusa per farla passare come un lavoro di collaborazione con lo studio delle più vecchie famiglie magiche e le capacità magiche che si tramandano.

Se accetto, la smetterai di preoccuparti per nulla?”

“Si, se risulterà che ho sbagliato, non dirò più una parola sull’argomento, ti do la mia parola.”

E va bene. Dato che avrai tu per primo la loro classe, potrai preparare il terreno. Io gli farò fare la pozione, e speriamo che sia l’ultima volta che parliamo di tali sciocchezze!”

 

Dormitorio maschile dei primo anni...oggi

 

“Harry...” Lo chiamò il biondo, distraendolo dalla lettura di un antico tomo sulle arti oscure durante il periodo egizio.

“Si? Cosa c’è?”

Perché t’interessa tanto Voldemort? E non sostenere che la tua sia solo mera curiosità!”

Harry chiuse delicatamente il libro, per poi appoggiarlo sul letto accanto a se.

“Per causa sua, ho perso molte persone che mi erano care. Ora che ho trovato persone che possono occupare il loro posto nel mio cuore, non permetterò a nessuno di togliermele. Tantomeno ad un esaltato pazzoide con manie di grandezza e complesso di superiorità!”

E...io”, gli chiese Draco, con voce un poco incerta, “sono tra quelle persone?”

Harry si alzò, raggiungendolo. Con gentilezza, gli alzò il mento con un dito. “Credi davvero che se non tenessi a te, sopporterei le tue...paturnie mattutine?” E qui, iniziò a ridere piano. “Ma ti rendi conto della fatica che devo fare per svegliarti in tempo? E il pericolo che corro nel cercare di scansare tutte le maledizioni che lanci ancora semi addormentato? Per non contare”, continuò fintamente serio, “la fatica di farti uscire dal bagno per riuscire ad usarlo.

Lo sguardo del biondino, prima un poco insicuro e preoccupato, cambiò in un secondo in uno sguardo indignato.

“Non è vero!E poi è successo solo una volta, che ti ho lanciato una maledizione, per’altro meritatissima! Mi hai scaricato addosso un secchio d’acqua gelata, dannazione!”

Harry gli chiuse efficacemente la bocca con un dolce bacio, che addomesticò immediatamente il piccolo gattino infuriato.   

  
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