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Autore: Sadele    01/06/2021    1 recensioni
questa storia è i lmio ipotetico seguito di Twilight, racconta le vicende di Renesmee alle prese con i suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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PoV Jacob

all'aeroporto vennero ad aspettarci praticamente tutti, il resto dei Cullen e il branco.

Ognuno di noi tornò a casa propria, quella sera io sarei tornato da mio padre, era giusto che anche lui potesse abbracciarmi, fu particolarmente complicato spiegare a Seth che non avrebbe potuto stabilirsi in pianta stabile dai Cullen, La bionda già ne aveva sopportato uno, credo che un' altro non lo avrebbe tollerato.

Alla fine si convinse e per quella sera anche lui tornò da Sue che non aspettava altro di riabbracciare i suoi figli.

 

“ehi pa sono tornato” mio padre mi stava aspettando in sala davanti alla tv, sembrava indifferente ma io sapevo bene quanto era stato in pena. Si voltò e notai una lacrima solitaria sul suo viso segnato dal tempo e dai dispiaceri. Mi resi conto che non avrebbe vissuto in eterno, e prima o poi avrei dovuto dirgli addio, destino crudele il suo, prima la perdita di mia madre poi la malattia, e per finire tutti i guai che gli ho fatto passare io con le mie pene d'amore. “ehi , tutto bene?”chiesi un po preoccupato “si figliolo, tutto bene, ora che sei qui...” mi avvicinai e mi chinai per abbracciarlo, Dio da quanto tempo non lo facevo? “ti voglio bene Pa..” “Anch'io...Jake, e Nessie, dimmi che sta bene e non le è successo nulla..” “non ti preoccupare, sta bene, per fortuna siamo arrivati in tempo, ce la siamo vista brutta ma è tutto passato, sai la novità..? il moccioso ha avuto l'imprintig!” “ma non mi dire, e con chi?” sorrisi e lo guardai..”con la figlia di Nawell.. una bambina di 4 anni!” mio padre impallidì poi sorrise “eh..non ci sono più gli imprinting di una volta..!” ridemmo di gusto entrambi. Aspettammo Rechel e Paul e poi cenammo tutti insieme, era tanto che non mi sentivo così sereno, ero certo dell'amore di Renesme e avevo la mia famiglia, ero persino felice di avere tra i piedi quella mosca fastidiosa di Paul.

Mio padre andò a letto e noi ci spostammo in giardino, “allora ragazzi come sono andate le cose...”? chiese Rechel “bene amore, lo sai che noi siamo imbattibili...” il solito sbruffone, possibile che non cambiasse proprio mai..?! scossi la testa e sorrisi. “tra due giorni è il compleanno di Nessie, vorrei organizzarle una festa a sorpresa, insomma il suo settimo compleanno va festeggiato in grande stile..” “eh già.. la fine della crescita.. se non sbaglio questo vuol dire anche un'altra cosa vero?” mi guardò Paul ammiccando e facendo un gesto con la mano inequivocabile. Mia sorella lo fulminò con lo sguardo “sei il solito idiota amico, non era a quel genere di festa che alludevo..” “allora mi aiuterete o no ad organizzare qualcosa, sulla spiaggia.?” “certo Jake, lascia fare a noi, Emily e le ragazze saranno felicissime di organizzare una festa e poi ci vuole proprio per scacciare il malumore.” disse Rechel.

 

Pov Renesmee

non mi sembrava vero, la mia casa, il posto in assoluto dove potevo essere me stessa, respirai a pieni polmoni, il profumo della torta di mele mi riempì le narici, entrai e mi guardai intorno, erano passati solo pochi giorni, ma a me sembravano un'eternità, inutile dire che l'accoglienza era stata piu che calorosa, tutti erano curiosi ci conoscere la piccola Hana che si guardava intorno un po spaurita.

All'aeroporto aveva dovuto separarsi da Seth, un po a malincuore.. incredibile come in poche ore fosse già così affezionata al suo lupo.

“tu ci hai impiegato anche meno...” la voce contrariata di mio padre mi fece sorridere, “non avevi detto che avresti smesso di impicciarti?” risposi, “uh si ma tua madre ha tolto lo scudo..” si strinse nelle spalle come per scusarsi ma io mi misi a ridere. “non sei credibile papà, e comunque Seth è un bravo ragazzo, so che si prenderà cura di lei!” Hana mi teneva la mano e non si voleva staccare da me, quando Esme la invitò a prendere una fetta di torta prima si girò verso di me come a chiedere il mio consenso, poi sorrise e si avvicinò timidamente, “vieni tesoro andiamo in cucina, non hai nulla da temere, qui sei in famiglia” inutile dire quanto fosse materna la mia nonnina..

entrai in camera mia, mamma aveva preparato un letto per Hana avrebbe dormito con me almeno fino a quando non sarebbe tornato suo padre. Avevo promesso a Seth che il giorno seguente saremo andate alla riserva, lui moriva dalla voglia di farla conoscere a sua madre. Sicuramente Hana avrebbe stregato tutti, è incantevole e poi di un'intelligenza particolare.

La notte passò tranquilla, mancavano solo due giorni al mio compleanno e non so perchè ma mi sentivo inquieta. Volevo passare del tempo con Jake, era tanto che non stavamo più soli, e ne avevo bisogno. Avevo rischiato di perderlo per sempre, ora non volevo più lasciarlo.

Come promesso la mattina seguente andammo alla riserva.

La piccola Hana era entusiasta ma anche intimorita, si guardava intorno e non capiva dove la stessi portando. “andiamo da Seth piccola, sei contenta?” le chiesi. “si, io gli voglio bene, anche se lo conosco da poco, sento che è speciale”. Sorrisi a quelle parole, certo che lo è..pensai.

Inutile dire la gioia di Seth quando la vide, era al settimo cielo, e come avevo previsto la bambina piacque a tutti, Sue ci invitò a pranzo e si vedeva che era serena. Seth era il ritratto della felicità. “così la smetterai di andare in quei locali da depravati”.. brontolo Sue, Seth in evidente imbarazzo non disse nulla, ma mi guardò con fare eloquente. “già..” risposi.

“ehm.. a proposito.. Jacob non c'è ?” chiesi, avevo provato a chiamarlo ma aveva il cellulare spento e non si era fatto vivo per tutta la mattina. Nessuno sapeva dirmi dove fosse, facevano tutti i vaghi. Possibile che ci fosse qualcosa da nascondere? Mi aveva detto che avremmo fatto tutto ciò che avrei voluto e poi lui sparisce così?

Dopo pranzo andammo sulla spiaggia, Seth e Hana giocavano con la sabbia, sebbene abitasse in brasile la piccola non era mai uscita dalla villa, per lei era tutto nuovo, come un luna park.

Intanto io continuavo a guardarmi intorno e di Jake nemmeno l'ombra.

Verso le 17 tornammo a casa, non c'era nessuno, erano tutti a caccia. quando fummo dentro sentii arrivare una moto, il rumore era inconfondibile, il mio Jake. Mi affacciai ma quello che vidi mi fece rimanere di sasso. Jake non era solo, era in moto con mia madre, e i miei occhi vedono solo lei che si stringeva a lui, lei che scendeva e si toglieva il casco, lei che lo abbracciava e gli dava un bacio sulla guancia, lui che sorrideva come un idiota.

Mi ritraggo non voglio che mi vedano, la delusione sul mio viso è cocente.

Cosa ci faceva mamma con Jake? un groppo alla gola non mi faceva respirare, e pensai alle parole che jake disse in Brasile, quella specie di dichiarazione, ricordo ancora il dolore con cui ha raccontato di lei. E se non fosse vero che gli è passata, se in fondo l'amasse ancora. Mi sarei presa a schiaffi da sola, merda non devo essere gelosa, ci sarà sicuramente una spiegazione. Ora scendo e me la darà di sicuro.

Hana stava giocando con una mia bambola seduta sul divano, mamma era in cucina, “ciao” dissi “oh ciao tesoro non ti ho sentita scendere” “con i tuoi sensi sopraffini.. com'è possibile?” “ero sovra pensiero tesoro” strano e chissà a cosa pensava.. “tutto bene alla riserva?” “si mamma tutto ok, nonno ti saluta, e Hana ha gia fatto strage di cuori, l'adorano tutti.” dissi, “e tu invece?, non c'eri quando siamo arrivate” “o si, ero andata al cottage a sistemare delle cose, niente di che”. Al cottage, con Jake..e cosa dovevano sistemare? Era ovvio che mi nascondevano qualcosa. “è passato Jake per caso, è tutto il giorno che lo cerco ma non risponde” “o non ti preoccupare, sarà impegnato con il branco, vedrai che avrà un ottima scusa per non essere passato”. Un pugno nello stomaco mi avrebbe fatto meno male, quindi non mi voleva dire che si erano visti.. un bel mistero, niente di meglio per incentivare le seghe mentali di un'insicura come me.

La notte fu lunga e sfiancante. Mi svegliai piu stanca di quando ero andata a letto. Dormii poco e feci parecchi incubi. Uno in particolare, non era proprio un incubo più uno strano sogno. Io e Jake eravamo in montagna, c'era la neve e faceva molto freddo. Stavamo discutendo per qualcosa e ad un certo punto lui mi baciò, fu molto intenso, ma quando il bacio finì mi accorsi che la ragazza in questione non ero io ma mia madre. Mia madre ancora umana, strano perchè io non ho ricordi di lei prima della trasformazione e ci sono davvero poche foto che la ritraggono. Mi svegliai scombussolata, la storia di eri mi aveva turbata a tal punto da farmi sognare una tale assurdità.

Io che mi trasformo in mia madre... scossi la testa e mi alzai, Hana era gia scesa il letto era vuoto. Andai al piano di sotto, i miei genitori non erano ancora arrivati, Hana era in cucina con Seth, e nonna Esmee aveva preparato la colazione per un reggimento.

Buongiorno a tutti dissi con la voce ancora un po assonnata. “finalmente, disse Hana, ti sei lamentata tutta la notte..” “ uh scusa, ho fatti dei brutti sogni, non ho dormito molto.” Seth mi guardava interrogativo. Poi vista la mia faccia da funerale disse “ehi domani è un giorno importante dovresti essere al settimo cielo non così mogia” “già infatti, e che non sono serena, ho l'impressione che qualcosa non vada, mi sento nervosa” non potevo certo snocciolargli tutte le mie assurde paranoie, non con nonna davanti. “Jacob che fine ha fatto?” chiesi, “come, non lo hai visto ieri? Mi ha detto che era dai Cullen pensavo che fosse con te”. “io ero alla riserva te lo ricordi?” “si.. ma io l'ho incontrato all'ora di cena, e mi ha detto che ne veniva da casa tua.” “bene. Però evidentemente non è me che è venuto a trovare.” dissi secca.

Seth mi guardò e fece una faccia strana, evidentemente non capiva, e conoscendolo non avrebbe lasciato cadere l'argomento.

Dopo colazione uscimmo in giardino, Hana giocava sull'altalena che mi aveva costruito Jake qualche anno prima, io e seth sedemmo sul dondolo. “allora che c'è che non va? E non dirmi niente”. “ non mi va di parlarne, una serie di sfortunate casualità mi hanno fatto perdere il buon umore tutto qui..” “ che intendi?” sbuffai, non voleva proprio mollare.. così decisi di mostrargli quello che avevo visto il pomeriggio prima. Posai una mano sulla sua guancia e lo spettacolo iniziò. “Ness, non penserai che...” lasciò cadere la frase e mi guardò perplesso. “quella storia è morta e sepolta, Jake vede solo te dovresti saperlo. Avranno avuto qualcosa da sbrigare, magari tua madre gli ha chiesto una mano per qualcosa.. sai che sono molto amici, non sarebbe la prima volta..” “si si.. ok basta, lo so che hai ragione ma io non riesco a tenere a freno le mie paranoie, il fatto è che questa cosa proprio non mi va giù, forse se l'avessi saputa prima... non so, è come se leggessi della malizia in ogni gesto.. e lo so che è sbagliato. Poi lui non si fa vedere, racconta della palle e anche mia madre.. cosa dovrei pensare scusa...” Seth sorride e scuote piano la testa.. “non ti facevo così gelosa..” “ e non sai cosa ho sognato questa notte...” gli poso la mano sulla guancia e parte l'immagine del mio sogno. “ o porc... ma tu non dovresti avere questo ricordo..”dice Seth. “ ricordo, quale ricordo, io l'ho sognato, ero con Jake e poi al mio posto c'era mia madre, ti rendi conto..?” “Ness questo non è un sogno, è accaduto davvero, prima della battaglia con i neonati, tua madre ha chiesto a Jake di baciarlo, ed era proprio in quel posto. Io ed Edward eravamo poco lontani.. ma tu come fai a ..” non riuscì a finire la frase, io ero impietrita, non ero io, ma mia madre, era un flash di vita vissuta.. o mio Dio, non posso crederci, mio padre legge nel pensiero, mia zia vede il futuro e io leggo il passato, bella famiglia di fenomeni da baraccone. “Ness tutto bene?” mi scrollò leggermente Seth, ero imbambolata.. s-si forse dovrei parlarne con Carlisle.

Rientrai in casa, ero un po scossa, proprio in quel momento entrarono i miei genitori, insieme a Jacob. Ridevano di qualche battuta, non lo so, e mia madre era così divertita, non la vedevo così serena da tempo. Io avevo una faccia scura, credo che un corvo a confronto sarebbe impallidito. “tesoro tutto bene?” disse mia madre. “ hai una faccia, ti è morto il gatto?” aggiunse Jake, io lo guardai storto, “ pensa alla tua di faccia...” dissi secca. Ero incazzata, nervosa per tutto, e per quel cazzo di sogno.. “Renesmee modera il linguaggio” fu mio padre a parlare, era diventato torvo e forse stava cercando di capire cosa non andasse.

Jake si avvicinò e mi accarezzò una guancia e come un flash ebbi una visione, un'immagine, due ragazzi in un garage, un Jake ragazzino, molto più piccolo, con i capelli lunghi ed un sorriso da infarto e una ragazza dai capelli castani, minuta pallida con due grandi occhi color cioccolato, stavano lavorando ad una moto, e ridevano sereni. Mi scansai all'istante e sgranai gli occhi inorridita, di nuovo, erano loro lui e mia madre parecchi anni prima. Ero spaventata, mio padre mi guardava perplesso, aveva seguito il mio pensiero e non aveva capito come facessi ad avere quel ricordo, forse diquando lui l'aveva lasciata.

Mi avvicinai a Jacob e dissi “ sai cosa mi piacerebbe fare per il mio compleanno...? andare in montagna.. magari una bella notte in tenda che dici?” “ da quando ti piace il campeggio?” chiese sbigottito, “ be sai pensavo che piacesse a te, che lo trovassi un ambiente romantico..” dissi. Tutti mi guardavano allibiti e non capivano, anche Seth e Hana erano rientrati, A quel punto posai la mano sulle guance di Jake e di mia madre e lo spettacolo ebbe inizio.

   
 
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