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Autore: Sadele    03/06/2021    1 recensioni
questa storia è i lmio ipotetico seguito di Twilight, racconta le vicende di Renesmee alle prese con i suoi sentimenti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Pov Jake

non riuscivo a capire dove voleva andare a parare era.. come dire incazzata? Con Me? Non mi sembrava di aver fatto nulla di male, guardai Seth che era appena rientrato, lo vidi abbassare la testa e scuotere appena il capo, ma cosa... Nessie aveva appoggiate le mani sul mio viso e quello di sua madre e la visione che partì nella mia testa fu peggio di un pugno nello stomaco.

La montagna innevata, il viso di Bella ancora umana, i suoi occhi e poi le sue labbra... merda merda merda.. ringhiai e mi staccai dalla sua presa. Ora avevo capito a cosa si riferiva.. cazzo mi sembrava di essere di nuovo li e di baciare Bella. “ma cosa.. come.. che cazzo era” dissi balbettando con il fiato corto. Alzai lo sguardo e vidi il viso scuro di Nessie, Bella con gli occhi ancora sgranati, sembrava le fosse presa una paresi mentre Edward digrignava i denti, lui stava rivivendo quel momento nella testa della figlia.

Ma come faceva lei ad avere questo ricordo. Nessie ci guardò, poi rivolta a suo padre farfugliò un mi dispiace e scappò fuori.

Senza pensarci due volte scattai verso l'uscita, non potevo lasciarla andare cosi, “Jake aspetta è meglio se vado io” “no, è una questione tra noi due, tu pensa a rianimare tua moglie..” dissi secco. Uscii di corsa cercando di seguire la sua scia, merda se correva la bambina, si era infilata nel bosco, ma perchè ogni volta che scappa si deve nascondere nel bosco, un posto meno pericoloso no...?

riuscii a vederla, era seduta al fiume, un posto dove andava spesso per riflettere e stare in pace con se stessa. Mi avvicinai piano, stava piangendo. “non ti avvicinare o ti attacco, giuro che lo faccio.” “ok, mi fermo qui se vuoi, ma dobbiamo parlare..” dissi calmo. “ come hai fatto ad avere quella visione? È un nuovo potere?” “no, è un sogno che ho fatto, è stato Seth a dirmi che era accaduto davvero, ma poi che ti importa.” “Ness, tu sapevi che.. be insomma quello che era successo..! pensavo fosse una cosa superata.” “ una cosa è saperlo, un'altra è vederlo con i propri occhi, cazzo Jake, sentivo persino i vostri sospiri e percepivo l'intensità con cui lei te lo ha chiesto.. sai all'inizio del sogno pensavo di essere io.. poi ho capito che era mia madre, è sorprendente come i nostri occhi siano uguali vero Jake?” non sapevo cosa risponderle, una specie di nausea mi scombussolò lo stomaco, ero in preda all'ansia più totale, sapevo dove voleva andare a finire, la storia che io mi sono innamorato di lei perchè mi ricordava Bella.

“mi dispiace” dissi semplicemente. “ ma non posso farci nulla, e non rinnego nulla di quello che ho fatto. Solo non vorrei che tu ne soffrissi così.. come posso convincerti che ci sei solo tu?” “per esempio dicendomi la verità, ieri ti ho visto con mia madre, siete arrivati in moto, pensavo che ti saresti fermato da me e invece te ne sei andato, poi lei mi ha detto di non averti visto, Seth mi ha detto di averti incontrato, e anche a lui hai rifilato una palla.. cosa devo pensare scusa?” parlò tutto d'un fiato, facevo persino fatica a seguirla, merda ci aveva visti. “Ness ho chiesto a tua madre di farmi un favore, ma è possibile che tu non riesca a fidarti di me?” ora ero io ad essere arrabbiato.

La sua profonda insicurezza mi spiazzava, non riuscivo a farle capire che per lei mi sarei gettato nel fuoco. Ma in fondo era colpa mia, le ho tenuto nascosto dei miei sentimenti per troppo tempo.

Mi avvicinai piano, non disse nulla, quando le fui acanto sospirai. “è tutta colpa mia, lo so, sono stato pessimo, avrei dovuto parlarti prima, non sai quante volte ci ho provato ma poi.. uff.. finivo sempre per cambiare idea.

Poi, quando sei venuta a casa mia quella maledetta mattina, mi sarei preso a calci da solo. Ho avuto una paura fottuta che tu non mi perdonassi.” “ per averti trovato con chiappe di marmo?” chiese lei tirando su col naso. Sorrisi, quel soprannome che le ha dato... “ma perchè la chiami così?” “ eddai Jake non dirmi che non te ne sei accorto...?” “ be ero troppo impegnato per cercare una soluzione che non ho prestato molta attenzione al suo lato B” dissi cercando di essere convincente.. “Bugiardo, persino Nonno Charly ha avuto un guizzo quando l'ha vista, e poi non è colpa mia se tu sei un gran maleducato.” “scusa?” “ be non me l'hai nemmeno presentata e scommetto che non sai nemmeno come si chiama...!” mi grattai la testa, un po in imbarazzo.. “be la prossima volta che avrò una bella ragazza nuda nel mio letto prometto che farò più attenzione ai particolari” dissi e le feci l'occhiolino. La vidi avvampare, bene avevo sortito l'effetto sperato, “e.. pensi che succederà presto?” mi chiese maliziosa.. “ non lo so Ness, ma spero proprio di si” risposi serio, guardandola negli occhi, Dio solo sa quanto lo desideravo, e sono certo che non dimenticherei un solo centimetro della sua pelle. Continuavo a scrutare i suoi occhi, incatenati ai miei. Con un movimento veloce la portai su di me e posai le mie labbra sulle sue, la baciai, come volevo fare già da un po'. Prima delicatamente poi sempre più approfonditamente, la stavo assaporando mentre accarezzavo la sua schiena. cercai di pensare ad altro, con suo padre nei paraggi.. infatti poco dopo sentii un ringhio cupo provenire dal giardino, “credo che mio padre sia in ascolto mormorò piano Nessie” “uh..forse,,” “ a cosa pensavi..?” mi chiese maliziosa.. “ io alle onde dell'oceano che si infrangono sulla scogliera... e tu?”

 

pov Renesmee

Colpita ed affondata, accidenti ero io quella che aveva pensieri sconci.. arricciai il naso, “mmm.. forse è meglio tornare indietro, prima che mio padre ti stacchi la testa” “cosa, ma non è colpa mia e lo sai..” disse contrariato, si ma è colpa tua se io ho strani pensieri.. quindi vedi un po cosa devi fare” Jake rimase a guardarmi un po perplesso poi sorrise “ok è sempre colpa mia ho capito..”

“a proposito, non me lo vuoi dire cosa avevi da fare con mia madre...?” “...mmm, no!” uff.. sbuffai.

appena misi piede in casa Carlisle mi venne incontro, Nessie, forse dovrei visitarti, devi raccontarmi ogni particolare. “Nonno, ti prego, non mi ci far penare” dissi sconsolata. Intanto notai che mio padre e mia madre erano sul divano, mia madre come sempre aveva un'espressione colpevole e mortificata. Mi dispiaceva ma non volevo chiarire con lei, non ora, quelle visioni mi avevano urtato e parecchio. Raccontai al nonno quello che mi era successo, dal sogno alla visione di Jake e mamma nel garage. Nonno ascoltò molto interessato, “e dimmi ti succede con qualcun altro, cioè se tocchi me vedi qualcosa?” “no, non mi era mai capitato ma se succede te lo dico subito ok?” Emmet era pensieroso poi sorrise e disse “però forte.. Abbiamo l'uomo lupo, il leggi pensieri, la donna del futuro, quella del passato, l'antidepressivo vivente, ci manca la donna cannone e siamo a posto...” tutti ci girammo verso di lui e ridemmo di gusto, era vero sembravamo un circo... “però Bells, un bel culo ad avere lo scudo...” aggiunse Jake.

 

visto che era la viglia dl mio compleanno e visto che qualcuno doveva farsi perdonare, decisi di uscire, chiesi a Jake di andare da qualche parte solo noi due. “dove vuoi che ti porti, pricipessa?” “mi piacerebbe andare a Port angeles e magari fermarmi a mangiare pesce.. che ne dici?” era una vita che non ci andavo, ed era la giornata perfetta. Strano a dirsi, il cielo era sereno e il sole splendeva.

“Ogni tuo desiderio è un ordine.” disse il mio principe azzurro.

Il viaggio in macchina fu silenzioso, Io guardavo fuori dal finestrino, l'aria fresca mi accarezzava il viso, il profumo del mare mi inebriava le narici. Pensavo a quanto ero stata stupida, mi ero ingelosita per nulla, poi ripensai a quella visione, e mi rattristai di nuovo. Mi sarebbe mai passata?. Accidenti mi ci voleva anche questo strano potere a disturbarmi. Avevo paura di avere altre visioni, magari di Jake con qualche ragazza, possibile che avesse a che fare con le mie debolezze, la mia dannata insicurezza. Merda mi veniva da piangere. D'altra parte assere la figlia di genitori perfetti e impeccabili aveva il suo prezzo, mi sono sempre sentita un passo indietro.

Jake mi osservava, silenzioso.. “un penny per i tuoi pensieri..” disse dolcemente. Lo guardai e sorrisi, non volevo annoiarlo con le mie paranoie, sempre le stesse.. “ non pensavo a nulla, mi stavo godendo l'aria fresca e il profumo del mare.” “sei una pessima bugiarda, ma farò finta di crederti.” lo guardai, era bellissimo ed era mio, cioè non ancora, non del tutto, ma prima o poi..!!

parcheggiammo e ci dirigemmo verso il molo, che posto romantico, molto grazioso camminammo mano nella mano, poi scendemmo in spiaggia. “ness,” “si?” “ricordi quando venimmo qui l'ultima volta?” se me lo ricordavo? Certo, era successo due anni prima, avevamo fatto una passeggiata, poi io gli avevo chiesto se fosse mai stato innamorato.. “si , come se fosse ieri. Ricordo anche la domanda che ti feci, a cui tu non desti una risposta” “ avrei voluto dirtelo, sai, ci sono andato vicino, tanto così... ma poi ho pensato che non fosse il momento giusto.. tu eri ancora troppo piccola per capire.”

“secondo te perchè ti ho chiesto se eri mai stato innamorato?” “per curiosità?” rispose lui. “in realtà io ti vedevo come il mio principe azzurro, e speravo che mi avresti aspettato e che come nelle favole mi avresti portato via sul tuo cavallo bianco..ma siccome non ti avevo mai visto con una ragazza mi era presa la fissa che tu fossi gay..” silenzio di tomba. Mi voltai a guardarlo e lo trovai a bocca aperta, che mi fissava interdetto.. “cosa...?” disse con una voce stridula. Io non riuscii a trattenere una sonora risata, “ma se stavo impazzendo, tu stavi crescendo e ti trasformavi in una bellissima ragazza, io mi sentivo un pedofilo depravato che non riusciva a toglierti gli occhi di dosso e tu.. pensavi fossi gay? Scosse la testa sbuffando. Lo guardai ancora ridendo, era troppo buffo.. scusa Jake ma il dubbio c'era. “e dimmi come te lo sei tolto?”be ho chiesto a Emily, lei mi ha detto di no, si è messa a ridere e ora capisco anche il perchè.. ma non ero convinta, credo di aver fugato ogni dubbio quando ti ho visto con.. be cioè hai presente no chiappe di marmo.. be li ne ho avuto la conferma.” “ smettila, mi stai prendendo in giro, lo sapevi cosa provavo per te, non dirmi che non te ne eri accorta.” “lo guardai e sorrisi, ok un pochino ma comunque ho chiesto davvero ad Emily se fossi dell'altra sponda.” “sai che potrei rispondere alla tua domanda con i fatti e non con le parole..” disse con voce roca, “ credo che mi piacerebbe un sacco” risposi. Non se lo fece ripetere due volte, e le sue labbra furono sulle mie, la sua lingua cercava la mia, le mie mani erano tra i suoi capelli corti e le sue scivolarono automaticamente sui miei fianchi. Dio mi sembrava di andare a fuoco, quando mise una mano sotto la maglietta e risalì fino al contorno del seno mi sembrò di essere in paradiso, ma durò un attimo, mi guardò con il fiato corto e gli occhi lucidi, “c'è troppa gente.. dovremmo trovare un posto solo nostro dove poter stare in pace e fugare una volta per tutte i tuoi dubbi..” disse. E aveva ragione, per un motivo o per l'altro non si riusciva mai ad essere soli.

Dopo tutto quello che avevamo passato mi sembrava davvero stupido avere ancora dei dubbi su di lui. Mi sentivo sempre più desiderosa di spingermi oltre, non so se sarei stata pronta per fare l'amore ma credo che fossi sulla buona strada. Domani sarebbe stato il mio settimo compleanno quale serata migliore per lasciarsi andare?

   
 
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