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Autore: Juuzou    11/06/2021    2 recensioni
Dal testo:
-"We"-, esordì Deku, masticando annoiato da quella pubblicità invadente che continuava ad interrompere la visione di quell'imbarazzante telefilm.
-"We"-, rispose Bakugou altrettanto infastidito.
-"Oggi facciamo un mese insieme"-, ingoiò.
"Ah", risponse Kastuki per nulla smosso.
Ingoiò un boccone del suo panino e rispose
-"Siamo durati più del previsto"-.
-"Già. Siamo stati bravi"-
-"Complimenti"-, disse Bakugou quando ricominciò ad essere trasmesso l'episodio.
-"Anche a te"-, rispose Midoriya.
Ci fu una pausa, il tempo di lasciar scorrere qualche minuto in silenzio.
-"Ti va di scopare?"-, chiese Katsuki. Il verde sorrise per nulla sorpreso e approvò.
Presto il biondo gli saltò addosso riempiendolo di baci.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Era sera e gli ultimi caldi raggi solari erano completamente spariti per dare spazio al manto notturno. L'aria era limpida e calda, perfetta per una scampagnata nella zona rurale, dove l'unica compagnia erano i grilli gracidanti e le luci soffuse dei lampioni.

Fu proprio con l'idea di uscire che si fece largo la proposta di Kirishima, nel contempo che avevano cominciato a sparecchiare la tavola imbandita dalla cena. Mina si fece passare le stoviglie per aggiungerle alla pila di piatti sporchi quando annuì eccitata a quell'offerta e presto convinse le ragazze ad aggiungersi cosicché anche i ragazzi accettassero di buon grado.

Il ragazzo dai capelli rossi era deciso a portare anche il suo amico che era rimasto seduto sul divano ad aspettare il fidanzato dai morbidi capelli verdi, impegnato a finire di sparecchiare la sua parte. Gli si avvicinò con il suo classico ghignò che non aveva nulla di malevolo nelle sue intenzioni e sentenziò senza mezzi termini.

-"Ehi Bakugou, allora ci stai?"-. 

Il biondo non gli rivolse nemmeno lo sguardò e rispose semplicemente con un "No" secco, cosa che Kirishima già si aspettava.

-"Ma è solo una passeggiata coraggio, sarà piacevole"-, si sedette sul divano mantenendo una certa distanza. Sapeva che ci avrebbe impiegato un po' a convincerlo ma non voleva demordere. 

-"Ho detto di no, non me ne frega niente di cosa andate a fare, non rompere il cazzo"-. 

Il suo rifiuto però non servì a nulla perché presto anche Kaminari si aggiunse. E poi Sero. Non c'era motivo per cui fossero così decisi, d'altronde avrebbero solo dovuto lasciarlo in pace. Il moro si arrese presto e preferì non perdere tempo, seguito poi dal biondo elettrico, Kirishima stesso aveva cominciato a riflettere su come essere davvero convincente quando Midoriya si accasciò su quello stesso divano esausto, in mezzo ai due. 

-"Che cazzo hai faticato per respirare così"-, ghignò Bakugou. 

Midoriya si voltò verso di lui con una faccia mista tra la stanchezza e l'assenza di sorpresa nel sentirsi rivolgere quella battuta. Non aveva voglia di ribattere, gli bastò guardarlo con una poker face quasi indignata per meritarsi una carezza sulla testa dall'altro. Davanti a quell'effusione rilassò l'espressione, facendo finta di non aver sentito nulla e si lasciò cullare. Almeno finché non si rese conto della presenza di Kirishima, ora che erano rimasti gli unici tre in salotto. 

Il rosso però colse subito la palla al balzo. 

-"Ehi Midoriya!"- gli si precipitò, posandogli un braccio sulla spalla. A quel movimento brusco, Bakugou ritrasse subito la mano dai capelli di Deku e lo guardò male.

-"Ehi Kirishima"-, gli sorrise l'altro, un po' confuso e non molto abituato a quelle dimostrazioni di amicizia così grossolane. 

-"Senti, io e i ragazzi abbiamo proposto di uscire tra poco, ti andrebbe di venire anche tu?"-

-"Oh, certo mi piacerebbe! Dove andiamo?"-, gli si illuminò lo sguardò tradendo l'espressione di stanchezza precedente. 

-"Pensavamo di fare una camminata vicino alla pista ciclabile, sai in mezzo ai campi, giusto per fare un giro"-. 

-"Sembra bello, ci sono!"-, ma prima che potesse alzarsi si ricordò della presenza del biondo che gli stava mandando segnali di rifiutare che solo lui poteva capire. Di nuovo Kirishima colse il momento giusto per approfittarsene.

-"Benissimo! Però come puoi vedere Bakugou non ha molta voglia di venire, non è che potresti convincerlo? Sarebbe più divertente se ci fosse anche lui no?"-

-"Beh sì, Kacchan perch-"-

-"Ho già detto di no"-

-"Ma!", risposero Kirishima e Midoriya all'unisono. 

-"Ho detto di no per l'ultima volta e non rompetemi più il cazzo!"-

Si cambiarono in fretta e appena si ritrovarono riuniti nella Hall fecero presto a fare i conti e a capire che ci sarebbe stata molta meno gente di quanto pensassero. Però alla fine Bakugou si fece convincere e, sebbene svogliato, rimase in silenzio.
Uscirono dal campus facendo un casino incredibile, una cosa inguardabile, presero l'autobus, continuando a fare chiasso come una mandria di pecore indemoniate e finalmente arrivarono in una fermata un po' dispersa tra i campi.

Si poteva scorgere la città da lontano, le luci artificiali ridotte in minuscoli puntini levitanti. I ragazzi presero la strada opposta, leggermente in salita e si incamminarono premurandosi di rimanere in pochi sulla stessa linea. Continuavano a discutere animatamente senza problemi colorando la strada buia e un po' lugubre con le loro voci squillanti. 

Non parlavano di nulla in particolare, discorsi frivoli inerenti alla scuola o alla loro vita personale che miravano unicamente a intrattenersi un po'. 

Bakugou era rimasto infondo alla fila senza nemmeno rendersene conto e se ne stava zitto mentre il suo ragazzo si trovava un po' più avanti che parlava eccitato con Uraraka e Tsuyu. Non era molto attento a ciò di cui parlavano ma vedendo come gli brillavano gli occhi probabilmente stava parlando di qualche tecnica nuova oppure di un nuovo eroe diventato popolare da poco. Non gli importava granché, ma non voleva venire proprio perché sapeva si sarebbe distanziato e se ne sarebbe rimasto da solo. Non che la solitudine gli dispiacesse, ma in questo tipo di situazione era decisamente poco confortevole.
Non si era neppure portato le cuffie e stare al telefono tutto il tempo non era una cosa che faceva, quindi mani in tasca e zitto pensava senza pensare veramente a qualcosa. 

L'unica cosa buona era l'aria pulita che si respirava, almeno quella non aveva nulla a che fare con quella inquinata della città. 

Trascorse un po' di tempo, Midoriya aveva già smesso di parlare con le ragazze e accortosi del fidanzato solitario si allontanò senza essere troppo brusco per avvicinarsi al biondo scorbutico. 
Cominciarono a parlare del più e del meno, che impegni avessero, cosa avessero voglia di fare per il fine settimana e altre cose abbastanza scontate, il tutto rigorosamente a bassa voce, un po'in disparte rispetto agli altri.

-"Domenica i miei ti vorrebbero a pranzo, quindi tieniti libero"-, informò Bakugou.

-"Ah cazzo, ma da quanto lo sai?!"-

-"Tipo due settimane fa"-

-"E non potevi dirmelo prima?"-

-"Se te l'avessi detto prima avresti rotto il cazzo con i tuoi impegni da pupillo di sta minchia e mi avresti dato buca. Devi fare altro?"-

-"Mm no no, è che non me l'aspettavo. È un sacco che non li vedo, ma cazzo adesso me lo dici"-

-"Sì e ora piagnucola di meno e pensa a cosa metterti, ti porteranno sicuramente in un ristorante di sto gran cazzo a mangiare cacca di pesce rifinita in oro importato dal Sud America e non verrai vestito come al tuo solito"-

-"Perchè come mi vesto di solito?"-, incrociò le braccia offeso.

-"Come uno sfigato"-, tossì di proposito nel pronunciare la frase.

-"Vaffanculo"-, gli rispose il verde indignato, tirandogli una pacca sulla nuca. 

Prima che però Katsuki potesse ribattere, leggermente divertito dal suo Deku irritato, Mina Ashido si rivolse a Midoriya domandandogli qualcosa che non gli interessava e il verde dovette spostarsi più in avanti per poter rispondere. Bakugou rimase ancora in disparte, dimenticandosi cosa avrebbe voluto dirgli e lasciandogli semplicemente il suo spazio. 

Piuttosto si fermò a riflettere su quanto Deku fosse cresciuto, e non solo fisicamente. Certo era diventato veramente bello: gli allenamenti avevano reso il suo corpo robusto e tonico, il viso si era rafforzato nei suoi lineamenti pur rimanendo nella sua classica delicatezza, ma era altro a cui Katsuki stava pensando e proprio mentre rimuginava Deku aveva finito ma era rimasto davanti a lui, quando Kirishima gli si avvicinò. 

-"Beh certo che sei proprio cambiato, dico davvero"-. Il biondo rimase molto sorpreso nel sentire i suoi pensieri pronunciati come se gli avessero letto nella mente. Ma la verità era che il gruppo stesso aveva portato avanti quella conversazione già precedentemente e lui nemmeno se ne era accorto tanto era assopito. 

-"Oh, che vuoi dire?"-, si rivolse con la stessa dolcezza del rosso e curioso al contempo. 

-"Beh insomma da come ti comporti, sembri molto più sicuro di prima. Voglio dire non che prima non lo fossi ma è come se fossi più leggero, che dici Uraraka?"-, chiese all'amica la quale anche lei si era avvicinata per sentire di cosa stavano parlando ora che la loro conversazione era diventata di comune interesse.

-"Sono d'accordo! Prima eri molto determinato e forse molto più sulle nuvole, invece ora sei molto più pratico ma non in modo negativo. È come se ti fossi 'sistemato', capisci?"-, gli altri ragazzi annuirono concordi. 

Ora che ciò di cui stavano parlando aveva finalmente colto l'attenzione di Katsuki ci pensò anche lui ed effettivamente dava ragione ai suoi compagni. Deku era maturato molto, sicuramente anche grazie al segreto che mantenevano loro due assieme ad All Might e a tutti i bagoli e i rompimenti di coglioni extra che aveva rispetto agli altri. Per quello lo vedeva molto più stanco e indaffarato, cosa che i suoi amici invece non avevano notato, e forse per quello era sceso un po' dalle nuvole e si era fatto un bagno di realtà.
Però alla fine era sempre il solito Deku incapace di stendere anche solo dei vestiti o di mantenere l'autocontrollo quando qualcosa lo esaltava, che lo faceva irritare perchè a volte sembrava davvero un inetto e non alzava la voce come dovrebbe. Ma soprattutto il solito Deku buono e dolce che non avrebbe mai abbandonato un bisognoso a sè e che si teneva tutto per sè pur di non far soffrire nessuno. 

Midoriya rivolse un'occhiata a Bakugou mista tra la curiosità e un piccolo sorriso come se volesse chiedere direttamente al biondo cosa ne pensasse ma Katsuki rispose solo con un'espressione come per voler dire 'e che cazzo ne so io?'.

Di nuovo però Kirishima si era messo in mezzo avvolgendogli un braccio sulla spalla, costringendolo a rivolgersi solo a lui, oltre che bloccando lo scambio di sguardi con Katsuki. 

-"E poi c'è da dire che da quando stai con Bakugou sembri molto più felice, anzi direi che entrambi siete cambiati molto"-, gli sussurrò come a voler impedire il biondo di sentire ben consapevole che se avesse ascoltato gli avrebbe fatto esplodere la testa urlandogli di non impicciarsi in cose che non lo riguardavano. 

-"Ah dici davvero?"-, chiese Midoriya un po' a disagio sia per quello che gli stava dicendo sia perché se Kacchan gli avesse sentiti immaginava lo stesso scenario che Kirishima aveva in mente.

-"Certo! Secondo me gli fai solo bene a quel burbero, anche lui sembra più pratico"-

-"Mm effettivamente forse hai ragione"-

-"Ohi"-, una voce roca li richiamò costringendoli a voltarsi verso Katsuki che si trovava ancora dietro di loro. 

-"Che cazzo state confabulando voi due"-, pronunciò imperativo, scrutandoli incazzato. Nel rendere le sue parole più minacciose scaturì delle scintille con l'unica mano fuori dalla tasca.

-"Ma niente Bakugou, tranquillo stavamo solo parlando"-, rispose Kirishima nemmeno lui sicuro di ciò che stava dicendo. 

-"Esatto Kacchan non è nulla di che"-, si aggiunse il verde anche lui altrettanto insicuro. 

-"Metti giù la mano dai, non è il caso di fare casino"-, sussurrava abbassandogli la mano con un sorriso che cercava di essere il più convincente possibile. 

-"Beh onestamente penso che il salto più grande che hai fatto è stato nel periodo in cui tu e Bakugou stavate insieme, o sbaglio?"-, domandò Mina senza freni sulla lingua, forse perché non si era nemmeno accorta di cosa stava accadendo.

-"Ha?"-, chiese Izuku per confermare ciò che aveva sentito dato che non era attento alla ragazza e allo stesso tempo sperando non lo avesse chiesto veramente. 

-"Ma sì, insomma non era quello che volevi dire Uraraka?"-.

-"Ah Io?!"-, domandò la castana agitata. Questa volta finisce che esplodiamo tutti, pensarono Uraraka, Kirishima e Midoriya all'unisono mentre potevano avvertire Bakugou ribollire dietro di loro.

-"Era quello che intendevi con sistemato no?"-.

-"Devi aver frainteso, io non volevo dire quello no no, io intendevo..."-, si voltò verso Midoriya cercando aiuto ma ricevette in risposta solo uno sguardo più disperato del suo che cercava di non sprofondare nella vergogna mentre sperava che Bakugou non decidesse di seppellirli tutti sul colle.

Accidenti! , urlò internamente Ochaco che si rese conto di essere veramente nella merda. 

-"Sì insomma, sai sistemato nel senso che ehm... si è sistemato perché ora sembra avere le idee più chiare, sai si capisce che è impegnato"-, Mina fece un grande sorriso nel sentirla.

Il verde e il rosso si colpirono la testa con la mano e Uraraka cominciò ad andare davvero nel panico. 

-"No non volevo dire impegnato, impegnato è la parola sbagliata, io volevo dire che..."-

-"Ohi"-, si sentirono richiamare dalla voce rauca di Bakugou e solo in quel momento Ashido cominciava a capire perché di quella agitazione. 

-"Perché non vi fate i cazzi vostri prima che vi faccia morire tutti qui"-, disse usando un tono di voce pacata e gutturale, come se un demone lo avesse posseduto e intendesse mandarli tutti all'altro mondo. 

I diretti interessati sentirono un brivido correrli sulla schiena mentre gli altri avvertivano chiaramente la tensione e sebbene non avessero fatto nulla si sentivano ugualmente colpevoli. 

Passò un attimo che si misero tutti a camminare dapprima attenti a non infastidire troppo Bakugou ma presto ricominciarono a parlare come prima incuranti di qualsiasi cosa fosse successo. 

Midoriya sospirò, felice di averla scampata.
C'era un motivo se la loro relazione, sebbene non fosse segreta: non era qualcosa di dominio pubblico. Si sapeva che stavano insieme, un po' perché loro stessi non si privavano di mostrarsi in situazioni affettuose in pubblico e un po' perché le voci correvano e presto tutta la scuola aveva potuto constatare questo fatto. Ma se all'inizio ci fu un effettivo sgomento, una sorpresa, molto presto si accorsero tutti che non c'era nulla da dire su di loro.
Certo faceva strano, due ragazzi che stavano insieme così platealmente non si era mai visto alla U.A., soprattutto perchè quei due ragazzi erano loro, eppure era proprio per lo stesso motivo che non c'era nulla da dire, erano popolari per le loro capacità e non certo per le loro personalità, nessuno li conosceva davvero personalmente, dunque non c'era nulla di cui parlare. 

Nonostante Kacchan esagerasse da questo punto di vista, Deku non poteva fare a meno di esserne felice. Una relazione segreta sarebbe stata davvero soffocante e difficile da mantenere e la sincerità senza alcun tipo di esibizionismo era la soluzione più sicura in cui era riuscito a rifugiarsi. Si sentiva sicuro quando Kacchan faceva così, come se quello che avevano fosse esclusivo e importante. 

Gli prese la mano, stringendola mentre sorrideva felice. 

-"Che hai da sorridere così?"-, domandò Katsuki un po' acido ma sinceramente curioso. Gli strinse la mano anche lui nonostante non fosse felice della situazione che si era andata a creare poco prima e che Deku aveva accettato senza intervenire.

-"Niente"-, rispose prendendolo un po' per il culo. 

-"È il caso che ti levi quel sorriso invece perché è già l'una e domani abbiamo gli allenamenti"-

Nonostante avesse sussurrato in modo che potesse sentire solo il suo ragazzo, tutti gli altri compagni si voltarono pallidi in viso.

Jirou guardò l'ora del cellulare per assicurarsene e quando annuì confermando ciò che il biondo aveva detto, i ragazzi produssero un boato lamentoso all'unisono imprecando contro diverse centinaia di divinità diverse e si apprestarono a correre sperando che gli autobus passassero ancora. 

*

Nota finale:
Gli autobus non passavano più e passarono le tre ore successive a correre senza dignità. Il giorno dopo Aizawa li aspettava felice di poterli infliggere gli allenamenti peggiori per dargli una bella lezione.

**

 

 

Salve a tutti! Dopo tanto tempo dalla mia prima one-shot sono tornata stavolta con bnha con una delle mie coppie preferite in assoluto! 

Spero tanto che come piccolo capitolo introduttivo vi abbia intrattenuto un po' e vi abbia dato di capire che tipo di storia voglio raccontare. Ogni capitolo sarà autoconclusivo (anche se tutti sotto la stessa timeline) e parlerò un po' della relazione tra Katsuki e Deku, o meglio, di come la vedo io.
Qui sono un po' più grandi rispetto all'opera originale (diciamo in terza liceo ecco) e stanno insieme da un po' di tempo :3

Spero di non essere andata troppo nell'ooc: sono consapevole che non siano proprio fedeli ma spero che già da questo capitolo di aver spiegato bene i motivi, a partire dal fatto che loro due stanno già insieme e sono più maturi e poi io scrivo immaginando come credo sarebbero insieme!

Ultima cosa: il rating potrebbe cambiare, idem per le relazioni (penso che inserirò delle coppie in background e roba così). 

Detto questo, vi auguro una buona giornata e a presto! <3<3

   
 
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