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Autore: loverrrr    11/06/2021    2 recensioni
Edward è un personal trainer mentre Bella ha una tolettatura per cani e quattro volte a settimane va in palestra per tenersi in forma... sono tutti umani e capitolo dopo capitolo scopriremo la storia di ognuno di loro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, James, Victoria | Coppie: Bella/Edward, James/Victoria
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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«Io sono innamorata di te» confessò Bella con il cuore in gola. «So che ci conosciamo da poco e forse non è il momento, magari tu sei già impegnato o io non sono il tu…»
«Bella io non riesco a smettere di pensarti da quando sei entrata la prima volta in palestra e avrei voluto chiederti di uscire già quel giorno, solo che poi mi hai chiesto di James e io…»
«E tu hai pensato che a me piacesse lui, non è così?»
«Sì» ammise.
«Io non ho mai provato nulla per lui e se ti ho chiesto quelle cose, è stato per fare un favore a Viky. Lei è molto timida e…»
«Bella io ti devo delle scuse. A volte sono stato freddo perché ho creduto che ti piacesse James e ci stavo male» confessò Edward, mentre fece scivolare una lenta carezza sul viso di Bella; la ragazza si alzò in punta di piedi arrivando a sfiorargli il naso e le labbra.
«Nel mio cuore ci sei sempre stato tu, solamente tu Edward e quella che si deve scusare sono io. Ti ho fatto credere che fossi interessata a James, quando in realtà io volevo uscire con te» sussurrò Bella lasciandogli un’altra carezza sul viso.
«Bella» mormorò Edward «non sai da quanto tempo io abbia aspettato questo momento.»
«Anch’io Edward» sussurrò baciandolo.
Le mani di Bella s’intrufolarono con naturalezza tra i suoi capelli, così come quelle di Edward, che le circondarono subito la vita; sembrava che fossero fatte apposta per stringerle i fianchi. 
«Scusami se hai frainteso ogni cosa» disse Bella.
«No, scusa tu per essere stato così freddo» disse lui. «Bella non sai quanto desiderassi baciarti.»
«Anch’io Edward» disse baciandolo ancora.
Un bacio più passionale del precedente, lungo.
«Devi stare tranquilla, nessuno ti farà del male» Edward la guardò negli occhi, voleva che si sentisse al sicuro, protetta.
«Mi fai sentire così protetta quando lo dici» confessò lei in un sussurro.
«È ciò che voglio Bella, sta tranquilla.»
Si baciarono di nuovo e lei, per la prima volta, si sentì davvero al sicuro. Decisero di andare in un altro bar, invece che andare a casa.
«Mi dicevi che gestisci una tolettatura per cani» disse Edward.
«Sì» rispose lei.
«Mi piacerebbe molto vederti al lavoro» disse Edward.
«Un giorno vieni al negozio, anche domattina se vuoi.»
«Volentieri tesoro» disse Edward sorridendole. «Mentre io, alleno e mi alleno.» 
«Si vede che ti piace ciò che fai, che ci metti passione.»
«Grazie Bella» disse compiaciuto dalle sue parole, mentre la vide osservare l’Apple Watch.
«Accidenti che tardi!» esclamò preoccupata.
Tra poco i negozi chiudevano e il frigo era vuoto.
«Problemi tesoro?»
«Dovrei fare la spesa, non ho preso nulla» Bella sospirò abbassando lo sguardo e il pensiero andò a ciò che le era accaduto al supermercato.
«Ehi» sussurrò Edward.
«Scusa, ti sto dando solo preoccupazioni. Oggi hai anche perso una giornata di lavoro per colpa mia» disse mortificata e pochi istanti dopo si sentì stringere da due braccia forti, muscolose; un lieve bacio si posò tra i suoi capelli facendola sospirare.
«Ho perfino paura di andare a fare la spesa, ti rendi conto?!» continuò con voce scossa alzando lo sguardo «Edward perché a me? Io non ho mai fatto del male a nessuno.»
«Vorrei avere una risposta, ma ti prometto che ne usciremo insieme» la rassicurò.
Bella annuì. «Non ne posso davvero più e le uniche volte in cui mi sento tranquilla è quando sono con te. Se penso che ho perfino paura di andare a fare la spesa…»
Edward le prese il viso tra le mani.
«Amore ascolta, insieme andremo a capo della situazione e tutto questo sarà solo un brutto ricordo.»
Bella annuì rifugiandosi tra le sue braccia ed egli la rassicurò tra un bacio e l’altro sulla nuca. Rimasero così per qualche minuto.
«Mangiamo una pizza? Mhm, ti va amore?» propose Edward.
«Un personal trainer che mangia la pizza?»
«Ogni tanto anche noi sgarriamo» rispose lui ridacchiando.
«Conosco una pizzeria in centro che la fa buonissima» disse Bella.
«Allora che aspettiamo?»
«Però pago io, tu hai già pagato i caffè e la camomilla.»
«Assolutamente no! Non ti lascerei mai pagare, scherziamo?!»
«Edward…» lo rimproverò lei dolcemente.
«Bella non se ne parla neanche» la rimproverò lui con la stessa dolcezza.
«Amore per favore, prima hai pago tu e ora tocca a me» disse lei.
Edward sospirò. «D’accordo.»
«Ecco, ora sì che mi piaci!»
Alla fine però, pagò Edward; le disse che doveva andare un secondo al bagno e invece, andò a pagare il conto.
«Amore grazie ancora, ma la prossima volta pago io e non voglio alcun tipo di scuse!»
«Okay, prometto che la prossima volta pagherai tu.»
Bella non fu molto convinta delle sue parole, lo baciò a fior di labbra e si fece riaccompagnare a casa. «Ho lasciato le chiavi in macchina, aspetta vado a prenderle» disse Bella.
«Ti accompagno» rispose lui.
Improvvisamente una macchina sgommò a tutta velocità e poco dopo si sentì uno sparo provenire da un’altra macchina seguita dal rumore delle sirene della polizia. Edward strinse Bella.
«Se fo-s-se…» balbettò la ragazza stringendo forte la felpa del compagno.
«Amore no, ehi» sussurrò.
Bella alzò lo sguardo trovando subito rifugio negli occhi rassicuranti di Edward; egli non le disse nulla, salirono in auto e andarono da lui.
«Edward grazie, io, amore non ti ringrazierò mai abbastanza per essermi vicino in questo periodo così stressante e brutto della mia vita» Bella girò lo sguardo verso Edward.
«Shhh… Bella, amore. Andrà tutto bene, sta tranquilla» la rassicurò stringendola più possessivamente sotto le lenzuola.
«Senza di te, mi sento così protetta quando sono tra le tue braccia» disse Bella.
«È ciò che voglio tesoro.»
«Mi dispiace solo doverti dare tutti questi pensieri» confessò Bella.
«Non lo dire nemmeno. Comunque l’avevo capito da un po’ che qualcosa non andava, ecco perché mi sono permesso di lasciarti il mio bigliettino da visita. Non potevo lasciarti sola in questa situazione e quando mi hai raccontato tutto… ma ti prometto che ne usciremo insieme e voglio che ti fidi ciecamente di me perché la tua sicurezza è l’unica cosa che voglio Bella» disse Edward.
Bella si girò di nuovo. «Edward, amore» disse, sorpresa. Si avvicinò fino a sfiorargli le labbra e lo baciò. «Non sarei qui se non mi fidassi di te» sussurrò «ti amo.»
«Ti amo anch’io» mormorò tra un bacio, mentre infilò una mano sotto la felpa di Bella.
Lei non lo fermò, si scostò, sfilò la felpa e riprese il bacio. Fu una notte d’amore, di passione molto intensa.

«Buongiorno» la voce calma e vellutata di Edward le fece aprire lentamente gli occhi.
«Giorno a te» rispose con la stessa calma.
Girò lo sguardo incrociando i suoi bellissimi occhi e quel sorriso di cui si era tanto innamorata. Mise una mano dietro al suo collo e allungando il viso avvicinò il suo per dargli un bacio.
«Ieri sera è stato bellissimo Edward» sussurrò.
«Sì, ti amo» mormorò lui.
«Ti amo anch’io, tanto. Devi andare in palestra oggi?» domandò lei stringendosi a lui.
«Se non hai clienti pensavo di restare a casa. Si sta così bene qui» ammise Edward dolcemente.
«Ne avrei due, ma li posso spostare. Magari dopo facciamo un salto al negozio così lo vedi, che dici?»
«Ottimo, sì. Allora più tardi mando un messaggio a James così lo avviso.»
«Grazie tesoro e scusami se…»
«Non hai nulla di cui scusarti e stai tranquilla, ci sono io con te.»
Bella annuì e si lasciò coccolare. Quando finalmente decisero di alzarsi e di prendere il telefono in mano erano le dieci, Bella aveva un sacco di chiamate e messaggi da parte di Viky e Edward da parte di James. Li chiamarono durante la colazione.
«Stavo pensando, se ti va ovviamente» propose Edward, mettendosi comodo sul divano assieme a Bella.
«Cosa amore?» chiese lei curiosa lasciandosi stringere.
«Visto che a James piace la tua amica e da quel che ho capito alla tua amica piace James… che ne pensi se uscissimo a mangiare una pizza tutti insieme?»
«Ma lo sai che sei un genio tesoro?! Viky sarà contentissima» disse Bella entusiasta.
«Anche James e magari si sblocca, sai lui è molto timido.»
«Viky uguale, infatti ha mandato avanti me.»
«Se penso a quanto sono stato stupido» ammise Edward.
Bella girò alzando il viso verso di lui. 
«La colpa è stata mia amore. Mi vergognavo a dirti che provavo qualcosa per te perché avevo paura che tu non ricambiassi e al tempo stesso mi sentivo in imbarazzata a causa di Viky» disse.
«Non sei l’unica ad essere colpevole tesoro. Non ci crederai, ma anch’io sono timido e come te avevo paura che non ricambiassi e quando mi hai chiesto se Jame…»
«Edward io amo solo te, te e nessun altro» sussurrò Bella guardandolo intensamente negli occhi.
«Anch’io Bella» sussurrò «ti amo da morire» e la baciò trasmettendole tutto l’amore che sentiva per lei...

Restarono tutta la mattinata abbracciati, mentre al pomeriggio fecero una passeggiata in centro.
«Certo che sei eh?!» lo rimproverò Bella fermandosi.
Edward aveva pagato di nuovo la cena.
«Per una cena?» esclamò stringendole i fianchi.
«Edward non è una cena, hai pagato anche ieri» gli ricordò lei cingendogli il collo con le braccia.
«E pagherò anche domani» puntualizzò, dolcemente.
«Vorrà dire che ti inviterò a cena da me» disse lei.
«Accetto più che volentieri tesoro. Dormi da me?»
«Però dovrei passare da casa a prendere qualche cambio, ti fermi tu da me?»
«Va bene» rispose lui.
Si scambiarono un bacio a stampo e andarono a casa di Bella, entrambi felici e innamorati. La mattina del giorno dopo fu difficile alzarsi, lasciare soprattutto che ognuno andasse a lavorare.
«Qualcuno mi deve delle spiegazioni» disse James impedendogli di uscire dallo spogliatoio.
Edward però aveva la mente altrove. Avrebbe preferito che la compagna restasse a casa, ma lei niente, era andata a lavorare.
«Edward» insistette James.
«Mhm, dicevi?»
«Com’è questa storia che tu e Bella vi frequentate?»
«Ho frainteso tutto. Lei non è innamorata di te, ma di me.»
«E allora perché ha voluto sapere di me? Non capisco.»
«In realtà… okay non dovrei dirtelo, ma tu mi prometti che non lo dirai a nessuno?»
«A chi vuoi che lo dica Eddy?!»
«È stata la sua amica» raccontò Edward.
«Come la sua amica?!» James non capiva.
«Sì. Vedi, Victoria è molto timida e così ha chiesto a Bella di chiedermi se tu eri single o meno. Ora hai capito?»
«Quindi io…»
«Esatto. Tu piaci a Victoria» disse Edward.
«Wow» James era sorpreso.
«James non immagini neanche quanto sia felice. Bella è una ragazza straordinaria e io l’amo così tanto» confessò Edward.
«A proposito, ieri è tornata ancora quella bionda.»
«E scommetto che ha chiesto di me» disse Edward.
«Uh guarda, non puoi capire il casino che ha combinato.»
«La prossima volta, giuro che la sbatto fuori a calci, non me la nominare proprio. Andiamo ad allenarci? Tra poco inizia la lezione di box» disse Edward. «A proposito, prima che mi dimentichi. Con Bella abbiamo pensato di organizzare una cena a quattro: io lei, tu e la sua amica, che dici?»
«Mi piacerebbe, però non lo so… Bella tu mi conosci, sai quanto sono timida» disse Victoria sorseggiando un po’ di caffè.
«Vedrai che ti scioglierai. È venuta a Edward l’idea e secondo me è fantastica!»
«Beata te…» confessò Victoria sospirando.
«Invece andrà benissimo. E poi anche tu piaci a James, per cui.»
«Lo so, però io non sono come te. Mi vergogno persino di salutarlo» ammise l’amica.
«Io invece dico che la serata andrà una favola. Lascia fare a me James» lo rassicurò Edward.
James sospirò.
«Se penso di piacerle… non l’avrei mai detto» disse James.
«E invece…» disse Edward.
«Oh, cavoli siamo in ritardo!» esclamò James uscendo rapidamente dallo spogliatoio.
Edward lo seguì, carico più che mai per iniziare la lezione di box.
   
 
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