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Autore: Allen Glassred    14/06/2021    0 recensioni
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Ogni storia è fine a sè stessa ed eventualmente collegata ad altre long, quindi potrete decidere di recensire quella che volete senza tener conto delle altre. Spero che questo originale Writune sia di vostro gradimento e che vorrete lasciarmi un vostro parere sulle storie che più gradirete.
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Write... '
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Day 13: Ametista
Storia: Bloody Sunset
Personaggi: Allen ed Halle
 

Il giovane ragazzo di circa diciassette anni si innervosisce ancora una volta: si alza di scatto dalla sedia su cui era seduto per poi dirigersi fuori dalla stanza in cui, solo in precedenza, stava parlando con Halle: colei che gli ha fatto da madre ma che, in verità, non lo è affatto. “ Allen! “. Lo chiama semplicemente la donna, rincorrendolo. “ Allen aspetta, lascia che ti spieghi! “. Fa solamente, ma più alterato di prima lui si volge verso di lei.

 

“ Sparisci! Sei un’assassina! Tu e mio padre… voi avete lasciato morire mia madre, la mia vera madre! E tu hai portato avanti questa menzogna per tutto questo tempo! Ti odio! “. Grida infuriato colui che la bionda sa essere il tramite di uno, o meglio una delle figlie di Lucifero: Lust. Sa già che il capo dei peccati si è insidiato, o meglio insidiata in lui, in Allen: il figlio maggiore di Elluka e Crowley, pensa. Il figlio di una volgare strega e di un Cavaliere dell’Apocalisse, lui sarà destinato ad essere il capo delle incarnazioni demoniache e lei lo sa bene.

 

“ Ti prego! Non puoi sottrarti al tuo destino solo per questo! Ascoltami! “. Fa semplicemente la donna, cercando di seguirlo mentre lui, infuriato, arriva al salone.

 

“ Non mi devi toccare o ti rovino, chiaro?! “. Grida il giovane dalla chioma ametista, alterandosi al solo tocco di lei, d’altro canto la donna continua a tentare un approccio, per potergli parlare e chiarire la situazione.

 

“ Va bene, ora sei un po' arrabbiato con me e lo capisco, ma andiamo! Tutto questo faceva parte di un piano ben preciso, un piano che anche tu ora conosci! Un piano di cui tu ed i tuoi fratelli siete parte, e… “. Lui la guarda: il suo sguardo color oceano pare quasi volerla fulminare o trapassare.

 

“ Tu! Tu sei una vile assassina, esattamente come mio padre! Ti odio! “. Grida, mentre la donna gli si avvicina.

 

“ Non dire questo, ti prego! “. Fa e, quando gli afferra una spalla lui cerca subito di farle lasciare la presa strattonando con ira. Ma tutto succede in un attimo: succede tutto in un lasso di tempo così ravvicinato che lui nemmeno riesce a rendersi conto di cosa succede, ma è come se una forza invisibile l’avesse spinto per poi fargli battere la testa contro lo spigolo del tavolino. Ovviamente sviene, mentre Halle gli si avvicina sconvolta: anche lei ha avuto la netta sensazione che qualcuno avesse spinto il suo pupillo facendogli battere il capo. Tuttavia, ora questo non importa. “ Allen! “. Grida solamente, correndo da lui ed inginocchiandosi, per poi fargli posare il capo sul suo grembo. “ Oh no! Oh no! “. Fa disperata, guardandosi la mano sporca di sangue. “ Allen! Allen, svegliati, ti prego! “. Lo scuote lievemente, ma nulla pare sortire effetto: sembra che la botta abbia fatto un danno ben più serio del previsto.

 

Solo dopo alcune ore il giovane apre gli occhi di scatto: osserva colei che non ha abbandonato un secondo il suo capezzale, ricordando vagamente l’accaduto. Halle si volge di scatto verso di lui, sollevata. “ Ti sei ripreso! Non sai che paura ho avuto, stai bene? “. Chiede, mentre lui si mette seduto nel letto per poi osservarla intensamente.

 

“ Halle? “. Chiede solamente, mentre lei lo osserva confusa: non ha mai avuto un simile tono, cosa gli sta succedendo, si chiede?


“ Si: sono io, cosa.. “. Mormora, ma qualcosa la fa ammutolire di colpo: lo sguardo di lui. Lo sguardo di lui si tinge di ametista mentre osserva la donna di fronte a lui. Le afferra il mento con due dita, costringendola ad alzare lo sguardo in sua direzione.

 

“ Non mi riconosci, con questa bella faccia? “. Chiede, per poi proseguire. “ Quando il mio tramite ha perso i sensi, abbiamo raggiunto un accordo: io gli avrei dato tutto ciò che vuole, in cambio lui mi lascerà usare il suo corpo e porterà a termine la missione. Anche se mi ci è voluto un po' d’impegno per convincerlo “. Quelle parole, quel tono autoritario: lei li riconosce immediatamente, li ha visti e sentiti anche sui e dai precedenti tramite.


“ Lust “. Sussurra solamente, mentre lui annuisce. “ Sai, l’ametista ti dona “. Fa semplicemente la donna, mentre lui sogghigna sadicamente, molto diverso da Allen ma allo stesso tempo così simile a lui.

 

“ Chissà se donerà anche a te? “. Fa, per poi attirarla a sé e sorprendendola decisamente. “ Voglio proprio scoprirlo “. Conclude poi il discorso, posando le labbra su quelle dell’incredula sacerdotessa.



 
   
 
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