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Autore: ClostridiumDiff2020    14/06/2021    0 recensioni
Questa Storia Partecipa alla 365 Writing Days Challenge 2021
365 finestre...
365 storie, una raccolta di racconti, una raccolta di vite.
Ogni giorno, partendo da una parola, si aprirà una porta verso qualcosa, verso qualcuno...
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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165 - I calore di un momento


Theseus percepì la stoffa sotto al proprio corpo, l’aria solleticargli la pelle. E poi in un abbagliante istante il mondo apparve, nel pallido chiarore della luce del mattino.

La gola gli bruciava come l’inferno che si era appena lasciato alle spalle.

Dolore, di nuovo dolore. Ma era diverso da quello percepito nel non luogo. Sentiva ogni parte del suo sé fisico urlare. Afferrò le coperte cercando un aggrappo, cercando la mano di Arianna, ma era solo, nella stanza non c’era nessuno. Quella era la realtà.

Se chiudeva gli occhi aveva l’impressione di vedere l’anima di arianna, limpida, i lineamenti delicati del suo volto in un triste sorriso.

“Vivi…”

Le lacrime affiorarono mentre la sua voce raschiava con un gorgoglio doloroso “Arianna…”

“Sollevò a fatica le braccia e delle mani lo afferrarono, come apparse dal nulla.

“Ehi buono fermo… hai già fatto abbastanza danni”

No… Vi prego… Non toccatemi…

Ma dalla sua gola emerse solo un gemito spaurito.

“No…” sussurrò mentre cercava di ritrovare la sua forza. La dell’estraneo lo aggrediva, impedendogli di metterlo, aumentando il suo terrore.

“Dobbiamo decisamente legarlo, sono stanco di rimediare ai suoi casini… prima il catetere, poi la flebo… Si è estubato da solo… Non ne posso più, prendi le contenzioni”

Theseus non comprendeva appieno, riconosceva solo il suo terrore. 

No vi prego… non imprigionatemi di nuovo dentro me stesso… No…

Poi una voce familiare sovrastò le altre.

“Ehi fermi, lasciatelo, così fate peggio, allontanatevi adesso”

Brusii indistinti e poi la voce gentile si affacciò di nuovo nella ferita mente di Theseus, invocando il suo nome, implorandolo di aprire gli occhi. “Non voglio farti del male, sono qua per aiutarti…”

Non avrebbe creduto a nessun altro, ma quella voce lui la conosceva. Lo aveva raggiunto spesso nel non luogo, come un raggio di luce in quel posto oscuro. E gli occhi di Theseus si dischiusero. Lentamente un volto affiorò tra la luce del giorno.

Occhi nocciola e un sorriso contornato da due fossette sulle guance. Una barbetta di un giorno e arruffati capelli castani. La voce gentile era quella del volto di un giovane infermiere dal sorriso sornione e rassicurante. “Ciao Theseus, io mi chiamo Liam, sono diciamo il tuo custode, ti ho parlato talmente tanto mentre dormivi che ormai mi sei più familiare di molti altri… Ed è un vero piacere finalmente poterti parlare da sveglio”

Le figure indistinte ai suoi fianchi sbuffarono e lasciarono la stanza. Una fredda impersonale camera di ospedale. Il bip dei monitor spezzava il silenzio e  il pungente odore di disinfettante gli riempiva le narici. 

“Devi scusare i miei colleghi, non sono cattive persone sono solo… Molto stanchi…”

proseguì Liam lanciando uno sguardo di rimprovero alla porta. 

Theseus si massaggiò la gola stringendosi con forza, cercando di proteggersi da quella realtà così ostile. Aveva vagato così tanto in quel posto fatto di ricordi e incubi che il mondo reale adesso lo spaventava e lo disorientava più di quanto ricordasse. Lo estraniava. 

Liam gli sorrise “Devi scusare tutto questo, alle volte scordiamo che i corpi che ci ritroviamo tra le mani possono non amare essere manipolati…”

“Mi fa male… la gola…” farfugliò Theseus con bocca impastata. “Mi fa male…” ansimò lasciando scivolare il braccio sull’inguine. “Mi fa male ovunque…”

“Ti sei strappato tutto lo strappabile quando ti sei risvegliato, eri in stato confusionale, probabilmente nemmeno lo ricordi..” 

A quelle parole Theseus scosse la testa. 

“Ti sei estubato da solo, per quello ti fa male la gola… Ti sei tolto il catetere vescicale… Abbiamo dovuto rimettertelo perché sanguinavi… Ti sei tolto gli accessi delle flebo… ogni cosa… Ma a differenza loro io so, che non lo hai fatto di proposito... “

“Non ricordo…” 

C’era vergogna nella sua voce e imbarazzo ma Liam lo guardò tranquillo e annuì gentile. “So che non volevi eri solo spaventato… Ma sta tranquillo. Sei al sicuro, niente di quello che vedi in questa stanza è qua per farti del male. Certo ci sono strumenti inquietanti ma… vogliamo solo aiutarti…” 

Liam se ne stava vicino, senza toccarlo, senza valicare quel confine.

Theseus sorrise e finalmente protese le dita, sfiorando appena il braccio dell’altro. “Sentivo la tua voce… Grazie…” 

“Figurati…” Liam gli sorrise sornione, come un grosso gatto che fa le fusa al sole. Le fossette riapparvero sulle sue guance, sorridendo anch'esse con lui. “Però preferisco parlarti adesso che sei sveglio…” 

“Anche io… preferisco parlare che fare Biancaneve nella teca di vetro...”

Risero assieme e lentamente la stretta delle braccia di Theseus iniziò ad allentarsi. 

 

Day 165 - Prompt - non c’era nessuno (14.06.2021)

   
 
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