Questa Flashfiction partecipa alla #SunaOsaFluffWeek2021 
 
Prompt: You’re cute when you’re mad

Il colloquio con il professore d’inglese era durato fin troppo per i gusti di Rintarō. Il modo in cui lo guardava non gli era mai piaciuto e il fatto che avesse tentato di avvicinarsi a lui – in maniera tutt’altro che professionale – divenne l’ennesima conferma delle sue perversioni.
Una volta rientrato in classe cercò di lasciarsi l’accaduto alla spalle, attirato nell’immediato dalla docile figura di Osamu completamente accasciata sul banco, in pieno delirio da sottostima cronica.
Passò al suo fianco accarezzandogli delicatamente la nuca, convincendolo alla buon’ora a sollevare la testa e a farsi un’idea dell’universo che lo circondava, lui compreso.

“Lasciami indovinare... si tratta di Atsumu?”

Miya sgranò gli occhi per poi mostrare un’espressione imbronciata che mandò ulteriormente in brodo di giuggiole il cuore palpitante dell’ultimo arrivato.

“Quell’idiota! Come diavolo si permette di dire che senza la pallavolo la mia vita non potrà mai essere felice quanto la sua? Se ho intenzione di andare avanti per la mia strada non sono tenuto a dare sempre conto a lui e alle sue ‘brillantissime’ teorie, non pensi?”

“Penso che nulla di ciò che esce dalla sua bocca possa definirsi brillante, Samu.”

Il maggiore sollevò lo sguardo sul centrale intento a recuperare la propria postazione all’interno della classe, esattamente di fronte a lui. Quest’ultimo lo scrutò con fare soave, quasi provasse un’infinita tenerezza per quella sua eterea lotta contro un destino che non gli apparteneva. In fondo, Atsumu rappresentava solamente lo scoglio principale di un percorso emotivo tutt’altro che in discesa.

“Quello che mi fa più male di tutta questa faccenda è la consapevolezza della sua rabbia. Lo so che ci teneva particolarmente a condividere il suo obiettivo con me, ma io non-”

“Samu, va bene così. Prima o poi gli passerà e comprenderà. O almeno... me lo auguro.”

Miya non riuscì a trovare nessuna risposta se non mediante un sospiro sommesso. Socchiuse gli occhi e abbassò lo sguardo: almeno nei suoi pensieri suo fratello era riuscito a farsi momentaneamente da parte.

“E... e a te non dispiacerebbe, Rin?”

Suna sorrise arrossendo appena. Si morse il labbro inferiore dall’interno della bocca per tentare di andare oltre le proprie remore, fallendo miseramente. Come da pronostico.

“Perché dovrebbe?”

“Perché finirei per lasciare solo anche te. E questo non è affatto giusto.”

Quelle sue ultime parole arrivarono alle sue orecchie con la forza di un uragano a cui era praticamente impossibile resistere, così come con la dolcezza di una melodia appena eseguita da un talentuoso violinista di passaggio.
Non era mai arrivato a sfiorare un concetto del genere, dato che aveva sempre fondato il rapporto con Osamu su basi che non andassero oltre la maglia dell’Inarizaki. Ma nei suoi grandi occhi grigi come il mare e nei suoi modi cordiali e affabili aveva – da sempre – visto ben altro. E ben oltre.

“Samu?”

“Cosa c’è? Ho detto qualcosa di sbagliato?”

“No. Volevo solamente dirti che sei davvero adorabile quando vai un po’ fuori di testa. Cerca di non scordartelo mai, se puoi.”









 

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Angolo dell'Autrice


Ringrazio in anticipo tutti coloro che avranno voglia di leggere questa mia raccolta di flashfic! :)

Ed eccomi qua! Con una nuova raccoltina di flashfiction dedicata al pairing che ha catturato quasi ogni mio pensiero scribacchino nelle ultime settimane: la #SunaOsa. Ho deciso di scrivere una flash seguendo l’onda della #SunaOsaFluffWeek2021, ma penso proprio che proseguirò anche oltre (tempo e caldo permettendo). Spero che il tutto possa essere quanto meno di vostro gradimento!

Prima flash: Fuori di testa.
Questa flash riprende molto il concept di un manga che adoro tantissimo, ovvero “Compagni di scuola” (se non lo avete letto e amate i BL dovete assolutamente recuperarlo!), unito a uno dei tre prompt proposti per il day 1 della week di cui parlavo poco sopra (“You’re cute when you’re mad”). E chi meglio di Suna Rintarō poteva pronunciare quella frase con quel suo particolare modo di fare e di essere che manderebbe ‘fuori di testa’ anche il più stoico tra gli stoici? Eh, eh... chiaramente Osamu non è adirato con lui. Potevo mai omettere l’esistenza di Atsumu? Giammai! XD
Stay tuned! ;)

Il titolo generale della raccolta prende spunto dalla celeberrima canzone di Diodato, dal mio umore odierno (in senso inverso)e dalla mia vivida immaginazione che mi porta a vedere questi due che si sussurrano all’orecchio proprio queste parole.
Il testo è scritto in terza persona, al tempo passato e il point of view sarà alternato.
Il rating potrebbe variare in corso d’opera.

Grazie ancora a chiunque passerà di qua. **

Alla prossima flashina,

Mahlerlucia