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Autore: Ahimadala    18/06/2021    3 recensioni
Ci sono campane nuziali all'orizzonte.
Hermione Granger, felicemente single, si ritrova sotto il mirino di tutte le riviste di gossip quando il matrimonio del suo ex, Ron, si avvicina.
In preda alla disperazione, si allea con il suo rivale sul lavoro, il single seriale, ma altamente desiderabile secondo i giornali, Draco Malfoy.
Il loro piano é semplice: trascorrere due settimane fingendo di essere follemente innamorati per poi andare ognuno per la propria strada una volta concluso il matrimonio.
Dovrebbe esser facile.
Loro sono, dopotutto, cordiali nemici.
Questa storia NON è mia, ma è la traduzione dell'opera di Senlinyu e Stargazing121.
Genere: Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Secondo Quidditch attraverso i secoli di Kennilworthy Whisp, il Bolcino d'oro è un piccolo uccello magico. 

Distinto per il suo -scioccante, considerato il nome- colore dorato, l'unica cosa apparentemente magica di questo uccello è la sua piuttosto tragica storia.

Nel tredicesimo secolo, un illuminato di nome Barbeus Bragge ebbe l'idea di ravvivare quel noioso e vecchio gioco chiamato quidditch -che contava solo tre misere palle all'epoca- rilasciando un Bolcino d'oro nello stadio, con un premio di centocinquanta galeoni per la sua cattura. Naturalmente, Barbeus Bragge non specificò che l'uccello dovesse essere vivo.

Il bolcino d'oro portò alla creazione del boccino d'oro, la più famosa ed eccitante di tutte le palle di questo bellissimo gioco. Sfortunatamente, ci vollero un bel po' di secoli prima che il boccino d'oro diventasse abbastanza popolare da rimpiazzare totalmente il Bolcino d'oro come preda principale.

Da lavoratore di vitale importanza nel Dipartimento di Sport e Giochi Magici, Draco Malfoy conosceva il tragico destino del Bolcino d'oro e il suo ruolo nella barbarica storia dello sport che lui umilmente rappresentava.
Tuttavia, se magari l'uccello non fosse stato così dorato, così rotondo e così ideale per la caccia, forse adesso quei piccoli bastardi non sarebbero in via di estinzione. 

Ma, ancora una volta, era davvero colpa degli uccelli se erano fatti così? Lo era? Era stata l'evoluzione, l'essere nati nella giusta famiglia persino, che aveva fatto sí che diventassero la preda più ricercata sul campo.

"Se ne è andata?" chiese Draco a Blaise con l'angolo della bocca. La sua faccia era schiacciata talmente vicino alla pagina centrale della rivista Witch Weekly che le sue labbra la stavano praticamente baciando. La fila per la mensa era lunga come al solito, e il lento avanzare della coda lo rendeva un facile bersaglio.

Si sentiva come un anatra seduta*, un maiale all'ingrasso, un Bolcino appena liberato in uno stadio. 

"Devi davvero elaborare una strategia migliore per evitare tutte queste avance indesiderate. Non posso essere sempre qui a proteggerti". 

"Ho bisogno di un accompagnatore". Draco strappò gli occhi dalla rivista e cercò implorante quelli di Blaise. "Non osare lasciarmi".

L'unica risposta di Blaise consistette nell'alzare un sopracciglio.

"Non posso andare da nessuna parte senza essere avvicinato".

"Oh, povero me" disse Blaise, sollevando l'altro sopracciglio. "Draco Malfoy che viene avvicinato dalle donne. Il mio cuore sanguina per te".

"Queste donne non vogliono me; vogliono i miei soldi".

"Suppongo tu intenda la tua eredità".  Blaise strappò la rivista dalle salde dita di Draco. "Vedo che sei finito in prima pagina. Di nuovo."  Il moro sembrò sofferente tanto quanto Draco. 

Il volto del biondo si riflettè verso di lui; il sorriso vitreo e i capelli super lucidi in prima pagina.
La foto gli strizzò l'occhio e improvvisamente capì perché Hermione Granger lo aveva preso a pugni tanti anni prima.  

"Voglio solo sapere perché non sono comparso in questa lista". Blaise sfogliò la rivista fino all'articolo incriminato, leccandosi professionalmente le dita mentre girava ogni pagina. "Non sono abbastanza idoneo?"

L'articolo annunciava di nuovo, appositamente per tutte le donne non sposate che potevano esserselo perso la prima volta, che lui, Draco Malfoy, era lo scapolo più ambito di tutte le isole britanniche, comprese Scozia, Irlanda del Nord e Galles. In effetti, questo nuovo articolo proclamava che era stato commesso un errore precedentemente, e che Draco era in realtà il mago più ambito di tutta l'Europa.
Come il Bolcino d'oro, era quasi l'ultimo della sua specie: giovane, ricco e single.  

"Forse dovresti scrivere all'editore e lamentarti" disse Draco, guardandosi intorno furtivamente. 

La mensa del Ministero della Magia era quasi sempre affollata, ma all'una in particolare era strapiena; era così da quando qualche mente illuminata aveva fatto una petizione al Ministro insistendo che tutti gli impiegati pranzassero in mensa anzichè avere dei pranzi di lavoro, che potevano prolungarsi fino a tardo pomeriggio e venivano poi conteggiati come spese.
O così aveva sentito dire.  

Secondo questo genio, mescolare insieme tutti i separati piani burocratici avrebbe incoraggiato la "coesione tra i dipartimenti" e il "team-building". Invece, l'unica cosa su cui gli impiegati del ministero si erano uniti era far fuori l'idiota che aveva suggerito l'idea al ministro.

Ma non era solo la compagnia o il cibo sospetto che aveva portato Draco a temere il rituale quotidiano del pranzo: erano le donne. 

"Non sapevo che possedessi un castello in Scozia" disse Blaise in un modo che Draco considerò fin troppo disinvolto dal momento che stavano rimuginando sulla fine della sua vita come la conosceva. Blaise girò la pagina. "Oh guarda, hai un'armeria medievale". 

"Ti imploro di smettere di parlare". 

"E un fossato".

"Sta' zitto."

"Pensi che ci sia un sotterraneo?".

"Per favore."

"Bene" disse Blaise, chiudendo di scatto la rivista. "Sai che se fossi seriamente uscito con una ragazza carina e ti fossi sistemato, allora non saresti in questo casino".

"Io esco con..."

"Ho detto una ragazza 'carina'. Non quei viziati pesci palla con cui ti ostini a uscire".

Qualche povera anima finì l'agonizzante processo di decidere quale pasto - qualcosa che avrebbe potuto essere pollo, o forse manzo, e un mucchio di melanzane e pomodori inceneriti - avrebbe afflitto il suo tratto digestivo e lasciò la fila, spostando la coda in avanti di un paio di passi.

Blaise guardò qualcosa - o qualcuno - dietro Draco. La sua espressione non era affatto promettente, e c'era qualcosa tra una smorfia e un sorriso sulle sue labbra. Draco conosceva questa espressione. Era la stessa che Blaise usava ogni volta che aveva una conversazione con il loro capo, Hortense Fletcher, riguardo alla sua posta via gufo. Draco era ancora stupito dal fatto che Blaise svolgesse abbastanza lavoro da costuiture effettivamente un costo eccessivo per il sistema postale.

"Salve" disse Blaise, sventolando la rivista all'entità sconosciuta dietro Draco.  

Draco si girò a guardare in uno slow motion quasi comico.

Phew. Ora, tra tutte le streghe del mondo, era un sollievo che questa fosse, senza ombra di dubbio, l'unica che non voleva sposarlo.  

"Buon pomeriggio, signorina Granger" disse Draco, sorridendole con lo stesso sorriso che le rivolgeva dal capo opposto del tavolo ogni lunedì mattina alla riunione inter-dipartimentale del personale. Quello che sembrava incendiarla silenziosamente.

Lei serrò le labbra per un momento, prima di sfoggiare un sorriso più trattenuto e insincero. "Malfoy. Blaise".

"Che piacere vederti" disse Draco, riempiendo la sua voce di eccessiva serietà. "Blaise e io stavamo discutendo animatamente dell'imminente matrimonio. Naturalmente ci sarai anche tu?" lasciò che la domanda rimanesse sospesa nell'aria, come trattenuta da un incantesimo di levitazione. 

"Certamente," replicò la Granger come se partecipare al matrimonio di un ex fosse una cosa comune come respirare.

 "Potrei quasi esplodere per l'impazienza di vedere una delle mie più care amiche sposata con un cittadino onesto come il signor Ronald Weasley".

"Cerca di non esplodere, amico" disse Blaise, dando una gomitata a Draco sulle costole. 

L'angolo della bocca della Granger si arricciò appena. "Ma immagina che gioia se lo facesse. Ogni strega in Gran Bretagna avrebbe finalmente un pezzo di lui".

Blaise - d'ora in poi conosciuto come Il Traditore - rise. "Sai, credo che questo sarà uno dei primi eventi in quanto -" si voltò verso Draco come in cerca di conferma - "dieci anni in cui non hai avuto un appuntamento".

"Potrei avere un appuntamento se lo volessi" disse Draco, resistendo all'impulso di strappare la lingua a Blaise.

"Continui a considerarlo un appuntamento anche se ti hanno ridotto ad un assegno della Gringotts e ad una fila di numeri?" dal suo tono di voce, sembrò quasi che Hermione stesse facendo un effettivo sforzo per fare conversazione, e non che volesse seppellirlo prematuramente.

Blai- Il Traditore sembrava sul punto di dare il cinque alla Granger da quanto ridacchiava.

Draco, essendo ovviamente l'unico adulto maturo nelle vicinanze, trattenne la replica che sarebbe scivolata dalla sua lingua,optando per la facilità di una bugia. "Ho deciso di mia spontanea volontà di essere single".

"Questo è vero," disse Blaise, improvvisamente serio. "Draco si sta ancora riprendendo. Questo è il periodo più lungo che ha trascorso senza uscire con qualcuno".

"Non oso immaginare il livello di sofferenza che ciò ti stia provocando" disse Hermione, suonando inaspettatamente sincera, cosa che non era affatto da lei.
Draco fu momentaneamente confuso, finchè non si rese conto che la simpatia della grifona era in realtà rivolta verso Blaise.

"Io sono il suo sponsor" Blaise le porse la mano, il palmo aperto. "Sono Blaise Zabini e sono single da due anni".

Draco non ha mai considerato sè stesso come una persona "piccola".
Non era piccolo fisicamente. Non era piccolo intellettualmente.
E sicuramente non lo era in qualsiasi altro dipartimento.
Si considerava molto sopra la media, se non abbastanza grande. Ma anche le persone "molto sopra la media" hanno i loro limiti.

"Forse" disse, infilandosi tra Blaise ed Hermione, concedendole la sua piena attenzione "potresti darmi qualche suggerimento".

Gli occhi della Granger lo fulminarono, ed il suo seno si espanse sotto la sua morbida camicetta. Draco si pentì di averle rivoltò tutta questa attenzione.

L'innalzarsi del seno di una donna avrebbe distratto qualunque uomo, ma in modo particolare un uomo che non usciva con una donna da due settimane.

Anche lei sembrò valutarlo. Lo scrutò dall'alto in basso due volte prima di sollevare un sopracciglio. "Io credo che essere felici da single dipenda molto dal carattere che uno ha, e non sono sicura che tu ne abbia uno".

Guardò altrove, facendo momentaneamente una smorfia, dopodiché scelse un piatto dal menù, comunicandolo alla strega al bancone e, dopo averlo afferrato, si voltò per allontanarsi.

Draco si ritrovò ad avvicinarsi a lei nel tentativo di tagliare l'infido sarcasmo di Blaise fuori dalla conversazione. "Quella l'hai tirata fuori da un libro di autostima?"

Lei alzò lo sguardo verso di lui. "Perchè? Vorresti che te lo prestassi, Malfoy?"

Draco aprì la bocca. Era sul punto di dire qualcosa di diretto e tagliente, che avrebbe lasciato la Granger furiosa e senza parole, come era solito fare ogni qualvolta si confrontava con qualcuno che era più piccolo di lui, ma ancora una volta Il Traditore lo interruppe.

"Non essere stupida, Draco non sa leggere" disse Blaise. Arrotolando la rivista sotto il suo braccio, afferrò due piatti di quello che, visto da vicino, sembrava pollo coi funghi, e diede una spallata a Draco. "Dovremmo andare, prima che lo sforzo di Draco per sembrare intelligente gli provochi seri danni".

Blaise lo diresse come un cavallo al Grand National fino il tavolo nell'angolo più remoto della mensa. Draco era così irritato che notò appena le teste che si girarono nella sua direzione o i mormorii che seguirono il suo passaggio. 

Si voltò di scatto, strizzando gli occhi, non sapendo se si aspettasse di trovare la Granger ancora intenta a guardarlo nel modo in cui molte donne, soprattutto di recente, tendevano a fare, oppure se si aspettava che si fosse già dimenticata di lui dal momento che non stava più interferendo con il rapido svolgersi della sua eccessivamente incasinata routine. 

Hermione Granger agitò il suo piccolo dito verso di lui e si allontanò.

***

Sentiamo delle campane nuziali all'orizzonte? Come sono certa che tutti voi sappiate, ci avviciniamo come bolidi verso le tanto attese nozze della signorina Pansy Parkinson e del signor Ronald Weasley, che si terranno il giorno di San Valentino. Ovviamente la signorina Parkinson ha scelto il giorno più romantico dell'anno per celebrare il suo matrimonio, cosa che porta questa autrice a chiedersi se la signorina stia in realtà sperando che un po' dell' atmosfera romantica contagi il suo sposo, il giocatore dei Chudley Cannon, Ronald Weasley.

O forse questa autrice è un po' troppo dura: lui, dopotutto, è un portiere.

La famosa ex-fidanzata del signor Weasley è niente di meno che la signorina (fate attenzione al "signorina", cari lettori) Hermione Granger, che non è una strega famosa per le sue inclinazioni romantiche.

Perciò, forse, potremmo perdonare il disastro combinato dal signor Wealsey il giorno di San Valentino dello scorso anno, quando è stato visto correre per Diagon Alley alla disperata ricerca di un fioraio. Questa autrice può dirvi, con abbastanza sicurezza, che la signorina Parkinson non accetta niente che sia infieriore ai 4.8 carati, cosa che il signor Weasley scoprì poco più tardi quella stessa sera, quando fu fotografato - in via esclusiva dal nostro giornale- ad indossare i suoi spaghetti alla bolognese, piuttosto che a mangiarli. 

Forse, il passato amoroso di Ronald ha più colpa di quanto pensassimo in tutto ciò.
La tenace signorina Granger - o l'impiegato migliore del Ministero della Magia per il quarto anno consecutivo- è notoriamente single.  Un onore che detiene solo un'altra persona nella vita mondana della società magica di Londra, sebbene forse "malaguratamente" sarebbe una migliore descrizione per lui. 

La signorina Granger non è stata vista in compagnia di un uomo da oltre sei anni, che è un periodo lungo abbastanza per poter dichiarare qualcuno legalmente morto. Quest'autrice deve dunque chiedersi quali siano esattamente i vantaggi di essere nominati Miglior impiegato del Ministero, perchè evidentemente la vita sociale non è uno di quelli. 

-Gennaio 2009, The social snitcher, Witch Weekly. 

***

"Hermione Granger".

Hermione sussultò, prima di indossare un sorriso forzato e sollevare la testa, trovando Cormac McLaggen in piedi di fronte al suo tavolo, con il piatto in mano ed apparentemente sorpreso di vederla al Ministero.

Sperava di riuscire a mangiare il proprio pasto velocemente, così da poter scampare un altro degli obbligatori pranzi inter-dipartimento del minstero senza dover parlare con nessuno.

"Cormac" cercò di sembrare vagamente felice di vederlo. "Cosa posso fare per te?"

Lui le rivolse un sorriso languido, ampio, con fin troppi denti. Non si erano incontrati spesso negli ultimi anni, dal momento che il suo dipartimento al ministero, ringraziando il cielo, si sovrapponeva molto di rado con quello di Creature Magiche. 

Tirando fuori una sedia, si sedette di fronte a lei in quel classico modo che agli uomini piaceva tanto, con le gambe spalancate, guardandola dall'alto in basso come se fosse un oggetto all'asta, gli occhi che si soffermarono sul suo seno.

Hermione strinse la presa sulla sua forchetta.

"Ho incontrato Molly Wealsey ieri alla gringotts. Mi ha detto che non hai un accompagnatore per il matrimonio di Ron."

Lo stomaco di Hermione si contorse e i denti della sua forchetta sfregarono contro il piatto. Il suo sorriso rischiò di vacillare, perciò serrò i denti, giusto un po', quanto bastasse per mantenere la sua maschera. "Davvero?"

Adesso che il suo figlio più piccolo si preparava a lasciare il nido, Molly aveva bisogno di un hobby, e per qualche inspiegabile ragione aveva deciso che sarebbe stato organizzare appuntamenti. Hermione era stata involontariamente selezionata per essere la prima a godere di questo suo servizio. 

Da quando la colonna di gossip di Witch Weekly aveva deciso di ricordare all'intero mondo quanto tempo fosse passato da quando Hermione aveva avuto una relazione, i suoi amici avevano collettivamente deciso che lei fosse profondamente infelice e avesse bisogno di un partner.

Molly era determinata a trovare "qualcuno" per Hermione.
Hermione non avrebbe potuto semplicemente presentarsi al matrimonio di Ron da sola. E i "qualcuno" che le venivano suggeriti oscillavano tra il ridicolo ed il decisamente offensivo. Cormac Mclaggen, in cui occhi non avevano ancora compiuto l'impresa di discostarsi dal suo seno, era entrambe le cose.

"Si." Cormac scivolò sulla sua sedia, ancora rivolgendosi al suo seno, "Si ricordava che eravamo usciti insieme una volta ai tempi di Hogwarts, e mi ha detto che cercavi qualcuno. Ha detto che lavori troppo e ti dimentichi di prenderti cura di te stessa."

Le guance di Hermione iniziavano a farle male il sorriso forzato che continuava a rivolgergli. "Davvero?"

Cormac finalmente alzò di nuovo lo sguardo verso la sua faccia, come se si fosse ricordato solo adesso che ne aveva una. Sorrise di nuovo, come se aspettasse che lei si gettasse tra le sue braccia, sopraffatta dalla gratitudine. "Dice che tendi a dimenticare che non stai ringiovanendo".

Hermione non credeva che fosse possibile dimenticare che non stesse ringiovanendo.
Aver lavorato per un anno nel dipartimanto misteri implicava che lei possedesse un'estesa e profonda conoscenza e comprensione della continua progressione dell'esistenza e, se quel traguardo non fosse abbastanza, Molly non mancava di menzionare l'età di Hermione ogni singola volta che si incontravano. 

Il suo sorriso sfumò in una smorfia a labbra serrate. "Si, sono molto impegnata e non molto divertente. É stato davvero carino da parte di Molly preoccuparsi per me, e da parte tua fermarti, ma non sono preoccupata riguardo al matrimonio di Ron. Sarò lì come sua amica; Non mi interessa nient'altro."

Cormac rise, con un volume talmente alto che diverse persone nelle vicinanze si voltarono verso di loro. "Non ti preoccupa non portare nessuno anche se si tratta di un matrimonio il giorno di San valentino? Sei davvero senza speranze come il Social Snitchers dice".

Hermione serrò la mandibola.

Lui si sporse in avanti, le pupille dilatate. "Non preoccuparti, Molly sapeva che avresti fatto così. Dopo la nostra chiaccherata, ha detto che ci avrebbe fatti sedere vicini, vecchi amici, sai? Siamo stati bene ad hogwarts; ancora ci penso, qualche volta".

Cormac sollevò un sopracciglio e fece scorrere il suo pollice lungo il suo labbro inferiore,  schioccando la lingua sulla punta di esso, il tutto mentre la fissava. 

Lo stomaco di Hermione si raggelò, contorcendosi come se vi fosse un nodo al suo interno. "Davvero?" chiese per la terza volta.

Cormac annuì ed iniziò a parlare della sua recente promozione al dipartimento di cooperazione magica. Apparentemente, l'intero ministero sarebbe perso se non fosse per i memo di Cormac. In più, giocava come portiere nel campionato interno di quidditch del ministero, e ha praticamente condotto l'intera squadra la scorsa settimana. 

Sedici parate. Pioveva e nevicava. Contemporaneamente. C'era stata una tempesta di fulmini.

Hermione ascoltò passivamente il monologo sul quidditch, in un modo che era ormai diventato abituale e privo di sforzo, consolidato durante il corso degli ultimi diciannove anni, dopodichè rivolse lo sguardo al suo 'pranzo'.

Avrebbe molto volentieri pugnalato sè stessa con una forchetta piuttosto che essere costretta ad interagire con Cormac in veste di suo pseudo-accompagnatore al matrimonio di Ron.

"In realtà ho già un accompagnatore". La bugia scivolò dalle sue labbra prima che avesse il tempo di rifletterci su. 

Cormac si interruppe nel bel mezzo della sua diatriba riguardo alla distribuzione dei punti nel quidditch. "Hai un accompagnatore?"

"S-si". Cercò di suonare convincente, ma sarebbe stato più facile fingere entusiasmo per un mal di denti. 

Oh dio, adesso avrebbe dovuto trovare un accompagnatore. Forse avrebbe potuto pagare il suo segretario Brian per accompagnarla, se non altro avrebbe occupato una sedia e avrebbe costretto Molly a sistemare Cormac da un'altra parte. 

No. 

Era eticamente scorretto. Sicuramente avrebbe potuto trovare qualcun'altro-

"Chi?"

Hermione sbattè le palpebre. "Chi?" ripetè flebilmente la domanda di Cormac.

Chi, in effetti? I suo occhi sorvolarono la stanza, mentre cercava di fare ordine nella sua mente e di pensare a qualcuno vagamente credibile. Mentre i suoi occhi saltavano di faccia in faccia, essi atterrarono su Malfoy. 

Da quando Witch Weekly aveva rilasciato quell'articolo proclamando Malfoy lo scapolo più ambito della Gran Bretagna, era a malapena in grado di camminare per i corridoi senza che uno sciame di streghe lo aggredisse.
Era stato divertente per un po' di giorni, ma la novità era andata scemando dopo la prima settimana, e adesso era diventata una scena assurda a cui assistere.

La famiglia Malfoy aveva perso molto prestigio dopo la guerra,  ma il marchio dei Mangiamorte era qualcosa su cui le persone erano disposte a sorvolare se esso si presentava ricoperto di diamanti e proprietà.

Rimase a guardare mentre Malfoy rimuoveva la mano di una strega dal suo braccio con il pollice e l' indice, come se  potesse essere ricorperta di qualcosa di nuzialmente contagioso.

"Oh Malfoy" mormorò tra sè e sè mentre lo guardava prendere posto, in stato visibilmente furioso finchè la strega finalmente non si allontanò dal punto in cui sedeva con Zabini, che era tacitamente stato scelto come sua guardia del corpo attraverso questo calvario.

"Malfoy?" l'assolutà incredulità nella voce di Cormac fu abbastanza per riconnetterla alla realtà. "Malfoy è il tuo accompagnatore?"

Hermione fissò inerme Cormac per diversi secondi, prima di realizzare in che modo lui aveva inteso le sue parole.

La sincera incredulità nel volto di Cormac fu sufficiente per farle desiderare di schiantare ciò che restava del suo pranzo sulla sua faccia. Aprì la bocca per specificare che Malfoy non era scuramente il suo accompagnatore, non in questa vita, non nella prossima, non in qualunque universo parellelo esistente o non.
Prima che potesse parlare, Cormac si sdivaccò sulla sedia, i suoi occhi caddero sul suo seno. Di nuovo.

E poi rise.

"Un po' ambizioso persino per te, Hermione" disse con un sorrisetto compiaciuto.

L'indignazione prese vita nel suo petto, la sua bocca si richiuse di colpo.

"Malfoy esce con te?" rise di nuovo, più forte, facendo si che le persone lì vicino si voltassero a guardarli. 

La pura incredulità che Cormac stava dimostrando fu sufficiente per trasformare l'indignazione di Hermione in un inferno di determinazione. Come osava pensare che lei non fosse abbastanza per frequentare Draco Malfoy? Piuttosto lo scetticismo dovrebbe essere al contrario. Era lei ad essere troppo per uscire con uno come Draco Malfoy.

Lo fulminò con un falso sorriso e si alzò, dimenticandosi del suo pranzo. "Dicono che la linea tra amore ed odio sia molto sottile".

Girò sui suoi tacchi e si allontanò con la mente in subbuglio. 

Malfoy. Aveva detto a Cormac Mclaggen che Malfoy sarebbe stato il suo accompagnatore per il matrimonio.

Merlino, in che guaio si era cacciata?


 Che dire, ho letto questa storia e me ne sono innamorata subito. Le autrici mi hanno fortunatamente dato il permesso di tradurla. 
É una storia ancora in corso, fin'ora ci sono solo dieci capitoli, e conto di postarne almeno uno al giorno. 
Un bacio ❤️

   
 
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