Serie TV > Merlin
Segui la storia  |       
Autore: Duchessa712    19/06/2021    3 recensioni
Merlin attende sempre (da sempre?) e, anche se è stanco, la sua speranza non vacilla. (Mai?)
Morgana attende con lui, anche se lei nella speranza e nel destino non ci crede più.
Ma davvero: quali potrebbero essere le alternative, altrimenti? (Arrendersi? Sbagliarsi? Fermarsi?)
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana | Coppie: Merlino/Morgana
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
II.

"Ti manca?"

"Artù?"

"Il passato"

Non è la stessa cosa? vorrebbe chiederle: sa che lei lo pensa, che disprezza e compatisce il modo in cui ha scelto di vivere a Camelot. Sa che, per lei, non c'è differenza perché il suo passato, Merlin, lo ha sempre votato ad Artù, così come il suo presente e il suo futuro.

"Non lo so" risponde, sistemando meglio la tracolla della borsa sulla spalla, piena di libri e compiti di correggere.

"Bugiardo" lo redarguisce sorridente, prendendolo a braccetto. "Hai già mangiato?" cambia improvvisamente argomento. "Offro io" continua, trascinandolo verso quella che Merlin presume essere la sua macchina.

Il silenzio che si adagia tra di loro è rasserenante e Merlin trattiene il respiro, pregando che duri ancora a lungo, che Morgana non lo spezzi con altri indovinelli che riceveranno ancora la risposta sbagliata.

"Quindi ti manca il passato?" ripete e Merlin non se la ricordava così insistente e vorrebbe dirglielo, magari vedere i suoi occhi illuminarsi divertiti, cambiare argomento e deviare dalla sequela di domande con cui lo incalza ogni volta.

Morgana, però, attende ancora una risposta e non si lascerà distrarre da alcuna divagazione, così Merlin ingoia il sì impulsivo che stava per uscirgli dalle labbra e ci riflette lentamente. Gli manca il passato? Che cos'è il passato? È Artù, ovviamente. È Camelot e i Cavalieri e Gaius e Gwen. È sua madre e suo padre e Kilgarrah e il destino. È la segretezza e le bugie e la paura. È Gaius che gli chiede cosa sia successo al ragazzo sorridente e pieno di vita giunto da lui e spezzato da troppi doveri.

"No" risponde alla fine e fa talmente male che vorrebbe rimangiarselo, un tradimento nei confronti del suo Re e della sua missione.

Si morde il labbro e aspetta l'evolversi del discorso, continuando a mangiare il pranzo che Morgana ha intenzione di offrirgli.

"Sei sincero". È davvero necessaria tutta quella meraviglia?

Sì. Con lei sì, perché l'ha ingannata e abbandonata e - un tuffo al cuore, il respiro bloccato in gola - da lui è arrivata ad aspettarsi solo altre menzogne.

"A te manca il passato?".

Esita e schiude le labbra un paio di volte. "Qualche volta" ammette infine, fuggendo al suo sguardo, anche se non ce n'è bisogno perché Merlin non intende soffocarla di domande. Si sente in debito con lei e, ogni volta che le loro strade si intrecciano nello scorrere della storia, la sensazione non fa altro che aumentare.

"Non mi chiedi cosa mi manca di più?"

Il potere. La magia. La possibilità di vendetta. La lista è lunga.

"Non sei tenuta a dirmelo se non vuoi" risponde scrollando le spalle.

Infatti non vuole e non risponde.

*

"Chi è la bella con cui ti ho visto uscire ieri?".

Jack lo sorprende all'entrata di scuola, dopo una notte insonne annegata nel bourbon e priva della compagnia di Morgana. Non se ne preoccupa: lei fa sempre ciò che vuole, gestisce sempre il gioco, i modi e i tempi - anche se nell'ultimo periodo ha cambiato strategia.

Jack gli piace, è un buon amico, il primo che si è fatto in quella nuova vita. Insegna chimica e Merlin gli si è affezionato inizialmente per questo, per poter osservare ancora le sostanze mescolarsi e dare vita alla magia.

"Quale bella?"

"Non fare il finto tonto" lo sgrida giocoso "capelli neri, occhi chiari, piglio deciso. Ti ha trascinato via e non ti sei opposto..."

"È un'amica" risponde secco. "Non la vedevo da tanto". Dagli anni sessanta del secolo scorso, ma non c'è bisogno di entrare nello specifico.

"Ha un nome, la tua bella amica che non vedi da tanto?"

"Morgana"

"Come la fata delle tue leggende"

"La strega".

Non è mai stata una fata - Lady, Principessa, Strega, Maga, mai Fata. Merlin non sa dire perché il pensiero lo faccia irrigidire.

"Quella dei miraggi" continua Jack imperterrito, infilandosi in classe e salutandolo con la mano.

Merlin sospira. Sì, i miraggi, mormora a malincuore. A volte ha la sensazione che Morgana non sia mai stata più di questo: qualcosa destinato a scivolare tra le dita, a sembrare vicino e irraggiungibile al contempo.

È ingiusto, però. Anche lui è un miraggio, come Albion e Avalon, Gwen e i Cavalieri, Artù, che attende e attende e attende fino alla fine dei tempi.

Morgana, a confronto, è l'elemento più concreto della storia.

Quanto si deve essere disperati per arrivare a simili paradossi?

*

"Credi che sia tutto un'illusione, vero?"

Credi che non tornerà?, é la vera domanda, ma non è ancora pronto a porla.

È stato lui a cercarla, seguendo quel sottile filo che li lega, la magia che fluisce nelle vene insieme al sangue maledetto. Ha un odore particolare, la magia, un sapore, una consistenza, un suono particolare, che Merlin conosce da troppe vite e Morgana da un poco meno.

L'ha cercata e l'ha trovata su una panchina sotto un albero spoglio, le foglie dorate e l'erba giallastra ai suoi piedi, l'acqua del laghetto piatta di fronte a lei. Morgana circondata da morte. Morgana portatrice di morte.

Non è stato sufficiente a scoraggiarlo.

"Un'illusione?" ripete, assaporando il termine con un piccolo sorriso e genuino divertimento dipinto sul volto austero.

"Un termine particolare. Non quello che avrei scelto io"

"Cosa avresti usato?"

"Fregatura. Bugia".

Colpisce dove fa più male - sempre: ecco perché è tutto tranne che una Fata, perché, con tutto il bene che le ha voluto, Morgana non è mai stata capace di portare il bene senza mescolarlo al male.

"Rispondi alla domanda" digrigna, stringendo le mani a pugno, stanco dei suoi giochi ancor aprima che li inizi.

"L'ho fatto, Emrys. Non è certo colpa mia se ti scordi ciò che dici"

"Morgana" la avverte, mentre i suoi occhi si accendono e il vento si alza, scompigliando le foglie e il lago e i capelli di lei, che lo guarda compiaciuta della reazione che è riuscita ad ottenere.

"No" sospira alla fine, senza guardarlo. "Non è stata un'illusione. Le illusioni mostrano ciò che si agogna e non si può avere. Il passato, invece..." si interrompe persa nei suoi pensieri e d'un colpo sembra più vecchia, più stanca, provata più di lui da tutto quello che li hanno costretti a passare.

"Il passato, invece, è quanto di più reale esista. Non si sogna, la realtà, Merlin. Non la si rimpiange. Non la si rivuole indietro"

"Io..."

"Tu" lo interrompe con più forza e asprezza del necessario "stai gettando la tua vita in un'attesa vana. Non stai rimpiangendo il passato e non lo rivuoi nemmeno. Tu sogni il futuro, Merlin. Aspiri e desideri il futuro insieme a persone che, casualmente, esistevano anche nel passato. Il che mi riporta a una domanda: cosa può fare il tuo Re in questo mondo?".

Non sa cosa risponderle e lei scuote la testa, delusa, per poi alzarsi, pronta ad andarsene. Merlin però la ferma, afferrando il polso con una delicatezza che non si addice a nessuna delle persone che sono diventate.

"Che cosa ti manca del passato, Morgana?".

Lei, però, si libera dalla sua presa e se ne va, lontana ed eterea, come le illusioni.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Merlin / Vai alla pagina dell'autore: Duchessa712