Questa Flashfiction partecipa alla #SunaOsaFluffWeek2021 
 
Prompt: Can you stay with me?

L’immagine riflessa nello specchio non fece altro che dare adito alle parole di sua madre: i suoi capelli erano realmente troppo lunghi e sfibrati. Era dunque necessario un taglio netto e un trattamento rigenerante.

Rintarō aveva sempre avuto una discreta cura del proprio aspetto, tanto che nell’ultimo periodo aveva iniziato a mettere in risalto i propri occhi con la matita e a impreziosire le mani con un tocco di colore sulle unghie. Nulla che non avesse scombussolato più del necessario la sua famiglia o i suoi amici, tantomeno la mentalità aperta del suo compagno, a sua volta inglobato nel tunnel delle tinture per capelli.

Sfiorò una ciocca di capelli, realizzando che arrivava sino alla spalla. Non si dispiaceva, ma le doppie punte erano evidenti quanto il fatto che stesse sfiorando il metro e novanta d’altezza.
Ma non ho altra scelta!

Recuperò rapidamente il suo iPhone e si fece un selfie, all’unico scopo di conservarlo per creare in seguito un post di confronto da pubblicare su Instagram.
Per gli dèi... quelle lame affilate sulla mia testa! 

Nascose il viso tra le mani, spremendo le meningi per trovare una soluzione alternativa al parrucchiere. Fu in quel momento che le note di ‘Paparazzi’ arrivarono alle sue orecchie lasciandogli intendere che Osamu stesse tentando di mettersi in contatto con lui. L’occasione della sua vita.

"Oi, Samu!"

“Oi, Rin! Sono qui sotto. Quanto ti ci vuole ancora per farti bello?”

“Un’intera terapia antifobica!”

“Eh?! Cosa stai dicendo? Dai, scendi. Non mi sono preso la briga di discutere ancora una volta con Tsumu per nulla!”

“Samu?”

“Cosa?”

“Oggi pomeriggio verresti con me dal parrucchiere?”

“Io avrei già dato. Settimana scorsa ho fatto taglio, piega e colore. Ma questa è l’ultima volta: con la fine della scuola torno al mio castano cioccolato naturale. Che ne pensi?”

Sarebbe anche ora!

“Ehm... sì, sono d’accordo. Io però dovrei solo tagliarli.”

Era ora, Rin!

“Vuoi che venga a darti un suggerimento?”

“No. Voglio che tu venga a darmi supporto morale!”

“Ok. Però scendi nel giro di cinque minuti, altrimenti te lo sogni!”

Rintarō non se lo fece ripetere due volte e, in men che non si dica, si ritrovò alla fermata del bus accanto ad un esterrefatto Miya.

 
***

 

Prima dell’inizio dell’allenamento si recarono assieme dal coiffeur di fiducia.
Osamu non aveva idea dell’esistenza di quella strana fobia, ancor meno che ne potesse soffrire uno come Rintarō.
Con te ogni giorno è una scoperta.

Una volta seduto sulla poltroncina del salone, il più giovane chiuse gli occhi e strinse i pugni, sperando che nessuno intorno a lui potesse far caso a quel suo insolito atteggiamento.

“Come li tagliamo?”

Miya si avvicinò di soppiatto e lo prese per mano, notando quanto stesse tremando.

“Samu, stai qui con me, per favore!”

“Certo, Rin. Che ne dici di un taglio alla Mohawk?”

L’occhiata di fuoco che gli lanciò lo fece dapprima pentire delle sue parole, portandolo poi a sorridere.
Finalmente Suna aveva iniziato a dare qualche timida direttiva per la sua nuova acconciatura.









 

---

Angolo dell'Autrice


Ringrazio in anticipo tutti coloro che avranno voglia di leggere questa mia raccolta di flashfic! :)

Ed eccomi qua! Con una nuova raccoltina di flashfiction dedicata al pairing che ha catturato quasi ogni mio pensiero scribacchino nelle ultime settimane: la #SunaOsa. Ho deciso di scrivere una flash seguendo l’onda della #SunaOsaFluffWeek2021, ma penso proprio che proseguirò anche oltre (tempo e caldo permettendo). Spero che il tutto possa essere quanto meno di vostro gradimento!

Seconda flash: Tonsurephobia.
Per chi non lo sapesse, la Tonsurephobia è la fobia di tagliarsi i capelli, spesso legata a esperienze negative avute dal parrucchiere da bambini, alla paura delle lame delle forbici o a fobia sociale (l’essere giudicati, per intenderci).
Spinta da una fanart molto carina creata per la #SunaOsaFluffWeek2021 (link), ho scritto queste 4 righe che mi ronzavano in testa da qualche giorno, immaginando finalmente Suna come “punto debole” della situazione. Una volta ogni tanto ci sta, mica può’ esserlo sempre e solo quell’anima pia di Osamu.
Stay tuned! ;)

Il titolo generale della raccolta prende spunto dalla celeberrima canzone di Diodato, dal mio umore odierno (in senso inverso) e dalla mia vivida immaginazione che mi porta a vedere questi due che si sussurrano all’orecchio proprio queste parole.
Il testo è scritto in terza persona, al tempo passato e il point of view sarà alternato.
Il rating potrebbe variare in corso d’opera.

Grazie ancora a chiunque passerà di qua. **

Alla prossima flashina,

Mahlerlucia