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Autore: Lilith_97    26/06/2021    1 recensioni
Sirius sta per fare qualcosa di stupido ber una scommessa.
Remus gli va dietro, per assicurarsi che non venga beccato mettendoli tutti nei casini.
Okay, forse, FORSE, anche per assicurarsi che non si faccia male.
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Disclaimer: Non possiedo niente che anche solo c'entri con Harry Potter, tutto della Rowling!


"Sei più Idiota di quanto pensassi se credi che questo non ti ucciderà"

"Oh andiamo Moony! Smettila di fare il guastafeste! Andrà tutto bene, abbi fiducia!"

Era passata mezzanotte già da un po', e nei corridoi deserti di Hogwarts, Sirius e Remus stavano girando sotto al mantello dell'invisibilità di James.
Era iniziato tutto con una noiosissima lezione di Storia della Magia. E quando i Malandrini si annoiavano non era mai un buon segno.
James e Sirius erano nel bel mezzo di una discussione di quidditch.

"Te lo dico subito, Padfoot. Non è fattibile come cosa! Non si può fare!"

"E io, James, ti dico che con abbastanza pratica e bravura ci si può riuscire! Dipende tutto dalla scopa!"

"E invece no!" esclamò James, sbattendo il piede sotto al banco frustrato "Non è proprio possibile che tu possa ribattere un bolide appeso solo per le gambe a testa in giù sulla scopa!
Il contraccolpo della battuta fare sbilanciare e cadere chiunque!"

Fu il turno di Sirius a sbuffare spazientito.
"E invece, secondo me è possibile basta avere equilibrio ed una presa salda!" disse picchiettando sul banco con una delle sue unghie ben curate.

"Perchè non ci scommettete su?"

Tre facce si voltarono verso Peter. Due erano esaltate e sorridenti mentre la Remus aveva un'espressione rassegnata,
"Oh andiamo, Peter." piagnucolò. "Perchè hai dovut dirlo? Ora metteranno in mezzo anche-"

"MOONY! Stanotte verrai con me, e mi farai da testimone mentre disintegro le certezze del nostro Jamie!"

Remus sbattè la fronte contro al banco.
"Perchè non ci puoi andare con Prongs, così lo vede coi suoi occhi?" chiese esasperato.

"Scherzi vero? James farebbe il malocchio alla scopa pur di vincere" rispose Sirius.

"Non ho bisogno di fare il malocchio proprio a niente con le tue scarsissime capacità su una scopa" ribattè lui facendo l'occhiolino.

"E perchè non Peter, allora?" chiese Remus ignorando il commento di James. Un male alla volta. Prima quello più grande.

"Io, messere, ho già avuto l'idea della scommessa, quindi sono escluso in automatico, no?" chiese con aria innocente a Sirius. Traditore.

"Wormtail ha ragione, Remus! Lo sai benissimo anche tu che è così che funziona!"

Remus si rtirovò a sbuffare rassegnato per quella che le sembrò la centesima volta.
"E va bene, dai."


Ed era stato così che in quel momento stavano girando per i corridoi, scendendo fino ai giardini, per poi andare al campo da Quidditch. In due sotto al mantello ci sarebbero stati anche bene, non fosse per la scopa che Sirius aveva insisitito a portare, che continuava a sbattergli nelle caviglie.
Non avevano neanche ancora iniziato quella stupida scommessa e Remus se ne stava già pentendo.

"Senti un po'" bisbigliò "perchè la scopa non potevamo prenderla nello sgabuzzino giù dal campo?"

"MA STAI SCHERZANDO?"

"Shh! Fai piano!"

"Come osi Moony? Tu vuoi che io perda, di la verità! Con quelle vecchie Comet della scuola non serve neanche che liberiamo un bolide in campo, mi ammazzerò appena alzati i piedi da terra!" continuò a brontolare a voce più bassa, ma non abbastanza secondo Remus.

"Okay, okay, scusa!" cercò di  placarlo.

"Ma ora abbassa la voce, o ci farai beccare!" e per sicurezza tirò fuori la mappa del malandrino e guardò se la strada fosse libera.
Mhh. C'era Gazza due corridoi più in là che sembrava venire dalla loro parte, ma se avessero preso la scorciatoia dietro allo specchio lì sulla destra avrebbero potuto evitarlo senza problemi.
La vera preoccupazione di Remus era-

"Ecco Minnie che controlla il settimo piano." un dito indicò un punto sulla mappa, mentre una voce bassa, finalmente che gli provenne da dietro all'orecchio lo fece sobbalzare e stringere la mappa al petto. 

"Moony? Tutto okay?" Chiese Sirius con tono preoccupato.

Solo allora Remus si rese conto di quanto l'ltro fosse vicino, di come avesse la mano quella libera appoggiata sul suo fianco, il petto che gli premeva contro la schiena e di come ad ogni respiro uno sbuffetto di aria calda gli colpisse il volto.
Il sangue gli salì al cervello e ringrazione Merlino e Morgana che fosse notte e quindi il rossore che aveva sulle guance non si potesse vedere.

"S-sì" bisbigliò chiudendo la mappa. "Andiamo prima che ci trovi Gazza"

E si avviò, non vedendo Sirius che lo seguì subito, per restare sotto a mantello, con un espressione compaciuta in volto.


"Okay, Moony! Ora mi metto lì in posizione e quando ti do il via tu liberi il bolide!"

"Io continuo a pensare che sia un'idea stupida, e che ti farai solo che del male:" sospirò rassegnato remus, ma mettendosi comunque in posizione davanti al baule.
Nel campo comunque si stava benissimo stanotte.
L'aria era fresca, senza che fcesse freddo. C'era un piacevole venticello che muoveva le fronde degli alberi e la luna rischiarava il tutto facendolo sembrre ancora più magico.
La luna.
Remus alzò lo sguardo e si ritrovò incantato a fissarla. Era a metà, sul crescente.
I suoi pensieri andarono quindi a quel che sarebbe successo tra qulche giorno.
Alla paura, alla stanchezza, alla rabbia cieca che lo travolgeva. A quel momento di transizione e di lancinante dolore. E poi, al non riuscire più a pensare con chiarezza, all'agire solo d'istinto.
Quel senso di onnipotenza, di libertà.
La volgia di cacciare, la sete di sangue-

Due mani gli afferrarono il volto, e si ritrovò a fissare due occhi limpidi e argentati. Sirius era a testa in giù sulla scopa, i loro volti allineati.
"E' un'ora che ti chiamo Moons. Dov'eri<'"

"Sono sempre stato qui, pronto ad assistere al tuo suicidio."

"Si, ma con la testa non eri qui, Moons. Dov'eri?"

Gli occhi di remus si mossero in automatico, spostandosi da quelle iridi argentate alla Luna bianca e splendente, per poi rispostarsi altrettanto veloci.
Ora che poteva compararli, la luna non le sembrava poi questo granchè.
Concentrandosi potè notare che gli occhi di Sirius si erano riempiti di comprensione, compassione e-
Remus distolse nuovamente lo sguardo, questa volta piantondolo al pavimento.
Ogni volta che Sirius gli rivolgeva quello sguardo, il suo cuore saltava un battito, per poi impazzirgli nel petto.
Era una sensazione che non riusciva a sopportare, ma se l'unico modo per farla smettere era non perdersi più negli occhi di Sirius, allora si sarebbe tenuto volentieri i mal di cuore, graxie mille.

"Moons, sei scappato di nuovo. ora mi offendi, sai? Ci sono qua io, davanti a te, non mi piace che pensi ad altro, qualunque cosa sia.
Sarò io la tua Luna, Remus. Così puoi perderti a gurdare me tutte le volte che vuoi."

"No." rispose Remus. Vide che l'espressione di Sirius si velò di dolore, ma prima che quell'idiota potesse fraintendere, gli posò le mani sulle sue, che ancora gli incornciavano il volto.
"Io la odio, la luna Pads. Mi rende un mostro, assetato di sangue,tira fuori il peggio di me.
Quando sono con te invece, quando ti guardo, mi sento migliore. Mi sento come se niente potesse fermermi ed ogni cosa sembra più bella.
No, Pads. Tu non sarai la mia Luna.
Tu che illumini tutto con il tuo sorriso, sarai il mio Sole. Va bene lo stesso?"
Gli sussurrò.
Gli occhi argentei davanti a lui, da cui non aveva distolto lo sguardo un secondo, si sgranarono e socciudendosi si fecero più vicini.
Come mai si stanno- ? Oh.
 Due labbra umide e cade si posarono sulle sue.
All'inizio Reums rimase immobile come paralizzato, ma pia piano rispose al bacio.
Quello che era partito come un cadido posarsi di labbra, si trasformò in un bacio vero e proprio.
La mano di remussi fiondò ne capelli di Sirius e li tirò leggermente, facendolo gemere.
Remus ne approffittò passando la lingua prima sulle labbra schiuse e poi-

Aria fredda gli colpì il viso umido e accaldato.
Gli ci vollero un paio di secondi per capire cosa fosse successo. Sirius era caduta dalla scopa. Nella foga del momento le gambe gli avevano ceduto facendolo finire faccia aterrra sul prato.
Ora era lì, con un espressione inebetita sul volto e gli occhi sfocati.
Non appena si ripresero tutti e due, incrociarono lo sguardo per un paio di secondi per poi scoppiare a ridere insieme.
Mentre guardava l'espressione gioiosa sul volto di Sirius, Remus non potè fare a meno di pensare che finchè avese avuto il suo Sole con sè, sarebbe andato tutto bene.


La mattina dopo:

"Beh, quindi?"

"giuro che c'ero quasi Prongs! secondo me, un giocatore professionista ci riuscirebbe sicuramente!"

"Oh, quindi questo è un modo carino per dire che hai perso la scommessa! SEGNA WORMTAIL! Lo sapete cosa vuol dire? Sirius devi pagare pegno! Penitenza! Nudo!"

"Aspetta, aspetta! Prongs! PRONGS!".


                                   


                                            
                                           Salve a tutti!
Questa è la mia prima storia su Harry Potter, prima di tante!
 Spero che vi piaccia e, come al solito ogni commento è ben accetto!
                                                  Bye-Bye
                                                    Lilith
   
 
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