DI FASCICOLI PERDUTI, TAZZE
DI CAFFE’ E CRISI
D’ISTERIA
2
Marzo, Sala Castor, Sede dell’Ordine dei Guardiani
In quella calma
mattinata di Marzo dove, come per
miracolo, si poteva scorgere il sole in cielo senza la presenza di
nuvoloni
grigi o di presagi di pioggia, i Guardiani parevano essere influenzati
da
quell’atmosfera quasi idilliaca. Tuttavia, come eccezione
alla regola, Steven
McKinnon camminava, con aria stizzita, verso la Sala Castor dove, ad
aspettarlo, avrebbe trovato sua figlia Amelia e il neo-Capitano della
Squadra
Pollux, Lucifer Novak. Steven ammirava il ragazzo, nonostante lo
trovasse a
volte un poco altezzoso, ma in testa ancora si domandava come mai il
giovane
fosse stato spostato dalla gestione della sua squadra, la Apollo, a
quella di
una nuova. Sbuffando, l’uomo giunse finalmente alla sua sala
e, entrando, notò
subito sua figlia e il bel capitano – anche qui, ancora non
capiva come mai
fosse così amato dalla maggior parte delle Guardiane e da
una piccola parte dei
Guardiani. Entrambi i Capitani stavano esaminando alcune cartelle,
circondati da
altri documenti. Sul tavolo, si trovavano anche due tazze e una
caffettiera
fumante, che fece subito capire all’uomo che la scelta
sarebbe andata per le
lunghe. Il ragazzo, non appena vide con la coda dell’occhio
l’uomo, gli sorrise
leggermente, irritando ancora di più Steven.
-Signor
McKinnon, pensavamo di doverla aspettare
ancora per un po’ ma, a quanto pare, ci ha sorpreso. Spero
non le dispiaccia,
ma io e Amelia abbiamo già cominciato ad osservare i
possibili candidati. –
spiegò il corvino mentre il Guardiano più vecchio
si accomodava vicino ai due.
Nel vedere tutti i fascicoli presenti sul tavolo, Steven
sbuffò.
- Prima di
decidere i possibili membri, dobbiamo
discutere del tuo vice-Capitano, Lucifer. – il tono con cui
pronunciò quelle
parole fece capire subito al Capitano dell’Apollo che, per
quel pomeriggio,
avrebbero fatto a meno delle formalità. Nel sentire nominare
il suo secondo in
comando, Amelia si fece avanti.
- Avevate
già qualche idea per… -
-Zalmis.
–
- Seth.
–
Nello stesso
istante, Lucifer e Steven avevano fatto due
nomi diversi, guardandosi poi in cagnesco e in quel momento la giovane
Guardiana si pentì di essersi offerta di aiutare suo padre.
-Seth si rifiuta
di farmi da Vice e lo sappiamo
entrambi. Zalmis è la scelta migliore. –
spiegò Lucifer ma Steven scosse la
testa.
- Tu potrai non
ricordartelo, ma è stata la persona
più vicina a te nel tuo periodo e per questo è la
persona più fidata che hai al
momento. –
- Non mi ascolta
normalmente, figurati durante una
missione! Io non glielo chiedo! – esclamò il
Capitano dell’Apollo e Steven
sospirò, cercando di mantenere il controllo.
- Lucifer, tu e
Seth condividete il passato e, anche
se tu non lo ricordi, ti è stato molto vicino. La
lealtà che ha lui nei tuoi
confronti è superiore a chiunque altro. Quindi questa
è la decisione, ti
ricordo che io sono il Responsabile della Pollux adesso, ergo si fa
come dico
io. – a quelle parole, l’ormai ex-Capitano
dell’Apollo fece per ribattere, ma
lo sguardo duro di Steven gli fece subito cambiare idea. Amelia,
alternando lo
sguardo tra i due leggermente imbarazzata, cercò un modo per
cambiare
argomento.
- Va bene, Seth
Burton sarà il nuovo Vice-Capitano
della Squadra Pollux e Zalmis potrà essere l’altro
tuo consigliere. Siamo già a
tre membri per la squadra, contando anche Daniel. Altre idee?
– domandò la
bionda cominciando a guardare tra i fascicoli. Non appena lesse dei
nomi che si
trovavano sopra delle cartelline, si affrettò a gettarle di
lato con una
smorfia. Tuttavia, il gesto non passo inosservato agli occhi del
Legilimens,
che prese in mano le due cartelle. Non appena lesse i nomi, un leggero
ghigno
apparve sul suo volto.
- Voglio loro
due in squadra. – esclamò il corvino e
Amelia gemette, appoggiando la testa al tavolo.
- Chi sarebbero?
– domandò Steven e il ragazzo gli
passò le cartelle, dove si poteva benissimo leggere
“J. I. L. Whitmore” e “A.
I. Jansen”.
- Uno
è uno storico, l’altro lavora sul campo,
sappiamo tutti e tre che sono elementi validi e che potrebbero essere
dei buoni
membri. Io li voglio. E poi, cara Lia, sarai anche felice di levarteli
dai
piedi per un po’, no? – fece Lucifer volgendo lo
sguardo verso la bionda, che
sembrava pensare a quella proposta “allettante”.
Con un’alzata di spalle fece
capire il suo assenso e i tre poterono andare avanti con le scelte.
Dopo altre
due ore, che erano passate con tazze di caffè rovesciate,
file perduti (“dove è
finito il faldone di Frieda?” “Chi lo
sa..:” “Lucifer! Lei sarà nella tua
squadra, piantala di fare l’imbecille!”) e
imprecazioni varie, i Guardiani
erano arrivati agli ultimi tre posti.
- Io proporrei
qualcuno dei nuovi. – disse Steven e i
due più giovani lo guardarono.
- Vuoi mandare
al macello tre reclute che non sanno
niente di missioni e robe varie? Papà, capisco che non ami
tanto i novellini,
ma così è un po’ troppo… -
disse Amelia e il padre le lanciò un’occhiataccia.
- Solo uno di
quelli che ho in mente è completamente
nuovo, delle altre due solo una è andata in missione e
l’altra è già in una
squadra. – continuò, prendendo tre fascicoli dal
gruppo e passandoli al
Capitano, che li lesse attentamente.
- Talia Eastwood
la conosco, è un ottimo elemento e
potrebbe fare al caso nostro… Georgiana non è mai
stata da qualche parte, dovrò
chiedere a Seth se ha voglia di controllarla, e per finire…
Jonathan O’Connel? –
non appena lesse quel nome, Lucifer inarcò un sopracciglio e
il Capitano della
Castor annuì.
- Non ha ancora
una squadra ma è valido, ha passato
l’addestramento
di Seth in un annetto scarso. È un magi-ingegnere, ma se
dovrete viaggiare
nelle epoche potrebbe essere utile. –
- Allora
affiderò anche lui a Seth, spero non gli dispiaccia
tanto. – replicò il corvino mentre, accanto a lui,
Amelia storse leggermente il
naso: il carattere dell’Istruttore non era di certo uno dei
più amabili,
affidargli delle reclute avrebbe causato un omicidio di massa, ma
questo a
Lucifer non sembrava importare. Dopo aver scritto i nomi dei nuovi
membri sopra
una pergamena, i tre si alzarono.
- Perfetto. A
questo punto, non ci resta che andare a
chiamarli, faremo subito la riunione introduttiva, così
verranno subito
informati. Amelia, recati nelle Serre, di solito a quest’ora
raccolgono le
piante per gli antidoti e per l’Infermeria, quindi troverai
qualcuno; per i
restanti mandiamo dei gufi. All’Istruttore Burton ci
penserà Lucifer. – a quelle
parole, Lucifer cominciò a negare, rifiutandosi
completamente di andare dal suo
migliore amico, spaventato solo dall’idea di ricevere una
testata dall’altro.
Alla fine, fu Steven a recarsi dall’Istruttore.
- Credete che
funzioneranno? – domandò Amelia e i due
Guardiani annuirono. Non avevano altra scelta: dovevano trovare quelle
pietre.
ANGOLO
AUTRICE
Ma buonsalve, da
quanto tempo! Arrivo qui con questo
piccolissimo prequel che sto progettando da un po’ di tempo.
Per il vero
capitolo purtroppo dovrete aspettare ancora un attimino, ma sto
ricominciando a
buttare giù idee. Colgo anche l’occasione per
ricordare a chi non mi ha ancora inviato
le risposte di farlo, altrimenti dovrò escludere i
personaggi e non ho tutta
questa voglia. Ci vediamo al capitolo! Bacioni,
__Dreamer97