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Autore: 8iside8    29/06/2021    0 recensioni
La battaglia contro Voldemort è conclusa da settimane e il mondo magico cerca di riprendersi e di piangere i suoi morti.
Harry e Ron devono iniziare il corso per diventare auror, mentre Ginny ed Hermione frequentano l'ultimo anno in una Hogwarts piena di ricordi dolorosi.
Per essere più vicini al Ministero, Harry e Ron vivono al numero 12 di Grimmauld Place. Qui fanno una scoperta sorprendente...
Ritroveranno i Malandrini e scopriranno un Sirius Black inedito...
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Dopo la II guerra magica/Pace
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Lunedì.  
 
Ron correva su e giù per le scale con una fetta di pane tostato in bocca.  
≪Ron! Muoviti!≫ urlava Harry dal piano terra, pronto da dieci minuti ≪Non possiamo fare tardi il primo giorno!≫ 
L'amico urlò qualcosa di poco chiaro dal piano superiore.  
Harry si era vestito comodo e aveva ai piedi una borsa con dentro dei fogli di pergamena, boccette d'inchiostro, penne d'oca e i due libri della prima parte del corso per Auror. Dopo la prima settimana avrebbero avuto il test preliminare, che avrebbe scremato una parte dei partecipanti, ma non era preoccupato. C'era tanta magia oscura che non conosceva, ma dopo Voldemort e i suoi horcrux, cosa mai poteva temere? Era quasi elettrizzato all'idea di poter conoscere altre magie oscure, per il solo gusto di sconfiggerle. Come chi va in cerca delle mosce per il puro piacere di schiacciarle.  
Ron arrivò ansante dalle scale, anche lui vestito comodo e con una borsa in spalla. Harry rise, perché l'amico aveva appena mandato giù la fetta di pane tostato che si era trascinato in giro per la casa.  
Uscirono velocemente e attraversarono la strada, mentre il numero dodici di Grimmould Place si assottigliava e spariva. Si erano infilati nei cespugli dall'altra parte della strada e girarono su loro stessi in un sincrono perfetto.  
Le orecchie di Harry furono investite dal caos tipico del Ministero della Magia alle prime ore del mattino. Aprì gli occhi e si lasciò trascinare, insieme a Ron, dalla folla. Si recarono dal guardiamago, che lasciò loro due targhette per identificarli come studenti del corso per Auror. Come facevano tutti, il guardiamago gli guardò di sfuggita la cicatrice. Ormai il suo volto era noto non solo per essere sopravvissuto a Voldemort e per averne provocato la caduta, ma anche per aver messo fine alla sua esistenza.  
Ron si fissò la targhetta e uscì seguendo Harry. Presero l'ascensore più vicino e giunsero agli uffici degli Auror, dove una strega dall'aria severa coi capelli chiusi in uno chignon strettissimo, stava scorrendo una lista scritta su una pergamena. Le persone già presenti erano gli Auror nel loro ufficio e un paio di ragazze che Harry non aveva mai visto. Una bionda, quasi bianca di capelli, e una con i capelli color nocciola. Insieme a un gruppo di Guardavano sia Harry che Ron con aria avida, entrambi erano famosissimi, soprattutto dopo la Battaglia di Hogwarts, e tutti li fissavano entrambi. Ron finalmente godeva dalla fama che non aveva mai raggiunto in famiglia e a scuola. Non quanto avrebbe voluto.  
In pochi minuti l'ufficio si riempì di aspiranti Auror.  
La strega alzò lo sguardo dalla pergamena e li fissò uno per uno.  
≪Salve. Sono Athena Wishlife, Auror da circa vent'anni. Sarò la vostra docente nella prima settimana del corso. Lunedì prossimo affronterete la prima prova pratica, ma nell'attesa avrete una prima parte di istruzione. Chi non supererà il test di lunedì prossimo venturo, sarà scartato dal corso vero e proprio. Questa settimana ritenetelo un corso preliminare. La mattina svolgeremo le lezioni di teoria e al pomeriggio quelle di pratica. Chi supererà la prova di lunedì, verrà assegnato a un Auror di riferimento che sarà il suo mentore. Quello che diremo il vostro mentore ed io, sarà vangelo per voi, perché dovete avere chiaro che le nostre esperienze sono al di sopra di qualunque cosa abbiate affrontato voi.≫ si fermò guardando Harry. Sembrava imbarazzata, ma lui decise di tacere. Aveva sconfitto Voldemort, ma di magia oscura ce n'era tanta che ancora ignorava, la signora Wishlife aveva ragione, anche davanti al famoso Harry Potter.  
≪Detto ciò,≫ riprese lei ≪seguitemi nell'aula di addestramento.≫ e partì a passo di marcia verso un lato dell'ufficio.  
L'aula aveva dei banchi identici a quelli che avevano occupato a Hogwarts e si accomodarono tutti con la sensazione di non aver mai lasciato la scuola.  
 
Durante tutta la mattinata la signora Wishlife aveva parlato delle arti oscure nel contesto storico attuale, spiegando le differenze dal passato. Se prima i dissennatori erano stati alleati del Ministero, ora erano creature a cui dare la caccia e allontanare dalle aree babbane, perché troppo ricercati nella comunità magica per trovare cibo a sufficienza.  
Dopo questo inizio molto "scolastico", Harry, Ron e gli altri studenti tornarono nell'atrio del Ministero, per accomodarsi nella locanda interna a pranzare.  
L'insegna recitava: Calderone Ministeriale. Ron fece strada e furono accolti da un uomo in divisa porpora che li guidò a un tavolo. Ordinarono le pietanze e le attesero con in mano due burrobirre  
≪Stavo pensando...≫ disse Ron posando la bevanda sul tavolo ≪Quei ricordi che abbiamo trovato... Sei sicuro di voler scoprire di chi siano e cosa contengano?≫ 
≪Sì.≫ rispose Harry posandosi allo schienale della seduta ≪In realtà, temo quello che posso trovare, ma ormai ho questo pensiero fisso.≫ 
≪Sì, lo capisco... Ma dove lo troviamo un pensatoio? O ci sono altri modi?≫ chiese Ron. Era chiaro che la tranquillità, senza misteri da risolvere, non gli si addiceva.  
≪Non so se esistano altri modi, ma sono convinto che una soluzione la troveremo.≫ poi Harry si fermò. Dalla porta del locale era entrato qualcuno.  
≪Ragazzi!≫ li salutò con entusiasmo il signor Weasley.  
≪Papà!≫ rispose Ron, facendogli cenno di sedersi con loro.  
≪Sapevo di trovarvi qui.≫ sorrise lui sedendosi ≪Come va il corso?≫ 
≪Per ora solo teoria, dopo pranzo faremo una prova pratica.≫ rispose Ron.  
≪Interessante il corso, un po’ noioso l'inizio, ma credo di percepirlo così perché nella guerra abbiamo avuto a che fare con le creature di cui ha parlato la signora Wishlife nella lezione.≫ rifletté Harry.  
≪Sì, beh,≫ sospirò il signor Weasley ≪purtroppo sono le creature che Athena preferisce. Giganti, dissennatori... Ha perso familiari per colpa loro, quindi vuole che le sue reclute siano ben informate.≫ 
La guerra aveva levato molto a tanti, era ciò che lasciava l'amaro in bocca nonostante la vittoria.  
Nel pomeriggio, Harry e Ron affrontarono delle creature oscure. Sembrava di essere tornati a difesa contro le arti oscure, con Remus. Fu dura rivivere le lezioni di Lupin, con una sostituta tanto algida, ma a fine giornata non erano troppo stanchi.  
Rientrati a Grimmould Place, fecero una cena a base di panini col tacchino e burrobirra. Fu proprio al primo boccone, che Harry si bloccò: era tornato Leo, con la risposta di Ginny legata alla zampetta.  
 
Caro Harry,  
qui a Hogwarts cerca di tornare alla normalità e noi che abbiamo combattuto la battaglia di Hogwarts, stiamo aiutando gli insegnanti. L'aria che si respira è strana. Parti del castello non sono riparabili, le maledizioni dei Mangiamorte hanno rovinato pesantemente muri e torri, ma sono dei monumenti ai caduti. La preside McGranitt sta facendo fare delle targhe con i nomi di chi ci ha lasciato e la trovo una bellissima idea.  
Dopo aver letto la tua lettera, ho parlato con la McGranitt e le ho spiegato dei ricordi. Secondo me dovresti vederli e lei si è data disposta a prestarti il pensatoio. Chiede solo che tu venga non prima di sabato a prenderlo, perché la prima settimana di scuola è complicata quest'anno e la tua presenza farebbe impazzire gli studenti. Sei il grande Harry Potter, in fondo. 
Ti amo, Harry, ricordatelo sempre.  
 
Harry rilesse per tre volte la missiva. Il contenuto era già chiaro la prima volta, ma le seguenti erano per godere della grafia di Ginny e della consapevolezza che quelle parole erano per lui e solo per lui. Sì, sabato sarebbe andato a Hogwarts e avrebbe visto la sua ragazza ed Hermione. Sì, era perfetto.  
   
 
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