Videogiochi > Genshin Impact
Segui la storia  |       
Autore: Mitsuki no Kaze    02/07/2021    1 recensioni
[Modern + Reincarnation AU - ZhonVen + Multishipping - Possibile aumento di rating]
Dal testo:
"Sta lì, fermo, a rimirare la scultura. Rappresenta un fanciullo con le mani a coppa davanti al viso, come se tenesse nei palmi giunti un uccellino e lo stesse spronando a volare.
Zhongli lo osserva per ore.
[...]
La sua espressione si distende e torna a occhieggiare la fotografia rappresentante l'iconografia del suddetto dio. È un uomo seduto in una sorta di trono, il volto celato da un cappuccio e in un mano aperta, sul palmo regge un cubo."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Venti, Zhongli
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2


– Non ci hai raccontato com’è andato l’appuntamento della settimana scorsa! –
Beidou si lascia cadere su un lato del divano in pelle mentre pronuncia quelle parole e la sua iride rossa brilla, quando si punta su di lui.
Zhongli si irrigidisce sulla poltrona, era riuscito a evitare l’argomento per abbastanza giorni da sperare che fosse stato dimenticato.
Ningguang si siede a sua volta, sfila le scarpe e distende le lunghe gambe lasciandosi sfuggire un verso di sollievo. Anche i suoi occhi si rivolgono verso di lui.
– Una serata carina – risponde con tono vago. – Lui è simpatico, suona, canta… gli piace la musica insomma. –
– È un musicista? – chiede la bionda rovistando nel porta tabacco e preparandosi la pipa.
– Non lo so, non ci siamo detti le professioni. –
– Come mai? – lo incalza Beidou, pronta a leggere ogni sua minima espressione.
Zhongli scrolla le spalle.
– Per una qualche regola del primo appuntamento – spiega con evidente disagio. – Abbiamo evitato di darci informazioni personali, anche se l’ho riaccompagnato a casa alla fine. –
– Sembra navigato – commenta Ningguang mentre tira una boccata dalla pipa. – È abituato agli appuntamenti online. –
– Avete scopato? – sghignazza invece la castana.
– Certo che no – ribatte lui indignato.
La bionda concorda, mentre soffia una boccata di fumo. Cambia posizione e si distende, poggiando la testa sulle gambe della compagna.
– Lascialo fare, se non sono andati a letto la prima sera vuol dire che hanno entrambi intenzioni serie. –
– Non lo so… c’è qualcosa che mi puzza – riprende Beidou squadrandolo con la sua iride rossa, mentre accarezza i capelli di Ningguang. – Nascondi qualcosa. –
L’uomo non risponde, si limita a mettersi più comodo sulla poltrona sperando di apparire disinvolto ma il suo piano non sembra funzionare perché la bionda si volta verso di lui, lo osserva per un po’, poi si rialza a sedere.
– Dimmi che hai pagato il conto – mormora mentre raccoglie i capelli e li lega in uno chignon che dovrebbe essere disordinato ma che su di lei sembra un’acconciatura di alta moda – per questo motivo lui e Beidou l’hanno sempre invidiata, forse anche un po’ odiata.
Zhongli non risponde. La sua espressione affranta sembra valere più di mille parole, perché Ningguang si porta una mano al viso. È raro che si prenda un giorno libero dal lavoro, si starà sicuramente chiedendo perché debba passarlo in sua compagnia ad ascoltare come rovina tutti gli appuntamenti romantici della propria vita.
– Cos’altro hai combinato? – ghigna l’altra sapendo bene che non è stato solo quello a rovinare la serata.
Lui solleva gli occhi, distogliendo lo sguardo.
– L’ho scambiato per un ragazzino – ammette non avendo via di scampo.
La risata di Beidou risuona per l’appartamento, mentre si getta sul divano, assieme agli improperi di Ningguang che si alza in piedi, scalza, e minaccia di tirargli contro una scarpa.
– Dimmi che gli hai almeno scritto per rimediare! – esclama, in mano la decolté nera e lucida.
Lui solleva le mani, un po’ in segno di resa, un po’ per difendersi da quell’arma improvvisata.
– No! Non penso voglia uscire ancora con me dopo il disastro di quella sera! –
– Potevi almeno fare un tentativo! Chiedere scusa! – ribatte ma abbassa la scarpa e ritorna a sedersi.
– Hai almeno controllato se ti ha scritto? – domanda la castana, rialzandosi dal divano e asciugandosi l’angolo dell’occhio.
– Perché avrebbe dovuto? – chiede ingenuamente.
– Controlla! –
La voce imperiosa di Ningguang non ammette repliche e Zhongli si arrende. Prende il cellulare dalla tasca del cappotto – lasciato all’ingresso sull’appendiabiti – e cerca nell’app.
– Ah. –
– “Ah” cosa? –
Beidou ha ripreso a ridere in sottofondo.
– Mi ha scritto il giorno dopo. –
E questa volta la costosissima scarpa di Ningguang lo colpisce in pieno petto.
 
~
 
– Resterai spalmato su quel tavolo ancora a lungo? –
Il tono di Kaeya prova a essere serio ma non riesce a trattenere una risata quando la sua unica risposta è un lamento.
Venti non ha intenzione di muoversi, vuole restare così lungo disteso su uno dei tavoli del pub. Che il suo migliore amico lo prenda in giro, rida di lui, non gli importa.
– Quei tavoli servono per i clienti, non dovresti occuparli così – interviene Diluc e sa, anche se non può vederlo, che ha stampato in faccia il suo sorrisetto risolutore. Ma lui non ha intenzione di cedere.
– Io sono un cliente! – ribatte. – È mio diritto stare qui. –
– I clienti pagano, lo sai? – continua il rosso. – Il tuo conto ha raggiunto da poco i tre zeri. –
Quelle parole lo fanno sollevare dal tavolo, schiena dritta e occhi sgranati.
Maledetto Diluc e maledetto sorriso risolutore. È riuscito a tirarlo su dal ripiano del tavolo.
– Intendi che prima degli zeri c’è un’altra cifra? Cioè in totale devo pagare almeno mille mora? –
– Già. –
Venti si getta di nuovo sul tavolo piagnucolando e Kaeya si siede accanto a lui, poggia un gomito sul tavolo e accogli il viso nel palmo.
– Davvero ti sei ridotto così per un tipo che hai visto una sola volta? – domanda con tono paziente, paterno oserebbe dire. – Un tipo che ha fatto davvero una figura misera, se posso dire la mia. –
Lui si contorce sul tavolo, lamentandosi.
– Sto impazzendo per questo! Dovrei non volerlo vedere più, invece gli ho riscritto… E lui mi ha ghostato! –
– Qualcosa di lui deve averti colpito o non saresti qui a tormentarti – commenta Kaeya incrociando le braccia al petto e guardandolo con curiosità.
– A parte l’inizio e la fine, è stata una bella serata – ammette smettendo di agitarsi.
Deve riconoscere che non poteva etichettare Zhongli come caso umano. Quegli individui sono un disastro per tutto l’appuntamento, mentre lui lo era stato solo nella prima e nell’ultima mezz’ora. Per questo motivo gli aveva concesso il beneficio del dubbio.
Il messaggio nemmeno visualizzato nella chat dell’app di incontri però sembrava sbeffeggiarlo.
Come aveva fatto a cedere a un tizio che non portava il portafoglio a un appuntamento?! Al primo puntamento, per giunta! Nella sua esperienza chi partiva già con l’idea di aver pagata la cena, o il dopo cena che fosse, non portava niente di buono.
E no, non credeva che fosse una dimenticanza. Anche quella era una scusa che aveva visto usare fin troppe volte.
Anche se Zhongli sembrava davvero dispiaciuto… Quindi… Forse… lo aveva davvero dimenticato il portafoglio…
No, non poteva cedere a quella faccia da cane bastonato. Quel tizio sapeva solo recitare molto bene.
Mentre è perso nel flusso dei suoi pensieri, sente Kaeya dire qualcosa che suona come:
“Sssh lascialo in pace, sta parlando con se stesso.”
Decide perciò di mettere da parte i suoi pensieri e rivolgersi ai due amici, ancora davanti a lui.
– Secondo voi, ha davvero scordato il portafoglio o era una scusa? –
Ok, forse non aveva proprio messo da parte i proprio pensieri.
– Per me è solo un idiota – commenta lapidario Diluc. – Ha scordato per davvero il portafoglio. Se avesse voluto approfittarsi di te, non lo avrebbe fatto solo con il conto ma avrebbe tentato di ottenere qualcos’altro anche dopo. –
Venti capisce subito che si sta riferendo a quando lo ha riaccompagnato a casa e al fatto di non aver tentato nessun approccio, nemmeno un bacio.
Kaeya invece arriccia il naso.
– Secondo me l’ha fatto di proposito. Ma è un imbranato e non ha saputo chiederti di passare la notte assieme. –
E nemmeno quella è una conclusione da scartare.
Questa volta si abbandona sulla sedia, gettando la testa all’indietro.
– Devo comunque togliermelo dalla testa – dice e il suo telefono vibra nella tasca della giacca.
Lo prende e lo sblocca senza reale interesse, apre la notifica sovra pensiero, poi presta attenzione al display e… grida.
– Mi ha risposto! Dopo una settimana mi ha risposto! –
 
~
 
Kaeya deve ammettere che Zhongli ha buon gusto. Il ristorante Wanmin è il migliore a Mondstadt in fatto di cucina di Liyue e ottenere un tavolo è molto difficile perché il locale è davvero piccolo. Lui e Diluc sono riusciti a prenotare un tavolo solo per una sorta di gentilezza tra ristoratori.
La risposta alla sua curiosità giunge quando al tavolo del bellimbusto e di Venti giunge Xiangling, giovane e dotatissima chef del ristorante. A giudicare dal modo in cui parlano sembrano anche buoni amici.
– Pensi che Klee stia bene? –
Diluc non lo guarda negli occhi quando gli pone la domanda ma rimesta con le bacchette la sua zuppa gioiello.
– Stai facendo il papà agitato? – lo prende in giro ma non riesce a fare a meno di sorridere. – È con Jean e Lisa, starà beneone! –
– Lo sai che non mi piace che stia con Lisa – borbotta e questa volta solleva la testa per guardarlo negli occhi.
Kaeya a quel punto smette di controllare il tavolo di Venti e dedica tutta la sua attenzione al marito.
– Con lei c’è Jean – gli ricorda. – Non le insegnerà niente di… strano. –
Diluc non risponde e ritorna alla sua zuppa. Le rughe sulla sua fronte gli fanno capire che non si è per niente rilassato. Allunga perciò una mano e la poggia sulla sua.
– Klee sta bene. Starà facendo impazzire quelle due, lo sai pure tu – e lo vede ridere. – Pensiamo a goderci questa serata, ok? È la prima che ci prendiamo per noi da quando siamo genitori! –
– Non pensavo che fare i babysitter sottocopertura a Venti e al suo nuovo ragazzo fosse considerato una serata romantica – ribatte Diluc ma il sorriso non è scomparso dal suo viso. Anzi il suo pollice ha iniziato a carezzare il dorso della sua mano.
– Alla fine credo che se la stiano cavando da soli – mormora Kaeya sporgendosi in avanti.
Bacia lentamente le labbra del marito, sentendole calde contro le proprie. Il respiro di Diluc si infrange contro il suo viso e pensa che non ci sia niente di più bello, di più giusto di quello.
Poi sente Venti gridare e l’idillio finisce.
Un gemito affranto sfugge dalle sue labbra, mentre il suo unico occhio rotea verso l’alto. Cosa diamine è successo a quel nano bevitore di vino a tradimento.
– Scotta, scotta, scottaaa! – lo sente piagnucolare.
– Te lo avevo detto che i jueyun chili erano piccanti – la risposta pacati di Zhongli è un adorabile contrapposizione al panico dell’amico.
– Non pensavo così piccanti! – si lamenta ancora Venti.
Keaya non può fare a meno di ridere, ridere sonoramente. E non si accorge che in quel localino piccolo piccolo la sua risata attira l’attenzione di tutti.
Quando smette una decina di occhi sono puntati su di lui.
Anche – e soprattutto – quelli di Zhongli.
Accidenti, si è fatto beccare.

 
Angolo autrice: Sto aggiornando dopo una settimana, incredibile xD Sembra che io sia riuscita a dare un minimo di ordine alle mie attività e spero che diventi anche un ritmo continuo per le prossime settimane.
Purché voi lo sappiate, la fanfic è scritta fino al capitolo 7 e vado aggiornando qui via via che mi porto avanti con i capitoli :) E se ve lo state chiedendo, sì Zhongli farà disastri per qualche altro capitolo, ancora :D
((SKS Geo daddy, ti voglio bè))
Spero che questo capitolo (e al parentesi Kealuc) vi sia piaciuto! Recensioni sempre apprezzate 
🥺
Un bacione e a presto!
~ Sel 
🧡

 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Genshin Impact / Vai alla pagina dell'autore: Mitsuki no Kaze