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Autore: Meramadia94    04/07/2021    3 recensioni
[Scuola di Polizia]
Harris desidera diventare comandante. Per farlo deve togliere di mezzo sia Lassard che l'odiato Mahoney. Per farlo organizza un piano per far passare il primo un pessimo comandante ed il secondo un incapace. Purtroppo, a causa di questo piano, durante una retata, Mahoney rimane ferito e dovrà lottare contro la morte. Harris, pur facendo finta di niente, rimane sconvolto per l'accaduto ed inizia a provare un serio rimorso di coscienza. Quando la sua responsabilità viene a galla, viene cacciato dalla polizia. Riuscirà il capitano a riscattare il suo nome e dimostrare il suo sincero pentimento?
Scritta in società con Marlena-Libby
Genere: Angst, Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- L'abbiamo presa prima che salisse su un volo diretto alle Bahamas.- fece Tack riferendosi alla donna che Proctor ( tramite Harris) aveva suggerito loro come persona informata sui fatti su quello che era successo al loro amico. Se ne stava seduta senza dire una parola, per certi versi pareva annoiarsi - Nella valigia aveva almeno un milione di dollari in contanti.- 
- Le avete letto i suoi diritti?- fece il capo della polizia. 
Callahan fece cenno di no con il  capo. 
- Ha parlato di avvocato non appena ci ha visti arrivare.- fece la poliziotta - Ha tentato di scappare, ma si vede che ha appena iniziato a portare i tacchi alti.- 
- Ad ogni modo è chiaro che vuole metterli in pratica...- fece Hightower. 
- Non dirà una parola finchè non avrà un avvocato.- fece Hooks. 
Ed in quel momento Jones immaginò TUTTI gli scenari possibili ed immaginabili che potevano, per quanto ne sapeva anche in quel preciso istante, realizzarsi mentre loro da bravi soldatini seguivano solerti le procedure che dicevano, non interrogare un sospetto con la violenza, non interrogarlo senza la presenza di un legale, non puoi perquisire la casa di un privato cittadino senza un mandato debitamente firmato da un giudice... Mahoney che veniva fatto scendere a forza da una macchina, mentre si dibatteva e lottava entro i limiti delle forze per difendersi da chi lo stava aggredendo, mentre veniva spinto in uno stanzino buio da cui sarebbe mai riuscito ad uscire senza aiuto dall'esterno... il non sapere dove fosse e cosa gli fosse accaduto lo obbligava a vederlo morire ogni momento, nei modi più atroci. 
Una sensazione atroce, che non era disposto a sopportare un minuto di più. 
Ragion per cui si diresse verso la sala interrogatori. 
- Jones, dove sta andando?- fece il capo della polizia. 
- A fare il mio lavoro: interrogo la sospettata e la faccio parlare.- fece il poliziotto.
Proctor si mise in mezzo, tra Jones e la porta della stanza - Jones, la procedura vieta di interrogare un sospetto dopo che ha esplicitamente chiesto un avvocato.-
- Proctor.- fece Jones - Mettiamo in chiaro le cose. Di ufficiali superiori, protempori o meno, ne arrivano di continuo, cambiano come le stagioni... sai cosa non si può sostituire come se fosse una cosa vecchia o passata? Un amico. Un vero amico. Uno che si prenderebbe un proiettile per te ogni giorno, magari dicendo pure grazie.- nel dir così si scrollò la presa del tenente dalle braccia - Io vado lì dentro e mi faccio dire dov'è il mio collega. 
Se dopo mi vuoi arrestare fai pure.- 
Proctor guardò il capo della polizia come per dire '' Signore, mi aiuti almeno lei'', ma questi si limitò a sorridere. Era sempre più persuaso di aver fatto la migliore delle scelte nel mettere il sergente Mahoney al timone. Come aveva precedentemente detto ad Harris, chiunque ( o quasi) era in grado di imparare le procedure d'arresto, a caricare e scaricare una pistola, persino a sostenere gli esami di guida... ma c'era una cosa che non si imparava dai libri o dal servizio  sul campo. La capacità di ispirare lealtà. 
E Mahoney ci riusciva in un modo che non aveva mai visto in quasi trent'anni di servizio. 
Jones entrò nella stanza dove Tiffany aspettava seduta ed abbassò le tendine. E chi lo aspettava fuori sapeva benissimo il perchè. Ma nessuno osava parlarne apertamente con gli altri. 
- Ho chiesto un avvocato.- fece la donna - non intendo dire una parola finchè non arriva.- 
- Un avvocato.- fece Jones - E credi davvero che lui ti aiuterà? Nell'ipotetico caso che chi ti ha pagata te ne stia mandando uno. Vedi carina, ora ti dico come stanno le cose: tu hai aiutato non so bene chi a far sparire un agente di polizia. Ed è per questo che hai ricevuto un cospicuo compenso. Per loro tu il tuo lavoro l'hai fatto. Ergo, non ti devono più nulla.
Nella seconda ipotesi... l'avvocato vi difende tutti, ma tu sei l'ultima ruota del carro. E' su di te che scaricheranno tutte le responsabilità.- 
- Non puoi saperlo.- fece la donna, anche se iniziava a spaventarsi davanti a quelle prospettive. Ormai erano più di due ore che aveva contattato lo Sciccoso per dirle che la polizia l'aveva arrestata, per chiedergli di mandarle un avvocato, ed ancora non si faceva vedere nessuno. 
- Sei complice di rapimento. E...- ingoiò un rospo grande quanto l'ego di Harris per dire quella parola - forse dell'omicidio di un poliziotto...- 
'' No ti prego Mahoney non farmi questo ti prego'' 
- Avrai un mucchio di grane prima con noi e poi con i federali.- fece Jones - e credimi cara, quando avremo finito con te... supplicherai di essere rinchiusa per il resto dei tuoi giorni in un carcere federale.
A te la scelta.- nel dir così mise sul tavolo la foto che nel loro database raffigurava Mahoney - E' il mio collega di pattuglia. Ed è anche l'amico più caro che ho... e fidati quando ti dico che farò DI TUTTO... per riaverlo con me.- 
- Che vuoi fare, picchiarmi?- fece la ragazza con un'espressione strafottente. 
- Quello è il piano b.-
- Se mi tocchi ti denuncio.- 
- Non m'importa.- fece Jones - Non c'è NIENTE che non farei per riavere indietro il mio migliore amico. Quindi ecco come stanno le cose: se collabori, convinco il capo della polizia a cercare un accordo con il procuratore, ti farai sette anni invece di venti, e appena esci ti facciamo avere un biglietto per il sud-america. 
Se invece lo troviamo cadavere ti assicuro...- fece Jones con uno sguardo più eloquente di mille parole. 
La ragazza tacque, pensando a che cosa fare. 
...
...
...
Harris non era rimasto con le mani in mano. 
Si era ricordato di una cosa che gli avevano spiegato in accademia, parlando di rapimenti e di ostaggi. Quando si nascondeva qualcuno, era consigliabile scegliere un posto con una siepe alta, un muro di cinta, degli alberi, qualunque cosa potesse costringere chi stava cercando l'ostaggio ad avvicinarsi alla casa per poterla vedere. 
Per cui aveva contattato l'ufficio del catasto, per controllare tutte le case, magazzini, ed edifici abbandonati che corrispondevano a tale descrizione... e lì aveva avuto un altro lampo di genio. 
C'era una villa alla periferia della città, sequestrata anni prima alla criminalità organizzata. Un posto perfetto per nascondersi. I poliziotti ottusi avevano sempre avuto del resto la presunzione di credere che una volta '' bruciato'' un nascondiglio i criminali non lo usassero più, e di conseguenza nessuno si prendeva più il disturbo di controllarlo. 
'' Perchè no in fondo...''- pensò Harris dirigendosi verso quella villa. Era davvero strano... quando era capitano, non aveva mai avuto l'idea di andare a cercare informazioni, prove ed indizi per suo conto, verificare le sue fonti e non aveva mai avuto idee così brillanti. Si era sempre e solo preso il merito di idee ed illuminazioni avute da altri. 
In quel momento realizzò che non aveva mai davvero creduto in sè stesso, ne come poliziotto ne come uomo. Altrimenti non avrebbe avuto nessun motivo per comportarsi in quel modo.
Ma non ne aveva motivo. In fondo era riuscito a mettere insieme da solo una montagna di prove ed indizi validi. 
Forse in fondo sarebbe potuto  essere davvero un buon capitano ed un eccellente poliziotto, riuscendo a dimostrare a tutti i signor no che avevano dubitato di lui QUANTO si erano effettivamente sbagliati. 
Come Mahoney ed i suoi amici. Erano imbranati, maldestri, nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo bucato su una manica di agenti che si erano arruolati a causa di circostanze particolari... ma erano la squadra fiore all'occhiello della scuola dall'anno del loro diploma.
'' Ma ormai è andata così. Non lamentarti, tu stesso ti sei causato questo dolore.''- con questi pensieri entrò. I suoi passi lo portarono ad una porta semi aperta... e ciò che vide gli gelò il sangue nelle vene. 
Mahoney era immobilizzato su un lettino accanto al quale c'era un carrello pieno di strumenti chirurgici... il poliziotto si dimenava come poteva nel disperato tentativo di liberarsi mentre un tizio aveva una siringa con l'ago pericolosamente vicino al suo collo. 
Gli bastò vedere quella siringa piena di non sapeva cosa per capire che le cose stavano per mettersi male per il suo ex subalterno. Senza farsi vedere afferrò un tubo di metallo a terra e colpì il malvivente dritto alla testa. 
Mahoney era sul punto di svenire per il dolore e per l'emorragia causata dalla ferita aperta.
- Tranquillo Mahoney, tranquillo...- fece Harris prendendo un bisturi dal carrello per poi slegarlo dal lettino. Poi gli tolse il bavaglio dalla bocca - Tutto bene....?- 
- Si... si...- fece il sergente ancora provato dal dolore e dallo spavento - penso... penso di si... se non conta l'infarto che stavo per....come... come ha fatto di bello a trovarmi...?- 
- Alla tua età ero poliziotto, qualcosa so farlo anch'io...- fece Harris aiutandolo a sedersi con cautela - ora però dobbiamo andarcene da qui... ce la fai a stare in piedi?- 
Mahoney scese piano dal lettino e provò qualche passo per poi barcollare. 
- Ok, lo prendo per un no...- fece Harris facendolo sedere sul pavimento. Aprì un armadietto ed afferrò delle garze, del disinifettante, ago e filo elastico, tutto quello che poteva servirgli per medicare alla buona la ferita del poliziotto, per poi abbrancarlo. 
- Appoggiati a me.- fece l'ex ufficiale. Mahoney si sentiva troppo frastornato per replicare ed obbedì, lasciando che il suo ex superiore lo portasse via da quella specie di mattatoio.
Dovevano andarsene da lì quanto prima era possibile. 
Cosa non del tutto facile, visto e considerato che a breve lo Sciccoso sarebbe tornato, per godersi lo spettacolo, e si sarebbe accorto subito che Mahoney non era dove sarebbe dovuto essere  e che qualcuno lo stava aiutando a scappare. 
Solo che Mahoney era troppo debole per potersi allontanare, e se per un malvivente un ostaggio ferito era quasi un peso morto, figurarsi per un civile che stava  tentando di portar via un ferito da un luogo pericoloso. 
'' Accidenti se solo avessi preso un taxi o una macchina a noleggio...''- pensò Harris. 
Doveva pensare alla svelta ad un modo per risolvere la situazione. 
A quel punto gli venne un'idea. Pensò allo scantinato della casa. Si sarebbero nascosti lì, il tempo di far credere allo Sciccoso e ad i suoi complici di essersela filata. Motivo per cui spalancò completamente una finestra e buttò giù una corda fatta con i drappi delle tende. 
 -Vieni, riposiamoci un po' qui- fece Harris dopo averlo condotto in cantina ed aver bloccato la porta con degli scatoloni molto pesanti pieni di chissà che cosa.
-Grazie per essere venuto a salvarmi!- sorrise Mahoney malgrado il dolore che gli stava tormentando il fianco... e ne era sicuro, gli stava salendo la febbre - Ma perché sta facendo tutto questo per me dopo che l'ho fatta licenziare?-
Harris lo guardò sbigottito. Mahoney era la vittima in tutta quella situazione. Prima della sua ambizione, e poi di quella dello Sciccoso, e si stava persino preoccupando di come avesse perso il lavoro - Non è stata colpa tua, ok? Solo mia. Se mi fossi comportato in modo diverso tutto questo non sarebbe successo- poi prese coraggio e buttò fuori quello che in tanti anni da che si conoscevano non aveva mai avuto il coraggio di dirgli. 
O forse voluto, perchè gli avevano insegnato che lamentarsi, sfogarsi o frignare quando qualcosa non andava come voleva era l'arma dei deboli e dei perdenti... tutto quello che non aveva mai voluto essere... e che invece era diventato proprio per non aver accettato l'idea che tutti, prima o poi, avevano bisogno di parlare con qualcuno della propria angoscia.
-Tu e gli altri siete molto uniti, siete come una famiglia. Anch'io avrei voluto avere tutto questo, ma ho finito per dimenticarmene per colpa di quello che ho vissuto in Accademia e della mia ambizione. Volevo così tanto diventare comandante che ormai non mi importava più di niente! Non ho neanche pensato che il mio piano avrebbe potuto farti rischiare la vita! Mi dispiace così tanto, Mahoney!-
 Mahoney sorrise commosso a quelle parole. Quelle parole che aveva sempre voluto sentire dal suo capitano, il perchè di tutta quella rabbia, quell'odio... quel '' mi dispiace'' che voleva tanto sentirsi dire e che da solo dimostrava quanto fosse stupido sprecare altro tempo ad odiarsi - Capitano, io la perdono. E vedrà che lo faranno anche gli altri. Deve solo dare loro un po' di tempo. Parlerò io con loro e con il capo-
Harris era semplicemente sconvolto -Cosa?! Davvero vuoi perdonarmi?!-
Mahoney sorrise -Certo. Credo che lei sia davvero pentito e poi... Tutti meritano una seconda possibilità, no?-
 Harris commosso si asciugò una lacrima. Quello che una volta era stato il suo sottoposto più odiato ora aveva l'aria di un angelo salvatore, che lo stava prendendo per mano per aiutarlo ad uscire dall'inferno-Di questo ne riparleremo... Ora cerca di riposare un po'. Appena farà buio ti porto via da qui.- 
Mahoney sorrise e si accoccolò per terra su un vecchio materasso, mentre Harris si tolse la giacca e gliela mise addosso, come se fosse una coperta per farlo stare al caldo. Poi si mise di guardia, controllando Mahoney di quando in quando, per evitare che la situazione gli sfuggisse di mano di quando in quando.
Aveva già il sospetto che Jones gli avesse distrutto la macchina per punirlo di quanto aveva fatto al suo amico... ed aveva ancora negli occhi l'immagine inferocita del poliziotto che gli prometteva disgrazie se al suo collega fosse successo altro per causa sua... non voleva davvero immaginare COSA gli avrebbe effettivamente fatto se Mahoney si fosse aggravato di colpo mentre erano assieme. 
  
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