Libri > Grishaverse
Segui la storia  |       
Autore: BeaBia92    06/07/2021    1 recensioni
Un giorno iniziato come tanti altri e che poteva certamente concludersi come tutti gli altri, se non fosse che la storia è ambientata in un periodo in cui persone dotate di poteri e denominati Grisha, non possono considerarsi al sicuro in nessun luogo, neanche in quella che loro chiamano casa.
Questa è la storia prequel di una giovane ragazza Grisha che riesce a penetrare inesorabilmente la corazza e il cuore di un altro Grisha, che apparentemente potrebbe risultare distante, incapace di provare emozioni, insomma un Grisha che ispira reverenza e timore. Sì, avete capito bene, mi sto riferendo al noto Oscuro, o meglio a Kiril, come si faceva chiamare a quel tempo.
Altri però lo avrebbero in futuro conosciuto anche come Eretico Nero.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Darkling, Sorpresa
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 9 - Fuga

Dalla battaglia di Ryevost passò un altro mese e inizialmente andò tutto benissimo, soprattutto per i Grisha.

Acclamati come vincitori, anche se la maggior parte non aveva partecipato attivamente allo scontro, non venivano più ignorati, o peggio demoralizzati, isolati o perseguitati per il solo fatto di essere nati con i poteri.

Quella era una situazione sconosciuta per loro, ma anche piacevole.

Piano piano però si andò deteriorando qualcosa, l’esercito di umani presenti a Ryevost avevano visto le capacità del Grisha oscuro e anche loro ne erano rimasti inevitabilmente impressionati.

Purtroppo non tutti in senso positivo.

Ed è qui che iniziarono i problemi.

Si riscontrarono di nuovo casi di violenza contro i Grisha più o meno isolati o addirittura casi in cui gli umani si rifiutavano di vendere loro qualcosa da mangiare.

Sempre più suoi simili riportavano queste allarmanti notizie ad Aleksander.

Anche il Grisha oscuro aveva notato un certo cambiamento nei suoi riguardi.

Ora lo chiamavano esclusivamente l’Eretico Nero e le riunioni del consiglio a cui poteva partecipare erano sempre meno.

Qualcosa decisamente non stava andando per il verso giusto.

La pace apparente era durata fin troppo poco.

Quando attraversava i corridoi del Grande Palazzo avvertiva le occhiate e percepiva i mormorii delle persone, alcune lo guardavano terrorizzate e distoglievano subito gli occhi puntandoli altrove se lo incrociavano; altri, e si trattava della minoranza al momento, sostenevano il suo sguardo senza apparente timore.

Come ad esempio il generale incompetente.

Nonostante non avesse vinto lui la guerra aveva mantenuto inspiegabilmente la sua carica militare e bazzicava spesso nei dintorni del palazzo.

In Aleksander andava espandendosi un senso di allarme, non tanto per lui, che sapeva benissimo come difendersi, era più preoccupato per i suoi simili e inevitabilmente per Luda.

I rapporti sui continui soprusi a discapito dei Grisha erano all’ordine del giorno e nessuno faceva niente per impedirlo.

A loro chiaramente non importava.

A palazzo cercavano inoltre di non fargli giungere certe voci, ma lui aveva i suoi informatori, tra cui umani fidati che simpatizzavano per i Grisha ed erano più che lieti di aiutarli. Anche se erano in questi casi portatori di cattive notizie.

Aleksander contrariamente al solito non aveva un piano, vedeva tutto il suo duro lavoro andare in frantumi, l’influenza che aveva avuto fino a poco tempo fa sulle più alte cariche del Grande Palazzo andava deteriorandosi.

E aveva decisamente dei sospetti su chi potesse esserne l'artefice.

Avrebbe potuto sfidare quando voleva quel generale, ma il Grisha oscuro era consapevole che così facendo avrebbe solo potuto peggiorare la situazione.

Inoltre questa era la condizione a Os Alta, non poteva parlare invece per tutta la nazione di Ravka.

Era qualcosa di radicato negli umani, il non fidarsi completamente del prossimo.

Un giorno gli giunse la notizia che avrebbero addirittura cominciato a rastrellare alcune città di Ravka, in cerca di tutti i Grisha conosciuti per portarli non si sapeva esattamente dove.

Le condizioni si inasprivano sempre più di ora in ora, non c’era niente che lui potesse fare se non mettere in salvo più suoi simili possibile.

Era imperativo in questo momento tornare alle vecchie abitudini, quelle di nascondersi e di non farsi notare.

Era solo una momentanea resa, sarebbero tornati un domani più forti di prima.

E stavolta non avrebbero fallito. Lui non avrebbe fallito.

Fosse stata anche l’ultima cosa che gli restava da fare, dopotutto gli anni lo avevano reso solo più paziente e testardo.

 

Quel giorno il Grisha oscuro aveva ricevuto una pessima notizia, infatti, era stato informato di un possibile rastrellamento nella città di Sikursk, situata a sud-est rispetto alla capitale.

Era stato fatto tutto il possibile per impedirgli di venire a conoscenza di quella comunicazione e lui lo aveva saputo solo per puro caso.

La preoccupazione per quella notizia era dovuta al fatto che sua madre si trovava proprio lì, almeno stando alle ultime informazioni che aveva avuto sul suo conto.

In ogni caso anche altri Grisha erano in pericolo e avrebbe dovuto trovare il modo di avvisarli.

Aleksander riuscì a defilarsi dal Grande Palazzo, anche se era pieno giorno e raggiunse l’appartamento nella città bassa, curandosi chiaramente di passare il più inosservato possibile.

Appena ebbe oltrepassato la porta controllò dalla finestra che nessuno lo avesse seguito fin lì.

Non voleva assolutamente attirare l’attenzione sulla sua amata e metterla ancora più in pericolo.

Se solo a palazzo fossero venuti a conoscenza di quel forte legame, di sicuro qualcuno ne avrebbe approfittato.

Quando Aleksander fu certo della sicurezza di quella casa, si girò verso Luda.

Era ferma in piedi dall’altra parte della stanza ed era in lacrime.

Gli si strinse il cuore a vederla in quelle condizioni, doveva essere successo qualcosa di molto grave perché lei avesse una simile reazione.

“Hanno ucciso Leya..” gli spiegò con voce rotta.

Il Grisha oscuro accolse quella notizia con estremo rammarico, Leya era una delle più promettenti chiamatempeste che avesse mai visto e si era battuta bene a Ryevost, non si era risparmiata.

“Le hanno tagliato la gola e l’hanno lasciata lì per strada come se fosse spazzatura..”

Aleksander strinse le mani a pugno, era orribile quello che era capitato a quella Grisha.

Questo rendeva ancora più evidente la minaccia e l’urgenza di allontanarsi da quel posto.

“Com’è possibile, Aleksander?” Luda scuoteva la testa, come se non fosse all’altezza di digerire quella terribile notizia “Perché non ci è concesso vivere un po’ in pace?”

Aleksander non aveva una risposta giusta da darle, se non che nel mondo esistevano purtroppo tante persone malvagie e senza scrupoli, ma anche individui che non accettavano chi era diverso e questo solo perché era stato insegnato loro così.

I pregiudizi erano difficili da sradicare completamente.

Lui lasciò che Luda si sfogasse, la teneva abbracciata stretta a sé, il suo mento appoggiato delicatamente sopra la testa di lei.

Quanto avrebbe voluto che quello fosse sufficiente a proteggerla, non desiderava altro che tenerla al sicuro e non farle provare quel genere di emozioni.

Lentamente la ragazza Grisha si calmò, avere lui vicino l’aiutava. Inoltre con il capo appoggiato al petto di lui le consentiva di sentire il suo battito del cuore, calmo, forte e regolare.

Solo in quel momento Luda si rese conto che Aleksander doveva essere andato da lei per un motivo. Doveva essere successo qualcos’altro per farlo accorrere in quel modo e in pieno giorno.

Non avevano in programma di incontrarsi, o perlomeno non fino a tarda sera.

Aveva corso un rischio.

Gli chiese spiegazioni rimanendo ancora in quella posizione, non ancora pronta a sciogliersi da quell’abbraccio. Lui le raccontò quello di cui era venuto a conoscenza.

“Ho bisogno che qualcuno vada ad avvisare Baghra..” continuò Aleksander, il tono lasciava trasparire la sua apprensione.

Solo con lei si lasciava andare in quel modo e non celava quello che provava veramente, perché sapeva che lei avrebbe compreso tutto. Con lei non aveva più paura di mettersi a nudo.

“Ci vado io..” si offrì Luda senza esitazione.

Lei sapeva quanto contasse la madre per lui, era l’unica altra Grisha con il suo stesso potere.

Gli aveva detto più volte che non era solo, e lei lo intendeva veramente, ma solo la madre poteva comprendere anche il lato magico di Aleksander.

Lui si staccò dall’abbraccio per guardarla. Gli occhi scuri di lui non mostravano altro che ammirazione, amore e preoccupazione.

“E’ troppo pericoloso..” stabilì scuotendo la testa.

“Neanche qui sono più al sicuro, Aleksander..” gli fece notare lei “E’ meglio che me ne vada e in questo modo avrò qualcosa da fare..” cercò di convincerlo.

Aleksander era decisamente combattuto, era restio a lasciare che Luda andasse in giro da sola.

Lui intendeva trovare il modo per allontanarsi definitivamente dal Grande Palazzo e raggiungere con lei uno dei rifugi.

Da quella base avrebbero in seguito potuto procedere alla ricerca di un amplificatore.

Nonostante la situazione lui non aveva smesso di cercare in biblioteca e aveva trovato due valide alternative, che avrebbero permesso a Luda di diventare ancora più forte e di vivere una vita più lunga rispetto a quella che aveva ora.

“D’accordo..” concesse lui riluttante alla fine “Se vedi però che la situazione diventa troppo pericolosa ti chiedo di andartene via senza esitare..”

“Mi conosci..” disse lei semplicemente e lasciando intendere che sarebbe stato difficile per lei fare una cosa del genere. Come lui non era solita ad arrendersi facilmente.

“Non voglio stare in pensiero più di quanto sia necessario..” gli aveva preso dolcemente le mani fra le sue e la guardava negli occhi chiari.

“Ti prometto che farò attenzione..” dichiarò seriamente.

Prima di lasciarsi si scambiarono un bacio profondo e appassionato, come se in quel contatto potessero trasmettere tutto l’amore che provavano l’uno per l’altra.

Chissà quanto tempo sarebbe passato prima che si potessero rivedere.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Grishaverse / Vai alla pagina dell'autore: BeaBia92