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Autore: Flofly    08/07/2021    1 recensioni
*COMPLETA*Una visione alternativa e decisamente serpeverde del quarto anno e del torneo tre maghi. Tra adolescenti e non in preda agli ormoni, Voldermort sta riorganizzando la sua rinascita, in una spirale di cupa violenza che affonda i suoi tentacoli da molto lontano. Dramione con risvolti decisamente angs e una Narcissa Malfoy sempre più Black. OOC per alcuni personaggi principali ( aggiornamento 17 maggio 2022: ho eliminato tutte le scene grafiche di sesso e ora il rating è passato da rosso ad arancio. Qualche piccolo modifica qui e lì ma niente di sconvolgente)
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Potentia Par Vis'
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L’autunno non era mai stata la sua stagione preferita ,ma negli ultimi anni era arrivato davvero ad odiarla. Non poteva mettere il naso fuori dal castello che veniva travolto da quello stupido ammasso di foglie in tutte e sfumature dell’oro,del rame e di tutti quei colori caldi e avvolgenti che gli facevano venire sempre in mente i suoi capelli e i suoi occhi screziati di miele.  L’inverno si che era una bella stagione: neve, regali di natale e rami secchi.
A peggiorare il tutto ci si erano messe le lezioni del nuovo insegnante di Arti Oscure, anche noto come Maledetto Orbo Pazzo. Quello era sicuramente fuori di testa, non c’era alcun dubbio, e il fatto che gli fosse stato permesso anche solo di mettere piede in un’aula piena di studenti avrebbe dovuto far dubitare della sanità mentale di quel vecchio Babbanofilo di Silente. Ancora una volta lo stemma Grifondoro, o Auror, o quel che diavolo fosse era riuscito a far vincere il biglietto d’oro a qualcuno che avrebbe meritato come minimo un soggiorno a vita al San Mungo. E poi avevano addirittura il coraggio di lamentarsi di Piton , che al confronto era un fulgido esempio di compassione e magnanimità. O, almeno si limitava solo a minacciare di avvelenarli, non di usare Maledizioni Senza Perdono.
Tutti pensavano che lo studente che avesse risentito maggiormente di tutti della lezioni sulle Maledizioni proibite fosse stato Longbottom. Il povero piccolo Neville, così provato dalla vita. Ma si ,diamogli anche il té corretto col whiskey incendiario al povero piccolo mentecatto piagnucolone, pensò con stizza Draco scendendo furiosamente le scale causando la rovinosa caduta di almeno un paio di matricole. Ovviamente non si degnò di scusarsi.
Nessuno aveva per un attimo che anche per loro potesse essere difficile guardare un essere che urlava dal dolore della Cruciatus. O forse, semplicemente, non interessava. Erano Serpeverde e in gran parte Purosangue e di certo abituati a lavare i panni sporchi in famiglia.
L’unica che si era accorta del suo pallore durante la dimostrazione era stata ovviamente lei, la Granger. E questo lo faceva infuriare ancora di più. Aveva capito che doveva iniziare ad impegnarsi di più con l’Occlumanzia o sarebbe stato un grosso guaio per tutti.
Odiava l’autunno. Odiava Malocchio Moody.Odiava Hogwarts e soprattutto odiava la maledetta so-tutto-io più bella della scuola. Più volte durante le lezioni di Ruf, quando la Grifondoro non perdeva occasione per ribadire a tutta la classe come la sua superiorità su ogni tema o articolo mai pubblicato sull’argomento fosse evidente anche ai ciechi e ai sordi, era stato tentato di alzarsi e baciarla con forza. Per farla stare zitta, certo, ma anche per sentire il tocco caldo e vellutato delle sue labbra contro le sue. Immaginava la sua bocca che si schiudeva lentamente per accoglierlo e la punta della lingua che prima timida e poi sempre più invadente si faceva strada nella sua.
Chissà che sapore aveva…
Peccato che queste fantasticherie si fossero tradotte in due pessime esperienze. La prima era dovuta al fatto di non riuscire più a mantenere un contegno, finendo, secondo le parole di Blaise e Pansy,ad assomigliare sempre più a Weasley. E quello già era grave. La sua deliziosa migliore amica, però, aveva deciso di ribadire il concetto durante la lezione, facendogli scivolare una mano nei pantaloni e letteralmente strizzandolo quando si era resa conto che la sua fantasia stava diventando troppo vivida.
Solo grazie ad anni di allenamento aveva evitato di lanciare un urlo che avrebbero sentito anche ad Hogsmeade…
“Tu sei pazza”- era riuscito solo a ringhiare, chinandosi sotto il banco nel vano tentativo di fare finta di cercare qualcosa nella sua borsa. Di certo non avrebbe dato occasione a quei dannati Grifondoro di vederlo soffrire a quel modo. Per un attimo si chiese se Pansy l’avesse danneggiato permanentemente. Era meglio anche per lei che non fosse cosi. Era davvero anche nel suo interesse che fosse perfettamente funzionante.
Lei non si era affatto scomposta, sorridendogli con aria di compassione.
“E tu ridicolo”
Dal che ovviamente era nata un’accesa discussione che aveva portato alla seconda questione: venti punti in meno a Serpeverde e una nota personale al suo direttore di casa. Che l’aveva guardato con un misto di compassione e pena. Perfetto.
Poi c’era stato l’incidente con Malocchio Moody, Quello ormai celebre in tutta la scuola, quando era stato trasformato in furetto, provocandogli non solo un dolore lancinante nel fisico ma soprattutto nell’animo. Avendo dovuto passare dei giorni in infermeria, erano stata avvisata anche la sua famiglia Perfetto. Doppiamente perfetto.
Fanculo la Granger e tutta Grifondoro.
Aveva sentito i tacchi di sua madre ancora prima di vederla, già da quel rumore poteva dire che fosse davvero infuriata. Madame Pomfrey, povera illusa, tentò di imporre la sua autorità sull’infermeria quando Narcissa aveva chiesto seccamente a tutti i presenti di uscire, ma era bastato un sopracciglio alzato sotto un elegante cappellino blu oltremare per far uscire la vecchia infermiera seppur borbottando incessantemente.
Una volta fatti evaporare tutti, sua madre si era seduta accanto al suo letto,chinandosi a dargli un bacio sulla tempia, ancora calda. Draco aprì gli occhi e sorrise alla madre...fino a quando questa non lo schiaffeggiò sul lato del corpo non coperto dalle bende
“Ahia! Ma come? Io sono moribondo e tu mi tratti cosi? Per fortuna che sei venuta da sola”- mugolò petulante, in cerca di comprensione.
“Non provarci neanche. Ti rendi conto di come mi possa essere sentita? Di quanta paura ho avuto? Poteva esserti successo di tutto… lui…. “ ma si interruppe.
Draco si era sentito confuso. In fondo, sebbene fosse completamente pazzo, Moody era pur sempre un professore di Hogwarts e un Auror. Fuori di testa, ma non sembrava credibile che avrebbe mai potuto uccidere uno studente. In pieno giorno per giunta.
Neanche Silente avrebbe potuto giustificarlo.
Narcissa si era morsa le labbra, quasi a volersi impedire di dire qualcosa. Poi aveva parlato in fretta e a bassa voce: “ Devi stare attento, tesoro mio, già te l’ho detto. Quest’anno devi stare più attento che mai. E smetti di girare attorno a quegli stupidi Grifondoro.Trovati un hobby.”.
Stava per aggiungere qualcosa quando, tallonati dall’infermeria stizzita, suo padre era rientrato nella stanza insieme a Piton e Silente.
Appena capto che Lucius stava rientrando nella stanza, Draco aveva chiuso gli occhi, stringendo per un attimo la mano di sua madre, che lo aveva guardato perplessa.
Con un sospirò rassegnato, però, sua madre non lo aveva deluso neanche in quell’occasione.
Sorridendo. chiese se non fosse evidente che Draco avesse bisogno di riposo. Cosi come Madame Pomfrey desiderava tanto, aveva aggiunto, sbattendo gli occhi azzurri.
Di fronte ad una tale ovvietà, nessuno aveva potuto ribattere.
Al sicuro in quella bugia neanche troppo grande, Draco si  era finalmente rilassato, sprofondando realmente in quel sonno che desiderava cosi disperatamente. Mentre perdeva contatto con la realtà gli era sembrato  di sentire un tocco leggero sul braccio, diverso da quello di sua madre, ma aveva troppo sonno per cercare di capire chi fosse. Sapeva che con questa seconda bravata ben presto sarebbe arrivato il biglietto che lo convocava nella prima uscita possibile ad Hogsmeade ed era ben conscio di quello che significasse. Ma per il momento non aveva la forza di preoccuparsi e si arrese al torpore dolce provocato dalle pozioni.

 ***


Mentre in infermeria la Pomfrey cercava di valutare quante possibilità ci fossero di uccidere due genitori e farla franca, nella Sala Comune di Grifondoro un’attonita professoressa McGranitt stava facendo i conti con un’infuriata Hermione Granger tra gli sguardi basiti dei suoi compagni di casa.
“Signorina Granger, io capisco bene che possa essere rimasta sconvolta dalle azioni precipitose e direi avventate …” - tentò con poco sforzo la Professoressa 
“Avventate? Avventate? Ha trasfigurato uno studente !”- continuò ad urlare Hermione.
“A onor del vero non ha trasfigurato uno studente a caso, ma ha solo reso giustizia alla vera forma di Malfoy. Cioè, è stato epico”- sghignazzò con poco tempismo Ron sgomitando con un altrettanto divertito Harry 
“Ronald!”- ruggì Hermione, facendo sbiancare il rosso che preferì ritirarsi camminando all’indietro sino a sedersi accanto al fuoco con un cuscino stretto tra le braccia. Harry seguì il suo esempio poco dopo.
Harry Potter,a dirla tutta, si sentiva piuttosto offeso. Lui da lì a poco si sarebbe dovuto cimentare in un’ordalia con un drago sputa fuoco e dei suoi migliori amici una sembrava troppo presa da quel cazzo di platinato nazista e l’altro dai suoi risentimenti personali. Ottimo. Sentiva proprio la necessità di aggiungere altro dramma alla sua già complicata vita.
La McGranitt sospirò, chiedendosi se fosse possibile che Severus avesse ragione e che avrebbero dovuto dare delle Pozioni anti ormoni a tutta la scolaresca, mischiate al succo di zucca.
Scosse la testa cercando di scacciare quel pensiero così allettante, riacquistando in fretta il suo normale tono efficiente e calmo:
“Come ho già detto, signorina Granger, l’azione del professor Moody è stata un unicum nel suo genere e non si ripeterà in alcuna sua forma . No, signor Finnegan, in nessuna forma e maniera. Inoltre,il signor Malfoy, se a qualcuno interessa, “- seguirono un coro di mugugni piuttosto disinteressati -” si riprenderà presto. Da voi mi aspetto che non peggioriate in alcun modo la situazione”
Fece una pausa per far entrare bene il concetto nella testa di adolescenti molto poco collaborativi. Quanto fu certa di aver squadrato ogni singolo studente in quella stanza, decise di regalare una piccola anticipazione su quello che gli altri direttori era certa avrebbero comunque già fatto trapelare .
“Come forse alcuni si voi già sapranno”- continuò, pregustandosi la reazione di molti dei presenti -“ è consuetudine del Torneo Tre Maghi organizzare un ballo per gli studenti ospiti e quelli dal quarto anno in su. Questo evento è noto come il Ballo del Ceppo.”
Vista la reazione poco entusiasta, e ancor meno scioccata visto che se ne parlottava da settimane, dei suoi studenti, decise di lanciare la bombarda.
Arricciò le labbra con soddisfazione, prima di aggiungere con un sorriso:
“Ci saranno dei balli tradizionali obbligatori, prima di lasciarvi liberi con degli urlatori professionisti che sono certa saranno di vostro gradimento. Si , Johnson ?”
“In che senso tradizionale, Professoressa?”
“Quanti sensi pensi possa avere questo termine nella nostra lingua, signorina Johnson? “- replicò la McGranitt “ Tradizionali significa balli con passi codificati e che dovrete imparare. Le lezioni inizieranno nel mese di novembre “
“Questo novembre? Tra meno di una settimana”
“E’ davvero questa la tua domanda, signor Finnegan?”
Mentre Seamus sbiancava visibilmente, il terrore iniziò a diffondersi sui volti dei presenti ed in particolar modo della parte maschile della platea. I gemelli erano gli unici rilassati, consci che come al solito avrebbero girato la situazione a loro vantaggio 
Harry Potter sollevò la mano, ma non ci fu neanche bisogno di parlare.
“Si, Potter. Ovviamente sono obbligatori. E ovviamente come Campione dovrai aprire le danze insieme alle altre tre coppie. Questo,ovviamente, implica che tu abbia una dama. E per orgoglio personale gradirei che fosse di Hogwarts. Ovviamente, per dirlo ancora una volta e farvelo entrare bene in zucca .Ovviamente!”
Tutte le ragazze della sala a parte Angelina , Hermione e Ginny si girarono di scatto . E di colpo Harry Potter, il bambino sopravvissuto, la speranza dei maghi, desiderò ardentemente che la terra sotto di lui si aprisse e lo inghiottisse
Al confronto l’idea dei draghi gli sembrava più che piacevole.
   
 
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