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Autore: Funlove96    13/07/2021    1 recensioni
30 piccoli momenti NaLu... sperando che un certo exceed non si intrometta.
Prompt ispirati alla NaLu Week. Raccolta di Flashfic/One-Shot (non la finisco i tre giorni promesso XD)
Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '30 shades of...'
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12: Books.



"Uff! Argh..." la ragazzina dai capelli bluetti cercava, inutilmente, di afferrare il libro posto sulla mensola dell'antica biblioteca appartenente alla gilda.
Si alzava sulle punte, rischiando più volte di perdere l'equilibrio e cadere, magari trascinandosi qualcuno degli enormi tomi che risiedevano sugli scaffali più bassi dell'enorme libreria in legno di mogano, ma finiva sempre per fallire. La piccola dragon slayer dell'aria stava quasi per arrendersi quando, come una manna dal cielo, l'avambraccio abbronzato del nakama padrone del ghiaccio si fece spazio nella sua visuale, afferrando il libro che ella stessa stava cercando di prendere, Storia della magia curativa, e porgendoglielo poi sorridente.
"Sei ancora troppo piccola per certe cose!" la prese bonariamente in giro sia per la scenetta che aveva avuto luogo, sia perché credeva che, seppure la bluetta di quasi sedici anni fosse molto intelligente e forte, quelle letture fossero davvero troppo pesanti per lei. Intanto non si era accorto -forse perché ci era ormai abituato- della presenza alle sue spalle, dietro uno scaffale, della maga dell'acqua che, con aria contrariata, si guardava intorno, posando più volte lo sguardo su di lui, non dimenticando di scrutare gli altri due che, a poca distanza, battibeccavano -almeno, solo la bionda lo faceva- per via dell'abitudine del rosato, di addormentarsi dappertutto quando era annoiato. E anche stavolta non aveva fatto eccezione, finendo a sonnecchiare su una poltroncina bordeaux accanto a una scrivania su cui erano posate diverse pile di libri...

"Sei sempre il solito! Natsu svegliati forza!" brontolava la bionda, che era a pochissimo dal tirargli un libro in testa, possibilmente uno di quei tomi grandi e pesanti. Magia del fuoco e i suoi usi nel tempo, che si trovava proprio tra le manine diafane in quel momento, sembrava il più indicato, anche se, probabilmente, il dragon slayer avrebbe finito per tentare di mangiarlo, credendo di acquisire più potere per il semplice fatto che parlasse del suo elemento e distruggendo uno dei tesori letterari di cui la biblioteca di Fairy Tail poteva vantare...
"Ancora cinque minuti Lucy..." ripeteva, sonnecchiando, il ragazzo mentre, con la testa pigramente posata sulle braccia incrociate e una leggera bava a circondargli la bocca, era ancora immerso nel mondo dei sogni, e la maga celeste sistemò su uno scaffale il grande libro, sbuffando rassegnata.
"Dolce Gray..." sussurrava come suo solito la signora delle acque, la piccola maga dell'aria leggeva il grande tomo con molto interesse, mentre il mago di ghiaccio fingeva indifferenza alle attenzioni della bella ragazza dai capelli azzurrini, senza riuscire ad evitare però che le guance si imporporassero appena. C'erano tante cose da dire, lui ne aveva, ma ancora una volta non era il momento adatto. Oppure il mago non voleva che lo fosse, semplicemente perché aveva timore. Di cosa poi, forse nemmeno lui lo sapeva...

Era a tutti gli effetti una giornata in pieno stile Fairy Tail, con la differenza che erano appena tornati dalla famosa missione dei cento anni, la quale gli aveva portato via ben un anno... un anno intero in giro per il continente Giltena, ed ora che erano tornati tanti erano stati i cambiamenti. Sembrava quasi come tre anni prima, quando si erano ritrovati a fare i conti con un mondo più avanti di sette anni, un mondo che avevano vissuto senza viverlo realmente...
Anni che mai più sarebbero tornati, anni che gli avevano portato via più di quanto avessero mai immaginato. Da Jude alla fama della gilda, nulla si era salvato, se non quella voglia di tornare in pista, di scalare la vetta e tornare a guardare tutti dall'alto dopo mille peripezie per tornare lassù...
E lo avevano fatto, ai Grandi Giochi avevano mostrato a tutti chi erano i maghi di Fairy Tail, tornando alla ribalta nel solo modo che conoscevano, facendo parlare di sé.
Eppure non era bastato...

Il destino era tornato a ricordargli il conto che aveva deciso di imporre loro. Avevano dovuto combattere ancora per la propria di vita e, sebbene avessero vinto, quel beffardo essere etereo aveva preso qualcosa a cui tenevano. Quella vita futura perduta per salvare tutti. Morta per lasciarli vivere...

"Grazie per aver protetto il nostro futuro..." bisbigliò il rosato, attirando l'attenzione su di lui. Il clima leggero che si respirava, in breve, divenne pesante, quasi insostenibile, avendo tutti ben compreso a cosa si riferisse il drago di fuoco nel sonno...

Quel vuoto che ancora tutti si portavano dentro...

"Natsu..." gli si era avvicinata Lucy posando leggera la mano col marchio della gilda sulla sua, non notando minimamente che gli altri li avessero lasciati soli, uscendo nel silenzio più assoluto. Gray aveva accompagnato la piccola Wendy fuori, portandosi anche Juvia, optando per andare a prendere qualcosa al bancone da Mira, capendo molto bene di essere decisamente di troppo in quella situazione. Non era il solo, Gray, ad avere qualcosa da dire, e se lui era ancora troppo codardo, poteva almeno sperare che il fiammifero spento non lo fosse...
"Lucy..." continuava a invocare il suo nome con ansia e dolore nella voce, procurandole un sordo crack all'altezza del petto, laddove batteva quel cuore che da tempo aveva imparato un ritmo tutto nuovo, ormai indissolubilmente legato a quel ragazzo dagli occhi del colore della pece con dentro quella leggera sfumatura di verde speranza. La stessa speranza che mai aveva fatto mancare ai suoi compagni nonostante, dentro di sé, lui stesso non ne nutrisse quasi più neanche la briciola più piccola...

"Lu..." due gocce d'acqua salata si affacciarono agli angoli dei suoi occhi, infliggendo un'altra stilettata al petto di Lucy, che si inginocchiò di fronte a lui posando la fronte sulla sua, mentre l'altra mano -la destra non voleva lasciare il suo posto, dove intanto le dita di entrambi, in un gesto inconscio, erano finite per intrecciarsi tra loro- dolcemente gli scacciava via le lacrime...

Dopo un poco che stavano così, nel silenzio più assoluto della biblioteca, il mago di fuoco mugugnò qualcosa nel sonno, qualcosa di incomprensibile, che però lei non recepì, perché il dormiveglia la prese come sua vittima, trasportandola nel mondo dei sogni...

La frangia dorata che i suoi occhi, ancora un po' appannati dal sonno e dalle lacrime, gli fecero vedere lo confuse sul fatto che stesse ancora dormendo -e di conseguenza sognando quella cascata dorata- o meno...
Si svegliò quasi completamente contemplando l'immagine di Lucy che giaceva addormentata con la fronte posata sulla sua e in una posizione che, pensò il giovane, non doveva essere molto comoda, e con le dita incastrate tra le sue, che si soffermò a scrutare come se anche solo guardarle troppo potesse sciogliere quel piacevole legame. Ma avrebbe rischiato un bel mal di schiena coi fiocchi così, e per questo Natsu, facendo attenzione a non svegliarla -anche se sembrava avere un sonno bello pesante-, delicatamente sciolse quel piccolo abbraccio tra le loro mani, facendo passare un braccio dietro la schiena e uno sotto le ginocchia, e se la issò addosso, facendole posare il viso sul proprio petto per poi godersi lo spettacolo di lei che riposava tranquilla. Bellissima come ogni singola volta che la vedeva così...
Immerse le dita tra i suoi biondi capelli, tuffandovi anche il naso per catturare una zaffata di quell'aroma di vaniglia sempre così benefico per i suoi sensi, stringendosela addosso, dolce e possessivo come era sempre stato, all'inizio senza capirne il vero motivo, che gli si palesò solo dopo quell'anno di lontananza...
Ogni notte lei tornava a fargli visita nei sogni, tanto bella quanto letale nel dolore che sapeva infliggergli al risveglio e la conseguente consapevolezza di non essere in quel caldo letto di Stawberry Street, dove pensava -erroneamente e se ne accorse in quell'anno- che l'inferno fosse il trattenersi dal toccarla oltre ciò che gli era consentito dall'amicizia che gli aveva bendato gli occhi, e che cadde nell'esatto momento in cui la rivide in quell'arena, ancora più bella di quando l'aveva lasciata...

Sì, l'aveva lasciata, aveva permesso che la sua sicurezza nel fatto che ci sarebbe stata la gilda con lei la facesse soffrire...
E lo aveva permesso ancora e ancora, con la sua codardìa nell'ammettere ciò che ai più nella gilda era già ovvio. Era stato codardo più e più volte: Quando aveva rischiato di perderla per mano di Dimaria o del libro di END, e lo era stato ancora, non solo prima di partire per la missione dei cento anni, ma anche dopo, dato che non aveva ancora il coraggio di dirle qualcosa di più dello staremo insieme per sempre con cui, prima della partenza per Giltena, si era frenato dal dirle cosa celasse realmente il suo cuore di drago. Quel cuore che aveva trovato in quella dèa dagli occhi colmi di stelle la chiave a quella misteriosa serratura. La chiave con la quale aveva aperto quella piccola ma enorme porta che racchiudeva il suo amore. Un tipo molto differente d'amore, da quello che credeva di conoscere...
Si era illuso ancora una volta che quella promessa bastasse, eppure la ricerca ai draghi sacri gliel'aveva quasi portata via. Prima Selene, che l'aveva trasformata in una sorta di divoratrice di uomini, mettendo a dura prova lo stesso autocontrollo che lui aveva allenato per anni, poi quel dannato di suo fratello Ignia, che le aveva messo i suoi occhi maliziosi addosso, ben capendo che usandola avrebbe potuto metterlo alle strette...

Alla fine però erano lì, in un abbraccio che ancora si illudeva di quell'amicizia che era assai di più e... "Mh Natsu..." aprì di poco gli occhi color cioccolato, riconoscendo la sensazione del petto caldo che le faceva da cuscino, mugugnandone il nome del proprietario, che ormai riconosceva fin troppo bene da ogni più piccola cosa, dall'odore di zolfo, che pure adesso le pizzicava il naso, fino al calore del petto ampio in cui si era sempre sentita al sicuro dal mondo, passando per le morbide ciocche color sakura in cui spesso, durante le notti nel piccolo appartamento di Strawberry Street, immergeva le mani entrando in un tunnel di estasi come solo la più antica e passionale danza amorosa al mondo poteva eguagliare, ma anche l'unica cosa che avrebbe mai avuto da lui nella vita...

"Ancora cinque minuti Lucy..." la strinse mentre Morfeo tornava a prenderli entrambi, facendoli riaddormentare in quella posizione forse un po' scomoda -lui addossato alla spalliera della poltrona, con lei seduta sulle gambe e il busto poggiato al suo petto-, e portandoli in un mondo dove gli incubi erano banditi. Un mondo dove il sogno di un amore ricambiato sembrava assai più realizzabile che nella realtà...

Sembrava ...

Gli occhioni color pece si aprirono appena, lasciando vagare per la stanza lo sguardo del neko blu, ancora comodamente acciambellato sull'enorme libro dalla copertina marrone e la scritta Guida alla pesca in acqua dolce dorata. Happy si era addormentato poco prima, quando Gray aiutava Wendy col suo libro e Lucy urlava contro un Natsu appisolato. Posò lo sguardo sulla chioma bionda, ora comodamente adagiata al petto del mago di fuoco, e sorrise sommessamente lasciando che un 'si piacciono!' uscisse ovattato dal muso coperto dalle piccole zampine.
Si stiracchiò graffiando un po' la copertina di quel libro che non gli interessava più -convinto ci fossero le immagini di tanti pesci, dato il titolo, era rimasto deluso nel vedere solo foto di canne da pesca, lenze ed esche varie- e saltò giù atterrando sul pavimento in legno scuro, per poi avvicinarsi ai due e zampettare scavalcando la scrivania e le varie pile di libri per posarsi in grembo alla maga celeste, accoccolarcisi, e aspettare che il sonno tornasse a prendere anche lui, in quella giornata che doveva star volgendo al termine a giudicare dalla luce soffusa che penetrava dalla piccola finestra posta proprio sulla parete dietro di loro, e da cui si vedeva la luce arancione del lampione in strada, appena accesa a causa dell'oscurità della sera appena sopraggiunta...

In fondo, potevano anche stare così ancora cinque minuti prima di tornare a casa...



[1971 parole]



Angolo autrice.
Ed eccomi con un'altra chicca NaLu, che spero tanto vi sia piaciuta!
I miei bambini sono così dolci che non potevo non scrivere di loro in un momento così leggero🥺
Grazie per aver letto e alla prossima!
Ciao❤️
   
 
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