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Autore: My Pride    16/07/2021    3 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Watch my back, I'll watch yours Titolo: Watch my back, I'll watch yours
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: One-shot [ 832 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jason Peter Todd, Damian Bruce Wayne
Rating: Verde/Giallo
Genere: Generale, Slice of Life
Avvertimenti: Hurt/Comfort
Solo i fiori sanno: 10. Dalia: gratitudine.



BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Se quell'idiota aveva programmato di farsi ammazzare, avrebbe potuto trovare un momento e un modo migliore per farlo. Era a questo che aveva pensato Robin quando aveva trascinato quel peso morto di Red Hood verso il lettino medico. L'aveva ripescato in un vicolo, mezzo svenuto e con una ferita da arma da fuoco al braccio destro, ed era stata una fortuna che l'avesse trovato prima lui e non qualcuno dei criminali che infestavano Gotham. Così, dopo avergli fornito un primo soccorso per arrestare l'emorragia ed essersi reso conto che il proiettile l'aveva tutto sommato attraversato da parte a parte, l'aveva caricato sulla propria moto e l'aveva portato di corsa in caverna per potergli prestare le adeguate cure.
    Con Pennyworth in viaggio verso Londra, suo padre impegnato in una missione con la Justice League, Grayson a Blüdhaven,
Drake con i Titani e le ragazze della Bat-Famiglia momentaneamente non disponibili, Todd doveva ritenersi fortunato che lui ne sapesse abbastanza di chirurgia da poterci pensare lui stesso. E mentre prendeva gli strumenti che gli sarebbero serviti, gli parve di sentirlo lamentarsi, lanciandogli una rapida occhiata per incontrare il suo sguardo stranito. Todd ci mise difatti un secondo di troppo per rendersi conto di dove fosse, ma lo vide ben presto sollevare debolmente un angolo della bocca in un sorriso sardonico.
    «
Ehi, ciao... progenie di Satana».
    «Ciao, Todd», esordì il giovane Robin con voce pacata, voltandosi per mostrargli la sottile lama chirurgica che luccicava sotto la fredda luce della caverna. «Sai, non ti conviene fare il sarcastico mentre ho un bisturi in mano».
    «Sai che con quel faccino... non fai paura a nessuno, vero?» lo scimmiottò di rimando.
    «In questo momento nemmeno tu».
    Jason non abbandonò l'espressione vagamente divertita che gli si era dipinta in viso, agitando debolmente la mano sinistra. «Avresti dovuto... vedere l'altro».
    «Mi sembra che sia tu quello con un trauma balistico al braccio», rese noto il ragazzo con un sopracciglio inarcato.
    «Oh, Cristo, Damian... una volta tanto parla come un normale adolescente». Si passò la grossa mano sulla faccia, prima di fare un cenno col capo. «Okay. Fai del tuo peggio... nanerottolo», esalò, e Damian roteò gli occhi con uno sbuffo, intimandogli di stare fermo - e soprattutto zitto - mentre gli stracciava quel che restava della giacca ormai rovinata per occuparsi della ferita che aveva precedentemente fasciato alla bell'e meglio, levandogli la benda con un piccolo scricchiolio di sangue secco.
    Per quanto fosse stato colpito di striscio e non gli fosse rimasto il proiettile conficcato nelle carni, il braccio presentava un solco abbastanza profondo e frastagliato dal quale aveva ricominciato a colare pigramente del sangue, e il giovane Robin si ritrovò ad afferrare delle garze sterili per cominciare a tamponare e ripulire tutto intorno alla ferita prima di poterla disinfettare, anche se aveva dovuto mettere a tacere Todd più volte per le battute sulle sue manine delicate e minacciarlo ancora una volta col bisturi mentre suturava i bordi frastagliati del suo braccio.
    Alla fine la stanchezza aveva avuto la meglio e l'aveva sentito rilassarsi poco a poco sotto i suoi tocchi e, solo una volta
che Todd ebbe chiuso gli occhi, Damian poté lasciarsi sfuggire un lungo sospiro di sollievo. Si lasciò cadere malamente seduto sulla sedia lì accanto, passandosi una mano fra i capelli prima di lanciare uno sguardo al volto addormentato del fratello. Per quanto un po' pallido e con lievi occhiaie dovute alla stanchezza e al sangue perso, era riuscito a portarlo al sicuro prima che accadesse l'irreparabile. Per quanto non andassero molto d'accordo, non si sarebbe mai perdonato se gli fosse successo qualcosa quando Gotham era sotto la sua giurisdizione.
    Odiava ammetterlo, ma lui e Todd erano più simili di quanto volesse dare a vedere. Avevano sempre combattuto con i propri demoni e la propria oscurità, cercando di fare del proprio meglio nonostante l'ambiente in cui erano cresciuti, e avevano continuato a lottare contro gli impulsi che sussurravano alle loro orecchie che il codice morale di Batman era obsoleto e che i criminali dovevano essere ripagati con la loro stessa moneta. Entrambi avevano dovuto, in un modo o nell'altro, dimostrare di essere degni del simbolo che indossavano, entrambi avevano dovuto riscattarsi per le azioni che avevano commesso.
.. entrambi sapevano cosa significasse morire.
    A quei pensieri, Damian scosse la testa per scacciarli in fretta e si azzardò ad allungare una mano verso quella di Jason, stringendola delicatamente nella sua fino ad intrecciare le loro dita. Sentiva il bisogno di una rassicurazione, di sapere che in qualche modo stesse bene, e non si sarebbe mai permesso un gesto simile se l'altro fosse stato cosciente. Ma fu proprio a quel punto che sentì un fruscio, e restò interdetto nell'incontrare ben presto lo sguardo di Todd, vedendolo muovere impercettibilmente le labbra per pronunciare quelle poche parole che il giovane Robin per un attimo pensò di essersi sognato. Grazie, fratellino.





_Note inconcludenti dell'autrice
Allora, cominciamo con due noti veloci. La storia è nata per l'iniziativa #justaquickprick con il prompt "Jason colpito da un proiettile vagante che viene portato alla Caverna da Damian" di ShunDiAndremeda sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia, e anche se non mi convince del tutto, l'idea mi sembrava così carina che non potevo proprio evitare di scriverci qualcosa.
Ho dovuto eliminare per forza di cose tutti i membri della batfamily, altrimenti Damian non avrebbe potuto prendersi cura di Jay come avrei voluto. Ovviamente Damian non è un bambino, ha intorno ai quindici/sedici anni, ed è comunque un ragazzo che impara molto in fretta, quindi non è impossibile che sappia suturare le ferite.
Commenti e critiche, comunque sia, son sempre accetti
A presto! ♥



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