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Autore: CrossoverManZero    19/07/2021    4 recensioni
Akira Fudo è un ragazzo di 16 anni, ma non è come tutti gli altri. Custodisce un oscuro segreto: può trasformarsi in una creatura metà uomo, metà diavolo, Devilman!
Cosa accadrà quando, dopo aver perso la sua famiglia e aver vissuto sette anni in America, deciderà di tornare in Giappone e iscriversi allo Yuei?
Genere: Azione, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Ochako Uraraka, Tsuyu Asui
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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 Saaaaaaaaaaaaaaaalve a tutti! Sono vivo! E sono tornato con un nuovo capitolo! Mi dispiace averci messo così tanto, sono imperdonabile, ma la Real Life non la smette di mettermi i bastoni tra le ruote ed è un miracolo se riesco a trovare un secondo per scrivere. Comunque, in questo capitolo gli studenti della Classe 1°A si troveranno a fare una scelta per il loro futuro come Heroes. Buona lettura!
 
 
 
 
Il mio nome è…
 
 
Nessun POV
Akira si svegliò e, dopo aver fatto colazione, si preparò per andare allo Yuei. I giorni di vacanza post-Festival dello Sport erano terminati, perciò per gli studenti era il momento di tornare a scuola. Purtroppo quel giorno pioveva a dirotto e, non potendo usare la moto, fu costretto a prendere un autobus, già pieno di gente. Ma ad Akira non importava, era abbastanza felice di rivedere i suoi amici e Tsuyu, la sua ragazza. Sorrise a quel pensiero: doveva ancora abituarsi al fatto che stavano insieme. Gli venne in mente quando gli altri lo vennero a sapere: durante un’uscita li avevano visti tenersi per mano e Ashido era partita in uno dei suoi film mentali, chiedendo incessantemente a entrambi se “era quello che pensasse”. Lui e Tsuyu, dopo essersi scambiati un sorriso, si baciarono davanti a tutti, rendendo ufficiale la loro relazione e scatenando rispettivamente l’euforia di Ashido e lo shock di tutti gli altri che iniziarono a tempestarli di domande. Ashido aveva persino fatto una scommessa con Kaminari, vincendola. Akira venne distolto dai suoi pensieri quando uno dei passeggeri dell’autobus iniziò a chiamarlo.
Uomo: “Ragazzo! Ehi, ragazzo! Akira Fudo della Sezione Hero! Ti ho visto al Festival dello Sport! Sei stato grande!”
Akira: “Uh… grazie.”
Subito dopo gli altri passeggieri si accorsero di lui.
Brusio generale: “Tu e quell’altro ragazzo ve le siete date di santa ragione!; Sei più alto di quanto pensassi.; Dovevi proprio esprimerti in quel modo al discorso d’apertura?!; Tu e Midoriya sembravate molto affiatati!; Il discorso che hai fatto quando hai soccorso la tua avversaria, subito dopo averla sconfitta, è stato davvero emozionante! Mi hai commosso!; Bravo! Continua così!”
Akira cominciò a sentirsi un po' a disagio, non essendo abituato a ricevere complimenti. Fortunatamente l’autobus raggiunse la fermata dello Yuei e Akira poté scendere. Poi aprì l’ombrello e si diresse verso la scuola. Ad un certo punto, vide Izuku che camminava poco più avanti, quindi accelerò il passo e lo raggiunse.
Akira: “Ehi, Izuku.”
Izuku: “Oh, ciao Akira. Come va?”
Akira: “Tutto a posto. A parte l’incontro di poco fa con degli “ammiratori”.”
Izuku: “Ti capisco, mi è successa la stessa cosa in treno. È ancora mattina e sono già stanco.”
Akira: “A chi lo dici.”
Continuarono a camminare nel più assoluto silenzio. Poi Izuku si volta verso di lui con un sorrisetto.
Izuku: “Quindi… tu e Tsuyu, eh?”
Akira: “*ridacchia*Eh già. Chi l’avrebbe mai detto?”
Izuku: “Ti confesso che per me è stato uno shock. Non l’avrei mai immaginato.”
Akira: “Beh, Ashido lo sapeva di sicuro se lei e Kaminari avevano addirittura fatto una scommessa. Sai per caso se qualcun altro lo sospettava?”
Izuku: “*fa spallucce*Non so che dirti. Non ci ho fatto molto caso. Ero troppo concentrato nel padroneggiare il One for All. E comunque, le situazioni romantiche non sono il mio forte.”
Akira: “Izuku, io credo… di essermi davvero innamorato. Tsuyu è quella giusta, me lo sento.”
Izuku: “*sorride*Sono felice per te, Akira.”
Akira: “Grazie. E poi ero stanco di uscire sempre e solo con te: non sei il mio tipo.”
Entrambi ridacchiarono alla battuta.
Akira: “Però, seriamente, sono sicuro che anche tu, un giorno, troverai la ragazza giusta per te. *sorride furbamente*E forse è più vicina di quanto pensi.”
Izuku lo guardò senza capire, ma non ebbe il tempo di proferir parola che entrambi sentirono una voce familiare alle loro spalle.
????: “Akira, Midoriya! Buongiorno!”
Si voltarono e rimasero sorpresi nel vedere Iida, con impermeabile e stivali di gomma, correre verso di loro.
Izuku: “Iida?!”
Akira: “Dove diavolo eri finito?! Sono giorni che cer-”
Iida: “Non c’è tempo! Siamo in ritardo!”
Li superò senza smettere di correre. I due si scambiarono uno sguardo confuso per poi inseguirlo.
Izuku: “In ritardo?! Ma mancano ancora cinque minuti al suono della campanella!”
Iida: “Un vero studente dello Yuei deve presentarsi con almeno dieci minuti d’anticipo!”
Sia Akira che Izuku si sentirono un po' a disagio con Iida, sapendo cosa era successo al fratello. Akira, tra l’altro, aveva ricominciato ad avvertire quel brutto presentimento sentito nei giorni scorsi. Una volta entrati, Izuku provò a rompere il silenzio imbarazzante.
Izuku: “Iida, ascolta…”
Iida: “Non preoccupatevi per mio fratello. È tutto a posto.”
Rivolse loro un sorriso rassicurante.
Iida: “Non volevo allarmarvi. Vi chiedo scusa.”
Cominciò ad allontanarsi, per poi fermarsi e voltarsi verso Akira.
Iida: “Oh, Akira, ho saputo di te e Asui. Congratulazioni.”
Akira: “Uh, grazie.”
Riprese a camminare seguito dagli altri due. Una volta arrivati in classe, videro che gli altri studenti erano su di giri.
Ashido: “È pazzesco! Quando si va in televisione cambia tutto! Non sapete quanta gente mi ha fermato per strada!”
Kirishima: “È successo anche a me!”
Hagakure: “Sì, anche a me! Oggi mi fissavano tutti, che imbarazzo!”
Ojiro: “Sai che novità. A te capita sempre.”
Sero: “*depresso*A me invece dei bambini delle elementari hanno cominciato a urlarmi “Non ti scoraggiare! Non ti scoraggiare!”. Giuro che, se lo sento un’altra volta, mi metto a urlare!”
Tsuyu: “Ribbit. Non ti scoraggiare.”
Sero: “AAARGH!!!”
Kaminari: “È bastato un giorno e siamo già delle superstar!”
Mineta: “Per forza, la Yuei è il massimo!”
Akira: “Buongiorno, ragazzi. Vi vedo belli carichi.”
Gli altri lo salutarono, prima che Akira si chinasse verso Tsuyu…
Akira: “Buongiorno.”
…e le desse un bacio a fior di labbra, facendola diventare paonazza mentre alcuni ragazzi sghignazzavano e Ashido sospirava con aria sognante, essendo un inguaribile romantica.
Tsuyu: “*imbarazzata*B-Buongiorno.”
Kirishima: “Accidenti, Akira, non riesco ancora a crederci che tu e Tsuyu state insieme.”
Akira: “Sì, beh, è una cosa nuova anche per noi ma… stiamo facendo progressi.”
Jiro: “Oh, questo è sicuro. E il fatto che pomiciate ogni cinque minuti, come quella volta al parco, significa che fate ENORMI progressi.”
Entrambi i fidanzati diventarono rossi per l’imbarazzo.
Akira: “J-Jiro! Avevi promesso di non dire niente!”
Ashido: “*aria sognante*Aah, è meraviglioso. Sono anni che leggo romanzi rosa, sperando di vivere una vera storia d’amore. E ora che sta succedendo davvero, ho un posto in prima fila! Sapevo che eravate fatti l’uno per l’altra.”
Akira: “*sospettoso*Già, abbastanza da fare una scommessa con Kaminari.”
Ashido: “E ho stravinto!”
Mentre Tsuyu affondava il viso sul banco, imbarazzata, Akira scosse la testa, guardando proprio verso Kaminari intento a tranquillizzare un traumatizzato Mineta, che non sembrava aver accolto di buon grado il fidanzamento tra Akira e Tsuyu.
Mineta: “Il… il mio harem! Il mio bellissimo harem… ha già perso un membro! Il mio harem… il mio harem…”
Kaminari: “Calma, amico, calma. Va tutto bene, non è successo niente…”
In quel momento entrò Aizawa e tutti andarono al loro posto a tempo di record.
Aizawa: “Buongiorno, classe.”
Tutti: “Buongiorno, professore!”
Si accorsero che non aveva più le bende e sembrava guarito, a parte l’evidente cicatrice sotto l’occhio destro.
Tsuyu: “Ribbit. Professor Aizawa, vedo che ha tolto le bende. Mi fa piacere.”
Aizawa: “Recovery Girl aveva esagerato con le medicazioni. Piuttosto, oggi la lezione di orientamento sarà… un po' speciale.”
A quella notizia, gli studenti iniziarono a preoccuparsi, temendo si trattasse di un’interrogazione o un compito in classe.
Aizawa: “Nomi in codice: dovrete pensare al vostro nome da Hero.”
Classe 1°-A: “EVVIVAA!!! FINALMENTE SI FA QUALCOSA DI BELLO!!!”
Aizawa lanciò uno sguardo intimidatorio, smorzando così l’entusiasmo generale.
Aizawa: “La scelta del nome è collegata alla possibilità di essere presi dalle agenzie di professionisti. Ovviamente questo avverrà tra il secondo e il terzo anno, quando avrete sufficiente esperienza per essere d’aiuto. Perciò, per voi del primo anno si tratta solamente di un segno di interesse per prospettive future. Se questo interesse dovesse venir meno prima del diploma, le agenzie hanno tutto il diritto di tirarsi indietro.”
Mineta: “Bah, troppo comodo così!”
Hagakure: “Quindi, anche se ci scelgono, dovremo poi dimostrare di essere all’altezza.”
Aizawa: “Esatto. Ora vi mostro le preferenze che avete ottenuto.”
Sullo schermo comparve l’elenco degli alunni della Classe 1°-A che erano stati selezionati dai Pro Heroes, assieme al numero di preferenze ottenute. Todoroki e Bakugo erano i favoriti, mentre gli altri avevano numeri molto più contenuti.
Aizawa: “Qui sono concentrate su due persone ma, di solito, sono più distribuite.”
Kaminari: “Gaah, che divario schiacciante!”
Aoyama: “I professionisti non hanno proprio occhio.”
Jiro: “Cosa? Prima Todoroki e poi Bakugo?”
Kirishima: “È completamente diverso rispetto al Festival!”
Sero: “Beh, hanno dovuto legarlo per farlo salire sul podio. Fa paura a tutti!”
Bakugo: “Guarda che ti ho sentito! Stai zitto!”
Ashido: “E Akira, allora?! Anche lui fa paura quando combatte, eppure è salito sul podio! E invece guardate là!”
Con gran stupore della classe, Akira aveva il numero di preferenze più basso di tutti.
Ojiro: “CHEEEE?! Una sola preferenza?!”
Sato: “Non posso crederci! Durante il Festival è stato fenomenale!”
Kirishima: “Amico, non sai quanto mi dispiace.”
Akira: “Tranquilli ragazzi, non fa nulla. In fondo, me l’aspettavo.”
Sero: “Io proprio non capisco come fai a restare così disinvolto.”
Kaminari: “Amico, tu non sei umano.”
A quel commento, Akira gli rivolse uno sguardo cupo.
Akira: “Non c’è bisogno che me lo ricordi.”
Kaminari sbarrò gli occhi, capendo di aver fatto una gaffe.
Kaminari: “Oh, porc… uhm… scusami.”
Nel frattempo, Momo si complimentava con Todoroki.
Momo: “Congratulazioni, Todoroki.”
Todoroki: “Di sicuro c’è lo zampino di mio padre.”
E intanto Mineta confortava un demoralizzato Izuku, il cui nome non compariva sullo schermo.
Mineta: “Midoriya, tu niente? Non deve essergli piaciuto il tuo modo eccessivo di combattere.”
Aizawa: “In ogni caso, che siate stati scelti o meno, dovrete comunque fare degli stage nelle agenzie.”
L’annuncio suscitò l’interesse di tutti.
Izuku: “Degli stage?”
Aizawa: “Esatto. Durante l’attacco allo U.S.J. avete già fatto un po' di esperienza, combattendo contro i Villain. Ma affiancare degli Heroes professionisti è tutt’altra cosa. Vi sarà molto utile per fare… un po' di pratica.”
Sato: “Ecco perché ci servono nomi da Heroes!”
Ochaco: “Improvvisamente è tutto così esaltante!”
Aizawa: “Tenete presente che si tratta solo di nomi temporanei, ma se li scegliete a cuor leggero…”
????: “…vi daranno un’infinità di guai!”
 
Si voltarono tutti in direzione della voce e rimasero a bocca aperta, specialmente i ragazzi, quando videro entrare la Hero vietata ai minori.
Classe 1°-A: “Midnight?!”
Midnight: “Spesso i nomi scelti quando si è ancora studenti acquisiscono popolarità e restano gli stessi quando si diventa professionisti.”
Aizawa: “Ecco, in effetti è così. Per questo Midnight è la persona più adatta a valutarli. Io purtroppo non ho molto senso estetico.”
Akira: “*sarcastico*Ma non mi dire.”
Aizawa: “Scegliere un nome per voi stessi vi aiuterà definire l’idea di chi vorrete diventare da grandi. Il nome rispecchia la personalità. Forma e sostanza vanno di pari passo. All Might ne è un chiaro esempio.”
A quel punto vennero distribuite agli studenti delle tavolette su cui ciascuno avrebbe dovuto scriverci sopra il proprio nome da Hero. Si misero tutti al lavoro e, quindici minuti dopo, alcuni studenti avevano già pronto il proprio nome, mentre altri ci stavano ancora pensando.
Midnight: “Molto bene, quelli che hanno finito possono venire qui a presentare il proprio nome alla classe.”
Per molti fu come un fulmine a ciel sereno.
Kirishima: “Dobbiamo anche presentarlo?!”
Sero: “Cavoli, ci vuole fegato! Che imbarazzo!!!”
Il primo ad andare fu Aoyama, suscitando così la curiosità di tutta la classe.
Aoyama: “Ok, vado. Io sono l’Hero splendete: I CAN NOT STOP TWINKLING!. Che significa “Non posso smettere di brillare!”.
Tutti: “*basiti*Ma che razza di nome è?!”
Midnight: “Non male. Però è meglio se togli il soggetto e abbrevi in “can’t”, così viene “CAN’T STOP TWINKLING!”. È più facile da dire.”
Aoyama: “Perfetto. Merci, mademoiselle!”
Tutti: “Quindi va bene?!”
Sato: “Però deve decidersi: O inglese o francese!”
A quel punto si fece avanti Ashido.
Ashido: “Eccomi, tocca a me! Il mio nome sarà… ALIEN QUEEN!”
Midnight: “Ferma! Ti sei ispirata ad Alien, il mostro dal sangue acido?! Meglio se ci ripensi!”
Ashido se ne tornò al banco, sconfortata.
Akira: “Tranquilla, Mina, non ti abbattere. Se ti può consolare, a me è piaciuto molto. S’intona al tuo look.”
Ashido: “*sollevata*Ti ringrazio, Akira. Sapevo di poter contare su di te. Capisci davvero le persone, a differenza di CERTA GENTE!”
Poco dopo, Tsuyu alzò la mano.
Tsuyu: “Ribbit. Mi scusi, potrei essere la prossima?”
Midnight: “Ma certo, Tsuyu!”
Andò alla cattedra, pronta a presentare il suo nome.
Tsuyu: “È un nome che ho scelto fin dalle elementari: Hero della pioggia, FROPPY.”
Midnight: “Ah, che carino! E suona anche bene! È il genere di nome che tutti adoreranno!”
Infatti l’atmosfera della classe sembrò ravvivarsi, al punto che cominciarono a inneggiare il suo nome. Mentre la ragazza tornava al suo posto, Akira le mandò un messaggio telepatico.
Akira: “Un’ottima scelta. Mi piace questo nome. Lo trovo adorabile e… molto sexy.”
Tsuyu diventò rossa mentre vedeva il suo ragazzo farle l’occhiolino in modo malizioso.
Tsuyu: “Sc-Scemo!”
Poi fu il turno di Kirishima.
Kirishima: “Io invece sarò un vero duro: RED RIOT, l’Hero virile!”
Midnight. “Ah, ho capito: cerchi di omaggiare Crimson Riot, l’Hero coraggioso!”
Kirishima: “Proprio così! Anche se un po' datato, Crimson Riot è il modello di Hero a cui mi voglio ispirare.”
Midnight: “Portare il nome del tuo idolo metterà parecchia pressione sulle tue spalle, lo sai?”
Kirishima: “Sarò in grado di reggerla!”
Izuku rimase colpito dalla tenacia di Kirishima. Gli riportò alla mente quando ancora era bambino e voleva scegliersi un nome da Hero. Essendo un fan di All Might, ovviamente i nomi scelti erano delle storpiature del suo: Mighty Allman, All Might jr., Captain All Might, solo per citarne alcuni. Ma ora che aveva ricevuto il suo quirk e veniva allenato come suo erede, Izuku si accorse che la distanza tra loro era abissale e che quindi non poteva usare un nome simile a quello di All Might, rendendo ancora più difficile la scelta. Ma non era l’unico a corto d’idee.
Kaminari: “Cavolo, possibile che non riesca a farmi venire in mente nemmeno un nome?”
Jiro: “Se vuoi ne ho uno io: che ne dici di “Jammingway”?”
Kaminari: “Oh, ricorda molto Hemingway, l’autore di “Addio alle armi”. Molto intellettuale. Mi piace!”
Jiro: “*trema trattenendo le risate*In realtà, pensavo più al verso che fai… quando vai in tilt… dopo aver combattuto!”
Kaminari: “*Grr*Va’ al diavolo, Jiro!”
Uno ad uno, gli altri studenti presentarono i loro nomi da Hero, uno più creativo dell’altro, tranne Todoroki che usò il suo vero nome. Poi però, venne il turno di Bakugo.
Bakugo: “RE ESPLOSIVO MICIDIALE!
Midnight: “Ti consiglio vivamente di cambiarlo.”
Bakugo: “Perché?! Cos’ha che non va?!”
Akira: “Ne ho uno perfetto per te: Mina Vagante.”
Bakugo: “Sta’ zitto, bastardo! Siete un branco d’imbranati! Come vi permettete?! Scelgo il nome che mi pare!”
Mentre Bakugo tornava al suo posto sbraitando ancora, Ochaco si fece avanti.
Ochaco: “Su questo ho dovuto ragionarci un po' su: URAVITY.”
Midnight: “Aah, com’è raffinato! State trovando nomi migliori di quanto mi aspettassi. Restano quindi da sentire il secondo tentativo di Bakugo e i nomi di Iida, Akira e Izuku.”
Iida teneva lo sguardo fisso sulla tavoletta, mentre la sua mente lo riportava alla discussione avuta con suo fratello all’ospedale.
 
 
(Flashback. Policlinico di Hosu, giorni fa)
 
Iida era in piedi, accanto al letto di suo fratello.
Tensei: “Tenya… ieri non sapevo se dirtelo o no, ma… la verità è che… ho perso la sensibilità alle gambe…”
Iida: “*sconvolto*No. Non può essere!”
Tensei: “Temo… che l’avventura dell’Hero Ingenium… sia finita per me. Mi dispiace tanto.”
Iida: “Non è possibile! Ci sono ancora tante persone che necessitano della tua guida! Non posso accettarlo!”
Tensei: “Anche per me è difficile. Per questo… se anche tu sei d’accordo… mi piacerebbe… che tu usassi il mio nome.”
 
 
 
(Fine flashback)
 
 
Iida sapeva cosa suo fratello gli aveva chiesto. Di raccogliere il testimone. Di essere il nuovo Ingenium. Sapeva che un giorno sarebbe toccato a lui farsi carico di questa responsabilità. Ma non poteva immaginare che sarebbe successo così, né che sarebbe stata così pesante.
Iida: “Non posso. Non sono pronto”
E così Iida scelse di usare il suo vero nome. A quel punto, si fece avanti Akira.
Akira: “Beh, o la va o la spacca.”
Mostrò il nome a tutta la classe: Hero demoniaco, Devil Hero DEVILMAN.
Akira: “Anch’io ho dovuto rifletterci molto. Sapete, quando sono diventato un devilman, credevo che la mia vita fosse giunta al capolinea. Avevo dei poteri che non riuscivo a controllare ed ero convinto che, non importa quanto cercassi di fare le cose per bene, per il mondo sarei sempre stato un mostro. Ma poi sono tornato in Giappone, ho conosciuto voi e piano piano la mia percezione del mondo è cambiata. Nonostante sapeste chi, anzi cosa fossi e di cosa ero capace, mi avete dato fiducia e accolto come uno di voi. È stato allora che ho capito: non è un nome a decidere chi devi essere, ma ciò che fai per diventarlo. Per questo ho scelto di chiamarmi così, con un nome che all’inizio odiavo. Ma che, d’ora in poi, porterò con orgoglio. Non ho più intenzione di nascondermi. Farò in modo che, quando la gente sentirà questo nome la speranza si riaccenda in loro. E quando saranno i Villain a sentirlo, proveranno paura anche solo a sussurrarlo, perché capiranno che la loro ora è arrivata. Che IO sono arrivato! Questo non è solo un nome, è ciò che sono davvero. Un eroe con i poteri di un demone, al servizio della Giustizia. Io sono il Devil Hero. Io sono Devilman.”
Nella classe regnò il silenzio, mentre Akira tornava al suo posto.
Kirishima: “Ehi, Akira…”
Si voltò verso Kirishima che lo fissava con sguardo deciso.
Kirishima: “Ti abbiamo accettato come uno di noi, perché SEI uno di noi. Non dimenticarlo mai.”
In molti concordarono e anche Akira annuì. Poi Midnight prese la parola.
Midnight: “Beh, è stato molto profondo. Midoriya, hai finito?”
Izuku: “Uh, sì.”
Si mise alla cattedra e tutti erano curiosi di sapere che nome avesse scelto.
Izuku: “Ormai, non mi era rimasto che questo.”
Non appena espose il suo nome alla classe, tutti rimasero stupiti della sua scelta.
Kaminari: “Midoriya, sei proprio sicuro?”
Kirishima: “Rischi di essere chiamato così per tutta la vita.”
Izuku: “Lo so. Per molto tempo, ho detestato questo soprannome. Ma poi delle persone che ho molto a cuore ne hanno cambiato il significato, e ciò ha avuto un forte impatto su di me. Mi ha reso molto felice.”
Si concesse un istante per abbandonarsi ai ricordi, per poi assumere uno sguardo determinato.
Izuku: “Sarà questo il mio nome da Hero. D’ora in poi… io sarò DEKU.”
Bakugo sollevò lo sguardo, sconcertato, mentre Akira e Ochaco sorrisero, capendo che Izuku si riferiva a loro. E che, proprio come Akira, aveva preso un nome che odiava e lo aveva trasformato nel suo punto di forza. Nel frattempo, in sala professori, Cementos controllava l’andamento delle offerte da parte delle agenzie dei Pro Heroes. Con lui c’era All Might, nella sua vera forma.
Cementos: “Stanno arrivando altre offerte per quelli del primo anno. Eccone una.”
All Might: “Per quale studente?”
Cementos: “Per Midoriya.”
All Might: “Ah, sì? Fammi un po' vedere.”
Il Simbolo della Pace si avvicinò al computer, curioso di sapere chi avesse selezionato il suo pupillo. Ma non appena lesse il nome, sgranò gli occhi.
All Might: “*sconvolto*COSA?! Proprio da LUI?!”
Tornando alla Classe 1°-A, tutti avevano scelto il loro nome da Hero (eccetto Bakugo) e Aizawa aveva ripreso la lezione.
Aizawa: “Bene, ora che avete scelto i vostri nomi da Hero, torniamo a parlare del vostro periodo d’apprendistato: durerà una settimana. Per sapere dove si svolge, gli studenti selezionati riceveranno un elenco delle agenzie e potranno scegliere da lì. Per quelli che non hanno ricevuto preferenze ho qui una lista di quaranta agenzie presenti in tutto il territorio. Potete scegliere da qui, il raggio d’azione e il campo di specializzazione di ciascuna sono differenti.”
Midnight: “Prendiamo per esempio N°13: non è specializzato nel combattimento, ma nel salvataggio delle vittime di catastrofi. Tutto chiaro?”
Aizawa: “Mi raccomando: cercate di scegliere bene.”
Tutti: “Sissignore.”
A quel punto, distribuirono i fogli delle liste.
Kirishima: “Voglio assolutamente combattere il crimine in città!”
Tsuyu: “A me piacerebbe molto occuparmi del salvataggio in acqua. Ribbit. Chissà se c’è qualcosa?”
Aizawa: “Dovete decidere entro la fine della settimana.”
Sero: “Ma… ci restano solo due giorni!”
Aizawa: “Un buon motivo per scegliere nel modo più… efficace possibile.”
Aizawa e Midnight uscirono mentre la campanella segnava il cambio d’ora. Todoroki lesse la lista di agenzie ed ebbe un sussulto quando notò quella di suo padre. Un paio d’ore dopo iniziò la pausa pranzo e gli studenti stavano ancora decidendo la scelta delle agenzie.
Ashido: “*stressata*Sentite, ma voi… avete già deciso in quale agenzia volete andare?”
Mineta: “Certo! Io vado da Mount Lady!”
Tsuyu: “Mineta, sei il solito sporcaccione.”
Mineta: “Non è come credi!”
Ojiro: “Strano che non ti siano arrivate richieste, Mina. Eppure sei andata bene al torneo.”
Ashido: “Giusto!”
Ochaco: “E tu, Deku, hai preso una decisione?”
Ma non appena si voltarono verso Izuku, lui era già perso nel suo mondo, intento a mormorare. Akira era accanto a lui, ormai prossimo all’esasperazione.
Akira: “È così da due ore! Non lo sopporto più! Trovate il modo di sbloccarlo o lo lancio dalla finestra!”
Ma fortunatamente, Izuku sembrò accorgersi della loro presenza e si riscosse.
Izuku: “Uh?! Scusatemi, mi sono lasciato trasportare!”
Akira: “Ce ne siamo accorti!”
Tsuyu: “Non ti ci starai fissando un po' troppo, Midoriya?”
Ochaco: “Io ho già deciso dove andare.”
Ashido: “Davvero? E da chi?”
Ochaco: “Andrò all’agenzia del Battle Hero Gun Head!”
Izuku: “Ma… Gun Head è un Hero tutto muscoli, specializzato nel combattimento corpo a corpo! Se sicura della tua scelta?”
Ochaco: “Certo. Mi ha selezionata!”
Izuku: “Però credevo volessi diventare un Hero specializzato nei salvataggi, come N°13.”
Akira: “Lo pensavo anch’io, all’inizio. Ma durante il Festival, Ochaco è riuscita a “farmi cambiare idea”. Non so se mi spiego.”
Si accarezzò il naso e tutti si ricordarono quando Ochaco glielo ruppe con un pugno.
Ochaco: “Beh, quello è il mio obbiettivo finale. Ma da quando abbiamo lottato insieme, Akira, ci ho pensato un po' su: più divento forte e più si aprono nuove prospettive! Se mi fisso solo su un campo, le possibilità diminuiscono, giusto?”
Izuku: “Sì, credo tu abbia ragione.”
Ochaco: “Invece, senti, è da un po' che me lo chiedo: come mai stai tremando, Deku?”
Izuku: “Oh, ecco… faccio la sedia invisibile.”
Ochaco: “La “sedia invisibile”? lo fai sempre durante le lezioni?”
Ashido: “Sei diventato matto?!”
Akira: “Ok, comincio davvero a preoccuparmi. Qui rasentiamo la malattia mentale!”
Mineta: “Ma non era passato di moda, come esercizio?”
Ojiro: “No, per niente! La sedia invisibile è un esercizio di contrazione muscolare isometrica molto utile per allenarsi da fermi.”
Tsuyu: “Ribbit. Akira, volevo chiederti una cosa.”
Akira: “Sì?”
Tsuyu: “Beh, in realtà ce lo stiamo chiedendo tutti, ma… ecco…”
Mineta: “Dato che hai ricevuto una sola richiesta, volevamo sapere chi fosse quell’Hero così matto da selezionarti… urk!”
Tsuyu gli diede una frustata con la lingua.
Tsuyu: “Oltre che sporcaccione, anche privo di tatto.”
Ojiro: “Però è vero. Siamo curiosi di sapere chi ti ha selezionato.”
Akira: “Oh, beh, uno di cui non ho mai sentito parlare. Sentite poi il nome che ha: Wild Tiger.”
D’un tratto calò un silenzio innaturale. Akira si guardò intorno e vide i suoi compagni fissarlo con la bocca spalancata e gli occhi sgranati. Perfino Bakugo e Todoroki avevano la stessa espressione.
Akira: “Uh… che c’è?”
Ochaco: “Hai detto… Wild Tiger?!”
Ashido: “Sei stato selezionato da Wild Tiger?!”
Kaminari: “E non hai mai sentito parlare di lui?! Dove diavolo sei stato finora?! Sulla Luna?! Tutti sanno chi è Wild Tiger!”
Akira: “Beh, io non lo so. Quindi, se foste così gentili da illuminarmi…”
Izuku: “Wild Tiger è una vera leggenda tra gli Heroes. È stato uno dei primi supereroi a comparire dopo l’avvento dei quirk, quando ancora erano considerati Vigilantes. Quando venne istituito il “Nuovo Statuto di Rhode Island”, lui era tra i sette Vigilantes che vennero accettati come Heroes ufficiali. Il suo coraggio e la sua sete di giustizia fecero di lui un simbolo a cui si ispirarono intere generazioni di Heroes. E per molti anni ha mantenuto il titolo di Hero N°1, almeno fino alla comparsa di All Might.”
Akira: “Wow, un tipo tosto.”
Kirishima: “Puoi dirlo forte! E tu, per una settimana, avrai l’onore di essere il suo apprendista!”
Mineta: “*umpf*Certa gente ha tutte le fortune!”
Akira: “Beh, sarà interessante.”
Alla fine, le lezioni terminarono e tutti si prepararono per tornare a casa.
Ochaco: “Ehi, Deku, torniamo insieme?”
Izuku: “Va bene.”
Akira: “*si avvicina con Tsuyu*Possiamo unirci a voi?”
Ochaco: “Ma certo! Iida, vieni con noi?”
Si girarono verso il banco di Iida, trovandolo però vuoto.
Ochaco: “Ma dove…?”
Izuku: “Avrà deciso dove fare l’apprendistato e sarà andato a consegnare il modulo in sala professori.”
Non appena Izuku aprì la porta, balzò all’indietro mentre All Might gli piombava di fronte con una posa insolita.
All Might: “Eccomi, sono qui! Non fare caso alla posizione!”
Izuku: “M-Ma che succede? Come mai così agitato?”
All Might: “Seguimi, per favore.”
Izuku: “Uh, va bene.”
All Might: “Vieni anche tu, giovane Fudo.”
Akira: “Uhm, d’accordo.”
I due seguirono All Might, incuriositi dalla sua strana agitazione. Alla fine arrivarono in un corridoio isolato che portava ai bagni. L’Hero N°1 dava loro le spalle.
All Might: “Andrò dritto al punto, giovane Midoriya: ti è arrivata un’offerta da parte di un professionista.”
Akira e Izuku: “Cosa?!”
Akira: “Davvero?!”
Izuku: “Non è uno scherzo?!”
All Might: “No, non lo è. Il professionista si chiama Gran Torino. In passato ha insegnato qui alla Yuei solo per un anno. Era coordinatore quando io ero studente. È al corrente della questione del One for All. Forse è per questo che si interessa a te.”
Izuku: “*euforico*Deve essere un Hero davvero fortissimo!!!”
Akira: “Quindi c’è qualcun altro che sa del One for All?!”
All Might: “Gran Torino era il migliore amico del mio predecessore. È andato in pensione molto tempo fa, per questo me l’ero dimenticato.”
Mentre parlava, All Might cominciò a tremare e balbettare, lasciando sconcertati i due ragazzi.
All Might: “F-Forse ti ha scelto p-perché in una lettera g-gli avevo parlato d-di te. Oppure perché p-pensa che io non sia in g-grado di guidarti. S-Se ha i-inviato la r-richiesta u-usando il s-suo vecchio nome, forse… uh. Che paura, mamma mia! Accidenti a queste gambe che non si fermano!”
Izuku: *traumatizzato*All Might trema come una foglia!!!”
Akira: *traumatizzato*Non credo ai miei occhi!”
All Might: “S-S-Sono io che dovrei f-formarti. M-Ma dato che ti ha selezionato p-p-personalmente, t-tanto vale che tu n-ne approfitti!”
Izuku: *in pieno panico*Sarà così terribile questo Gran Torino?!”
Akira: “In che cosa ti sei cacciato?!”
All Might diede a Izuku un biglietto con scritto l’indirizzo di Gran Torino. Dopodiché i due ragazzi lo salutarono, dirigendosi verso l’uscita della scuola, ancora scossi.
Akira: “Non riesco a credere che esista un Hero in grado di spaventare All Might!”
Izuku: “E io dovrò farci l’apprendistato per una settimana!”
Akira: “Izuku, se non te la senti, possiamo fare a cambio e…”
Izuku: “No, non se ne parla! Se voglio diventare l’erede di All Might, è giusto che anch’io venga allenato da questo Gran Torino.”
Akira: “Come vuoi. Però, prima di partire, è meglio se fai testamento.”
Izuku: “Akira!”
Akira: “Era tanto per dire.”
Aizawa era in sala professori a ordinare i moduli per la prova sul campo, quando gli si avvicinò Snipe, uno dei Pro Heroes che insegnavano alla Yuei.
Snipe: “Sono i moduli per l’apprendistato?”
Aizawa: “Sì. Alcuni hanno già deciso.”
Snipe: “È un passo molto importante, lascia che abbiano il tempo di riflettere. Alcuni al terzo anno ancora si pentono delle loro scelte.”
Aizawa: “Già.”
Ad un certo punto, vide un modulo che attirò il suo interesse.
Aizawa: “Ecco l’agenzia scelta da Iida. Eppure avrebbe potuto puntare molto più in alto.”
L’agenzia era di quella di Manual, il Normal Hero. Ma ad Aizawa colpì soprattutto il posto in cui era ubicata.
Aizawa: “Si trova nella città di Hosu. Ma è dove Ingenium è stato…! Non vorrà mica…?!”
Intanto Izuku e Akira erano tornati all’ingresso della scuola per prendere le loro cose. Con loro c’era Ochaco.
Ochaco: “Cosa?! Hai ricevuto un’offerta?! Sono contenta per te, Deku!”
Izuku: “Ehm, grazie.”
Akira: “Dov’è Iida?”
Ochaco: “È andato via prima.”
Izuku: “Davvero? Di solito ci aspettava.”
????: “Akira!”
Si voltarono e videro Itsuka Kendo della 1°-B dirigersi verso di loro.
Akira: “Ciao, Itsuka. Che ci fai qui?”
Itsuka: “Dopo il Festival dello Sport non ci siamo più visti e volevo sapere… come stavi.”
Akira: “Oh, beh, non mi posso lamentare.”
Itsuka: “*arrossisce* In realtà… volevo chiederti un’altra cosa. Volevo sapere,… ecco… se domani sera… io e te…”
????: “Ehi, Akira?”
Tsuyu li aveva appena raggiunti.
Tsuyu: “Ribbit. Ciao, Kendo.”
Itsuka: “Asui.”
Tsuyu: “Akira, avevi dimenticato questo in classe.”
Gli porse un quaderno rosso.
Akira: “Oh, grazie, Tsuyu. Sei la migliore.”
Tsuyu: “Lo so.”
Si scambiarono un bacio veloce sotto gli occhi allibiti di Itsuka.
Akira: “Itsuka, tutto a posto?”
Itsuka: “Oh, s-sì, a posto. Quindi voi due siete…?”
Akira: “Oh, sì, non te l’avevo detto. Io e Tsuyu stiamo insieme.”
Al sentire quelle parole, Itsuka provò un dolore sordo al petto, ma cercò di non darlo a vedere.
Akira: “Comunque, che volevi chiedermi prima?”
Itsuka: “Oh, niente d’importante. Ora però è meglio che vada. Ci vediamo!”
Si allontanò in fretta e furia senza aspettare una risposta dai quattro ragazzi, che si scambiarono degli sguardi interrogativi. Itsuka si diresse in bagno, chiudendosi dentro.
Itsuka: “Ma che mi succede?! Perché ho reagito in quel modo?! E poi perché ogni volta che sono vicina ad Akira, mi comporto in modo strano? Cos’era quella sensazione di poco fa, quando ha detto che lui e Asui stavano insieme? Era… gelosia? Ma è impossibile! Non posso essere gelosa! Se fosse così, significherebbe che sono… sono…”
Itsuka spalancò gli occhi, mentre nella sua mente prendeva corpo un incredibile verità. Si appoggiò al lavandino per non cadere, con lo sguardo fisso nel vuoto e delle piccole lacrime che iniziavano a rigarle il volto.
Itsuka: “Sono… sono innamorata di… Akira…”
Ma la ragazza non era l’unica a essere presa dai pensieri. Mentre stavano tornando insieme a Ochaco e Tsuyu, Akira e Izuku ripensarono allo strano comportamento di Iida negli ultimi giorni, sicuramente legato a quanto successo a suo fratello. Quando poi vennero a sapere che il suo apprendistato si sarebbe svolto a Hosu, luogo dove si era verificato l’incidente di Ingenium, rimasero sorpresi. Specialmente Akira, dato che l’apprendistato con Wild Tiger si sarebbe svolto nella stessa città. Ma dato che Iida non aveva detto nulla di questa storia, entrambi preferirono tacere, ignari che presto si sarebbero pentiti di questa decisione. L’inizio dell’apprendistato era sempre più vicino e la questione era rimasta in sospeso.
 
 
 
 
 
Ciao di nuovo! Colpi di scena a ripetizione in questo capitolo. I nostri giovani eroi hanno scelto i loro nomi in codice e si preparano per gli stage nelle agenzie. Ad Akira è toccata una vera leggenda: Wild Tiger. Questo personaggio, però, non è inventato da me ma è il protagonista di un altro manga di supereroi: Tiger & Bunny. Del quale, recentemente, ho potuto vedere la serie anime. Se non la conoscete vi consiglio di vederla. La potete trovare su Netflix. Nel frattempo Izuku riceve un’offerta dal vecchio mentore di All Might, Itsuka fa i conti con i suoi sentimenti e Iida continua a comportarsi in modo sempre più strano. Perché ha scelto di andare proprio a Hosu? Per scoprirlo dovete aspettare il prossimo capitolo, dove per i nostri eroi inizierà il periodo di apprendistato. E ne vedremo delle belle! Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!       
   
 
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