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Autore: lmpaoli94    23/07/2021    3 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Le ricerche proseguivano senza sosta, ma il piccolo Theodore sembrava scomparso nel nulla.
La disperazione cominciava ad infossare gli occhi stanchi e stremati della Contessa Madre che non faceva altro che pensare al piccoletto.
Anastasia e tutta la sua famiglia non avevano mai capito perché la Contessa Madre potesse covare un amore così grande verso il piccoletto, senza mai riuscire a trovare fonti attendibili che potessero provare in lei quell’amore che non aveva mai espresso a nessuno.
< Spero che tu mi porti buone notizie > fece la Contessa Madre senza voltarsi per vedere sua figlia.
< No. sono giunta qui nella vostra stanza per vedere come state. >
< Dovrei andarlo a cercare io. E non rimanere qui senza fare niente. >
< Madre, non siete nelle condizioni di andare alla ricerca del bambino. Siete troppo… >
Ma Anastasia non riuscì a pronunciare nessuna parola, per paura di ferire ancor di più sua madre.
< Mi stavi forse dicendo che sono vecchia? >
< No, madre. Non mi fraintendete… >
< Lascerò perdere la tua insolenza per concentrarmi su qualcos’altro… Ma non riesco a focalizzare i miei pensieri e le giuste manovre per ritrovare Theodore. >
< Madre, che ne dite se… evitate di pensare a lui. Vostra nipote Phoebe chiede molto di voi oltre che di Theodore e le piacerebbe… >
< Non ho tempo per mia nipote Phoebe. Mi dispiace, Anastasia. Vedi di spiegarglielo tu, d’accordo? >
Ma la Contessina non era affatto contenta delle parole della madre.
< Adesso cercate di allontanarvi dalla vostra famiglia? È questo quello che fate? >
< Theodore fa parte della nostra famiglia… >
< No! perché voi e Christian lo ritenete tale quando è un bastardo senza significato! >
< Pensavo che tu fossi cambiata, ma mi sbagliavo. Lo odi ancora, non è così? >
< E anche se fosse? Il mio odio di certo non lo spingerà ancora lontano da noi. >
< Certo che lo farà! E sai perché? Perché la nostra famiglia non è unita… Anzi, non lo è mai stato. >
Uscendo dalla sua camera con le lacrime agli occhi, Anastasia cercò di inseguirla per potergli parlare e farla ragionare.
< Adesso cosa pensate di fare? >
< Vado a cercarlo. Ho deciso. >
< Manda almeno alcuni uomini insieme a voi. >
< Non ho bisogno di comandanti o soldati di ogni genere. Mi hanno tradito fin troppe volte… Andrò da sola. Al massimo fai presidiare i confini del Castello di Slane. Sarà lì che andrò. >
< Giusto! Ma perché non c’abbiamo pensato prima? >
< Le vie verso il nord sono diventate molto pericolose dopo che i duchi di Slane sono stati uccisi per mano mia… Le loro due figlie si volevano vendicare e sapevano bene dove colpirmi al cuore. >
< Non avrei mai detto che voi avreste avuto un punto debole. >
< Anche le donne dall’animo forte come il mio ce l’hanno. Ed è giunto il momento che insegni a quelle due maledette che non possono sottrarmi niente d’importante. >
< Vi sporcherete ancora le mani di sangue? >
< Ormai questo fa parte della mia vita, Anastasia. >
< Ma Bryce Fox, ovvero il tuo soldato personale, non meritava di morire in quel modo. >
< Aveva fallito, Anastasia. Fine della storia. >
< Davvero? Allora vi do una notizia: anche voi avete fallito con me. Non sono la donna che volevate che io fossi. >
Nel sentire quelle parole, la Contessa Madre cercò di trattenere tutta la sua rabbia e il suo dolore per non sembrare ancora debole.
< HO già fatto in conti con il mio passato sul tuo conto. Non ho intenzione di tornare più sull’argomento. >
< E questo vi fa stare tranquilla? Ormai abbiamo rovinato la vita della loro unica figlia… Chi se ne importa > rispose sarcastica la giovane Contessa < E sai adesso dove riponete il vostro amore? Su quel bambino. Un motivo in più per odiarlo. >
< Già… Ho cercato di crescere Theodore a mia immagine e somiglianza senza che potessimo avere dei rapporti stretti. Lui non avrebbe mai sospettato nulla delle mie azioni e avrei continuato a plasmarlo senza problemi… Vedo con grande piacere che hai capito tutte le mie intenzioni. I miei complimenti. >
< Siete la solita donna senza cuore. >
< Che sia chiaro: io non voglio rovinare la vita di quel bambino. Crescerà come un uomo leale e giudizioso… Ma non diventerà mai Re di questa terra. >
< Che bella soddisfazione > rispose sarcastica la donna < Chissà allora cosa può pensare Chrisitan dei vostri propositi su Theodore. >
< Lui sa già tutto, Anastasia. Non occorre che tu faccia la solita spiata. Sarebbe inutile e mi ha detto di far tutto quello che è in mio potere per non fargli mancare niente e per farlo diventare una persona migliore. >
< Christian avrebbe detto… >
< Sì, Ana. Ho detto tutte queste parole a tua madre. >
L’arrivo del giovane marito scosse non poco l’animo della Contessina.
< Bene. Arrivi giusto in tempo per rivedere un’ultima volta mia madre. Perché dopo quest’avventura, sarà molto difficile che torni viva qui a Limerick. >
< Allora dammi l’addio se pensi ciò. Ti potrebbe far sentire meglio. >
< L’unica cosa che mi risolleverebbe il morale è vedervi tornare al castello e passare i nostri giorni come una vera famiglia unita. Non chiedo altro. >
< E lasciare Theodore al suo destino? Non se ne parla nemmeno, Ana. >
< Davvero? Allora perché tu non vai con lei? >
< Infatti sto preparando il cavallo. Non lascerò che quelle due donne gli facciano del male. >
Sbalordita per la decisione del marito, Anastasia sapeva che non c’era nessuna possibilità per fargli cambiare idea.
< Quindi hai deciso di piantarmi in asso in questo modo. >
< Anastasia, quando imparerai ad amare tutti e dico proprio tutti in questa vita, sarai davvero felice. Ora non è più il momento di fingere. >
< Credi che con Theodore… >
< Le tue ultime parole mi fanno supporre proprio questo > la interruppe Christian < Ma non sono venuto qui per discutere con te. Tornerò a Limerick con mio figlio e ricominceremo a vivere tutti sotto il solito tetto. Che ti piaccia o no. >
< Fate pure quello che volete… Tanto come ho detto poco tempo fa’, io non ho più voce in capitolo su questa vita. Andate pure e fatevi valere. Tanto sapete fare solo questo > disse infine la donna prima di rientrare il castello e fissare dalla finestra suo marito Christian e sua madre Carla intraprendere un viaggio molto pericoloso.
 
 
Gli occhi impauriti di un bambino che è stato strappato dalla sua casa.
Gli sguardi pieni di vendetta di una casata che un tempo aveva la sua importanza.
Adesso di Slane rimaneva una sola possibilità: cadere in rovina, o rialzarsi dalle cenere. E per optare la seconda scelta, il piccolo Theodore era la chiave di tutto.
< Ancora non riesco a capire perché mi avete rapito > fece il piccoletto cercando di dimenarsi dalle catene < Che cosa posso servire alla vostra causa? Volete forse un ricatto? La Contessa Madre vi pagherà molti soldi… Oppure volete solo farmi del male? >
Ma le due donne non risposero, rimanendo a fissare il piccolino e le sue parole intelligenti.
< Sai Theodore, non credo che tu sappia a quale famiglia tu appartenga veramente > cominciò a dire Greta < Sai almeno chi erano i tuoi genitori? >
< Greta, non è il momento di spifferare tutto. >
< Invece lo è, Sophie. Il piccolino deve sapere. >
< Non ho mai conosciuto i miei genitori > cominciò a raccontare il bambino con il cuore straziato in mano < So che mia madre e mio padre sono morti in circostanze che non mi sono mai state chiare. La famiglia Steele – Grey sono stati davvero gentili ad accogliermi nella loro casa. Per me loro sono la mia unica famiglia. >
< Una famiglia unita, non c’è che dire… Dopo che i nostri genitori sono morti a causa della Contessa Madre che tu tanto veneri, le nostre vite sono diventate… impossibili. >
< Sì. Non avevamo una via e tutti i nostri risparmi stavano diminuendo sempre di più. La popolazione che aveva giurato fedeltà alla nostra casata sono scappati verso la capitale, rendendo Slane un luogo di abbandono e di miseria. >
Nel raccontare la loro storia, Greta e Sophie non risparmiarono nessun dettaglio al bambino.
< Adesso sei pronto a pagare le colpe di quella donna malefica che per anni ti ha protetto sotto la sua ala? >
< State parlando della Contessa Madre? >
< E chi se non altri? Sai, potremmo inviargli parti del tuo corpicino esile. Un servo prezioso come te potrebbe farci risalire la china… Anche se io e mia sorella pensiamo che la Contessa Madre stia venendo qui. >
< Sì. Ma non riuscirà mai a trovarci visto che saremo già scappati > mormorò Greta mentre impugnava un coltello < Allora Sophie, pronta per il divertimento sul piccoletto? >
< Non aspetto altro. >
Ma Theodore non avrebbe mai permesso di venire orribilmente mutilato, capendo che loro sapevano qualcosa del suo passato.
< Parlatemi dei miei genitori. Voi sapete che cosa gli è successo. >
< E cosa te lo fa pensare? >
< Dal modo in cui mi avete domandato dei miei genitori… >
Guardandosi negli occhi straniti, Greta e Sophie capirono di trovarsi dinanzi ad un bambino davvero intelligente.
< Lo vuoi davvero sapere? Non è che dopo frignerai come una donnicciola senza spina dorsale? >
< Ho sopportato di peggio, non preoccupatevi. >
Convinte dalle parole del bambino, Sophie e Greta gli confessarono che apparteneva alla dinastia dei Grey, essendo il figlio di Christian Grey di Dunguaire.
< Esatto, hai capito bene giovanotto… Tu fai parte di una delle famiglie nobili più potenti del paese. >
< No… Non è possibile… Quindi per tutto questo tempo… >
< Sei vissuto sotto lo stesso tetto di tuo padre senza che tu sapessi nulla > fece Sophie < E sai per colpa di chi? Della tua Contessa Madre che tanto veneri. Lei ti ha voluto dare una seconda possibilità tenendoti nel suo castello, ma non avrebbe mai permesso che tu conoscessi le tue origini. In fondo sei figlio di una serva. >
< Tua madre si chiamava Caroline Acton, domestica in uno dei castelli della Borgogna. I tuoi genitori si sono incontrati proprio lì, manifestando il loro amore sotto lo sguardo attonito di sua moglie Anastasia. >
Ricostruendo ogni tassello, Theodore cominciò a capire il motivo per cui Anastasia non lo amava come avrebbe voluto lui.
< Sono figlio di un nobile e di una serva… Di conseguenza sono un bastardo. >
< Un bastardo di sangue nobile, per lo più. >
< E la Contessa Madre… Perché tenermi nascosto tutto questo? >
< Questo purtroppo non lo sappiamo > rispose Sophie < E non credo che potrai domandarlo alla donna, visto che non vivrai… Mi dispiace piccolino, ma il tuo è stato davvero un’esistenza travagliata. >
Nel mentre le due donne si apprestavano a tagliargli l membra, un individuo misterioso irruppe nel castello uccidendo a sangue freddo le due donne e ponendo fine alla stirpe nobile degli Slane.
Theodore, completamente scosso per quello che stava vedendo, cadde svenuto sotto gli occhi attenti del suo salvatore, venendo finalmente liberato e riuscendo a scampare ad una morte così vicina per riuscire un giorno a scoprire la sua verità.
   
 
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