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Autore: crazy lion    23/07/2021    1 recensioni
Taehyung e Jungkook sono sposati da tre anni. Da un po' il primo si è accorto che qualcosa non va: Jungkook è stranamente silenzioso. Quando gliene chiederà la ragione, prenderanno la decisione più importante della loro vita.
Attenzione: la storia può essere letta come un’originale, in quanto i BTS qui sono persone normali e non cantanti.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderla in alcun modo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7.

 

A casa

 
Una volta a casa, tutti scesero dall'auto in silenzio.
"Eccoci arrivati, piccolina" disse Taehyung chiudendo la portiera.
"La porto in garage" dichiarò Jungkook.
"Cos'è un gara?" chiese la bambina.
"Garage" la corresse Taehyung. "È un posto dove si parcheggia la macchina."
Quando la bambina vide che papà Jungkook scendeva con l'auto giù per lo scivolo, fece un balzo all'indietro.
"Sta scendendo in un buco nero!" gridò, aggrappandosi al braccio di Taehyung.
"No, è solo uno scivolo. Guarda, ci andiamo insieme" disse, visto che Jungkook aveva già aperto il portone e stava mettendo dentro la macchina.
"No, non voglio!" esclamò la bambina.
"Proviamo, e se poi è un buco nero avrai ragione tu e vedremo come uscirne."
"D'accordo."
Si diedero il cinque, si presero per mano e scesero lentamente. Arrivati in fondo, Audrey capì che non c'era nulla di cui preoccuparsi.
"Benvenuta a casa, piccolina" dissero Taehyung e Jungkook.
"Grazie."
Una volta dentro, Audrey iniziò ad esplorare la casa.
"Wow, c'è la tv nuova!" esclamò.
"Sì, l'abbiamo presa qualche giorno fa perché l'altra era diventata troppo vecchia. Vuoi guardare i cartoni?"
"No, non adesso, voglio vedere il resto della casa."
Andò in cucina e disse di aver fame. I genitori, pur sapendo che lo zucchero fa male, le prepararono un panino con la Nutella. Per una volta non le avrebbe fatto niente.
"Mmm, è buonissimo!" esclamò, con la bocca tutta sporca di cioccolato.
Jungkook gliela pulì quando finì e poi le chiese se avesse voluto vedere la sua stanza.
"Sì!" rispose la bambina, eccitata all’idea.
Quando Taehyung aprì la porta, Audrey alzò gli occhi e spalancò la bocca.
"Guarda che, se non la chiudi, ci entreranno le mosche" disse Jungkook ridendo e prendendola garbatamente in giro.
La bambina rise e scoprì che il letto era comodissimo. Il soffitto dipinto di blu la colpì.
"Sembra il cielo" disse con voce sognante.
Aveva una delle voci più dolci che i due avessero mai sentito.
"Ti piace?" le chiese Taehyung.
"Sì, moltissimo. Dove sono i miei giocattoli?"
"In un cesto in salotto" disse Jungkook.
Quando la bambina lo vide, rimase senza fiato. Era pieno di Barbie, altre bambole, peluche, animali di plastica, c'era tutto quello che un bambino avrebbe potuto desiderare.
"Sono tutti miei?" chiese.
"Sì, nessuno escluso" disse Jungkook.
"Ma sono bellissimi."
Si accomodò vicino al cesto e tirò fuori un orsacchiotto nero di peluche, iniziando a fargli fare la lotta con un leopardino di plastica.
"Vinco io!" esclamò facendo parlare l'orso.
"No, io sono più forte" disse l'orso.
I genitori la guardarono giocare per diversi minuti senza intromettersi.
"Una volta ho sentito dire che un bambino che gioca è felice" sussurrò Jungkook all'orecchio di Taehyung.
"Davvero? Allora spero che lei lo sia."
"Pare di sì, per il momento."
Quando arrivò l'ora del pranzo la bambina mangiò volentieri la pasta al ragù fatto con le polpette che i genitori le prepararono e bevve latte freddo, come spesso capita nei pranzi americani.
"Posso un po' d'acqua?" chiese alla fine.
"Naturale o frizzante?"
Jungkook aveva assunto un tono formale, da cameriere, per farla ridere. E funzionò, perché la bambina scoppiò in una risata argentina e dolce che sciolse i cuori dei due uomini.
"Naturale" rispose poi la piccola e bevve molto volentieri l'acqua.
Poco dopo disse ai genitori che voleva riposare.
"Abbiamo sonno, eh?" chiese Jungkook.
"Abbastanza."
La accompagnarono in camera e la lasciarono sola. La bambina si addormentò pochi minuti dopo. Anche se avrebbe voluto una mamma, pensò di trovarsi benissimo con quei papà e di volere loro un gran bene.
Anche Taehyung e Jungkook andarono a sdraiarsi e il pomeriggio e la sera passarono fra giochi e divertimento. Andarono anche al parco e la bambina salì sull'altalena.
"Più in alto! Più in alto!" esclamava.
"Vuoi andare ancora più in alto?" le chiese Taehyung, mentre Jungkook li guardava preoccupato.
"Attenta Audrey! Tieniti bene alle catenelle o rischierai di cadere."
Non voleva che le capitasse niente di male, ma quando correndo la bambina scivolò e si sbucciò un ginocchio i genitori si affrettarono a raggiungerla. Dalla ferita usciva sangue ed era sporca di terra e la bambina urlava per il dolore e lo spavento.
"È solo una sbucciatura, tesoro, ora passa tutto" disse Taehyung con voce dolce per rassicurarla.
La portarono a casa e le pulirono la ferita con acqua prima e disinfettante poi. La piccola gridò per il bruciore, ma poco dopo si sentì meglio.
"Sei sicuro che non sia rimasto del terriccio nella ferita?" domandò Jungkook a Taehyung, preoccupato per una possibile infezione.
Si chiedeva anche se non fosse il caso di portarla dal medico di famiglia e si disse che avrebbero dovuto trovarle un pediatra.
"No tranquillo, ho controllato."
Poco dopo Jungkook chiamò sua madre, mentre Taehyung metteva un cerotto sulla sbucciatura di Audrey e la portava in cucina a fare un disegno per distrarla.
"Ciao mamma" le disse, quando la donna rispose al secondo squillo.
"Ciao! Come stai?"
"Un po' preoccupato ma bene, grazie."
"Che succede?"
"Oggi abbiamo portato a casa Audrey!" esclamò, felice.
"Davvero? Che bello! Quando potrò conoscere mia nipote?"
"Ora è tropo presto, vogliamo che si ambienti in casa, prima." Poi le raccontò quanto successo quel pomeriggio. "Mi sono preoccupato tantissimo. E se l'assistente sociale decidesse di togliercela perché si è fatta male?"
"Innanzitutto, solo un giudice può decidere se togliervla o no, l'assistente sociale può soltanto dare un parere, positivo o negativo che sia. Ma tutti i bambini si sbucciano un ginocchio qualche volta. È più che normale e non devi preoccuparti."
Jungkook sorrise, più rilassato.
"Grazie mamma, mi sento meglio ora."
"Figurati, tesoro."
"Che cosa stai disegnando?" chiese Jungkook alla bambina quando entrò in cucina.
"Siamo noi" disse lei, mostrandogli tre figure.
Erano pur sempre schizzi infantili, ma li aveva ritratti piuttosto bene.
“È un disegno bellissimo" disse Taehyung. "Attacchiamolo in camera tua."
Lo fissarono con lo scotch di fronte al letto della bambina, così avrebbe potuto vederlo ogni volta che avesse voluto.
"Possiamo guardare un cartone animato?" chiese la piccola.
"Ma certo!" Taehyung si alzò e tirò giù dalla mensola sopra la televisione tutti i DVD che avevano, molti dei quali erano cartoni della Disney che anche loro, pur essendo grandi, amavano. La cosa bella di quei cartoni era che erano pieni di messaggi che a volte gli adulti dimenticavano, come amore, amicizia, dolcezza e molti altri. "Scegli quello che vuoi" disse, togliendo quelli che non erano cartoni.
La bambina li guardò per un po’.
"Li ho già visti tutti quando ero con i miei genitori affidatari" si lamentò. Jungkook e Taehyung stavano pensando a un'idea, quando ad Audrey si illuminò il volto. "Tarzan? Che nome strano. Non l'ho mai guardato."
Junkook lo mise nel lettore DVD e lo fece partire.
Iniziava con una tempesta e una famiglia la cui barca prendeva fuoco.
Put your faith in what you most believe in
Two worlds, one family
Trust your heart
Let fate decide
To guide these lives we see
"Il bambino morirà, o moriranno tutti!" esclamò Audrey, nascondendo la testa sotto il braccio di Taehyung.
"No, il bambino starà bene, continua a guardare" la rassicurò lui.
Softly tread the sand below your feet now
"La canzone mi piace" disse Audrey mentre questa proseguiva, mentre in televisione il piccolo Tarzan rideva e indicava un albero. Passò qualche altro minuto e alcune scimmie stavano giocando felici. “Cosa sono?” domandò.
“Gorilla” rispose Taehyung. “Vedi? C’è un gruppo di queste scimmie, ma l’attenzione si concentra su un papà, una mamma e il suo piccolo.”
Il padre prendeva in braccio il cucciolo e o lanciava per aria, facendogli fare gridolini adorabili.
Ma poi il piccolo seguì na rana.
“Perché non sta con i suoi genitori?” chiese Audrey.
Prima che Jungkook e Taehyung potessero rispondere, un leopardo inseguì la piccola scimmia e la mangiò senza che i genitori potessero fare niente.
“L’ha mangiato! No, questo cartone è brutto, non lo voglio guardare.”
“Poi diventa bello, non preoccuparti” le disse Taehyung.
“Se hai troppa paura cambiamo cartone” rispose invece Jungkook.
La bambina si prese un momento per riflettere.
“No, voglio continuare a guardarlo. Perché ora il bambino piange?"
"Perché si sente solo e abbandonato. Il leopardo Sabor, che vedrai di nuovo fra poco, ha ucciso la sua famiglia."
"Ma così rimarrà solo."
"Aspetta e vedrai" disse Jungkook.
Intanto la gorilla Kala, dopo aver perso il suo cucciolo per mano del leopardo, sentiva il bambino piangere e cominciava a correre.
Somewhere something is calling for you
Two worlds, one family
Trust your heart
Let fate decide
To guide these lives we see
"La canzone dice che il cuore la sta chiamando" disse Audrey.
"Esatto, verso il bambino" le disse Taehyung. "Senti come piange? E vedi come lei corre verso quell'albero?"
"Sì."
"Ecco, aspetta un po' e vedrai una scena bellissima."
La bambina attese che Kala aprisse la porta. Tutto era silenzioso, si sentiva soltanto qualche uccello cinguettare. La gorilla annusò l'aria, poi notò i due corpi distesi a terra.
"Sono i genitori del bambino! E sono morti!"
Alla madre mancava una mano e, nel notarlo, la bambina si nascose sotto il braccio di Taehyung, stavolta.
"Tranquilla piccola, ora passa."
Poco dopo la musica cambiò e Audrey sentì Kala avvicinarsi a quel suono e aprire un'altra porta.
"Uh?" chiese la gorilla, guardando confusa il bambino.
Non aveva mai visto un essere umano in tutta la sua vita e doveva domandarsi a che specie appartenesse.
"Eh?" rispose il piccolo e Audrey rise.
Lo fece anche poco dopo, quando il bambino rideva giocando con la coda della gorilla e mettendole le dita nelle su narici. Quando Tarzan non fu più un bambino piccolo ma uno un po' più grande, di quattro o cinque anni, Audrey perse interesse. Lo guardò, ma senza amarlo particolarmente, forse perché non capiva i messaggi importanti che lanciava. Si addormentò a metà cartone e Jungkook la prese con dolcezza e la portò a letto.
"Era distrutta" disse.
"Già, ma almeno la prima parte le è piaciuta. Beh, andiamo a letto anche noi."
Una volta sotto le coperte, i due parlarono ancora.
"È stato bello vedere quel cartone con lei, vero?" chiese Taehyung.
Jungkook stava per rispondere, ma dei piccoli colpetti alla porta lo distrassero.
"Entra, Audrey" disse.
La bambina lo fece e Taehyung accese la luce.
"Hai fatto un brutto sogno?" le chiese.
"No. Ho solo pensato che Kala ha fatto la stessa cosa che avete fatto voi con me: lei ha adottato Tarzan, voi me, in questo siamo molto simili."
"Hai ragione, e l'ha amato come se fosse stato davvero suo figlio, come facciamo noi con te" disse Jungkook.
"Sei stata brava a fare questo ragionamento, è molto maturo per la tua età" osservò Taehyung.
"Grazie."
Dopo poco Audrey tornò nella sua stanza e tutti riuscirono a dormire sonni tranquilli.
 
 
 
CREDITS:
Phil Collins, Two Worlds
   
 
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