Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: crazy lion    23/07/2021    1 recensioni
Taehyung e Jungkook sono sposati da tre anni. Da un po' il primo si è accorto che qualcosa non va: Jungkook è stranamente silenzioso. Quando gliene chiederà la ragione, prenderanno la decisione più importante della loro vita.
Attenzione: la storia può essere letta come un’originale, in quanto i BTS qui sono persone normali e non cantanti.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderla in alcun modo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 8.

 

Momenti felici

 
Un urlo straziante seguito da un pianto svegliò di soprassalto Taehyung e Jungkook.
"Audrey!" esclamarono entrambi correndo nella sua cameretta.
Scoprirono così che aveva fatto la pipì a letto.
"Piccola, che succede?" le chiese dolcemente Taehyung.
"Sono volati fuori dal finestrino… i miei genitori" disse ansimando.
"Ha ricordato una parte dell'incidente. È una gran cosa, visto che aveva solo due anni" disse Jungkook.
Poi la cambiarono tutta, infilandole un paio di mutandine e un pigiama nuovi, la portarono nel loro letto, misero a lavare le coperte e il coprimaterasso e tornarono dalla bambina, che si era un po' calmata.
"Posso solo immaginare che sia stato un ricordo terribile" disse Jungkook alla piccola. "Ma ora ci siamo qui noi e non ti succederà più niente di brutto."
"Vuoi un po' di latte?" le chiese Taehyung.
Lui ne beveva spesso una tazza prima di dormire, perché gli conciliava il sonno.
"Sì, grazie" rispose la bambina in un sussurro.
"Domani pensavo di andare a fare un po' di shopping per te" disse Jungkook.
"Sì, lo voglio fare" rispose.
"Vuoi rimanere nel nostro letto, stanotte?" le chiese Taehyung.
"Oh sì, per favore papà, posso?" domandò a Jungkook che non aveva detto niente.
"Ma certo che puoi."
Dopo aver bevuto una tazza di latte caldo con il cacao la bambina si infilò sotto le coperte, fra di loro, e si addormentò poco dopo.
"Ha avuto proprio un brutto incubo" disse Jungkook. "Capitava anche a me. Benché non ricordassi niente del mio passato, mi succedeva di fare degli incubi molto brutti nei quali sognavo un incendio, delle persone che gridavano e un bambino che piangeva. La psicologa da cui sono andato ha detto che nei sogni rivivevo il trauma subito."
"Non lo sapevo, mi dispiace" disse Taehyung, non immaginando nemmeno quanto orribili dovessero essere stati gli incubi di Jungkook.
"Ora vengono solo qualche volta, ma sono molto meno brutti di anni fa."
Poco dopo, anche loro si addormentarono.
Il giorno seguente fecero colazione con i pancake preparati da Taehyung.
"Sono buonissimi" disse Audrey.
"Non si parla a bocca piena, ma grazie."
Poco dopo la bambina si riaddormentò sul divano.
"L'abbiamo svegliata troppo presto" disse Taehyung. "Aspettiamo che si risvegli prima di partire."
Ma la bambina ebbe un altro incubo, lo stesso della notte prima, si mise a urlare e a tirare pugni al divano. I genitori la abbracciarono e la confortarono con parole dolci. Le diedero anche del'acqua e la bambina si calmò.
Jungkook preferì contattare Aleicia Harper per raccontarle di questi incubi e Taehyung fu d'accordo.
"Resti a guardare la tv mentre i tuoi papà vanno a fare una telefonata?" chiese Jungkook.
La bambina, che si stava ancora asciugando le lacrime dagli occhi, fece segno di sì.
I due andarono in cucina e composero il numero dell'assistente sociale. Questa rispose al secondo squillo.
"Pronto?"
"Pronto, signorina Harper, sono Jungkook."
"Salve, signore. Come sta andando?"
"C'è stato qualche piccolo problema" continuò Taehyung. "Ha avuto due incubi, uno la notte appena passata, un altro stamattina. Ha ricordato vagamente quello che è successo nell'incidente e siamo preoccupati che questi incubi possano sconvolgerla troppo."
"Per ora non c'è da preoccuparsi. Non ha avuto incubi per molto tempo. Se dovessero persistere, si potrebbe pensare di farla parlare con una psicologa, ma per il momento aspettiamo."
"D'accordo" disse Jungkook.
"Possiamo stare tranquilli?" chiese l'altro.
"Se riuscite a calmarla direi di sì. Se dovesse diventare aggressiva nei vostri confronti o avere spesso incubi, chiamatemi immediatamente. Una psicologa potrebbe aiutarla ad affrontare il trauma che ha subito, anche se era piccola. Molti bambini, dopo essere stati adottati, sono supportati da uno psicologo."
"Allora vedremo come andrà nei prossimi giorni" disse Taehyung e dopo i ringraziamenti e i saluti la telefonata si concluse.
"Voi non avete un lavoro?" chiese la bambina ai genitori quando tornarono in salotto.
"Sì, ma fino ad agosto, quando tu andrai all'asilo, staremo a casa con te."
Taehyung si era preso ferie e Jungkook, essendo il direttore, poteva fare come voleva.
"Cos'è l'asilo?"
"Un posto dove ci sono tanti altri bambini con i quali potrai giocare, fare amicizia e tanti disegni" le spiegò Jungkook.
"Bello! Andiamo a comprarmi dei vestiti?"
I due assentirono.
Arrivati al negozio furono letteralmente assaliti da tantissime persone che facevano loro foto.
"Ma che cavolo succede?" chiese Taehyung facendo la voce grossa.
"Siete così diversi da vostra figlia!" esclamò loro una donna.
Erano forse giornalisti venuti per una celebrità, che vedendo la differenza del colore della loro pelle e dei capelli avevano pensato di scriverci qualche articolo su di loro e sull'adozione?
"L'abbiamo adottata, e allora? Non mi sembra un crimine" sbottò Taehyung.
"No, la vostra storia potrebbe essere molto bella e interessante da raccontare. Vi va di venire al nostro giornale per qualche domanda?"
"Assolutamente no" disse Jungkook con voce ferma, mentre la mano di Audrey gli stritolava la sua.
Entrambi i genitori potevano leggere la paura, anzi, il terrore nei suoi occhi e la bambina sentiva il cuoricino battere forte.
"Non vi azzardate a scrivere qualcosa su di noi!" Jungkook era adirato, stringeva le mani a pugno e conficcò le unghie nei palmi fin quasi a farsi male. "Lasciateci passare" ordinò.
I giornalisti provarono a convincerli, ma non ci fu niente da fare. Non volevano essere trattati come "quei bravi genitori che hanno adottato una povera bambina".
Spinsero e riuscirono a farsi strada dentro il centro commerciale, dove per fortuna non trovarono altri giornalisti.
"Andiamo al bar a prendere qualcosa?" chiese Taehyung, più che altro per calmare la bambina.
I due adulti bevvero un caffè e Audrey un succo alla pesca a temperatura ambiente.
"Mi piace tanto, grazie" disse.
Sorrideva, sembrava più serena e i genitori decisero di andare a fare shopping. Comprarono pantaloni, maglie e magliette, jeans, scarpe e tutto ciò che serviva alla bambina. Aveva i piedi molto piccoli, ma il numero ventisette le calzava a pennello. Uscirono con tre borse cariche di vestiti e scarpe e, una volta a casa, Audrey era stanchissima. Si addormentò sul divano poco prima di pranzo, mentre i genitori sistemavano le cose nel suo armadio e, quando fu pronto, Taehyung la chiamò. Durante i loro giri per negozi la bambina gli aveva confidato che amava il riso alla cantonese e lui gliel'aveva preparato. Audrey lo gradì moltissimo, e dopo un altro riposino lei e i genitori andarono in gelateria. Era un posto in cui facevano coppe giganti, che bastavano per un pranzo o una cena.
"Ma sono enormi!" Audrey era sorpresa. "Come faccio a mangiarne una intera?"
"Ce ne sono di più piccole, oppure puoi chiedere di fartene fare una" disse Taehyung.
La bambina accettò quell'ultima proposta e ordinò fragola e cioccolato, mentre Taeghyung e Jungkook presero entrambi il David, un gelato con riso soffiato, panna montata e cioccolato.
"Posso assaggiare il vostro?"
Jungkook gliene diede una generosa cucchiaiata.
"È buonissimo!" esclamò estasiata. Ne chiese ancora e stavolta fu Taehyung a dargliene. "Grazie a tutti e due" disse infine la bambina, leccandosi le labbra che Jungkoook le pulì con una salviettina.
Mangiata la loro coppa di gelato si sentirono più che sazi.
Quella sera, Audrey si addormentò presto, ma poco dopo sentì uno schianto fortissimo. Gridò con tutto il fiato che aveva in gola.
"Tesoro, che succede?"
I suoi genitori erano lì, accorsi accanto al suo letto.
"C'è stato un rumore fortissimo nell'incidente!" esclamò la bambina.
Taehyung la abbracciò forte.
"Ora è passato, piccolina. Vuoi parlarne?”
“Non ricordo tanto, solo lo schianto e i miei genitori che volavano dal finestrino, poi sono svenuta.”
“Vuoi che ti canti una ninnananna?” le chiese Tae. “Lo so che non sei più una bambina piccola, ma magari ti farà stare meglio."
"Va bene" sussurrò la bambina.
"Twinkle twinkle little star,
How I wonder what you are,
Up above world so high,
Like a diamond in the sky,
 
When the blazing sun is gone,
When there's nothing he shines upon,
Then you show your little light,
and Twinkle, twinkle, through the night.
In the dark blue sky you keep,
And through my curtains you often peep
For you never shut your eye,
Till the sun is in the sky
[…]"
Alla canzone si era aggiunto anche Jungkook. All'inizio Taehyung aveva pensato di cantare alla bambina una canzone coreana, ma lei non avrebbe capito niente, così aveva optato per una nursery rhyme inglese. Audrey si riaddormentò cullata dalle parole della canzone.
"E se la portassimo nella nostra casetta nel campeggio in montagna per il weekend?" propose Jungkook quando furono a letto.
"Buona idea! Audrey si divertirà moltissimo. Prima, però, vorrei presentarla alle nostre famiglie."
“Dovremo chiederle se le va bene.”
“Lo faremo domani, a colazione.”
Poco dopo, i due presero sonno.
 
 
 
CREDITS:
Twinkle, Twinkle, Little Star è una ninnananna la cui melodia è francese, intitolata Ah! Vous Dirai-Je, Maman, di M. Bouin. Le parole, invece, sono state scritte per la prima volta da Jane Taylor in una poesia intitolata The Star.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: crazy lion