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Autore: crazy lion    23/07/2021    1 recensioni
Taehyung e Jungkook sono sposati da tre anni. Da un po' il primo si è accorto che qualcosa non va: Jungkook è stranamente silenzioso. Quando gliene chiederà la ragione, prenderanno la decisione più importante della loro vita.
Attenzione: la storia può essere letta come un’originale, in quanto i BTS qui sono persone normali e non cantanti.
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderla in alcun modo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11.

 

I regali più belli

 
Né più né meno come le avevano detto, Jungkook e Taehyung svegliarono presto Audrey.
"Oggi c'è il picnic, giusto?" domandò lei, con gli occhi ancora assonnati e la voce impastata.
Odiava quella sensazione, ma con un sorso d'acqua si sarebbe sentita meglio.
"Esatto. Ti abbiamo svegliata perché pensavamo ti avrebbe fatto piacere preparare assieme a noi le cose per il picnic" le disse Jungkook.
"Lo faremo in giardino e abbiamo invitato alcuni nostri amici. Ti va di conoscerli?" chiese Taehyung.
"Quante persone sono?”
“Sei, tutti maschi. Avrebbero dovuto venire ieri, ma il tuo spavento ci ha fatto cambiare idea e abbiamo detto loro di venire oggi.”
"Oh, mi dispiace" rispose la piccola a Taehyung.
Con la sua ansia aveva rovinato i loro piani.
"No, piccolina, non ti preoccupare. Vuoi dormire ancora un po'?"
"Posso?"
"Ma certo, tanto i nostri amici arriveranno per pranzo."
La bambina si girò fra le coperte e riprese sonno.
 
 
 
"Taehyung, ma quale picnic!" esclamò Jungkook mentre l'altro tagliava il pane.
"Perché?"
"Oggi è lunedì, i nostri amici sono al lavoro. Mi hanno appena mandato un messaggio scusandosi e pensando che fosse domenica. Lo faremo questo fine settimana.”
"Sì, ma Audrey ci resterà male. Che cosa possiamo fare per rendere questa giornata speciale per lei?"
Non trovarono nulla di divertente, così restarono a casa a giocare.
Passarono tre giorni e, per un motivo o per un altro, i suoi amici non riuscirono a venire a fare un picnic con loro, magari il pomeriggio e non la mattina, ma nemmeno passare per un saluto. Namjoon si era preso una brutta febbre ed era accudito dagli altri.
Giugno era ormai poco oltre la metà quando ai due genitori venne un'idea.
"Aveva detto che voleva due gattini, mi sembra, giusto?"
"Sì Tae, ma un gatto è un impegno. Abbiamo adottato Audrey solo qualche settimana fa, siamo pronti per questo?"
"Secondo me sì. In fondo un gatto è più indipendente di un cane, ha bisogno di meno attenzioni."
"Hai ragione, forse siamo pronti. Prima dobbiamo organizzarci, però."
E così, mentre Audrey dormiva e Jungkook stava con lei, Taehyung andò a comprare tutto il necessario: una lettiera, della sabbia e qualche giocattolo, due cucce confortevoli e due cuscini da metterci dentro, per far stare i mici più comodi. Quando gli sembrava che non mancasse niente, chiamò un suo amico che faceva il falegname e gli chiese di costruire una porticina basculante.
"Ci vorrà qualche giorno" lo avvisò l'altro.
"Non è un problema."
Tanto avrebbero preso i gatti da piccoli, per cui non sarebbero andati fuori subito. Avrebbero anche dovuto chiamare qualcuno che se ne intendesse di finestre per fare un buco sulla portafinestra della cucina. Jungkook prese le misure e disse al suo falegname quanto grande voleva che fosse la porticina,
"D'accordo. Fai bene a non volerla molto grande" fu la risposta dell'uomo.
"Perché?"
"Mi è già capitato di sentire persone che avevano fatto porticine basculanti grandi e poi gli zingari hanno mandato dentro i bambini a rubare attraverso di esse."
"Merda" disse Taehyung.
"Quindi vi consiglio di farla piccola."
Il falegname venne a casa loro a prendere le misure per la porticina e se ne andò.
 
 
 
In quel momento Audrey si svegliò e, dopo colazione, i genitori le dissero di avere del lavoro da fare lì a casa.
"Per il negozio di vestiti o per la fioreria?"
"Per un'altra cosa che ora non possiamo dirti" le fece sapere Jungkook e, mentre la bambina si sedeva a guardare i cartoni animati, loro due andarono in cucina.
Per prima cosa controllarono i rifugi per gatti abbandonati nella zona, compreso quello di Yoongi. In tutti c'era scritto che, prima di avere un gatto, bisognava venire per un mese ad accarezzarlo e conoscerlo, per essere sicuri che fosse il micio giusto.
"Non ti sembra esagerato?" chiese Taehyung a Jungkook.
"Un po'."
Alcuni rifugi, compreso quello di Yoongi, avevano come altro requisito quello di mandare un volontario a casa degli adottanti per verificare che il gatto fosse in sicurezza e che la famiglia non vivesse vicino a una strada trafficata.
"Noi abitiamo vicino a una di queste strade, non ce lo lasceranno mai" disse Taehyung, mesto.
Controllarono così gli annunci di qualcuno che vendeva o regalava gattini. Fu allora che dissero ad Audrey quello che stavano facendo e lei si avvicinò al computer con il cuore che le martellava nel petto e un sorriso che andava da un orecchio all'altro.
"Davvero mi volete prendere un gattino?"
"Anche due," le disse Taehyung, "ma volevamo sceglierli con te."
La bambina ne fu entusiasta e osservò le foto e le descrizioni, che i genitori le lessero. Alla fine, dopo molti "No", Audrey rimase colpita da una foto di quattro gattini, uno bianco, due rossi e uno grigio.
"Sono bellissimi!" esclamò.
Era vero, sembravano meravigliosi in foto, e i due genitori erano sicuri che dal vivo lo sarebbero stati ancora di più. I proprietari abitavano a un'ora di distanza da lì. I quattro si vestirono, si misero in macchina e partirono. Lungo il tragitto cantarono alcune canzoni che passavano in radio in quel momento. Intanto Taehyung, che non guidava, telefonò alla famiglia per sapere se fossero a casa. Era possibile che fossero al lavoro. Rispose una voce femminile dal tono gentile e allegro.
"Saremmo interessati a vedere i gattini e forse ad adottarne un paio" disse.
"Ma certo, venite quando volete. Io sono sempre a casa perché faccio la casalinga e mio marito oggi esce prima dal lavoro."
"Ottimo, siamo già per strada."
Arrivati nel luogo dove risiedeva la famiglia, scoprirono di trovarsi in piena campagna. Tutto lì era silenzio e pace e gli unici rumori che si sentivano erano quelli degli uccelli che cinguettavano. Taehyung suonò all'indirizzo scritto sull'annuncio e una donna sulla trentina venne ad aprire, ma non li fece entrare. Poco dopo uscì anche un ragazzo.
"Abbiamo due bambini" disse l'uomo presentandosi. Era alto un metro e novanta circa e aveva mani grandi e lisce. "E non vogliamo che vedano che qualcuno porta via i loro gatti, o ci resteranno male."
"Ma sanno che li date in adozione?" chiese Jungkook.
Se non fosse stato così, lui e Jungkook l'avrebbero ritenuto profondamente ingiusto nei confronti dei bambini, che avevano il diritto di sapere.
"Sì, l'abbiamo spiegato loro" rispose la donna. "Ma non vogliamo che vedano, tutto qui. Venite."
Li guidarono in una legnaia. Tutto lì era pulito e in ordine. Una gatta bianca e rossa era sdraiata all'interno della legnaia, ma uscì seguita dai quattro cuccioli quando sentì dei passi avvicinarsi.
"Gattini!" esclamò Audrey, si avvicinò con uno scatto e ne prese uno in braccio.
"Devi fare piano con loro" le disse Jungkook. "Sono ancora piccoli e si spaventano."
"Oh, mi dispiace."
"Non ti preoccupare. Ora lo sai."
Il gattino, comunque, le rimase in braccio. Era quello grigio.
"È una femmina, sai piccola?" le disse la donna.
Audrey sorrise.
"E gli altri?"
"Due maschi e una femmina."
La bambina e i genitori passeggiarono nel portico con la gattina in braccio ad Audrey, che sembrava decisa ad adottarla.
"Sai, a casa mia ci sono tanti giochi per te e una bella cuccia."
Il pelo di quella gatta era corto e morbidissimo e la bambina si accorse che aveva una piega sulla punta della coda.
"Si è fatta male?" chiese alla padrona.
"No, è nata così. È una sua particolarità. Tranquilla, puoi toccarla in quel punto, non le fa male."
"Vorrei un maschietto" disse la bambina.
Si avvicinò agli altri gattini e si fece indicare i due maschi. Provò a prenderne uno, ma questi scappò in mezzo a dei bancali. Poi la mamma gatta richiamò tutti i cuccioli dentro il trasportino che Taehyung e Jungkook avevano portato e loro obbedirono al suo richiamo. Quando gli altri uscirono e i due rimasti, quelli che Audrey voleva adottare, restarono dentro, Taehyung stava per chiudere il trasportino, ma scapparono fuori entrambi.
"No!" esclamò Audrey.
"Hanno solo paura, adesso li prendiamo" la rassicurò Jungkook.
Riuscirono a prendere la femmina subito, ma per il maschietto ci volle circa un'ora, perché correva da tutte le parti e si nascondeva.
Alla fine li ebbero tutti e due nel trasportino.
"Dobbiamo darvi qualcosa, pagarvi?" chiese Jungkook.
L'annuncio diceva Cuccioli in regalo, ma non si poteva mai sapere.
"No, assolutamente" rispose loro l'uomo. "Basta che vogliate loro bene."
"Su questo può stare tranquillo. Li ameremo come membri della nostra famiglia" rispose Taehyung.
Quando salirono in macchina fu Audrey a voler tenere il trasportino. I micetti dormirono quasi tutto il viaggio, solo quando arrivarono a casa si svegliarono.
"Vuoi uscire?" chiese Audrey al maschietto quando poggiarono il trasportino sul tappeto.
Intanto la femmina era già uscita e si guardava intorno con curiosità e un po' di paura. Doveva essere difficile per loro, pensò Audrey. Non avevano più la mamma e i fratelli e forse si sentivano soli, ma il fatto di essere insieme dava loro forza. Avevano fatto bene a prenderne due. Mentre il maschio usciva, Audrey prese di nuovo in braccio la gattina stupendosi di quanto fosse piccola e leggera. Era nata il primo maggio, quindi aveva poco più di un mese e mezzo.
"Come li vuoi chiamare?" chiesero insieme i due genitori.
"Lei Star e lui Red" rispose, mentre anche il maschietto, che si era nascosto in fondo al trasportino, usciva.
"Sono due bellissimi nomi."
Insegnarono ai gatti dove fosse la lettiera mettendoceli dentro e scoprirono, con loro grande sorpresa, che sapevano già andarci. Poi li portarono in cucina e i due gatti riconobbero l'odore dei croccantini Kitten che gli adulti avevano acquistato.
Quella sera, Star e Red si addormentarono su un vecchio maglione di Taehyung e i tre andarono a letto sereni, sapendo che ora erano in cinque. I genitori avevano detto alla bambina che avrebbero tenuto dentro i gatti per tre o quattro mesi, in modo che si abituassero alla casa, ai suoi abitanti e ai suoi odori. Poi, se i mici avrebbero espresso la volontà di uscire, avrebbero costruito la porticina basculante. Per Audrey Red e Star erano stati i regali più belli che i genitori avrebbero potuto farle.
   
 
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