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Autore: la_pazza_di_fantasy    23/07/2021    0 recensioni
Lokni e Nahele non hanno niente in comune, a parte essere cresciuti con un solo genitore, e non si conoscono nemmeno. Ma qualcosa cambierà nelle loro vite portandoli a conoscersi e a vivere sotto lo stesso tetto. Riusciranno ad andare d'accordo? O sarà un disastro totale?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era incredulo. Nahele era davvero incredulo. Aveva passato la sera precedente a dannarsi perché voleva vedere Yiska e non si sarebbe mai immaginato di ritrovarselo in giorno dopo davanti mentre aspettava Lokni all’uscita dall’accademia. L’attore non si era presentato in studio e quindi Nahele era riuscito ad uscire in tempo per prendere Lokni e andare a casa insieme. Mai però si sarebbe immaginato di veder uscire il fratello dall’accademia proprio con il ragazzo che affollava i suoi pensieri.
Alla vista di Yiska la sua mente aveva smesso di funzionare e il corpo gli stava consigliando di andare verso il moro e baciarlo ferocemente davanti a tutti. la cosa che più lo sorprendeva era il fatto che il moro stava ridendo per qualcosa che aveva detto Lokni e aveva quasi le lacrime agli occhi per ciò. Nahele non si ricordava nemmeno di aver mai visto Yiska ridere a quel modo.
-NAHELE- il ragazzo si ridestò dai suoi pensieri sentendo la voce del fratello che vedendolo lo aveva raggiunto quasi correndo. -cosa ci fai qui?- chiese il castano una volta che fu a pochissima distanza dal rosso.
-sono venuto a prenderti- rispose sinceramente Nahele notando con la coda dell’occhio che Yiska era rimasto molto più indietro, in disparte.
-ma oggi vado con il pullman e poi non dovevi lavorare?-  continuò Lokni lanciando poi una veloce occhiata in direzione di Yiska. Non aveva nessuna intenzione di lasciar tornare da  solo il moro a casa.
-l’attore non si è presentato quindi abbiamo fatto solo il possibile questa mattina. E visto che sono qui te lo scordi che io non ti accompagni a casa facendoti prendere quel pullman- disse convintissimo Nahele.
-tu non hai capito niente. Io vado in pullman-
-non se ne parla Lo! Sono già qui, cosa ti costa venire in macchina con me? È anche più comodo- cercò di farlo ragionare Nahele. Non capiva perché il fratello si stesse impuntando in quel modo assurdo.
-vado in pullman Nahele, ho già deciso-
-guarda che non muoio se mi faccio il viaggio da solo, vai in macchina- si intromise Yiska rivolgendosi solo a Lokni senza degnare di uno sguardo Nahele. -so che stai rifiutando per fare in modo di non farmi viaggiare da solo ma lo faccio già tante volte quindi non mi cambierà niente-
-si ma oggi ci sarà il pienone- spiegò le sue motivazione Lokni ignorando completamente lo sguardo mezzo perso del fratello nei confronti di Yiska.
-ma non ti preoccupare. Vai in macchina- continuò il moro che stava usando tutto il suo autocontrollo per non girarsi verso Nahele. Quando lo aveva notato li davanti era stato troppo tardi per scappare via e quindi aveva deciso di ignorare il più possibile il rosso. Non si era ancora completamente ripreso da quello che era successo e si era deciso a non parlare ancora di tutta quella situazione a Lokni.
-ma…-
-la macchina ha cinque posti- disse Nahele facendo girare verso di se entrambi i ragazzi e Yiska lo stava guardando quasi sconvolto -non ci perdo niente a portare entrambi se questo ti fa stare più tranquillo- aggiunse poi in direzione del fratello che sembrava al settimo cielo per quella proposta.
-posso andare tranquillamente con il pullman- disse prontamente Yiska. No, rinchiudersi in macchina con quei due non era l’opzione migliore e di certo non lo avrebbe fatto.
-Yiska non ti azzardare a rifiutare una cosa del genere! Arriveremo anche prima- protestò Lokni non appena sentì quelle parole da parte del moro. In realtà aveva avuto la mezza idea di chiedere al fratello di accompagnare anche Yiska e mai si era aspetto che proprio Nahele proponesse la cosa.
-ma…-tentò di protestare il moro ma si bloccò. Lokni non sapeva niente di quello che era successo tra lui e Nahele e di conseguenza non era a conoscenza dei mille sentimenti contrastati che si stavano scontrando dentro di se. Che poi come gli era venuto in mente a Nahele di proporgli di andare in macchina insieme a loro? Davvero non lo capiva. Lo aveva fatto apposta o la cosa non gli toccava minimamente.
-non protestare, tu vieni con noi- e senza dargli modo di pensare oltre e rifiutare definitivamente Lokni lo aveva già fatto entrare in macchina, nei sedili posteriori, e subito dopo anche lui entrò in macchina sedendosi affianco al volante dove poco dopo ci si sedette Nahele.
Nel silenzio più totale in rosso accese la macchina e parti. Quel silenzio imbarazzante continuò per un bel po’ di minuti con Yiska che faceva di tutto per far restare il suo sguardo incollato al finestrino conscio che se avesse alzato lo sguardo avrebbe trovato quello di Nahele che lo scrutava dallo specchietto retrovisore. Fu Lokni a scioglierlo:
-oggi abbiamo finalmente finito la cheesecake- disse il ragazzo in direzione del fratello non accorgendosi minimamente della tensione presente in quella macchina.
-wow, come minimo pensavo che quel pazzo vi avrebbe fatto continuare come con la carbonara se non di più- rispose Nahele cercando di calmare i battiti del suo cuore, la sola presenza di Yiska in quella macchina lo faceva andare in tilt.
-ci mancava solo questo- brontolò Lokni -lo sai che faccio schifo con i dolci-
-è per questo che non mi spiego il fatto che hai finito così presto- lo rimbeccò Nahele con un accenno di risata sul volto.
-ho un compagno fantastico che è un genio- rispose con la linguaccia Lokni per poi sorridere in direzione di Yiska, Yiska che sembrava non averlo minimamente sentito. E fu in quel momento che Lokni si accorse dell’enorme disagio che stava provando il moro e iniziò a chiedersi cosa fosse successo.
-di sicuro è più bravo di te- e dopo quelle parole di Nahele calò nuovamente il silenzio che questa volta rimase per tutto il tempo fino a quando non arrivarono all’ingresso del loro paese.
-puoi lasciarmi qui- disse Yiska distogliendo finalmente lo sguardo dal finestrino e rivolgendosi per la prima volta a Nahele.
-ma casa tua è…- tentò di protestare il rosso.
-lasciami qui, me la faccio a piedi- il tono del moro non ammetteva repliche e quindi Nahele si fermò -grazie per il passaggio-
 

 
   
 
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