La ragione
impazzisce
l'idea
si fa tumorale
e viene ad aggredire
i
tessuti
della realtà
tessuti che vigorosi
celano
la larva
spettrale
della finitudine
non azzerabile.
Sanitaria deformità
che assembla i tasselli
del
mio corpo.
Ma ecco la freccia
mi coglie in flagrante
ecco mi sorprendo
a perdermi
nei miei stessi
orifizi:
mari di muco
oceani di saliva
si spalancano ad
offrirmi
la ghiandolare visione
di Nettuno.
Dalle sue secrete secrete
si innalza e si
mostra
la tavola virulenta
della sua legge:
"Tu sei acqua
e non te ne rendi conto
acqua è
tutto
acqua è niente
e perciò esisti
ma sei assente.
Ordine nel caos
banalità originali
e novità
scontate.
Cosa cerchi ancora?
Che tutto è vero
tutto è necessario
bello
e
puramente razionale!"