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Autore: lmpaoli94    24/07/2021    0 recensioni
Nessuno sa dire con certezza chi o che cosa possa essere nascosta all’interno della Cattedrale di Parigi.
Il mistero viene tramandato in anno in anno, da generazione a generazione.
La luna piena alta in cielo viene scandito dall’ululare di un animale che minaccia la vita tranquilla dei cittadini della capitale francese.
Ma cosa mai potrebbe accadere se uno dei forestieri giunto in città sta per rivelare al mondo quella misteriosa creatura che tanto spaventa le leggende in un luogo culto di rifugio e di preghiera?
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Chris Argent, Gerard Argent, Sceriffo Stilinski, Scott McCall
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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All’alba dei miei sedici anni di età, l’Arcivescovo organizzò una piccola festa all’interno della Cattedrale con i cittadini più fedeli di cui ci si poteva davvero fidare.
Ma anche se avevo l’amore e il rispetto di quelle poche persone, la solitudine per non avere un amico proprio o una persona fidata con cui parlare di me e delle mie giornate, mi lasciavano un vuoto che non poteva essere colmato.
Tutto ciò però cambiò un giorno di primavera, quando l’Arcivescovo Noah mi chiese di uscire dalla cattedrale per andare a fare delle compere.
Non riuscendo a credere a quel sogno immaginario, credetti di non aver capito quelle parole.
< No Scott, hai capito benissimo: è giunto il momento che tu ti immerga tra la gente. Ma vedi di non finire nei guai. >
Ero troppo felice per poter cadere nei guai e nella paura di relazionarmi con le persone.
Il cuore mi batteva a mille e non sapevo come potevo ringraziare colui che mi aveva dato tanta di quella fiducia che mi aveva portato ad andare avanti con la mia strana vita.
Difatti, quel giorno di primavera, fu la prima e vera volta in cui uscii dalla cattedrale dopo il fatto di quella notte di sette anni fa’.
Lasciandomi all’interno di quel luogo che mi dava la protezione necessaria, avevo promesso all’Arcivescovo che non sarei mai uscito per nessun motivo e che avrei tenuto a bada i miei istinti di lupo rimanendo a soffrire in solitudine sul campanile.
Dal canto suo, l’Arcivescovo prese di getto e a buon cuore le mie vere intenzioni, congratulandomi con me per il mio coraggio.
Quella notte però, non sarebbe stata mai dimenticata dalla mia mente.
Il giudice Argent veniva a trovare me e l’Arcivescovo durante visite non programmate e nei momenti meno opportuni, facendoci perdere numeroso tempo a nostra disposizione.
Non voleva capire che anche se erano passati molti anni, io e l’Arcivescovo non saremo stati d’aiuto per risolvere il dilemma di quel contadino ucciso.
Ma l’ossessione e la pazzia di scoprire la verità andando a scavare in luoghi impensabili, aveva portato il giudice Chris Argent ha interrogare quasi l’intera popolazione di Parigi.
Momenti di pura rabbia e sorpresa che non minarono minimamente il mio affetto per l’Arcivescovo e la mia passione nel conoscere il mondo all’interno di una Cattedrale.
La mia vita trascorreva tranquilla e senza paure, fino a quel giorno in cui incontrai loro.
< Buongiorno, Scott > fece il giudice Chris Argent attraversando la navata della cattedrale con il suo solito sorriso finto < Vedo che finalmente il gran giorno per uscire da questo posto è arrivato. Spero per voi che non siate come quelle creature che al minimo contatto con il sole si sciolgono. Tu non sei abituato ad essere visto alla luce del giorno. >
< E con ciò? Non morirò, non vi preoccupate. La mia pelle è molto dura. >
< Certo. Lo so bene… Attento però a non trasformarvi in quella creatura abomina. >
< Non lo farò. Non siamo nelle notti di luna piena.>
< Meglio sempre evitare dubbiose sorprese, non torvi anche tu Scott? >
Non riuscivo a sopportare minimamente la sua presenza, soprattutto quando mi parlava e mi prendeva in giro allo stesso tempo.
Dopo tutti quegli anni però, non avevo ancora trovato il coraggio necessario per potergli parlare della mia famiglia e di che fine avesse fatto mia madre.
Ma non era ancora giunto quel giorno fatidico. Dovevo ancora attendere, ma chissà per quanto…
< Le eviterò, non vi preoccupate… Se cercate l’Arcivescovo, lo trovate a confessare i fedeli. Credo che anche a voi farebbe bene confessare ogni tanto i vostri peccati. >
< Me ne ricorderò, Scott. Grazie del consiglio. >
La mia puntigliosità voleva solo cogliere nell’orgoglio e in quella durezza che il Giudice esprimeva contro di me e contro la povera gente.
la sua inettitudine e la sua perfidia erano stati ereditati da suo padre Gerard Argent, un giudice dal pugno di ferro e molto malvagio.
Almeno questo è quello che mi aveva detto l’Arcivescovo, anche se non aveva mai avuto il piacere di incontrarlo.


Muovendomi tra le vie del paese mentre il vociare mi riempiva le orecchie, il mio primo compito di giornata era di andare a comprare il pane in bottega.
Avvicinarmi al commesso gli comunicai subito il mio ordine, ma di tutto punto mi disse di rivolgermi alla graziosa ragazza che stava sistemando il pane.
Il mio cuore mancò un battito quando la vidi mentre stava lavorando.
Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso e soprattutto il mio imbarazzo e la mia vergogna ebbe il sopravvento in un momento molto delicato.
< Buongiorno. Posso esservi utile? >
< Io… >
Non riuscivo a dire le parole tanto desiderate e la giovane ragazza mi guardava ancora con occhi sinceri e con sorriso smagliante.
“Chissà cosa potrebbe mai pensare di me…”
< State bene? >
< Come? Oh, certo. Scusatemi molto… E’ che non ho molta dimestichezza nel dire che cosa voglio > dissi timidamente.
< Infatti non vi ho mai visto qui nei dintorni. Siete di Parigi? O siete un forestiero? >
< Sempre stato e vissuto a Parigi. Mi chiamo Scott e sono l’aiutante dell’Arcivescovo. >
< L’aiutante? Non credevo che l’Arcivescovo… Sa bene nasconderlo con dimestichezza. Nemmeno la mia amica Allison, figlia del Giudice Argent, mi ha mai detto che quell’uomo… >
Ma mentre stavo avendo una conversazione amichevole con quella ragazza di cui non conoscevo ancora il nome, ecco che la sua giovane amica Allison entra nella bottega salutandola con riverenza mai vista.
> Buongiorno, Kira > mormorò Allison con sorriso a dir poco seducente < La solita baguette, grazie. >
< Ecco a te. L’ho già preparata. >
< Ti ringrazio. >
Ma prima che la ragazza potesse lasciare la bottega, la commessa Kira gli comunicò senza perdere tempo chi fossi io veramente.
< Vorrei presentarti Scott, l’aiutante dell’Arcivescovo di Notre – Dame. >
< Davvero? Eppure sapevo che il Signor Stilinski non avesse aiutanti. Anche se sono passati tanti anni, è ancora in gran forma. Lo vedo ogni domenica celebrare la messa. Ma voi… >
< Lavoro sul campanile, signorina. Per questo voi e la vostra amica non mi avete mai visto. >
< Capisco… Spero però che una domenica di queste possiate essere d’aiuto al vecchio Arcivescovo. Così ci potremmo rivedere. E magari conoscerci meglio. >
< Ne sarei davvero onorato. >
< Ma Allison! Il ragazzo sarà impegnato con la messa! >
< Allora vorrà dire che ci potremmo conoscere dopo. Sempre che voi non siate impegnato. >
< Io? Certo che no! ho tutto il tempo del mondo! >
Non seppi cosa dire di fronte a quel sorriso e a quelle parole che avevano colpito il mio cuore.
Per la prima volta, una giovane e bella ragazza mi aveva dato tutte le attenzioni necessarie di cui avevo bisogno.
< Splendido. Allora ci vediamo tra qualche giorno. >
< Non vedo l’ora. >
< A presto… Grazie del pane, Kira. Noi ci sentiamo quando stai per chiudere. >
< Va bene, Allison. Ma non farmi aspettare. >
< Vedrò di essere puntuale. Promesso. >
I suoi modi di fare e la sua schiettezza, mi avevano lasciato con il cuore aperto e con mille domande che potevo farmi.
“Avrei conosciuto meglio quella giovane ragazza e non m’importava minimamente se fosse figlia del mio peggior nemico. L’avrei rivista ed è quella l’unica cosa che contava realmente per me.”
ma per quanto potessi essere stato folgorato in quei pochi minuti (troppo presto a dire che fosse realmente amore), ci pensò la giovane Kira a riportarmi alla bottega.
< Ehi, signor Scott? Siete qui per comprare del pane o cosa? >
< Come? Oh, certo. Datemi l’ordine uguale a quello di Allison. >
< Va bene. >
La giovane donna, per quanto mi potesse non conoscere, sapeva bene che il mio umore era cambiato notevolmente.
< Bella, vero? È la mia migliore amica. >
< Chi? La ragazza di poco fa’? >
< Non avete smesso di guardarla da quando è entrata. E ancora adesso fissate la porta della bottega, con la speranza che ritorni. >
< Perché? Non è così? >
< Certo. Ma tra qualche ora. Al tramonto, per essere precisi. >
< E’ tra molto tempo, vero? >
< Se voi non avete nient’altro di meglio da fare, potreste aiutarmi qui in negozio. Ma prima dovrei sentire i miei genitori. >
< Mi piacerebbe moltissimo, ma purtroppo devo tornare dall’Arcivescovo. >
< Ci credo. Ecco a voi > porgendomi il pane mentre io gli davo i soldi.
< Grazie della chiacchierata… Kira. >
< Grazie a voi. E salutatemi l’Arcivescovo. >
< Lo farò. >
E nell’uscire dalla bottega, quella Kira aveva davvero ragione: il mio umore era cambiato improvvisamente e lamia solitudine sembrava essere sparita per sempre.
“Domenica la rivedrò. Conterò i giorni fino a quel momento.”
   
 
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