Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Bluem00n_    29/07/2021    0 recensioni
Dystopian universe au||
"Sceglierai di piegarti al sistema o ribellarti?"
Sette amici, ognuno con una vita al limite e i propri strazi, decideranno di non potere fare a meno dei sentimenti in una società che predilige il pensiero razionale.
( Disclaimer: la storia è frutto di immaginazione, i fatti non sono collegati in alcun modo alla pubblica figura dei BTS, non sono in alcun modo affiliata alla Bighit labels)
Genere: Avventura, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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L'uomo caricò nella direzione della giovane scaraventandola contro uno dei muri di cinta, l'impatto le tolse il respiro per qualche secondo e istintivamente cercò di calpestare il suo piede e scrollarselo di dosso con la forza, dopo svariati tentativi inconcludenti premette i pollici nelle casse oculari dell'avversario facendolo ululare dal dolore e indietreggiare un minimo.
Tentò invano di allontanarsi velocemente ma egli fu più fulmineo nel bloccarla dalle spalle con il proprio braccio muscoloso, strinse i suoi capelli in un pugno facendola collidere due o tre volte contro il cemento e con un lungo strattone la face rotolare verso il centro del cerchio polveroso.
Fortunatamente la maschera attutì un po' i colpi ma non abbastanza da lasciarla vigile, sfiorò la profonda crepa che si era creata nel materiale e rotolò sul fianco opposto imprecando al contatto della scarpa dell'avversario con le sue costole.
Amara respirava lentamente un po' per la stanchezza ma principalmente per il dolore lancinante che si irradiava nella parte superiore del corpo, rialzandosi notò il pezzo della maschera cadere a terra con un tonfo, spirò sapendo di non potergli tenere testa ancora a lungo senza esporre la sua reale identità così si preparò al finale!
Non indietreggiò, non batté ciglio quando Aamir ugualmente stanco e minaccioso l'approcciò cercando di sferrare un pugno, lo intercettò debolmente bloccando il suo braccio sotto l'ascella cercando di cingergli il collo con l'altro stringendo la carne tra indice e pollice e torcendo la sua testa nella propria direzione.
Il medio orientale emise un verso strozzato, se avesse potuto mantenere la pressione avrebbe perso conoscenza ma Amara ormai iniziava a perdere colpi e un semplice calcio al ginocchio la fece traballare e mollare la presa.
Sussultò un pochino quando la sollevò tenendola per il colletto della maglia intrisa di sudore e macchiata di sangue, l'impatto del pugno risuonò nel suo cranio lasciandola stordita dal forte acufene che seguì.
Tutto terminò banalmente così, lei a terra inerme mentre tutto intorno era un ammasso di colori sbiaditi vorticanti, la folla presumibilmente esultante ottavata dal battito lento e irregolare del suo cuore poco prima di perder conoscenza.
Aprì gli occhi due volte mentre due energumeni prelevarono il suo corpo per buttarlo sul retro in mezzo alla spazzatura come un manichino rotto, a nessuno importava se quella notte sarebbe morta lì a causa delle lesioni perché l'indomani avrebbero comunque astutamente insabbiato il tutto.













 

Il risveglio fu traumatico, le luci fredde ed abbaglianti furono le prime ad accoglierla poco dolcemente, spiro sbattendo velocemente le palpebre e avvicinò la mano al volto per togliere l'ossigeno che iniziava a farle pizzicare le narici e le ren...                    

Il risveglio fu traumatico, le luci fredde ed abbaglianti furono le prime ad accoglierla poco dolcemente, spiro sbattendo velocemente le palpebre e avvicinò la mano al volto per togliere l'ossigeno che iniziava a farle pizzicare le narici e le rendeva l'atto di inspirare ancora più difficile. 
Lo sguardo cadde sui mille fili e tubicini collegati alle sue braccia, abbozzo una risata pentendosene immediatamente e rannicchiandosi un pochino di lato sulle costole 'buone' imprecando dal dolore.
C'era riuscita, non aveva immaginato Seokjin soccorrerla in preda alle allucinazioni, si trovava davvero in ospedale! 
Allungò il braccio tremolante verso il pulsante d'emergenza e subito una giovane infermiera varcò la soglia controllando i parametri dai macchinari, lasciandole il tempo di ammirar meglio la stanza enorme bianca e povera di arredo. 
Sussultò quando le mani fresche della donna la fecero voltare nella sua direzione puntandole la luce di una piccola pila negli occhi, abbozzò una smorfia attendendo che finisse di torturarla ma il rumore dell'accesso consentito alla stanza fece voltare entrambe.
<< Dottore, la paziente si è appena svegliata nuovamente e da ottimi segni di guarigione tutti i parametri sono stabili e nella norma >> recitò con voce piatta allontanandosi dal suo capezzale, il medico finì di strofinarsi la soluzione disinfettante sulle mani e tolse la mascherina rivelando il volto rilassato di Jin.
<< Perfetto continuo io, la polizia arriverà a breve per raccogliere la deposizione, vi chiedo di trattenerli finché non avrò finito di visitare la paziente e accertarmi che non sia in stato confusionale data la commozione celebrale >> rispose dismissivo voltandole le spalle osservando il tracciato cardiaco, poi improvvisamente aggiunse << fategli presente che non gli concederò più di mezz'ora, la paziente deve riposare! >> l'infermiera annuì e appoggiò il palmo sullo scanner laterale alla porta.
Una volta soli Amara strofinò i polpastrelli dietro l'orecchio, una richiesta tacita sulla situazione e Jin prontamente rispose << Sì...>> lasciando volutamente in sospeso la frase fingendo di cercare lo scanner nella tasca del camice << abbiamo notato la mancanza del traduttore durante l'intervento, chiunque l'abbia eseguito ha fatto un buon lavoro >> aggiunse complimentandosi con se stesso, un angolo della sua bocca ebbe un leggero fremito ma riuscì a trattenere il sorriso, schiarì la voce e con la bocca impastata e amara a causa dai farmaci disse << sembravano molto preparati >> ricevendo un cenno con la testa da parte del medico. 
Sì, stavano decisamente registrando tutto ciò che accadeva nella stanza!

<< Allora partiamo dal principio sono il medico che ha avuto il piacere di soccorrerla >> disse sarcasticamente facendo scorrere la cartella clinica digitale << è stata trasportata d'urgenza all'ospedale più vicino, la prima tac ha dato segni di emorragie interne tra cui una alla testa, è stata sottoposta ad un intervento e fortunatamente le costole rotte non hanno forato nessun organo.
È rimasta in terapia intensiva qualche giorno successivamente con i parametri più stabili abbiamo deciso di trasferirla al St. Raphael, dove ci troviamo ora, qui nella Capitale. >>
<< okay...>> rispose espirando piano poi aggiunse << quanto altro tempo passerò ricoverata qui? >> 
<< avete fretta? >> rimbeccò lui alzando un sopracciglio << ho delle persone con cui parlare >> disse velocemente 
<< sicuramente, ma non dovete preoccuparvi la polizia sarà qui a momenti per interrogarvi e sono sicuro che il rapimento di un Alius abbia destato molta curiosità avrete l'agenda piena per altre tre settimane come minimo.
Tra qualche giorno verrete dimessa ma sfortunatamente dovrete sopportarmi ancora per un po', ci vorranno altre due settimane affinché possiate tornare normalmente alla vostra vita, il mio assistente vi contatterà per fissare le visite di controllo e per qualsiasi cosa... >> concluse estraendo un biglietto da visita dalla tasca.
Amara annuì rigirandosi fra le mani il piccolo schermo lcd, Seokjin registrò alcuni dati sulla cartella clinica e con un leggero tocco sulla sua spalla la congedò.
Ormai sull'uscio si girò improvvisamente dicendo << ah! Quasi dimenticavo, domani le installeremo un nuovo supporto biometrico >> le fece l'occhiolino e svanì dietro la porta bianca.
Interessante, evidentemente la porta era l'unico punto cieco della stanza, avrebbe fatto tesoro dell'informazione.


 

I farmaci la rendevano letargica e assonnata, tra un battito di ciglia e l'altro ripercorreva l'intero match e forse ad un certo punto si era pure addormentata, ma improvvisamente il vociare al di là della porta la rese vigile e lievemente agitata.
Entrarono in tre, un detective vestito in modo elegante con lo sguardo annoiato di chi non aveva assolutamente voglia di fare straordinari, un agente in divisa che non lasciava trasparire alcun tipo di emozione e un terzo uomo che indossava un cappellino e teneva la testa bassa sulla valigia contenente i suoi strumenti.
Se la capitale si era presa tutto questo disturbo per lei, la storia aveva certamente raggiunto i piani alti!

<< Buona sera lei è la cittadina AM3112EU2098 dico bene ? >> domandò l'investigatore allungando il palmo nella direzione dell'uomo con il cappello il quale prontamente gli porse un piccolo scanner, lo avvicinò al viso e una volta riconosciuto il proprio protocollo lo passò ad Amara.
Poggiò il sudato palmo destro sul display rispondendo << sì... sono AM3112EU2098 soggetto classe A, nata a Euron il 31 dicembre 2098, nubile, residente a Terra al Mikrokosmos Palace 1306 interno 79-A >> e attese con il fiato sospeso l'identificazione, pregando che non ci fosse nessun intoppo o non avesse sbagliato qualche dato.
La voce sterile che confermò l'identificazione le fece finalmente rilassare i muscoli delle spalle, l'agente tornò a vegliare sull'uscio mentre Amara porse educatamente l'aggeggio al tecnico. 
Rimase congelata sul posto al rapido scambio di sguardi!
Era suo padre, il tecnico che aveva tenuto gli occhi bassi per tutto il tempo non era altro che suo padre, chiaro aveva senso, tentò di ignorare la morsa allo stomaco ma non riuscì a fingersi completamente indifferente così corresse il tiro dicendo << perdonatemi mi sento ancora un po' frastornata, possiamo iniziare con la deposizione? vorrei tornare a riposare al più presto >> il detective abbozzò un sorriso tirato d'educazione e riprese a parlare mentre suo padre avviava il dispositivo << le faremo solo un paio di domande quando sarà pronta ci faccia un cenno >> 
<< okay >> 
l'occhio biometrico si alzò in volo iniziando a scannerizzare il suo volto e apparvero improvvisamente degli ologrammi con dati come il tracciato della frequenza cardiaca.
<< Iniziamo, io sono il detective MI1008OS2074 del dipartimento di Sacra Tierra mi occuperò del caso come è stabilito dal mandato ricevuto direttamente dal governo >> proclamò il federale mostrando il distintivo elettronico e il mandato, Amara annuì soltanto inspirando un poco 
<< Per quale motivo si trovava in ospedale il giorno del suo rapimento?>>
<< dovevo sottopormi al Dirac >> 
il tecnico annuì 
<< ma ha appena affermato di essere un soggetto classe A, gli Alius possono astenersene, c'è una motivazione in particolare per la quale ha scelto di farlo ? >> 
Amara deglutì e tirò fuori a fatica << sì a breve compirò 22 anni e non avrò più la possibilità di farlo, ho ricevuto una proposta di lavoro per gli uffici governativi e volevo assicurarmi di togliermi questo ultimo peso, non amo esser oggetto del pettegolezzo e non mi piace esser trattata diversamente per ciò che sono... sappiamo tutti cosa significhi esser Alius nella capitale, si è una sorta di celebrità intoccabile... >> 
<< è un peccato buttar via i benefici del suo status, soprattutto perché da quanto so, il suo è uno dei punteggi più alti negli ultimi trent'anni >> constatò lui alzando un sopracciglio, Amara strinse un pugno pronta a ribattere ma fu intercettata nuovamente da altre domande << comunque, dalle telecamere di sorveglianza e dalla deposizione delle guardie dell'ospedale, i rapitori indossavano delle maschere abbiamo notato che ha provato ad opporre resistenza ma non è stato sufficiente.. saprebbe darmi altre informazioni ? >> 
l'oggetto iniziò ad emettere un rumore fastidioso costringendo il tecnico ad avvicinarsi per inserire manualmente un codice di reset alimentando così l'ansia provata dalla ragazza.
La voce del padre le provocò un tuffo al cuore quando scusandosi per l'intoppo aggiunse << l'apparecchiatura fa i capricci, il tracciato è perfetto potete continuare da dove siete stati interrotti >> inspirò profondamente e disse << stavo per dire che non ricordo molto di quella giornata probabilmente hanno utilizzato un forte anestetico per stordirmi, quando mi sono risvegliata mi trovavo in una specie di cella sotterranea, uno dei primi giorni mi è stato fatto rimuovere il traduttore parlavano una lingua che non conosco e avevano un forte accento di Aeji quando si rivolgevano a me... credo stiano architettando un attacco terroristico non so altro >> dopotutto era la cosa più simile alla realtà infatti il marchingegno non riuscì a individuare alcuna menzogna nel suo discorso.
Seguirono alcuni momenti di silenzio e dopo che l'uomo brizzolato fece un cenno il detective indagò ulteriormente dicendo << quale credete che fosse lo scopo del tuo rapimento, cercavano un esca oppure volevano informazioni dalla persona sbagliata? >> 
<< suppongo un misto di entrambi, probabilmente pensavano di barattarmi per ottenere qualcosa in cambio, ma non ha funzionato.. >> constatò inclinando la testa di lato 
<< siete mai stata all'esterno? potreste descrivere il paesaggio circostante? >> fece schioccare la lingua sul palato, a quella domanda non poteva mentire i segni della lieve abbronzatura data la costante esposizione al sole estivo erano visibili e rispose << di tanto in tanto mi portavano fuori, sembrava una fabbrica abbandonata o qualcosa del genere, si trova nei pressi di un area boschiva che sta scomparendo per il resto è solo polvere >> poteva passare era stata precisa nella descrizione ma sufficientemente vaga, infatti suo padre annuì nuovamente comprovando la validità della sua deposizione.
<< Va bene >> asserì il detective << quindi suppongo vi abbiano lasciata andare una volta capito il loro errore... per quanto riguarda le lesioni invece? >> 
come se avesse richiamato la fitta al costato la giovane si protese in avanti inspirando, sorrise amaramente e rispose << un giorno mi hanno lasciata senza sorveglianza e ho tentato la fuga, non entrerò nei dettagli della punizione che ho subito perché potete vederlo con i vostri occhi in che condizioni mi hanno abbandonata non molto lontana dal quartiere slavo di Euron, questo è tutto. Mi spiace non potervi esser molto utile.. >> 
I due uomini si guardarono negli occhi e annuirono ed infine il detective aggiunse << ha fatto il suo dovere, la ringraziamo! Abbiamo gli elementi necessari per iniziare l'indagine le chiedo cortesemente di rimanere disponibile in futuro e le auguro una pronta guarigione! >>

Raccolti gli strumenti si diressero silenziosamente verso l'uscita e Amara affondò nel cuscino sospirando e grugnendo per il dolore diffuso causato dalla tensione accumulata.
La sua mente egoisticamente ricalcava gli sguardi e le espressioni che il padre le aveva rivolto, dall'ultima volta in cui l'aveva visto i capelli e la barba si erano ingrigiti e delle rughe d'espressione avevano iniziato a solcare il suo viso stanco, già architettare una rivoluzione probabilmente doveva esser stancante.
Eppure sembrava perfettamente in forma rispetto all'ultima visita che gli fece in ospedale, aveva finto anche la sua malattia oppure era guarito?
Era difficile non dubitare ogni suo ricordo.
Passarono minuti o forse delle ore prima che il flusso dei suoi pensieri cupi fosse interrotto dall'infermiera che le somministrò altri antidolorifici " il dottore ha chiesto di aumentare le dosi" si giustificò lei, Jin probabilmente era a conoscenza di molte più cose e voleva velocizzare i tempi della sua convalescenza o semplicemente metter a tacere la sua mente.
In ambedue i casi entrambi volevano la stessa cosa: che fosse in forma e lucida per affrontare al meglio la situazione! 
Provò a chiudere nuovamente gli occhi e riposare.



















 

Il campanello di casa la fece trasalire, allungò una mano sul comodino e sfiorandolo domandò l'identificazione all'assistente virtuale della casa scendendo lentamente dal letto.
<< È un corriere della posta prioritaria >> recitò atona la voce dell'intelligenza artificiale facendola soffermare di fronte allo schermo che controllava tutto nella casa. 
Non era solita ricevere visite da corrieri umani quando ordinava qualcosa veniva tutto recapitato dai droni, aprì di un terzo la porta e si appoggiò ad essa osservando l'individuo con circospezione.
L'uomo alzò il cappellino a mo di saluto e le rivolse un occhiolino, dovette passare teatralmente una mano sulla faccia per nascondere il sorriso che nacque spontaneamente sulle sue labbra, era Taehyung.
<< Ha un messaggio con ricevuta di ritorno da parte del governo, accetta la consegna? >> spiegò il giovane in modo calmo << sì >> sussurrò lei ancora un po' disorientata dalla situazione, quando vide la proiezione di una donna vestita in modo elegante nell'ologramma si irrigidì.
" Buona sera cittadino AM3112EU2098, dati i recenti avvenimenti il consiglio di sicurezza di Nova ha ritenuto necessaria la sua ricollocazione in un appartamento sicuro, siamo grati della sua collaborazione con la giustizia pertanto le offriamo questa opportunità di maggiore agio, le chiediamo di raccogliere i suoi effetti personali in queste scatole che verranno trasferite nella nuova abitazione tra una settimana esatta!
Grazie per l'attenzione e arrivederci! "  concluse la donna con un sorriso di circostanza, Amara fissò l'immagine immobile per una manciata di secondi e sussurrò << opportunità.. certo, immagino queste siano le scatole per il trasloco >> chiese retorica un po' più ad alta voce indicano le scatole nere impilate a fianco di Taehyung che annuì soltanto prima di pronunciare << ci sono altri due messaggi in realtà >> la ragazza alzò un sopracciglio ricevendo un mezzo ghigno dal moro, firmò la presa visione e mentre riceveva la stampa del documento fisico sentì la consistenza di un altro foglietto ripiegato inclinò la testa e suggerì << altro? >> ricevendo un << no è tutto signora, posso portare dentro queste scatole ? >>
Amara annuì, era bello rivedere i visi dei ragazzi dopo settimane, avrebbe tanto voluto fargli domande ma ancora non era sicura che non avessero installato delle cimici nell'appartamento.
Una volta sola aprì le buste, il primo documento era la disdetta delle utenze che appallottolò immediatamente e lancio lontano sbuffando, il secondo invece molto meno burocratico citava " Rex sarebbe lieto di ospitarvi domani per una intervista in prima serata, se confermerete la vostra presenza una vettura vi scorterà agli studi dell'emittente televisiva nazionale. 
Grazie. "
Digrignò i denti alzando gli occhi al cielo, odiava queste frivolezze che la Capitale concedeva alle personalità di spicco e alla 'classe A'.
Rex era il conduttore televisivo più conosciuto a Terra e ovviamente si era preoccupato di appropriarsi velocemente dello scoop più avvincente del momento, seppur fosse contraria alle apparizioni pubbliche in quel frangente una intervista poteva darle tutto ciò che voleva, avere il controllo!
Ricordò improvvisamente del foglio nascosto e una volta posati gli occhi sulla carta ingiallita le si formò un groppo in gola e le mani iniziarono a sudarle, la calligrafia trasandata del padre diceva " Figlia mia, sono già a conoscenza del trasloco nonostante ciò farò del mio meglio per incontrarti sotto le giuste circostanze...
forse non potrò mai farmi perdonare e lo capisco, lo vedo dai tuoi occhi che ho fallito come padre ma credimi tutto ciò che abbiamo fatto, l'abbiamo fatto con le migliori intenzioni!
Vorrei poterti riabbracciare al più presto...
Papà "

Ripiegò il foglio appoggiandolo al petto e sospirò, aveva sempre avuto un ottimo rapporto con il padre neanche riusciva ad essere particolarmente in collera con lui per ciò che aveva fatto.
Ma incontrare il padre significava conoscere la madre che pensava di non aver mai avuto e quello sì che le pesava, e anche tanto. 
Puoi tagliare tutti i fiori ma ciò non fermerà mai l'arrivo della primavera, diceva un poeta e diplomatico cileno e solo in quel momento realizzò quanto si applicasse al processo della reversione. 
Nessuno l'aveva avvisata su come sarebbe stato abbandonare l'eccessiva razionalità, i sentimenti erano come un fiume in piena difficili da contenere e controllare, emise un verso di angoscia torcendo il busto a destra e sinistra per far scrocchiare la colonna e si ripetè a voce alta << non ho tempo per imparare a conviverci, in qualche modo andrà! >>.
 

 

 

 

 

 

 

 

Non aveva molti effetti personali le bastarono circa la metà delle scatole fornite per impacchettare i suoi averi, ma ebbe così il tempo di controllare tutti gli angoli della casa alla ricerca di microspie e prepararsi in anticipo per l'intervista

Non aveva molti effetti personali le bastarono circa la metà delle scatole fornite per impacchettare i suoi averi, ma ebbe così il tempo di controllare tutti gli angoli della casa alla ricerca di microspie e prepararsi in anticipo per l'intervista. 
Aveva scelto un vestito rosso per l'occasione ma non appena arrivò nei camerini decisero di farle indossare un vestito bianco, volevano proprio dipingerla come la vittima e a lei andava bene così!
Tossicchiò per l'eccesso di polvere opacizzante osservando il suo volto completamente restaurato, non vi era più ombra degli orrendi lividi giallastri e delle occhiaie scure provocate dalle numerose notti insonni passate a fissare fuori dalla finestra architettando un modo per far funzionare il tutto.
Quando un tecnico la avvisò che la diretta sarebbe iniziata da lì a pochi secondi stirò le pieghe del vestito con i palmi sudati e giocherellò con la punta del tacco inclinando la caviglia a destra e sinistra osservando le luci dello studio illuminare tutto come se fosse giorno. 

<< Buonasera cari telespettatori la puntata di oggi sarà speciale, sono onorato che la nostra ospite abbia scelto di raccontarci in esclusiva la sua storia... [...] >>  
Amara roteò gli occhi udendo il discorso introduttivo di Rex e finalmente fece la sua entrata cercando di sembrare il più disinvolta possibile << benvenuta cara accomodati pure, sei splendida questa sera >> proclamò l'uomo dai capelli tinti di un viola brillante, avanzò verso la poltrona in pelle sorridendo e stringendogli la mano << è tutto merito del tuo competente team non posso prendermi alcun merito >> scherzò lei accomodandosi.
<< Ti ho vista qualche anno fa intervistata da un collega, sei cresciuta splendidamente come la gemma rara che sei, l'alius con uno dei punteggi migliori degli ultimi trent'anni!
Raccontaci qualcosa di te forza >> esortò l'uomo terminati i superflui complimenti, Amara scostò un po' i capelli dal viso e ridendo cominciò a raccontare << oh Rex in realtà non c'è molto da dire, mio padre scelse da solo Amara come nome di battesimo dal momento che mia madre morì per complicazioni date dal parto, anni dopo si ammalò anche lui e come ultimo sacrificio rifiutò le cure ipotecò la nostra casa a Euron per potersi permettere il mio pass per la Capitale, sono cresciuta come chiunque altro nella bolla la mia adolescenza è stata noiosa, gli anni dell'università banali fin quando non ho ottenuto un impiego negli uffici del governo, pensavo che finalmente fosse la svolta della mia vita e invece.. >> glissò ricevendo uno sguardo indecifrabile dal conduttore che ammise << un evento infelice dopo l'altro, quando finalmente eri ad un passo dall'ottenere ciò che volevi ti hanno rapita dico bene? >> 
<< sì, come ho spiegato agli investigatori quel giorno mi ero recata all'ospedale per sottopormi al Dirac non era necessario ma scelsi di farlo comunque, così che poi mi sarei concentrata sulla carriera e il mio futuro, ma un gruppo di terroristi mi ha rapita scatenando il caos con il sistema di sicurezza dell'ospedale! >> concluse leggermente drammaticamente << è assurdo che una ragazza così promettente si sia trovata in questa situazione orrenda, come ti trattavano? Ma soprattutto cosa volevano da te ? >> indagò ulteriormente il 'padrone di casa'  sorreggendo il mento sul pugno con il braccio affossato nel bracciolo della comoda poltrona nera.
<< Quando mi risvegliai tutti mi ignoravano mi lasciavano cibo e acqua, rimanevo per ore sola in una sottospecie di cella nel seminterrato di quello che sembrava uno stabilimento abbandonato,  uno dei primi giorni inoltre mi tolsero il neuro traduttore così che non capissi cosa stava accadendo, tuttora mi chiedo se semplicemente avessero sbagliato bersaglio o se volessero tenermi come ostaggio in cambio di denaro o informazioni di un certo spessore!! >> fece una pausa tracciando con l'indice la cicatrice dietro l'orecchio e poi aggiunse << a volte mi portavano fuori per un ora a prender del sole e respirare aria pulita e guardando il paesaggio quasi desertico mi ripetevo che se non avessi approfittato della loro guardia abbassata non avrei mai rimesso i piedi nella capitale quantomeno non da viva, così lo feci tentai la fuga ma sfortunatamente riuscirono a riportarmi indietro e venni punita severamente >> scrollò le spalle e Rex la osservò per un momento prima di parlare << ora sei in via di guarigione e sei a casa ma dimmi, questa vicenda cambierà i tuoi piani futuri? Se sì, come? >> 
Amara annuì pensandoci su un istante e rispose fissando la telecamera principale << vorrei aiutare il sistema dall'interno >> il conduttore emise un verso di stupore domandando << davvero? una ragazza bella intelligente e diligente al termine di una situazione così destabilizzante vorrebbe solo aiutare gli altri.. wow ci troviamo di fronte a qualcosa di unico sei ancora single Amara? Scommetto che pioveranno proposte prossimamente [...] >> .
Rise di cuore ma non per le considerazioni fatte dallo strampalato conduttore televisivo, sapeva che così facendo si stava avvicinando all'obiettivo ed era tutto ciò che voleva in quel momento.


 

 

 

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IM BACKKKK avevo promesso che sarei tornata a breve e poi come al solito ci sono stati vari impedimenti tra cui il nuovo lavoro ma insomma eccoci qua, un capitolo più vicini alla fine 😂
Spero che stiate tutti bene, non so se avete fatto caso ma nell'ultimo periodo ho preso e abbandonato le storie in modo del tutto casuale seguivo un po' la mia ispirazione, ma credo che momentaneamente punterò sul finire questa e portarmi avanti con 'Somewhere in northern Italy' perché credo sia più propizia dato il periodo estivo, però aspettatevi di tutto hahah sono molto imprevedibile da questo punto di vista lol 

Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguita e hanno addirittura aggiunto la storia negli elenchi di lettura ultimamente 🥺💜.

Sentitevi liberi di scrivermi qui in chat oppure su Twitter.
Remember: be kind and respectful, always 🙏🏻
with love,
Blue Moon 🌘

   
 
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