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Autore: Spensieratezza    05/08/2021    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Non poteva essere vero. Quel ragazzo stava chiaramente mentendo.

“Non ascoltare lui, invece, Vergil, ti stanno mentendo, lo fanno per ingannarti, il loro scopo è quello di prendersi gioco di te e farti arrestare.” Disse Number.

“Non ascoltarlo, Vergil. Non hai più bisogno di lui, quel demone ti ha manipolato, tu sei molto più forte di quello che immagini.” Disse Alan.

“Tzk, nessuno può essere più forte della morte, Vergil. I tuoi genitori ti hanno abbandonato, ti hanno venduto per denaro!”

“NO! NON È VERO! Abbiamo sofferto a lasciarti.” Disse la donna piangendo.
“Io…io non so a chi….”

“I tuoi ricordi sono ancora dentro di te, anche se eri solo un bambino piccolo, Vergil. Lascia che il tatuaggio del dragone ti dica chi sei.” disse la signora.

“Questo? è solo un tatuaggio..” disse Vergil.
“È molto più di questo. Per favore…prendi la mia mano.”
Vergil perplesso allungò la sua mano su quella di Alan.
“Ma che stai facendo? Non vorrai credergli, Vergil, Vergil! “

Le due mani si unirono e una luce si sprigionò da quelle mani unite.
 
 
Il luogo in cui parlava la giovane coppia era un laboratorio sotterraneo, pieno di oggetti e boccette che sembravano ricordare l'alchimia.  
 
"È tutta colpa mia, non sapevo per chi lavoravo veramente, credevo di lavorare per una causa nobile, un progetto che avrebbe rivoluzionato il mondo e invece prestavo servizio a dei criminali che volevano sfruttarmi per le mie…per le nostre capacità!”

“Ho così tanta paura, non ci lasceranno mai andare via, sono arrabbiati con te e vogliono rubare i nostri bambini per farci soffrire. Hanno detto che se opponiamo resistenza, ci uccideranno tutti. Io non permetterò che li prendano, ti prego, Arthur!”

“Cara…forse c’è un modo. Un modo per assicurarci che siano protetti.”
“Che cosa intendi?”

“Libereremo lo spirito animale dei nostri figli.”
“Cosa?? No, Arthur, sono solo dei bambini!!"

“Lo spirito animale è l’unico che può salvarli, Molly. L’animale non permetterà che venga fatto del male ai bambini. Tesori, venite qui.”
 “Che cosa vuoi fare?”

“Dobbiamo scoprire per prima cosa, a quale spirito animale appartengono.”
Prese un piccolo coltellino e il bambino si ritrasse spaventato.

“Sta tranquillo, figliolo, brucerà solo un pochetto, non pensi che papà voglia farti del male, vero?”
“No…”
Molly si coprì gli occhi con le mani.
“Sta tranquilla, cara.”

Con il piccolo coltellino, tracciò una piccola croce sul polso del bambino.
“Ahia!”
“Va tutto bene, tesoro, abbiamo finito.”

Mise una polverina grigia nel polso del bambino e da esso venne fuori una nebbiolina che disegnò un serpente.
Il bambino lo guardò smarrito.
“Tranquillo, Alan, non hai niente da temere dal serpente, è tuo amico…”

Il serpente fece le fusa sul collo del bambino, facendolo ridere. Non era davvero corporeo ma al bambino sembrava comunque di sentirlo.
“Ora…Vergil, tocca a te.”
“Non mi piace come mi guarda.” Disse indicando il serpente.

“Ohhh..ehm, non…non vuole farti del male, tesoro, vieni qui.”
Fece lo stesso procedimento e un maestoso drago si liberò dal fumo.

“Interessante, i vostri spiriti guida sono il drago e il serpente. Ora dobbiamo guardare cosa…”
“Arthur, guarda!!”

Arthur si voltò di scatto e vide i due spiriti guida intrecciarsi tra di loro, abbracciati. Il drago era avvolto nel serpente.

“Tranquilla, cara, credo non ci sia nulla da temere.” Disse con stupore misto a felicità, poi guardò verso il suo libro e la sua faccia si illuminò in un sorriso.

Andò di corsa verso Alan.

“Alan, tu vuoi bene a tuo fratello, vero?”
“Come la mia vita.” disse Alan con lo spirito candido tipico dei bambini.

“Bene, i tuoi sentimenti sono nobili, così potenti che resisteranno nel tempo attraverso gli anni. Vergil, tu pensi lo stesso?”

“Lo proteggerò sempre.”

Arthur si voltò verso la moglie che aveva gli occhi lucidi dalla commozione.

“Penso sia andata meglio di come pensassimo.”

Prese il libro e lesse:

"L' Uroboro. Rappresenta un cerchio senza inizio né fine, ma rappresenta anche l’eterno ritorno, l’inizio dopo ogni fine. Possa L’Uroboro farti rinascere sempre, darti nuova linfa quando ti sentirai sconfitto, esattamente come le fenici rinascono dalle loro ceneri.”

Sfogliò altre pagine e trovò il simbolo del drago.

“Il drago è simbolo di saggezza e potere, può allontanare gli spiriti malvagi e proteggere gli innocenti."

A quel punto, fogliò le pagine degli spiriti animali alleati.

"Il drago e il serpente
Il simbolo del drago è un’evoluzione di quello del serpente. I due, insieme, rappresentano, infatti, l’unione tra la terra (il serpente che striscia) e il cielo (l’uccello che vola). L’unione tra la materia e lo spirito. Il drago è quindi un essere di unione, sia solare che lunare, sia materiale che spirituale, sia del cielo che della terra. La perfetta complementarietà."
 
Si allontanò dal libro e andò dai bambini.  
 
   Datemi le vostre mani, così canalizzeremo la vostra energia.”

“Sì, papà.“ risposero in coro.
Dalla mano del bambini fluì un’energia gialla che andò ad alimentare nel drago e nel serpente intrecciati, essi dopo aver assorbito la loro energia, trasferirono a loro volta dell'energia verde che andò a finire nelle loro braccia. Un'energia calda.

“Non aver paura, figlio." disse guardando Vergil che pareva sconvolto.


“Non ho paura. Sembrano così carini, papà.“

"Bene...ora occorrerà qualche ora, prima che il vostro corpo sia pronto alla fine del rituale. Tre o quattro ore possono bastare."

“Sono fiera di te.” Disse la madre abbracciando il marito.

 
 
*
 
“I nostri figli, i nostri poveri bambini. Arthur, non c’è niente che possiamo fare? Non possiamo scappare?”

“Non possiamo, Molly. Ci uccideranno, uccideranno noi e i nostri figli.”

Guardò i due bambini più risoluto che mai.

“Datemi le manine, bambini.”


I bambini obbedirono e Arthur e Molly unirono le mani dei loro bambini e cominciarono a recitare una litania che dopo un po' creò un alone luminoso di energia iridescente.
Le braccia dei due bimbi si accesero e splendettero di energia purissima, a quel punto delle linee cominciarono a crearsi nelle loro braccia, diventando via via più precise man mano, finendo poi per formare nel braccio di Vergil, un piccolo drago e nel braccio di Alan un piccolo serpente.

I bambini fecero un "Ohhh " di meraviglia, entusiasti dei loro tatuaggi.

“Gli spiriti guida li proteggeranno e se anche per disgrazia dovremmo perderli, con questi li troveremo sempre.” Disse l’uomo commosso.

In quel momento, a rovinare quel momento pieno di felicità ci pensò il fracasso della porta che venne buttata giù a calci.
“Dateci subito i bambini, BESTIE..”

Arthur a quel punto si trasformò in una tigre tentando di impedire che portassero via i bambini, ci fu una lotta ma l’animale non poteva competere con la canna di una pistola e venne ferito a tradimento da un fucile, Molly gridò ma riuscì a non perdere la testa e con i suoi poteri curativi, riuscì a fermare l’emorragia.

Senza perdere tempo, a quel punto si trasformò a sua volta, in una pantera nera, attaccando gli uomini, che presi alla sprovvista non riuscirono a ferirla con prontezza.
“Maledizione…maledetta, prendi i bambini.” disse uno degli uomini, ferito a terra.

“NOOOO. VI PREGO, NOOO!” seppur in forma animale, poteva parlare lo stesso.

Uno degli uomini si avvicinò ai bambini ma gli occhi del bambino divennero rossi e sollevò l'altro bambino in alto fino al soffitto, vicino al lampadario, creando una bolla protettiva attorno a lui.

La donna troppo debole per mantenere la forma animale, avendo guarito il marito, tornò alla sua forma umana e cominciò a piangere, non si capiva se dal sollievo, dalla felicità o dalla paura.

“Sta zitta, maledetta…adesso avrai quello che ti meriti.” disse uno di loro, andando vicino a lei.

“No, non ucciderli, hai visto quello che ha fatto..è un bambino eccezionale..prendilo..il loro peggior castigo sarà quello di convivere tutta la vita senza sapere dove si trova il loro figlio. Non esiste punizione peggiore di questa.” Disse la donna sadica.

Quello che non sapevano, era che in quel momento il tatuaggio del drago che risiedeva nel braccio di Alan, uscì fuori e cominciò a fare il giro della stanza, ricalcando il famoso Uroboro e non visto, si trasferì nel braccio di Vergil andando a fondersi con il serpente e andando a modificare il tatuaggio del bambino. Ora, ricalcava un drago attorcigliato su sè stesso, ora, il drago aveva con sè l'energia dell'Uroboro, l'energia dell'eterno ritorno.

Gli uomini malvagi non si accorsero di quanto accaduto e se ne andarono lasciandoli soli



Fu difficile riuscire a spiegare al piccolo Alan, che non avrebbe rivisto il fratello mai più.

“Mamma, dov’è Vergil? Dov’è? Perché l’hanno portato via? Perchè non lo andiamo a riprendere? Perchè???”

Alan pianse per tutta la notte e per le notti a seguire, straziando il cuore della coppia.

Alla fine i genitori fecero un incantesimo al loro bambino affinchè dimenticasse quella traumatica esperienza e dimenticasse di avere un fratellino.
 

"Solo fino a quando non si incontreranno...allora a quel punto ricorderanno." diceva Arthur.

"E se non dovesse accadere??"

"Si sono protetti a vicenda, il nostro bambino ama talmente tanto nostro figlio che, anche se non lo sa, gli ha donato l'energia dell'Uroboro, per permettergli di RITORNARE. Se il loro legame è davvero FORTE, si ritroveranno e tornerà da lui, da noi. Noi dobbiamo CREDERE che tornerà, Molly."




*

I capelli di Vergil erano sollevati e anche quelli di Alan, quest'ultimo aveva di nuovo il suo tatuaggio appena ricomparso, gli spiriti dei due animali si intrecciarono magicamente, sollevandosi in alto, facendo sentire una potenza fortissima.
“No…”

Alan era sconvolto quanto lui. I suoi genitori gli avevano raccontato...ma non era come VEDERE.

“Volevi la verità, adesso ce l’hai.”

“No…questa non può essere la verità!”

“Sì, abbiamo cercato spesso di ritrovarti, ma hanno fatto perdere le tue tracce.” disse il padre.

“Non ascoltarli, Vergil! Ti hanno abbandonato, non hanno mai avuto intenzione di cercarti, non farti abbindolare.” gridò Number.

“Abbiamo cercato fino all’ultimo di proteggerti…“ disse Arthur.

Non ascoltarli. Ricorda il patto!”
“Al diavolo il patto!”
“Cosa? cosa hai detto?”
“Ho detto al diavolo!”

“Va bene, se proprio insisti…il nostro accordo è terminato.”
 
“Che delizioso quadretto di fratelli di nuovo uniti, per l’ultima volta!” disse uno degli uomini della Compagnia.

Si girarono entrambi.
Erano circondati.

“Pensavamo che Lucifer li avesse fatti fuori tutti.” disse Dean stizzito.
“Sai, prima o poi ve l’avremmo fatta pagare per quello..ma non pensavamo certo che sareste stati così stupidi da inseguire il NOSTRO bersaglio.”

“Perché è sempre stato solo questo per voi, Vergil, vero? Una macchina assassina!! Una macchina per uccidere!!! Ma il suo animale totem è un DRAGO, e non è per questo che i draghi sono nati, i draghi sono nati per essere lasciati liberi...di errare sulla Terra.” Disse Alan a occhi chiusi, mentre una lacrima scivolava dalla sua guancia.

“Alan…” disse Vergil spiazzato dalle sue parole.
Il capo della compagnia rise.

“Mahone è diventato parte della FAMIGLIA. Siamo noi la sua vera famiglia ora, Vergil non vuoi, vero, abbandonare la tua famiglia? Dopo tutto quello che abbiamo fatto per te…dopo tutti questi anni che abbiamo aspettato affinchè la tua natura si risvegliasse…GUARDA cosa ha fatto la TUA famiglia in tutti questi anni..ti ha abbandonato al tuo destino, noi, la tua VERA famiglia, siamo disposti a perdonarti anche DOPO che ci hai traditi.”

“Non ascoltarli, Vergil. È una trappola, non vogliono perdonarti, solo..sfruttarti e imprigionarti in un inferno senza fine.” Disse Sam.

“E tu lo sai bene cos’è l’inferno, vero, Winchester? Sei molto amico del diavolo, a quanto ci risulta. Sei stato a stretto contatto con lui per molto tempo, tu e Mahone avete molto in comune, se volessi cambiare direzione, potresti pensarci, abbiamo molti amici demoni con cui andresti d’accordo..”

“Tocca solo mio fratello e ti ammazzo!!” gridò Dean a sorpresa.
“Ma guarda, l’altro Winchester…l’altro sopravvissuto all’inferno. Com’è l’inferno, Dean? Non riesco proprio a immaginarlo.”

"Puoi capirlo tra pochissimi minuti." rispose l'altro sprezzante, facendo ridere l'uomo.

“Torna tra noi, Mahone, siamo disposti a perdonarti per il tuo tradimento. Non hai niente a cui spartire con questi galeotti. Con noi, hai un futuro..non buttare tutto all’aria.”
“Mi avete rapito..mi avete portato via dalla mia famiglia..da mio fratello.”

“Se DAVVERO ti amavano, ti avrebbero inseguito in capo al mondo, invece ti hanno lasciato andare…ti ho fatto un favore, figliolo..loro non ti amavano davvero, perfino adesso sei preda di una manipolazione, le cose non sono come vuole farti credere quest’uomo, ti hanno venduto? Non ti hanno venduto? Chissà…ma cosa è in fondo un ricordo se non un errore della memoria?”

“No….Nooo” disse Vergil tenendosi la testa tra le mani. Nella sua testa i volti dei suoi genitori che ghignavano cattivi, mentre veniva preso contro la sua volontà e alzava le mani protese verso di loro.

"Cosa gli stai facendo, MALEDETTO MOSTRO!!" gridò Alan.

“Con la tua mente possiamo fare GRANDI COSE…possiamo cambiare il mondo.Noi non siamo come quei barbari che hanno preso di mira Burrows, vieni con noi..DRAGO.”

“Vergil, no…”
Un uomo stava prendendo sotto tiro Alan, Vergil ancora con le mani sulla testa, se ne accorse appena in tempo.

“NOOOOOO!”

Si mise in mezzo per proteggerlo, buttandosi addosso a lui e prendendo il proiettile al posto suo.

Alan era basito e scioccato. Suo fratello si era gettato davanti al fuoco di un proiettile per difenderlo e ora era buttato addosso a lui sul suo petto, in un estremo e toccante gesto protettivo. Dean, Sam e gli altri cominciarono a combattere con i sopravvissuti che erano scappati dalla Compagnia , ma Alan sembrava in un altro mondo, seduto a terra con il fratello tra le braccia.

I genitori cercarono di raggiungere i due figli, ma vennero bloccati dall’angelo Balthazar che materializzandosi davanti a loro, li bloccò.
“Spiacente, signori, qui siete solo di intralcio.” E si volatilizzò con loro.
“Alan, dobbiamo andarcene, subito..”

Tra la foschia di lacrime, un volto. Steve.
“Lasciami….Steve..TI HO DETTO DI LASCIARMIIIIIIIIIIIIIII.”

Le grida di Alan cominciarono a scatenare un vero terremoto che fece tremare la terra, i suoi capelli volavano in aria ricordando in modo inquietante le spire di un serpente e costruzioni simili a stalattiti si alzarono in cielo, e i membri della Compagnia finirono infilzati come torri da esse, un disastro che nonostante la disperazione di Alan sembrava "riconoscere" i suoi affetti, risparmiando infatti coloro che lui amava.

Alan si trasformò in un gigantesco serpente che mordeva e poneva fine alle vite delle vittime, poi tornò umano e sfinito, si gettò a terra di nuovo da Vergil. Un serpente stavolta evanescente, andò a leccare il grande drago evanescente, che accucciato al corpo di Vergil, con il muso sul suo collo, sembrava in qualche modo dargli conforto.

Alan attraverso le lacrime sentì una carezza.

“Mi è capitato raramente…di essere orgoglioso di qualcuno che non sia me stesso..”

“Sei vivo.”
“In tempo per vedere la tua fantastica esibizione.-“

"Avrei voluto che condividessimo insieme...questo magico momento."

Vergil lo guardò, sgranando appena gli occhi.

“Io..non so cosa significa avere un fratello..”

“Neanche io..possiamo imparare insieme però.” Disse Alan sorridendo tra le lacrime.
 
In quel momento arrivò Cedric, pallido come un cencio. Vergil sorrise.

"Ehilà, vecchio amico. Sei qui per un ultimo BACIO D'ADDIO?"

"Stai zitto." disse prendendolo di peso, mentre Steve aiutava Alan a camminare e allontanarsi da quello spettacolo.

Arrivarono in una macchina, presa da Dean, che li insultava, dicendogli di sbrigarsi.

Alan e Vergil andarono ai sedili posteriori, Vergil era buttato con la testa sul petto di Alan, ma all'altro fianco, cercava la mano di Cedric, solleticandogli il palmo con le dita.

"Alla fine...avete vinto voi...sono insieme a voi, alla fine..."

"Questa non è la fine, Vergil." disse Cedric, con gli occhi lucidi.

Vergil sorrise guardando ora verso Alan.

"Sai, prima pensavo che fosse incredibilmente sciocco...morire per un uomo...qualsiasi uomo...che nessuno meritasse tanto." Disse Vergil accarezzandogli il viso con un dito.

"Schhhh non parlare."

"Mi sbagliavo."La sua mano ricadde e chiuse gli occhi.

VERGIL! VERGIL!"

Cedric era pallido come un cadavere e Alan cominciò a piangere di nuovo, sentendo che il fratello non rispondeva più, ma Steve gli prese la mano.

“Alan..sta solo dormendo. È svenuto.”
“Steve…questo è colpa mia. L’altra parte della medaglia e non sono stato capace di proteggere mio fratello.”
Dean e Sam si guardarono, sconvolti e di sicuro con mille ricordi che tornavano alla loro mente.

In quel momento si materializzò l’arcangelo Gabriel che fece quasi uscire fuori strada la macchina su cui guidava Dean.

“Una macchina? Davvero?”

“MA CHE DIAVOLO…SEI LETTERALMENTE IMPAZZITO?” gridò Dean, mentre la macchina sbandava.

“Questa scena mi ricorda qualcosa..no, quelli pazzi siete VOI! Avete degli angeli a salvarvi il culo. Approfittatene no?”

“Davvero? Perché mi sembra che siete un po’ sfuggenti, ULTIMAMENTE!”

“Dean, mio fratello sta male..ti pregherei di abbassare la voce.” Lo rimproverò Alan.
Questo sembrò addolcire Gabriel.
“Fammi vedere.”

"Dagli Vergil, Alan. ALAN. Daglielo." lo spronava Cedric.

Ma Alan non voleva lasciare il fratello, Dean continuava a blaterare e Gabriel sbottò.
“Non ti viene in mente che se siamo qui e ci impicciamo nelle vostre schifose faccende umane, c’è un motivo testa di cazzo??”

Dean rimase a bocca aperta e Sam vedendo le lacrime luccicare negli occhi di Gabriel, sentì mille brividi dentro di lui.
“Gabriel…cosa è successo? Castiel…”
“Non lui!” scosse la testa Gabriel. “Bobby. Bobby Singer. Sta morendo e io non posso fare NULLA!

Sam e Dean compresero che il mondo poteva implodere per più di una persona alla volta, lo stesso giorno.
 
 





















Ragazzi abbiate pazienza se trovate errori, ogni volta è una lotta per correggere....sappiate che alla fine correggo sempre tutto, anche per il capitolo, abbiate pazienza se è un po confusionario, sto passando l'inferno per riuscire a far combaciare tutto çççç questo capitolo mi ha dato tante emozioni ma che fatica!

ripropongo il videoooo xd

E non c'è mai una fine  

ps lo scambio di battute tra Vergil e Number quando gli dice di ricordare il patto, è in parte preso dal fumetto di Dylan Dog ^^

cosa è in fondo un ricordo se non un errore della memoria?” (Anche questo è di un fumetto di dylan, "il confine " ma non ricordo il numero xd)

Sono nati per essere lasciati liberi...di errare sulla Terra.” (frase modificata in parte e detta da Merlin nella serie tivù Merlin, nella serie diceva "devono essere lasciati liberi"
   
 
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