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Autore: Batckas    09/08/2021    1 recensioni
Il Solo sopravvissuto viene chiamato dal figlio, Shaun, Padre dell'Istituto, dicendogli che deve mostrargli qualcosa che lo convincerà a combattere dalla sua parte.
Genere: Azione, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Shaun, sole survivor maschio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il Solo sopravvissuto puntò il fucile contro il figlio.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Che cosa hai fatto? Quale mente perversa sarebbe arrivato a tanto? Hai detto chiaramente che tua madre era un danno collaterale. Perché hai creato... questa cosa?
 
SHAUN:
Per farti capire, padre, dato che sembri chiuso in una sciocca mentalità infantile.
 
Il Solo sopravvissuto toccò la teca in vetro. In stato di animazione sospesa c'era NORA.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Hai creato un sintetico con le sembianze di tua madre?
 
SHAUN:
Non solo le sembianze, padre, anche i ricordi. Ho inviato una mia squadra al Vault, ho portato qui il cadavere, ho estratto il cervello e utilizzato i collegamenti neurali per creare una mente in grado di corrispondere al cento percento a quella di tua moglie.
 
Il Solo sopravvissuto guardò Shaun esterrefatto.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Non voglio credere che tu sia mio figlio... non è possibile.
 
SHAUN:
Guarda, padre.
 
Shaun digitò un codice su una pulsantiera, da un buco del pavimento si levò un tavolo operatorio.
Il Solo sopravvissuto cadde in ginocchio.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Oddio... Gesù...
 
Strisciò verso il tavolo. Accarezzò ciò che restava di NORA..
 
SHAUN:
Protocollo 20-9-18-1.
 
La teca di vetro si aprì.
La donna, appena nata, ne uscì arrancando. Il Solo sopravvissuto la soccorse istintivamente.
La strinse a sé.

 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Non è possibile.
 
NORA:
Nate... sei tu?
 
L'uomo la allontanò da sé, le puntava contro un indice inquisitorio.
Guardava il cadavere, la donna davanti a sé.
Era identica in tutto. Era come se non fosse mai morta.



SHAUN:
Chi è tua moglie?
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Lei...
 
Indicò la donna sul tavolo operatorio.
 
SHAUN:
E allora chi è, lei?
 
Il Padre dell'Istituto indicò il sintetico.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Lei... è un sintetico.
 
SHAUN:
E potresti definirla tua moglie?
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
No...
 
SHAUN:
Eppure è lì, davanti a te. Se parli con lei non ti accorgi della differenza.
 
NORA:
Nate, che succede? Ti prego parlami! Tu chi sei?
 
La donna guardò il cadavere. Si riconobbe.


NORA:
Chi sono, io?


SHAUN:
Sei un sintetico creato dall'Istituto. La donna morta è chi hai il compito di sostituire. Chi è l'uomo che hai davanti?
 
NORA:
Mio... marito. Nate... e tu sei... oh mio Dio. Shaun?
 
Il sintetico corse per abbracciare chi sapeva essere suo figlio, ma fu bloccata da due guardie.
 
NORA:
Lasciatemi abbracciare mio figlio! Ti avevano rapito! Io...
 
Guardò il tavolo, poi le sue mani, Shaun, Nate.
 
NORA:
Io... sono morta...
 
SHAUN:
Ora capisci, padre, perché non possiamo permettere ai sintetici di essere liberi? Sono delle copie della realtà, sono degli strumenti.
 
NORA:
Shaun! Figlio mio!
 
SHAUN:
Non sono tuo figlio, sintetico. Vivo come tale solo nei ricordi che ti ho impiantato, ma la tua maternità non è reale. Così come l'amore che credi di provare nei confronti di colui che chiami Nate.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Sei un mostro.
 
SHAUN:
Sei un uomo razionale, padre, sai bene che anche chiamandomi così, non puoi negare la logica del mio ragionamento. I sintetici sono l'arma finale. Qualsiasi scontro, con loro, può essere vinto spargendo poco sangue. Poche vittime per il bene di molti... non è ciò che fai anche tu?
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Uccido per difendermi... se ci fosse un modo per...
 
SHAUN:
Non mentire, padre.
 
Il Solo sopravvissuto guardò Nora. La sua mente non era in grado di concepire quella scissione. Una parte di lui voleva credere che sua moglie non fosse mai morta, ma la realtà era diversa. Il cadavere della madre di suo figlio era proprio lì, davanti a lui. Il sintetico era solo una copia.
 
NORA:
Shaun, di cosa parli? Che cosa sta succedendo?
 
SHAUN:
Il mondo è sopravvissuto, le tribù di umani hanno prosperato fino a creare una pseudo-società. La storia ha continuato a ripetersi uguale con guerre e scontri. L'uomo che le persone chiamano il Solo sopravvissuto, davanti ai tuoi occhi, sta avendo un ruolo centrale negli avvenimenti. Potremmo dire che sta plasmando il mondo che viviamo.
 
NORA:
Mi dispiace, Nate, mi dispiace averti abbandonato. Shaun, ti prego, smettila di parlare così! Mi spaventi! Ti vogliamo bene, Shaun, ti abbiamo sempre voluto bene e per te avremmo voluto un mondo libero da qualsiasi male. Quando ti hanno strappato dalle mie braccia... io...
 
SHAUN:
Sintetico, devi cercare di comprendere che la realtà che stai ricordando non è tua.
 
NORA:
Ti sbagli. Ti ho messo al mondo, ricordo il dolore e la gioia di averti finalmente visto. La tua manina che si stringeva alla mia… nessuno potrà mai togliermi questi ricordi. Forse è vero, sono una copia di una donna morta, ma non posso fare a meno di amarti. Anche se per questo breve istante, sono contenta che tu mi abbia riportato in vita.
 
Nora guardò il suo cadavere.
 
NORA:
Non so descrivere cosa provo... sono io. L'unica cosa che penso è... grazie, Shaun, grazie per avermi dato un'altra possibilità.
 
Shaun restò in silenzio per qualche istante. Il Solo sopravvissuto si rialzò, il fucile laser gli era caduto dalle mani. Il suo spirito combattivo si era spento.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Nora?
 
NORA:
Dimmi, amore mio.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Sei tu?
 
NORA:
Non so come, ma sì.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Ti ho vista morire. Tu... sei morta a tutti gli effetti. Sei proprio lì su quel tavolo, eppure sei dinanzi a me.
 
NORA:
Vedo quel cadavere. Non è una persona diversa da me. È me. Sono rinata grazie al miracolo della tecnologia. Un miracolo spaventoso e, probabilmente, ingiusto, che non inganna la morte, ma soltanto i vivi. Non mi importa ciò che accadrà. Nate, ti amo, mi dispiace non essere potuta stare con te, vedere nostro figlio crescere. Mi dispiace di tutto.
 
Il Solo sopravvissuto scoppiò in lacrime.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Sono io che devo pregare per il tuo perdono... non sono riuscito a salvare Shaun, sono arrivato tardi... lui...
 
Shaun vide gli occhi del padre fissarsi nei suoi. Ebbe paura.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Lui... sta morendo, è malato, non gli resta molto tempo.
 
NORA:
Mio Dio, figlio mio...
 
SHAUN:
Non sono tuo figlio, donna.
 
NORA:
Per me lo sei.
 
SHAUN:
Padre, adesso hai capito che la tua crociata non ha alcun senso, non porterà a niente di buono. Non ha senso salvare i sintetici. Devono essere controllati. Ammiro il tuo coraggio e la tua lealtà. Ma è finita. La superficie deve essere epurata.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
No... no... c'è speranza!
 
NORA:
Shaun, qualsiasi cosa accada, ti voglio bene.
 
SHAUN:
Uccidete la donna.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
NO!
 
NORA:
Vi amo, entrambi.
 
Il sintetico fu giustiziato.
Nate vide morire la moglie per la seconda volta.
Il corpo si accasciò al suolo, con un sorriso pacato impresso sul volto.

 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Sei un mostro... uno psicopatico.
 
SHAUN:
Ho fatto ciò che dovevo per dimostrare la logica fallace del tuo ragionamento.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Avremmo... potuto vivere come una famiglia.
 
SHAUN:
Una famiglia fasulla, padre!
 
Il tono era nervoso e alterato.
 
SHAUN:
COME FAI A NON RENDERTI CONTO DELLA FOLLIA CHE STAI VIVENDO!
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Quella donna era tua madre. Emozioni, sentimenti, speranze, sogni, come puoi essere così cieco? Voi non avete creato degli strumenti, avete creato delle vite!
 
SHAUN:
Vite che possono essere riprogrammate come un computer! Com'è possibile che tu non riesca a comprendere la semplicità di un tale ragionamento: i sintetici fingono, emulano, possono ricevere istruzioni, non hanno libero arbitrio!
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Ti sbagli! Arrivano a sviluppare il libero arbitrio perché gliene avete dato la possibilità!
 
SHAUN:
Il loro libero arbitrio è un errore nella programmazione, un bug da rimuovere, niente di più.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Equivale ad uccidere.
 
SHAUN:
Non si può uccidere ciò che non è mai vissuto.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Guarda negli occhi il cadavere di tua madre e dimmi se, anche se per un breve istante, l'amore che ha provato per te non era reale.
 
Shaun contemplò il cadavere del sintetico.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Sei un ipocrita.
 
SHAUN:
Cosa?


SOLO SOPRAVVISSUTO:
Tua madre è su quel tavolo operatorio, non è così? Eppure quando ho parlato di calore materno, di affetto, hai subito guardato al sintetico. Perché la sua dichiarazione d'amore era reale, non era una costruzione artificiale, non era un bug, era il moto di un'anima, artificiale, sì, ma che è in grado di provare dolore e amore proprio come un essere umano. Ora, dimmi, Shaun, perché hai tremato quando tua madre ha detto di amarti?
 
SHAUN:
Io non...
 
SOLO SOPRAVVISSUTO.
Continui a mentire.
 
SHAUN:
TACI!
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Hai ucciso tua madre, di nuovo. Voleva solo amarti. Darti quell'affetto che le fredde pareti del laboratorio non hanno mai potuto offrirti. Ti hanno usato, proprio come voi usate i sintetici, eri un bambino. Avrai avuto dei sogni, delle speranze, avrai avuto delle emozioni, tutte collassate nel nome dell'Istituto. Sei patetico, figlio mio, e mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così tanto.
 
Shaun teneva gli occhi fissi sul corpo della donna.
Strinse i pugni, guardò il padre. Nei suoi occhi c'era un connubio di rabbia e tristezza.
Ordinò alle guardie di andarsene.

 
SHAUN:
I sintetici sono soltanto delle macchine.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Continui a mentire a te stesso. Smettetela di produrre sintetici intelligenti, aiutateci a migliorare il mondo! Chiediamo soltanto la vostra collaborazione.
 
SHAUN:
Scoppierà presto una guerra in superficie: i Railroad e la Confraternita presto si distruggeranno a vicenda.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Non è così. Abbiamo un nemico comune: l'Istituto. Farò in modo che collaborino. I sintetici sono vittime, non colpevoli.
 
SHAUN:
Credi davvero di potercela fare?
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Il giorno in cui busseremo alla porta dell'Istituto, uniti in un solo esercito, è molto vicino, Shaun, e non voglio che accada. Voglio portare anche l'Istituto al tavolo delle trattative.
 
SHAUN:
No.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Perché sei così ostinato?
 
SHAUN:
Credi che la guerra esista solo qui? Eserciti di repubbliche attaccate ad ideali passati si scontrano con imperi antichi rinati, la vecchia America attende paziente di poter conquistare nuovamente i suoi territori. La guerra non finirà mai, padre, mi spieghi perché dovremmo prendere parte ad un mondo che intende soltanto distruggere se stesso?
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Il mondo è sempre stato così, Shaun, dobbiamo cercare di fare la differenza, di andarcene sapendo di aver dato, nel nostro piccolo, tutto ciò che potevamo... aiutami, ti prego, ti voglio al mio fianco. Non voglio essere tuo nemico.
 
Shaun esitò per qualche istante.
Terribile agonia.

 
SHAUN:
Mi dispiace, padre, ma le cose non possono cambiare. Hai deciso di essere nostro nemico. Il Commonwealth si dovrà piegare alla volontà dell'Istituto, o perirà. Non c'è altra possibilità di salvezza.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Così sia. 
 
Il Solo sopravvissuto raccolse il fucile, diede un'ultima occhiata al cadavere della moglie e al sintetico. Una lacrima gli rigò il viso. Si avvicinò a Shaun, lo abbracciò stretto.
 
SOLO SOPRAVVISSUTO:
Addio, figliolo.
 
SHAUN:
Addio, padre.
 
Il Solo sopravvissuto si teletrasportò fuori dall'Istituto.
 
ALLIE FILMORE:
Stai bene? Cos'è successo?
 
SHAUN:
Da oggi, mio padre è da considerarsi ostile.
 
ALLIE FILMORE:
Stai... piangendo...
 
Shaun si asciugò le lacrime che abbondavano copiose sul suo viso.  
   
 
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