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Autore: CatherineC94    12/08/2021    3 recensioni
Severus si alza di scatto, meditando come squartarlo.
«Dovresti affogarci dentro» propone maligno.
«Solo se mi affoghi tu!» risponde.
lSeverus/Gilderoy
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Gilderoy Allock, Rita Skeeter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Trine e Merletti
 
 
La donna punta gli occhi bramosi di novità sul sorriso smagliante di Gilderoy.
«Cosa è pronto ad affermare sull’eroe che tutti conosciamo? Cosa si nasconde dietro a quel sorriso che profuma di pesca?».
L’uomo ride, incanalando tutta la sua più recondita arte di ammaliare; indossa il sorriso più smagliante e getta teatrale indietro la cascata di riccioli biondi.
«Ad oggi nessuno può resistermi» emette melodioso.
La donna lecca avida la Penna Prendiappunti, avverte sulla lingua un gossip succoso che deve per forza riferire al mondo.
«Può affermarlo con sicurezza?» lo incalza.
«Avanti, non sente anche lei  una calda attrazione?».
 
 
 
«Finalmente sono riuscito a liberarmi, sono sicuro che hai già sentito parlare di me» esordisce spavaldo.
«No» replica Severus, chiedendosi perché quel tizio si trovi in quella stanza.
Gilderoy non si lascia spaventare dal gelo che emette quell’uomo, ruota il mantello rosa confetto e si para davanti sorridente.
«Dovresti aggiungere qualche tocco di colore, quaggiù è così tetro!» sussurra, poggiando una mano sul fianco.
Severus si chiede se stia scherzando.
«Ti capisco, prima di incontrare me non hai avuto il coraggio. Non temere, adesso ci sono io che aggiusterò questo posto» aggiunge concitato.
«Esci fuori» replica Severus furente.
Gilderoy ride.
 
 
Severus velocizza il passo, sente nell’aria l’insopportabile odore che emana quell’imbecille.
«Lavanda, lillà e miele!».
«Severus!» schiamazza.
Lui continua a correre, la veste fluttuante sul pavimento del corridoio.
Gilderoy non demorde, imbellito della  sua terza parrucca con i ricci fitti si appresta a recuperare la distanza  fino a pararsi letteralmente davanti.
«Cosa vuoi?» sibila Severus con il tono più scortese che ha.
«Hai sentito il preside, dobbiamo lavorare insieme per rendere magico il Natale al castello!» dice concitato.
«Non eseguo gli ordini di un vecchio pazzo» ribatte, provando una rabbia smisurata.
«Fallo per me!».
Sul volto di Severus, solo disgusto.
 
 
«Questa è Bile di Armardillo?» chiese con aria di immensa saggezza Gilderoy.
Severus alza la testa dalla pila di pergamene e risponde atono:«No».
«Peccato! Sembrava proprio lei, sai quando mi trovavo in Siberia l’ho usata contro lo Yeti…»ciarla il biondo, facendo delle movenze ben calcolate.
«Dubito che sia stata utile» ribadisce l’altro, ormai con la mano che stringe la bacchetta pronto ad incantarlo da un momento all’altro.
«Severus, te l’ho già spiegato ieri sera davanti al calore del camino!» ribadisce ammiccando.
Severus si alza di scatto, meditando come squartarlo.
«Dovresti affogarci dentro» propone maligno.
«Solo se mi affoghi tu!» risponde.
 
«Riprenditi il tuo ciarpame».
Gilderoy è offeso, sbuffa con le guance rosse e gli occhi lucidi.
«Questo nero non ti dona! Dovresti seguire i miei consigli, sul Settimanale delle Streghe…» inizia affabile.
Severus sbatte una mano sul tavolo, irato.
«Non mi interessa nulla della tua presunta fama, dei tuoi sciocchi consigli che sono utili come un Asticello quando hai bisogno di legna per il fuoco. Vai via» dice irato.
Gilderoy si ritrae spaventato.
«Per la notte, metti la veste azzurro polvere!» mormora mesto.
«Chiudi la porta» dice Severus furente.
Gilderoy non trattiene il sorriso, perché sa che nessuno per resistergli.
 
 
 
 


Note.
Ho una preghiera: non mi linciate lettori.
   
 
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