Perché, in effetti, per Sakusa, era quello il profumo di Atsumu, nient'altro che vita.
Non era appiccicoso, questo no.
Non lo cercava se non ce n'era il bisogno, non gli risparmiava nessuna litigata, non faceva passare inosservato nessun errore e ogni occasione era quella giusta per fare battute e Atsumu faceva lo stesso. Un continuo stuzzicarsi sapendo perfettamente che l'altro avrebbe risposto a tono e senza offendersi.
Però, nei momenti di pausa, a Sakusa piaceva sedersi accanto al biondo, magari far sfiorare le loro ginocchia o le spalle, intrecciare i mignoli o altri piccoli gesti che, per chiunque, non erano altro che contatto quotidiano, mentre per lui erano la cosa più speciale del mondo perché li concedeva solamente ad Atsumu.
 

***
 

Circa due mesi dopo...

Da: Toya
Hai tempo?
18.22

A: Toya
Sì, dimmi
18.28

Da: Toya
Hai presente Aoi?
18.30

A: Toya
Sì, la tua ragazza
18.31

Da: Toya
Bene, ci siamo lasciati
18.33

A: Toya
Cosa?
Non dovevate andare a convivere?
18.35

Da: Toya
Sì, ma evidentemente il tipo europeo con una multinazionale è molto più attraente di me.
18.38

A: Toya
Mi dispiace Toya
Non so davvero cosa dire
18.40

Da: Toya
Aaahh non importa
Volevo solo dirtelo.
18.43

A: Toya
Se vuoi puoi venire qualche giorno da me
Ci sarà una partita tra Black Jackal e Raijin tra poco
18.47

Da: Toya
Non disturbo?
18.49

A: Toya
Scherzi spero
Vieni qualche giorno prima se non fate allenamento
Così ti accompagno in quei posti che volevi vedere
18.52

Da: Toya
Grazie Kiyo
Sei veramente fantastico
18.54

A: Toya
Allora ti aspetto
Però ci sentiamo anche in questi giorni
18.57

Da: Toya
Contaci
18.58


 

***


 

Quella sera Atsumu era rimasto a dormire a casa di Kiyoomi, non c'era nulla di troppo strano in quello, negli ultimi due mesi avevano iniziato a farlo abbastanza spesso in effetti, anche se ognuno dei due aveva la propria metà del letto.

Atsumu, come raramente accadeva, era andato a sdraiarsi prima del corvino. Aveva il cellulare in mano e un braccio piegato dietro la testa, sembrava così tranquillo, come se si sentisse veramente a casa.
Kiyoomi lo guardava dalla soglia della camera da letto, con sguardo concentrato e, probabilmente, il biondo sentì il suo sguardo su di sè.
-Ho già lavato i denti, puoi controllare se vuoi.- Disse sorridente.
Senza volerlo, il corvino, si ritrovò a pensare che avesse un sorriso stupendo e sentì un acuto dolore al petto, il fatto che Motoya si fosse appena lasciato con la sua ragazza gli aveva fatto capire che Atsumu non era eterno, che proprio come Aoi se ne sarebbe potuto andare e, per un lungo attimo, desiderò non essersi mai fidanzato col biondo.
-Tutto bene Omi?- Chiese vedendolo immobile senza aver risposto alla sua domanda.
Senza dire una parola, però, Sakusa si avvicinò al letto e scostò le coperte ma al posto di sdraiarsi come avrebbe fatto normalmente, si appoggiò al materasso con le ginocchia, per poi scivolare vicino al biondo, il tutto sotto il suo sguardo attento.
Sentiva il viso andargli a fuoco e ringraziò mentalmente il buio della camera per non far vedere ad Atsumu il rossore delle sue guance mentre si sistemava vicino a lui, con la testa appoggiata sulla sua spalla e una mano appoggiata sul suo petto.
-Ehi Omi, se c'è qualcosa che non va me lo puoi dire, lo sai?- Riprovò Atsumu, abbandonando il cellulare a se stesso e passando delicatamente un braccio attorno al corpo di Kiyoomi.
Il corvino annuì solamente mentre iniziava a stringere le dita attorno alla stoffa della maglia di Atsumu.
-Abbiamo tutta la notte.- Rispose.
-Ti addormenteresti prima.- Sussurrò Sakusa.
Atsumu borbottò qualcosa che Sakusa non capì chiaramente.
-Motoya e la sua ragazza si sono lasciati.- Bisbigliò tutto d'un fiato.
-E stai empatizzando con tuo cugino?-
-No. Cioè in realtà sì. Stavo pensando che... Che un giorno potresti andartene ecco, e io non potrei fare nulla per farti restare.-
Atsumu prese a carezzargli un fianco dolcemente, senza fretta.
-In realtà tu fai qualcosa ogni giorno per farmi restare.- Gli disse. -E non te ne accorgi nemmeno, ed è bellissimo per questo. Perché non fingi. E non preoccuparti, non me ne andrò molto presto.-
Sakusa annuì e si strinse ancora un po' ad Atsumu, era la prima volta in assoluto che dormivano vicini, la prima volta che Sakusa lo abbracciava, la prima volta che era Sakusa a toccare lui e, per Atsumu, non c'era niente di più bello di quella sera.


 

***
 

A: Samu
EHIIIIII
RISPONDIMI!!!
09.11

Da: Samu
Spero che sia importante
09.19

A: Samu
Sakusa mi ha abbracciato!
09.21

Da: Samu
Ok?
09.21

Da: Samu
NOOO
E' LA COSA PIU' BELLA CHE MI SIA MAI SUCCESSA
E' COSI' MORBIDO
E CARINO
E PROFUMA DI PULITO
09.26

A: Samu
Ok, ma non farti venire un infarto
09.28

Da: Samu
Abbiamo dormito abbracciati TUTTA la notte
E' stato bellissimo
09.30

A: Samu
Sei così melenso che mi sta venendo il diabete
09.33

Da: Samu
Non è colpa mia se non empatizzi con me
Uffa
09.35

A: Samu
Vai convinto
09.37