14/08/2021
8 recensioniIL DIARIO DEGLI ERRORI
La prima volta ho scritto per curiosità,per rivelare a qualcosa come mi sentivo appena ti vedevo.
Di quando davanti a te smettevo di parlare nell’esatto modo in cui si chiude un rubinetto,
di quando davanti a te arrossivo e tremavo come una piccola sciocca;
la mia mente si annebbiava e il mio corpo si svuotava improvvisamente.
La prima volta ho scritto su quel vecchio diario immergendomi
in quel buio assillante che era la mia paura di sembrarti solo una bambina.
Le successive volte ho scritto per cecità,
per ricevere risposte su di te da qualcuno che non conoscevo.
Di quando ho aperto il mio cuore a un estraneo invisibile rivelandogli tutti i miei segreti,
di quando ho quasi causato la morte di compagni e di cari amici;
la mia mente si oscurava e il mio corpo ne mostrava tutte le profonde ferite.
Le successive volte ho scritto su quello stregato diario sprofondando
in quel buio anestetizzante che erano l’incoscienza e l’amnesia.
L’ultima volta ho scritto per necessità,
per evitare che tu scoprissi che lui si fosse impossessato di me.
Di quando mi ero fatta risucchiare da quel diario e dalla sua voce suadente,
di quando avevo permesso che riversasse la sua anima nella mia;
la mia mente si è azzerata e ho buttato il mio corpo come appartenesse a un’altra persona.
L’ultima volta ho scritto su quel funesto diario annegando
in quel buio totalizzante che erano la morte e l’assenza di dolore.
Volevo che tu ne rimanessi fuori, che non leggessi quel diario, enciclopedia di tutti i miei errori.
Prima, nel buio soffocante, aspettavo che chiamassi forte il mio nome,
che tu facessi qualcosa di estremo affinché io non ricommettessi sempre lo stesso sbaglio.
Dopo, nel buio straziante, proprio tu hai chiamato forte il mio nome,
proprio tu hai fatto qualcosa di estremo così che io tornassi a vivere nonostante tutti i miei sbagli.
Perché alla fine è sempre l’amore che ci salva.
NOTA DELL’AUTORE
Bentornati a voi e bentornata a me su queste pagine.
Vi prego di perdonarmi per il silenzio assoluto di questi mesi, ma la ristrutturazione di casa ha risucchiato tutte le mie forze. Il tempo per scrivere era sotto zero, ma anche per pubblicare. E infatti, questa storia che è stata scritta diversi mesi fa di getto grazie a un contest, ha aspettato davvero troppo per essere condivisa.
Il contest in questione è “La geografia del buio” di Asmodeus. Quando ho letto in sequenza Michele Bravi – viaggio nell’oscurità – buio mi è partita la sinapsi e il risultato è stato Ginny, complice anche una vecchia canzone di Michele che è “Il diario degli errori”. Insomma, parlare della traumatica vicenda di Ginny con il diario di Tom Riddle mi è sembrata un’idea sensata, anche per un parallelismo di storie. L’album “La geografia del buio” nasce dall’esperienza traumatica dell’incidente stradale in cui il cantante è stato coinvolto nella morte di una persona, e in questo album lui racconta proprio dell’oscurità che lo ha avvolto e in cui è sprofondato in seguito. Anche Ginny sperimenta più o meno la stessa situazione, avendo capito a un certo punto di poter essere lei la persona che apre la Camera dei Segreti, causando così la pietrificazione dei compagni e mettendo a rischio le loro vite. A parlare qui non è di certo la Ginny undicenne, ma una ragazza ben più matura; per me è la Ginny del sesto libro, quando vorrebbe aiutare Harry con la sua fissazione per il libro di pozioni.
Bene, spero che tutto quello che ho detto qui nella nota e che ho scritto nella FF (la nota è quasi più lunga della OS, aiuto) abbia un senso non solo per me ma anche per voi. Ringrazio Asmodeus per la bella opportunità e per lo spunto di riflessione davvero profondo; e ovviamente auguro un in bocca al lupo anche a tutti gli altri partecipanti.
Buona lettura (e sono proprio curiosa di vedere cosa mi scriverete nelle recensioni).
Bea