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Autore: Flofly    19/08/2021    1 recensioni
Serie di One- shot sul rapporto tra Lucius e Draco nel corso degli anni. Si inserisce come flashback per la fanfiction " Il calice della Vita" ma le prime cinque storie contengono riferimenti minori e si possono leggere anche senza aver letto la storia precedente.
Genere: Fluff, Generale, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Questa storia fa parte della serie 'Potentia Par Vis'
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*Disclaimer: capitolo decisamente più sull’Angst.

Per chi non avesse letto “ il calice della vita”, breve riassunto perché altrimenti questo capitolo è senza senso: Abraxas Malfoy, il padre di Lucius,con la complicità  di Cassandra Nott,ha sfogato la sua vena sadica su Draco, facendo credere al nipote che il padre fosse a conoscenza di tutto e minacciando di uccidere Narcissa se il bambino lo avesse detto a qualcuno


Essere padri, essere figli
6.Mio padre lo verrà a sapere
All the times that I've cried
Keeping all the things I knew inside
It's hard, but it's harder to ignore it
If they were right I'd agree
But it's them they know, not me
Now there's a way
And I know that I have to go away
I know I have to go
Cat Stevens- Father and son


 
Madame Pomfrey era perplessa. Di certo il ragazzino stava esagerando come al suo solito, conosceva bene quanto il giovane Malfoy potesse essere melodrammatico. Però quel braccio aveva qualcosa che non andava. E non dipendeva dalla beccata dell’Ippogrifo, quella l’aveva già risolta. Quando aveva iniziato a visitarlo per vedere quanto grave fosse, visto che era coperto di sangue, aveva sentito come se ci fosse una frattura non curata o curata male. Ed era strano, era certa che i genitori avrebbero portato il loro piagnucolante ed irritante pargolo dai migliori medimaghi che fossero riusciti a trovare. Eppure anche l’analisi con la bacchetta aveva confermato la presenza di fratture non completamente rimarginate. Come era possibile?

Provò ad indagare con l’interessato che ovviamente non si dimostrò collaborativo, chiudendosi in un cupo mutismo e dandole della vecchia incompetente con le visioni. Sebbene fosse tentata di conficcargli la bacchetta in un occhio, cosi che le visioni le avrebbe avute lui, lasciò stare il giovane e si rivolse direttamente al suo capo casa.

Anche Piton non le diede grandi soddisfazioni, limitandosi ad un laconico : “Si è rotto il braccio la scorsa estate , che io sappia. Sarà caduto dalla scopa cercando di fare qualche acrobazia, che, evidentemente non gli è riuscita. Fidati che la madre lo avrebbe portato di corsa dal primario del San Mungo se fosse stato necessario.”

“Non é una caduta , Severus . È magia, ne sono quasi certa ”- gli chiese prima di andarsene

“Sciocchezze, chi vuoi che faccia una cosa del genere?”- rispose facendole un segno sbrigativo con le mani prima di scomparire.

Dentro di sé però era inquieto. Era davvero strano che una frattura non guarisse completamente dopo tutto questo tempo. Ed era certo che sia Lucius che Narcissa non avrebbero lesinato le cure.

Un pensiero malevolo gli attraversò la mente. Possibile che fosse opera di Lucius? Era certo che si fosse infuriato nel vedere il figlio battuto in tutti gli esami da una nata babbana e per la perdita del Torneo di Quidditch.Draco gli aveva detto che lo aveva punito. Ma davvero sarebbe arrivato a tanto?

Lo aveva visto torturare ma si trattava sempre di babbani. Nonostante la cosa lo rivoltasse, non poteva credere che avesse fatto una cosa del genere al suo stesso figlio, nei confronti del quale si era sempre dimostrato in privato più affettuoso di quanto ci si aspettasse.

Senza contare che se Narcissa l’avesse scoperto lo avrebbe certamente ucciso senza pensarci due volte. 

L’altra cosa che lo preoccupava molto era che il ragazzo da poco gli aveva chiesto aiuto per degli esercizi di Occlumanzia. Non aveva voluto spiegare il motivo, adducendo come scusa che non voleva rischiare di tradire qualche segreto che avrebbe impedito la rinascita dell’Oscuro Signore. Ma era evidente che fosse una balla. Severus aveva pensato che si trattasse del fatto che non volesse far sapere in giro che fosse cotto della Granger. Cosa che, ad onor del vero, aveva capito solo chi lo conosceva bene. Riusciva a risultare così odioso nei confronti della giovane strega che dubitava che a chiunque altro fosse venuto anche il minimo sospetto a riguardo.  

Aveva acconsentito, più che altro per evitare di ritrovarselo nel suo studio ogni sera che gli chiedeva la stessa cosa.

Per Merlino quanto assomigliava a Narcissa in questo, non mollava fino a quando non otteneva ciò che voleva. Era metà Black dopo tutto.

E metà Malfoy, ricordò. Pessima, pessima combinazione. Qualcuno avrebbe dovuto impedire a quei due di sposarsi e, soprattutto, di riprodursi. 

Scosse il capo, in realtà Draco, quando non si metteva d'impegno per risultare assolutamente impossibile da sopportare, gli piaceva. Era bravo in pozioni, desideroso di imparare, sagace e affascinante quando voleva. Peccato che i suoi genitori l’avessero cresciuto nell’ombra del Signore Oscuro e riempito la testa di stupidaggini.

In ogni caso, anche se a volte riusciva a mandarlo al manicomio, non poteva lasciare la questione in sospeso. Di certo non poteva aspettarsi che si preoccupassero gli altri professori, dopo tutto non solo era il suo capo casa ma anche un amico di famiglia. E serpeverde .

Scrisse una lettera a Narcissa, cercando di dare meno informazioni possibile ma pregandola di recarsi a scuola perché il figlio aveva avuto un piccolo incidente e dovevano discutere di una cosa.

Sebbene sapesse che Lucius ne sarebbe stato comunque informato a breve, se non dal figlio, perlomeno dal board della scuola, doveva riuscire a guadagnare un colloquio da solo con la donna.

Prese una pergamena per iniziare a correggere i compiti che aveva assegnato ai grifondoro. Scelse quella della Granger, sapeva bene che non ci avrebbe trovato errori, era più per passare il tempo. Era certo che la combo di parole ”Draco e incidente” avrebbero fatto comparire nel suo studio Narcissa nel giro di un baleno. Si era anche portato avanti, aprendo il varco per permettere alla strega di giungere alla scuola.

E non venne deluso, aveva appena finito l’ultimo paragrafo quando una furiosa bionda in tacchi a spillo e completo color glicine entrò senza bussare nel suo studio.

Narcissa Malfoy, nata Black.
Severus l’aveva costretta a sedersi e ad ascoltarlo, per quanto si riuscisse a ragionare con quella pazza, specialmente quando si trattava di suo figlio.

“Narcissa, Draco sta bene, è solo un po’ scosso. D’altronde sono quasi certo che abbia contribuito a trovarsi in una situazione del genere”- le disse ficcandole in mano una tazza di tè.

La donna lo guardò con furia omicida : “Questa maledetta scuola non riesce a tenere al sicuro mio figlio e ora la colpa è sua?”-

“Credimi, per tenere al sicuro tuo figlio per prima cosa dovremmo cambiargli il cervello. Ma non è questo il punto”- le rispose sbuffando e sedendosi a sua volta nella poltrona di fronte a lei.

“Come ti stavo dicendo prima che mi interrompessi urlando, non è per l’incidente dell’ippogrifo che ti ho chiamato. La scuola manderà un gufo al maniero solo domani. Non essendoci un reale pericolo per il ragazzo, si preferisce farlo riposare  ed avvisare i genitori quando la situazione si è stabilizzata.”- cercò una posizione comoda sulla sedia mentre sceglieva le parole più giuste.

“Madame Pomfrey però è un po’ preoccupata per il suo braccio. Dice che la frattura dello scorso anno non è guarita bene. Sai come se l’è procurata?”.

Narcissa guardò la tazza nella sua mano. Era la sua miscela preferita, eppure non l’aveva toccata. Non capiva ora cosa volesse quella stupida vecchia. Avrebbe preso il figlio e l’avrebbe portato dritto al San Mungo, altro che infermeria di Hogwarts : “Ha detto di essere caduto dalla scopa. Ogni tanto capita”

Severus alzò un sopracciglio : “Ha detto? Tu non eri presente quando è successo? E Lucius?”- indagò

La bionda scosse la testa : “E’ tornato cosi da casa di Theodore Nott, Cassandra gli aveva già dato la pozione e l’aveva curato. Noi gli abbiamo dato qualcosa nei i giorni successivi, ma continua a dirgli che gli fa male”

“E Lucius era con te quel giorno? Non è andato dai Nott? Lui e Cassandra sono… amici, diciamo”- cercò la parola più neutra possibile. Probabilmente era quella sbagliata perché due fiamme azzurro lo inchiodarono.

“Non sono amici, sono ex amanti. E sottolineo la parola ex, visto che sono passati vent’anni e lei si chiamava ancora Cassandra Carrow. E comunque no, Draco  è grande e non ha bisogno del padre quando va in visita dagli amici”- sibilò.

Severus rimase impassibile e accavallò una gamba, appoggiando entrambi i gomiti sui braccioli della poltrona :”Non mi risulta che lui e Theodore siano così amici. E soprattutto non credo proprio che il giovane Nott sia un grande amante del Quidditch. I suoi voti con Madame Broom sono al limite della bocciatura”.

Lo sguardo da furente divenne confuso : “Non capisco dove vuoi andare a parare? Non so dirti, forse si è annoiato e ha preso una scopa. Ma tutte le estati passa un paio di giorni a Villa Nott. Anche se in effetti Theo non è mai venuto a casa nostra, al contrario di Pansy e Blaise”, ammise.

Severus sentì una brutta sensazione salirgli alla bocca dello stomaco, c’era decisamente qualcosa che non andava.

“E Lucius quel giorno era con te? Ti ricordi quand’era?”-chiese cercando di essere il più dolce possibile.

La strega ritrovò la sua fermezza : “Parla chiaro, Severus, cosa stai insinuando? Perchè ti interessano tanto gli spostamenti di mio marito? Non crederai sul serio che possa essere capace di rompere un osso a suo figlio!”- sbottò

Il mago non rispose, ponderando le varie opzioni. Non lo credeva ma non poteva esserne sicuro.

“Narcissa, ascoltami,non sto dicendo che sia stato lui per forza, ma ci sono troppe stranezze in questa storia. E so che Lucius si è arrabbiato molto quando è arrivato il gufo dalla scuola con il posizionamento degli studenti agli esami. Potrebbe non averlo fatto apposta, potrebbe solo aver perso la testa in  un momento di rabbia.”- le disse 

La donna scattò in piedi, la tazza ormai  in mille pezzi sul pavimento e si diresse furiosa verso la porta. Prima che uscisse Piton le disse, senza scomporsi: “Da quanto Draco non scrive per primo direttamente al padre?E soprattutto, ti sei resa conto che sta diventando sempre più bravo ad occludere? Cosa deve nascondere? Di certo non una cotta adolescenziale”

La mano sulla maniglia si fermò un attimo, un attimo solo. Ma fu abbastanza per sapere che aveva colto nel segno.

“Voglio quel dannato pennuto morto, Severus. E ti posso assicurare che qualcun altro farà la stessa fine, se solo scopro che quello che stai insinuando possa essere anche solo lontanamente vero”- mormorò prima di scomparire.

Severus si mise una mano sulla testa, Ora doveva solo aspettare la sfuriata di Malfoy senior domani. Poteva farcela,bastava ignorarlo.Però gli dispiaceva per Fierobecco, dubitava che avrebbe visto molte altre albe.

Si sedette nuovamente alla scrivania e riprese la correzione dei compiti. Neville Longbottom… proprio quello che ci voleva per fargli peggiorare l’umore.


Arrivata a casa, Narcissa si diresse direttamente verso lo studio del marito. Lucius sarebbe rincasato più tardi per non sapeva bene che impegni al ministero o con i mangiamorte o Merlino sapeva solo lui dove. Ma niente le impediva di  dare un’occhiata alle sue carte o alla sua scrivania. Sperava vivamente di trovare una lettera di Draco ad attenderla, una lettera in cui informava il padre di quello che era successo e gli chiedeva di andarlo a trovare ad Hogwarts. Si, sicuramente, l’avrebbe trovata, era certo che Draco volesse che Lucius intervenisse. Era sempre stato il suo eroe.

Si lo era sempre stato, ma negli ultimi anni si era staccato moltissimo, si trovò ad ammettere. Se prima non perdeva occasione di disturbarlo mentre lavorava o ne cercava continuamente la compagnia, negli ultimi anni aveva preso sempre più le distanze, limitandosi ad assecondare gli inviti e le iniziative del padre, senza mai realmente cercarlo.

Era triste,ma  aveva sempre pensato che fosse dovuto al fatto che stava crescendo. Lucius era severo ma amava suo figlio, ne era sicura. Lo avevano atteso così tanto. E quando ne parlavano tra di loro riusciva sempre a scorgere un lampo di orgoglio negli occhi grigi.

Si,sicuramente era così, eppure non riusciva a togliersi dalla mente l’insinuazione di Severus.

D’altronde Lucius era sempre figlio di un padre crudele e violento, non aveva mai avuto una vera e propria figura maschile di riferimento che fosse anche un minimo amorevole.

I suoi pensieri vennero interrotti dall’apparizione del marito, che la guardava perplesso, materializzatosi accanto a lei.
“Amore tutto bene? Ti serve qualcosa”- le chiese baciandola. Rimase di stucco sentendo la donna irrigidirsi. Non era mai successo in tanti anni. “Narcissa, che succede? Stai bene? Draco sta bene?”- chiese preoccupato.

La donna gli accarezzó il braccio e andò a sedersi sul divano di pelle accanto al grande camino.
“Ti ha scritto oggi?”- chiese senza rispondere alla sua domanda.

“Chi?” Chiese confuso

“Come chi?Nostro figlio”- ribatté  gelida.

L’uomo scosse la testa e le si sedette vicino “ Ma quando mai, a malapena mi risponde quando gli mando un gufo, figurati se mi scrive lui per primo. Mi dici che hai? Sei sicura che stia bene? “

Narcissa sospirò,indecisa sul da farsi. Poi si risolse nel prendere la strada più diretta, tanto valeva non girarci troppo intorno. Avrebbe capito se suo marito mentiva, ne era sicura. E lei doveva togliersi quel peso dal cuore.

“Gliel’hai rotto tu il braccio lo scorso anno?”- chiese a bruciapelo.

L’uomo si alzò di scatto e la guardò incredulo : “Cosa?”

La strega sostenne il suo sguardo : “Non dico che tu l’abbia fatto apposta, ma se sei stato tu devo saperlo. Anche se è stato un incidente, anche se hai solo perso il controllo”.-

“Ma sei  ubriaca? No peggio, ti hanno drogata. Perchè a mia moglie, la donna che conosco e amo da più di vent’anni non verrebbe mai neanche in mente che possa aver fatto una cosa del genere a nostro figlio”- disse furente.

Narcissa rimase in silenzio un attimo.

“Oggi c’è stato un incidente a scuola. Draco è stato ferito da un ippogrifo”. iniziò, mentre suo marito sembrava aver ritrovato la calma come se gli avessero gettato un secchio di acqua gelata in faccia. Prevenne ulteriori uscite chiarendo subito “ Sta  bene, deve solo riposare. E dovrà tenere la benda per un po’. Ma non ha subito danni gravi. L’infermiera però ha notato che l’osso del braccio non sembra guarito correttamente. E Severus ha paura che sia perchè sia stato rotto usando la magia, facendo in modo che non si possa mai saldare correttamente del tutto”.

L’uomo rimase stranamente calmo: “Cosa? E’ caduto dai Nott, probabilmente facendo il cretino come al solito su una scopa. Lo sai che manca completamente di spirito di autoconservazione. Ti ricordi quando si è buttato dal tetto con il manico di scopa giocattolo? E chissà cosa ha combinato per farsi colpire da quel maledetto pennuto con gli artigli. Di la verità, era a lezione con la Granger vero?”

“Chi se ne importa della sanguesporco, Lucius! Ti sto dicendo che qualcuno ha forse fatto del male a nostro figlio e a te interessa solo che si sia comportato come un adolescente cretino. Si ok, l’ha fatto e quindi? E’ questo secondo te il punto della questione?”- ancora quelle fiamme negli occhi.

L’uomo la guardò fisso : “E tu credi che sia stato io. Che lo abbia attirato fuori casa, o costretto ad inventare la scusa della visita all’amico, gli abbia rotto il braccio e poi l’abbia fatto rientrare ore dopo, in preda al dolore, in modo che non sospettassi di me, giusto?.”

Narcissa scosse il capo : “No. Non lo credo. So quanto lo ami.Ma ho bisogno di una spiegazione. Sapevi che sta imparando l’occlumazia? E ti rendi conto che a  malapena ti rivolge la parola? Fino a qualche tempo fa ti guardava come se fossi l’unica luce dei suoi occhi e ora scappa in camera appena deve passare dieci minuti da solo con te. Io ti amo immensamente Lucius, ma sono sua madre. Io devo proteggerlo. Da qualunque cosa e da chiunque”.

Il mago chiuse gli occhi, la testa tra le mani. Non era possibile, quello era un dannato incubo.

“Anche da me?”- chiese

“Anche da te”.mormorò appena la donna.

Rimasero in silenzio per un po’. Non c’era mai stata quella distanza tra loro.

Fu l’uomo a rompere il silenzio :”Ed è anche per questo che ti amo tanto. Vorrei aver avuto una madre come te.. Che mi avesse amato un decimo di quanto tu ami Draco. Ma io non sono mio padre, Narcissa. Non lo sono mai stato e non lo sarò mai. Non sarò il padre migliore del mondo, ma faccio del mio meglio.”- disse calmo, con una tristezza che le spezzò il cuore  “Ma se pensi davvero che io possa far del male a nostro figlio in quel modo, allora credo che sia meglio dividerci. Puoi avere tutto quello che vuoi, soldi, case, conti. Ti basta chiedere. Prendi tutto e porta Draco lontano da me. Perchè non potrei mai perdonarmelo. Non potrei mai perdonarmi se dovessi trasformarmi anche per solo un minuto in Abraxas.”

Narcissa lo guardo e accarezzò piano quel volto tanto amato. Riusciva a vedere quanto lo avesse ferito, ma non aveva altra scelta: “No, non credo che potrebbe mai succedere. Ricordo però come fosse ieri quando lo abbiamo trovato in terra coperto di sangue. Ci eravamo distratti e qualcuno l’ha ferito orribilmente. Qualcuno da cui avremmo dovuto proteggerlo. E io non posso permettere che accada di nuovo, lo capisci?”

Lucius annuì tenendole ferma la mano con la sua “Neanche io, amore mio. Neanche io”.
Furono interrotti dall’arrivo del gufo di loro figlio che depositò sul tavolo davanti a loro una lettera in cui il ragazzo si lamentava di quello che era successo, dando la colpa al dannato pollo troppo cresciuto. E chiedendo a suo padre di prendere le sue parti.Tirarono un sospiro di sollievo. Allora forse era tutta un’esagerazione davvero. Loro figlio era solo il solito testardo incosciente e viziato di sempre.

C’era però qualcosa che i Malfoy ignoravano.Non sapevano che mentre sua madre e Piton parlavano  Draco aveva origliato la conversazione. Era infatti andato a cercare di parlare  con il suo professore preferito per evitare che contattasse i suoi. Avrebbe trovato una scusa, stava giusto pensando a cosa inventarsi quando aveva sentito distintamente la voce di sua madre.

Per fortuna la porta non era chiusa come pensava Severus e lui aveva una certa esperienza e talento nell’origliare conversazioni private. Per evitare che tutto finisse a rotoli e che sua madre potesse aver a che fare con quel dannato maniaco sadico di suo nonno,il serpeverde si era affrettato a fare l’unica cosa che avrebbe fatto sì che anche Severus la smettesse di indagare: scrivere una lunga lettera a suo padre. D’altronde “mio padre lo verrà a sapere” era sempre stata la sua frase distintiva.

Come se davvero Lucius  ignorasse quello che gli stavano facendo.
***************

Siamo giunti alla fine.

Un ringraziamento speciale a giunglanord che ha avuto la pazienza e la gentilezza di lasciare un suo pensiero ad ogni capitolo. Ho apprezzato tanto. Ho provato a dare una sistemata al capitolo “chi è Andromeda?” ma appena ho un pc funzionante metto mano per bene a tutto. Mi scuso per gli errori.

Lucius,sebbene ami suo figlio ha problemi nel rapporto con Draco ed é troppo preso dai suoi affari leciti e non leciti per accorgersene. Abraxas è stato furbo e calcolatore.Purtroppo i mostri fanno così, creano nelle vittime un senso di isolamento e di vergogna. E se guardiamo indietro la grande differenza con il Draco bambino che comunque finisce ad essere coccolato tra le braccia del padre è proprio questa : hanno smesso di parlare e Draco non crede più che suo padre lo ami. Anche Narcissa decide di non guardare in faccia la realtà perché troppo dolorosa . Per fortuna manca solo un anno al chiarimento. Anche se di certo non sarà un anno piacevole, Granger esclusa.

Se tutto procede come deve ci rivediamo tra un paio di settimane con il sequel/ prequel de “il calice della vita”:

Draco, Hermione,Harry,Ron e Pansy torneranno indietro nel tempo sino agli anni di Hogwarts di Lucius e delle sorelle Black, per distruggere un oggetto appartenente a Voldemort per eliminare definitivamente il Signore oscuro.
   
 
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