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Autore: FlawlessDiva    21/08/2021    2 recensioni
Xena e Gabrielle in viaggio verso Tebe in una nuova avventura in cui la nostra Principessa Guerriera dovrà affrontare un terribile mostro mitologico senza la sua arma più potente: il chakram!
Questo porterà Xena a rivalutare se stessa e a mettere in discussione anche il suo rapporto con Gab.
Che fine avrà fatto il chakram ?
Cosa succederà alle nostre eroine?
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altro Personaggio, Aphrodite, Gabrielle, Xena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'INGANNO E IL PRODIGIO



Quella notte su Tebe rumoreggiava un altro temporale che fece svegliare di soprassalto Gabrielle. Spaventata, di scatto sollevò la schiena dal letto.

Non erano stati solo i tuoni a renderla inquieta, ma anche il sogno che stava facendo.

Ciò destò anche Xena, che immediatamente si preoccupò per la ragazza.

Tutto bene, Gab?”

Sì…credo di sì…”

Xena avvolse dolcemente nel lenzuolo Gabrielle che si adagiò sul petto della guerriera.

Ho paura…”

Di che cosa, Gabrielle?”

Che tu possa morire…”

Non è così semplice uccidermi…” Xena la rassicurò baciandole la fronte e stringendola di più a sé, e Gabrielle rispose immediatamente al calore di quellabbraccio come se vi si volesse aggrappare. 

Xena lo percepì.

Perché non ce ne andiamo da qui, Xena? E non torniamo ad Anfipoli…?”

Per restare in casa a filare la lana? Non è la vita che voglio…che vogliamo…altrimenti non mi avresti mai seguita…”

Quindi non sei pentita di avermi tenuta con te?”

No, Gabrielle…”

E allora perché lo avevi detto…?”

Ero furiosa per aver perso il chakram…ma non ho mai realmente pensato fosse colpa tua…credo che non potrei mai privarmi di te…”

Le due donne si guardarono a lungo, poi Xena accarezzò il viso della ragazza e iniziò a baciarla, ma il bacio fu immediatamente interrotto da una ventata che fece sbattere la finestra.

Gabrielle si alzò per chiuderla ma qualcosa fuori destò la sua curiosità, e facendo cenno con la mano chiamò Xena a sé.

Sotto la pioggia scrosciante, fuori dalle mura della corte di Re Laio, Neris e Iris stavano evidentemente confabulando.

La visuale era poco nitida per colpa dellabbondante acqua e del forte vento, ma da quel poco che si poteva capire, Iris mise un oggetto allinterno di una zampa di Neris, infine questultima con laltra zampa carezzò il capo di Iris per poi alzarsi in volo con enorme difficoltà fino a scomparire.

Sembra che la Sfinge e Iris siano in confidenza, Xena…”

Già… molto probabilmente Iris non ci ha raccontato tutto…”

 

 **********

 

FLASHBACK: LA SERA PRIMA ALLE TERME DI RE LAIO

 

Eri la moglie di Laio? Cerca di spiegarti!”

Ti prego Xena, lasciami…non è mia intenzione darmi alla fuga…sì ero la moglie del Re, finché lui non ha scoperto il mio segreto…”

Xena mollò la presa.

Un anno fa ho dato alla luce due gemelli…”

Quindi?”

Non erano i figli del Re, ma di Crisippo. Quando Laio lo ha scoperto diede ordine di uccidere i miei bambini ed io divenni la sua schiava…gli orecchini che indosso sono di mia madre. Non ho più nulla di valore o di nobile…”

Copiose lacrime iniziarono a scendere sul viso di ciò che era rimasto della Regina di Tebe. La donna, osservandola meglio, sembrava molto più vecchia della sua età e Xena non potè evitare di provare empatia per lei.

Le poggiò una mano sulla spalla in segno di conforto e il tono della voce si addolcì, pur non nascondendo un fare sospettoso.

Ma perché spiarci?”

Volevo capire per quale ragione Laio vi avesse convocate…ora…scusami…non vorresti coprirti…?”

Iris abbassò lo sguardo e porse a Xena un telo di lino. Era notevolmente in imbarazzo.

Xena avvolse il telo intorno a sé, mentre Gabrielle faticò a dare la sua totale attenzione ad Iris, poiché affascinata dai movimenti della guerriera, che se ne accorse e sorrise.

Ehm…ma in tutto questo la Sfinge cosa centra?” domandò Gabrielle con estrema curiosità.

Neris è la protettrice di Tebe. Portatrice di prosperità e giustizia. Dopo la cruenta morte di Crisippo, ella fece calare una maledizione su tutti noi con i suoi enigmi impossibili…nessuno fino ad ora è mai riuscito a risolverli…”

La famosa linea di sangue…”

Xena iniziava a darsi delle risposte.

 

FINE DEL FLASHBACK

 

**********

 

Xena e Gabrielle si guardarono come se stessero contemplando la stesso identico pensiero: Neris e Iris erano chiaramente in confidenza e nascondevano qualcosa.

Che cosa facciamo, Xena?”

Domani mattina andremo a cercare Neris e le daremo la soluzione dellenigma.

Lo conosci?”

Non lo so. Forse.”

E non potresti condividere con me il tuo sapere?” Gab era evidentemente irritata.

Non adesso. Torniamo a riposare. Ci aspetterà una giornata intensa”

Non smetti mai di dare ordini, vero Xena…? Si dà il caso che forse anche io conosca…”

Gab…ti prego…” Xena la interruppe.

Gabrielle sollevò il lenzuolo per mettersi sotto scoprendo Xena, che la guardò compatendola. 

Buonanotte, Xena!” e le girò la schiena 

Quando questa faccenda sarà risolta, credo tornerò davvero a Potidea!”

Gabrielle…” Xena le toccò una spalla cercando di farla girare verso di sé, ma la ragazza rimase ferma e ben salda nella sua posizione fisica e morale.

Sapeva che qualora si fosse voltata, lo sguardo di Xena lavrebbe fatta sciogliere dandogliela vinta.  Xena era la sua forza, ma anche la sua enorme debolezza.

 

**********

 

Di buonora, Xena si recò nella stalla da Argo nutrendola con una succosa mela.

Direttamente dalla corte del Re…sei una ragazza fortunata!” sorrise accarezzando il muso della cavalla con affetto.

Quel momento di indulgenza però, durò veramente poco, poiché dietro di lei apparì Ares.

Sei di buon umore, Xena…hai trascorso una bella nottata a quanto pare…”

Che fai, ora ti metti a spiare?”

Il Dio della Guerra posò le mani sui fianchi di lei, e spostando il capo verso il collo, sensualmente ne odorò la pelle.

Non è necessario. Il profumo della biondina su di te è stucchevole…”

Xena si scansò, innervosita sia dai modi che dalle parole di Ares.

Cosa vuoi ancora?”

A quanto pare il mio avvertimento non lhai ascoltato…ho cercato di usare le buone maniere…”

Sai bene che preferisco le cattive, Ares…” il tono di sfida di Xena era sempre più acceso.

Daccordo Xena, sia come vuoi tu…anche io prediligo la violenza…ma…” Ares si avvicinò ancora suadente a lei accarezzandole il mento. 

“…preferirei usarla in modo più piacevole…

Quando avrò scoperto cosa ti lega a Tebe, di piacevole assaggerai la mia spada conficcata nel tuo petto…”

Ares le sorrise sarcastico, e si dileguò. 

 

**********

 

Gabrielle aveva assistito alla scena di nascosto.

Quando Ares scomparve, decise di intervenire con lo stupore di Xena nel vederla.

Tu ed Ares…incredibile!”

Gabrielle, stai vaneggiando…”

Sicuramente anche i miei occhi vaneggiano, non è vero Xena? Da quanto va avanti con Ares?”

Non è mai cominciata”

Gabrielle poggiò una mano sulla fronte.

Perché ho la sensazione che mi sto buttando via con te?”

Gabrielle, ti prego…”

Questo tuo rapporto con Ares prima o poi dovrai spiegarmelo…mi sembra di impazzire…”

Xena si avvicinò e stringendola a sé tentò di baciarla, ma Gabrielle si voltò dalla parte opposta e abbassò lo sguardo.

Gabrielle io…io ti… Niente.” e si interruppe.

Non riesci nemmeno a dirlo, Xena…non riesci a dire cosa provi per me…”

Non è semplice…”

Già.”

Gabrielle si divincolò e uscì dalla stalla.

Sentiva che Xena la amava, ma sapeva anche che non era il momento per discutere.

C’erano cose più importanti da portare a termine prima.

 

**********

 

Gabrielle, andare incontro alla Sfinge è insidioso, è meglio se resti qui a sorvegliare Iris…”

Se credi possa dileguarsi, non credo proprio lo farà, Xena…”

Gabrielle sembrava avere unidea piuttosto precisa sui fatti.

“…e poi voglio venire con te, non mi importa quanto possa essere o non essere pericoloso farlo!”

Portami con te, Xena…

Quelle parole richiamarono alla mente della guerriera il primo incontro tra le due donne.

Xena non riusciva a capire cosa Gabrielle ci trovasse di così speciale in lei da volerla seguire ovunque, forse persino agli inferi.

Ed era sicura che se fosse stato necessario lavrebbe seguita anche lì, con o senza il suo consenso.

Va bene, Gab. Andiamo”.

 

**********

 

Scappate! Mettetevi in salvo!

Un uomo con la fronte sanguinante stava correndo e urlando a squarciagola terrorizzato: sopra di lui la terribile Sfinge stava planando sulla piazza di Tebe cercando di afferrare i malcapitati che non erano riusciti a scappare.

Due donne, in procinto di entrare nel tempio di Afrodite, erano rimaste pietrificate dal terrore proprio mentre la creatura stava per piombare su di loro, ma luomo frapponendosi tra le fanciulle e la Sfinge riuscì ad evitarne il massacro, sacrificandosi. 

Ciò non era comunque servito, poiché Neris atterrò davanti a loro con la ferma intenzione di ucciderle. 

Proprio mentre aveva esposto gli artigli, in lontananza si sentì lurlo di battaglia di Xena, e in un attimo senza quasi accorgersene si ritrovò la guerriera in groppa che cercava di domarla e con la spada di darle fastidio ma senza accanirsi.

Neris tentò più volte di scaraventare la guerriera a terra, poi, visto linsuccesso spiccò il volo.

Guerriera non voglio ucciderti, non costringermi a farlo!” 

Potrei dirti la stessa cosa, Neris!”

La Sfinge fece delle vere e proprie acrobazie di volo, ma Xena riuscì a restare ben salda, almeno fino a quando la creatura non ripiombò in picchiata sulla terraferma riuscendo a farla cadere, e con un colpo di coda lanciarla a mezzaria.

Successivamente, Neris si avvicinò minacciosa con passi sinuosi verso Xena che era a terra incosciente, sollevò una delle sue enormi zampe da cui spuntavano gli artigli affilati pronta ad affondare, quando improvvisamente sentì un forte dolore alla sinistra del costato. 

Gabrielle aveva raccolto la spada di Xena infilzando Neris meglio che poteva.

Tu…ragazzina…come hai osato?!?” la Sfinge girò il capo verso di lei con unespressione maligna.

Le mani di Gabrielle iniziarono a tremare fino a far cadere la spada, mentre Neris puntò il suo artiglio allaltezza del collo della ragazza in corrispondenza del ciondolo, incastrandolo e tirandolo cercando di strozzarla, ma la catenina si spezzò e il ciondolo ad esso attaccato schizzò via in alto.

In quello stesso istante apparve Afrodite.

Ah, ecco dovera finito!” sorrise

La Dea puntò il dito verso il ciondolo, che si trasformò nel chakram perduto che stava proprio per cadere addosso alla guerriera ancora a terra priva di sensi.

Xenaaaaa” Gabrielle gridò a squarciagola più che poté per svegliarla, e Xena un po’ scossa dal caos generale e dalla voce della ragazza, rapidamente afferrò il chakram con la mano destra e senza perdere ulteriore tempo lo lanciò contro Neris ferendola lievemente ad una zampa.

Perché non mi hai uccisa, guerriera?” Neris si leccò la ferita.

So che non sei tu la minaccia per Tebe, e Gabrielle ha la soluzione dellenigma!”

Io…cosa… Xena ma…?” Gabrielle era stupita.

Sì Gabrielle, tu conosci la risposta! Avanti! Esponila!”

Beh, ecco…la linea di sangue…il guaio…Re Laio! E’ lui la serpe in seno di Tebe!”

Gabrielle era compiaciuta di se stessa e la Sfinge la guardò con stupore.

Esatto fanciulla, esatto…hai risolto lenigma…ora portatemi qui il blasfemo e Tebe sarà libera! Re Laio deve morire!”

Xena annuì con lo sguardo.

 

**********

 

E’ stato così facile, Xena?”

Quasi come la materializzazione del mio chakram, direi…” sorrise.

Xena…io non ne sapevo nulla…”

Sì, certo…”

No, ti giuro Xena…non potrei mai mentirti…”

Xena guardò Gabrielle in modo sospettoso, mentre la ragazza sospirò come se si fosse arresa per non essere stata creduta; poi ad un tratto dal nulla fece la sua comparsa la Dea dellamore.

Sei tornata a darmi ulteriori problemi?”

No fanciullina, sono qui per dire due parole alla guerriera del tuo cuore…”

Beh? Che c’è?” 

C’è che dovresti pensare un po’ di più alla ragazzina che porti a spasso con te, Xena!”

Non ti seguo, Afrodite”

Il chakram, sciocca! Lo avevo preso…ehm…in prestito pensando che non avendo più la tua arma ti saresti dedicata a Gabrielle…che stravede per te!”

Gabrielle divenne dun tratto completamente rossa. I pomodori a confronto con la sua pelle erano pallidi, e sentendosi osservata da Xena sentì il cuore battere più forte. 

Non era necessario che ti appropriassi indebitamente del mio chakram, Afrodite…ma ti ringrazio per il pensiero…”

Sei sempre così scorbutica Xena! Beh, non mi resta molto altro da fare qui! A presto, fanciulle!” fece locchiolino ad entrambe e scomparì.

Gabrielle era in evidente imbarazzo per le parole di Afrodite, e cercò di abbozzare un discorso che deviasse da ciò che era appena successo.

Cosa intendi fare con Re Laio? Lo vuoi davvero consegnare alla Sfinge?”

In realtà, no”

Quindi…?”

Quindi…no…”

Vedo che siamo tornate alle vecchie maniere…daccordo non insisto…” mise una mano davanti a sé e poi si voltò dalla parte opposta di Xena.

Gabrielle…”

Xena afferrò il polso della ragazza e le due donne si ritrovarono l’una di fronte allaltra.

La guerriera accarezzò il viso di Gabrielle, poi con lo sguardo di chi stava provando forti emozioni ed impaccio, pronunciò quelle parole che la giovane non avrebbe più dimenticato.

Io credo di amarti, Gabrielle…credo di averlo sempre saputo…”

Lo credi o lo sai…?”

Lo so…”

Gabrielle dimpeto si buttò tra le braccia di Xena che rispose a quel gesto di affetto stringendola forte a sé. 

Pensavo non me lo avresti mai detto, Xena…”

Te lo dirò sempre Gab…o almeno ci proverò…”

Gabrielle era cosciente di non poter pretendere di più da Xena, e che quello che le aveva appena confessato era davvero molto per una persona come lei.

Xena si avvicinò, e le due donne si scambiarono un lungo e dolce bacio, poi la guerriera iniziò a togliere di mezzo la ferraglia della sua armatura e si buttò tra la vegetazione insieme a Gabrielle, che ci si ritrovò sopra, cominciando a slacciarle il corpetto.

Xena…cosa vuoi fare…? Potremmo non essere sole…”

Xena dalle labbra scivolò a baciarle il collo fino ad arrivare al petto leggermente scoperto, mentre Gabrielle insinuava le sue mani tra i folti capelli scuri delle guerriera alternando carezze dalle braccia alla vita di lei. 

I sospiri delle due donne erano sempre più profondi, Xena stava spogliando Gabrielle ancora di più e ancora di più i baci sulla sua pelle diventarono sempre audaci, ma qualcosa le interruppe: si trattava di Ares.

Dun tratto Xena riconobbe tra la folta erba gli stivali di pelle nera, ed immediatamente cercò di coprire Gabrielle.

Dannazione! Tu sei un folle! Oltre che un guardone!”

Non sono qui per questo spettacolo, anche se ammetto che ci sai fare Xena…” sorrise sarcastico.

Xena si ricompose, si alzò in piedi insieme a Gabrielle e coprì la fanciulla posizionandosi davanti a lei.

“…ma ci sai fare con la persona sbagliata…” aggiunse il Dio.

Che cosa vuoi, Ares?”

Ti sto solo invitando ad andare a compiere il tuo dovere, anziché perdere il tuo tempo in effusioni. Ah come sei cambiata, Xena! Una volta eri la mia spietata guerriera…ora…Beh, basta guardarti e…guardarvi” ghignò in modo ironico.

Come mai tutta questa fretta, Ares?”

Fretta di giustizia…”

Il Dio della guerra che parla di giustizia fa abbastanza ridere…comunque mi occuperò di Laio. E’ una promessa che ho fatto a Neris”

Eccellente, Xena. Cerca di evitare…come dire…ulteriori distrazioni” sorrise sarcastico Ares.

La guerriera accolse quel sorriso come una sfida e in un istante Gabrielle si ritrovò salda alle labbra di Xena persa in un vorticoso quanto inaspettato bacio.

Le due donne continuarono a baciarsi con enfasi come se dovessero divorarsi a vicenda, e fu proprio in quel momento che Ares preso dalla gelosia lanciò un fulmine in mezzo al cielo e scomparì imprecando.

Il fulmine sì abbatté sul terreno lasciando un profondo solco bruciato.

Le due ragazze riuscirono a scansarlo per un pelo.

Era necessario provocare la sua ira, Xena? Avrebbe potuto ucciderci…”

Necessario e fondamentale…guarda il colore argento vivo di questa cenere…”

Non pensavo che i fulmini degli dei fossero così preziosi” sorrise

Nemmeno io, Gab…”

 

 **********

 

Xena e Gabrielle in sella ad Argo stavano per ritornare alla corte di Re Laio.

Tu hai ritrovato il chakram, invece il mio bastone è perduto per sempre…”

Sei stata brava con la spada, però…non lo avrei mai detto…”

Neris ti avrebbe uccisa, ho dovuto pensare in fretta…non immaginavo mi ritenessi così scarsa, Xena!”

Sicuramente ci sono cose di te che non avevo considerato…lo ammetto…”

Quali?” Gabrielle era evidentemente curiosa

Altre…cose…”

Gabrielle aveva ben inteso a cosa si stesse riferendo Xena, e le accarezzò un braccio dolcemente.

Gab…” Xena si girò e baciò la ragazza gentilemente, mentre Argo correva verso un destino oscuro e ancora non definito…

 

**********

 

Prendetele!”

Re Laio vedendo arrivare le due donne, diede ordine ai suoi soldati di catturarle.

Laio, tieni a bada i tuoi cani! Non siamo qui per…”

Xena non riuscì a finire di pronunciare la frase che venne attaccata allimprovviso, e Argo per la paura si imbizzarrì facendo cadere sia lei che Gabrielle.

Stai dietro di me, Gab!”

Erano completamente circondate dalle guardie del Re, il più grande e grosso tra tutti tentò di lanciarsi su Xena, che nel tentativo di difendere Gabrielle rimase ferita profondamente ad un braccio e fermata tenacemente da un altro soldato.

Legatele e imprigionatele immediatamente nei sotterranei!

Lasciate stare il mio cavallo!” fu lultima cosa che Xena riuscì a dire prima di essere colpita sul capo e svenire.

 

**********

 

Le segrete di Re Laio erano fredde e umide. Lodore di stantio si mischiava a quello di chiuso, rendendo nauseabondo qualsiasi tentativo di respirare. Era evidente che la prigione non veniva utilizzata da molti anni. Lunica fonte di luce e di aria proveniva da una minuscola finestra posta sopra la panca su cui stava cercando di riposare Xena; Gabrielle era seduta accanto a lei e le stava medicando la ferita come meglio poteva.

Da…dannazione Gabrielle…”

Cerca di stare ferma Xena…il taglio è molto brutto…”

Lo so benissimo, cosa credi?”

Xena ti prego…lascia che mi prenda cura di te…” il tono dolce e rassicurante di Gabrielle calmò la donna in evidente stato di sofferenza.

Non ho alcun dubbio che tu ne sia capace…non ti vedo Gab…avvicinati…”

Gabrielle si spostò verso lo scorcio di luce donato dalla luna e si accorse dagli occhi febbricitanti della guerriera che stava più male di quanto immaginasse. La ferita era sicuramente infetta.

Ti porterò fuori da qui, Xena. Te lo prometto” e le accarezzò il viso da cui sentì il sudore colare sulle sue dita; toccandole il collo si rese conto non solo che le palpitazioni erano accelerate, ma il calore non lasciava dubbi sul suo stato febbrile. 

Ti ringrazio…amore…”

Gabrielle rimase senza fiato. Xena non laveva mai chiamata così. Sicuramente la febbre la stava facendo delirare.

Cerca di riposare…”

Xena anche se aveva il braccio ferito, prese la mano di Gabrielle, la strinse e la baciò.

Ti amo, Gabrielle…” la ragazza aveva il cuore a mille ma allo stesso tempo era estremamente triste, come se quelle parole potessero essere le ultime pronunciate dalla sua guerriera.

Anche io, Xena…dal primo giorno in cui ho deciso di seguirti…mi sono innamorata di te…”

“Lo so…”

Xena si abbandonò in un sonno agitato e profondo, mentre Gabrielle volse lo sguardo verso lo spiraglio di luce.

 

**********

 

Gabrielle stava camminando nervosamente avanti e indietro nella cella cercando di inventarsi una soluzione per uscire da quel posto lugubre e salvare Xena, ma non aveva la minima idea di come poterlo fare.

Gab…Gabrielle…ho…ho freddo…”

Per gli dei, Xena…”

Xena stava nettamente peggiorando.

Cercò di scaldarla tenendola stretta a sé, ma sapeva che non sarebbe servito a molto.

Se solo potessi uscire di qui…oh Xena quanto vorrei avere la tua forza e il tuo spirito…” e mentre stava iniziando a piangere, da fuori sentì provenire un bisbiglio.

Affacciandosi rivide lo stesso scenario della notte precedente: Iris e Neris insieme; questa volta però il cielo limpido e il silenzio circostante rese tutto ampiamente nitido.

Iris mise tra le zampe di Neris dei balocchi e alcuni dolci, poi si coprì con uno scialle fin sopra la testa e si allontanò dalla Sfinge, che anche questa volta si alzò in volo fino a scomparire in lontananza.

Gabrielle non ebbe più alcun dubbio su cosa stesse facendo Iris, e tentò di chiamarla urlando il più possibile. 

Iris! Iris ti prego! Fermati! Iris!”

La donna si fermò proprio davanti alla piccola finestra della cella.

Che cosa vuoi? Non posso trattenermi qui!”

Iris devi aiutarci! Xena sta male!”

Io…io non posso Gabrielle…mi dispiace…”

Xena rischia di morire! Ti prego, aiutaci…”

Io…io non…”

Se Xena morirà, racconterò a Laio del tuo segreto…”

Il mio…? Cosa? No, tu non puoi…tu non sai…”

So tutto, Iris…mi dispiace doverti minacciare ma ne va della vita della donna che amo…e anche il tuo cuore è pieno di amore…io lo so…aiutami Iris, ed io aiuterò te…”

Dimmi cosa ti serve Gabrielle…”

 

**********

 

Iris tornò davanti alla finestra delle segrete della Reggia, con fare furtivo portò a Gabrielle tutto loccorrente per medicare Xena e una candela per fare più luce possibile.

Ecco, ora passami il miele, cercherò di fasciare la ferita al meglio…”

Fai in fretta Gabrielle…oh, se Laio dovesse scoprirmi! Mi ucciderà! 

Non lo farà, Iris…non ne è capace…”

Ma cosa stai dicendo Gabrielle?!?”

Ascoltami Iris, tu hai rischiato molto venendo qui…e ti ringrazio…ma credi a ciò che ti dico…fidati di me…”

La ragazza accarezzò il viso di Xena che mostrava ancora segni di sofferenza; Iris vedendo quel gesto non potè fare a meno di provare tenerezza.

Devi amarla molto…”

Xena è ciò per cui io vivo…farei qualunque cosa per lei…”

“Ti capisco, anche io farei di tutto per i miei bambini…”

 

**********

 

La notte per Xena trascorse in modo molto turbolento, tra febbre e dolore.

Gabrielle pregava gli dei che potesse riprendersi in fretta, perché vederla soffrire in quel modo la uccideva, soprattutto quando era in preda al delirio, la paura che potesse non farcela la assaliva.

Gabrielle…”

Sì Xena, sono qui…”

Gabrielle strinse la mano di Xena, poi le accarezzò il viso e si rese conto che era ancora in un bagno di sudore, mentre il tono della voce si faceva sempre più debole.

Gabrielle, io…”

Xena ti prego, devi cercare di fare meno sforzi possibili…riposa…”

Gabrielle sentiva un groppo alla gola e come un macigno che le soffocava il petto. In quel momento Xena non era più la guerriera impavida e forte, ma una donna indebolita fisicamente che stava lottando per sopravvivere.

Xena agli occhi di Gabrielle era una semidea, un’eroina indistruttibile.

Lei che era abituata ad essere sempre salvata. 

Lei che accettava qualsiasi decisione prendesse perché più saggia. 

Lei che se stava solo per cadere veniva rapidamente afferrata con forza.

Ora era Xena ad aver bisogno di tutto questo, e Gabrielle, nonostante si sentisse in parte inadeguata perché forse troppo abituata ad essere sempre la fanciulla da togliere dai guai, voleva darle tutto.

Fece un profondo respiro. Poi ricambiò nuovamente la medicazione.

 

**********

 

Gabrielle si stese accanto a Xena, era stanchissima ma non poteva né voleva prendere sonno; poco dopo la guerriera si destò.

“Gab…”

La ragazza appena sentì pronunciare il suo nome cercò di alzarsi, ma Xena la fermò.

“No, Gab…resta accanto a me…”

“Xena…come ti senti…?”

“Come se tutto il Monte Olimpo mi fosse cascato addosso…” sorrise

“Non riesci ad evitare di fare battute nemmeno quando stai male, Xena…”

La guerriera cercò di mettersi seduta, ma non ci riuscì, così Gabrielle le mise un braccio intorno alla schiena e la fece adagiare su di sé.

“Stai comoda?”

“Vorrei sempre stare così comoda...”

Gabrielle si sentì impacciata.

“Riesco ancora a farti sentire in imbarazzo?”

“Sì, Xena…”

“Allora adesso ti ci sentirai ancora di più per quello che sto per dirti, Gabrielle…”

Xena divenne improvvisamente seria, e guardò Gabrielle fissa negli occhi.

“Io non so se me la caverò…”

“Hai la pelle dura, Xena…”

“Ti prego, Gab…lasciami finire…”

Un triste silenzio accompagnò in seguito le parole della guerriera.

“Non so come andrà, Gab…questo posto è una tomba e forse sta amplificando le mie paure…se solo stessi meglio…saremmo già uscite da qui…”

“Lo so, Xena…purtroppo io…”

“Tu diventerai una grande guerriera, Gabrielle, con o senza di me…”

Gabrielle sorrise tristemente.

“Con te, ma non senza di te…Xena…”

“Mai avrei immaginato di finire i miei giorni qui…nelle segrete di un Re senza spina dorsale…”

“Quindi anche tu lo hai capito…”

“Sì, Gab, il disegno che c’è dietro non può averlo ordito Laio…è troppo ingenuo o troppo stupido…è stato…è stato Ares…”

Xena ricominciò a stare male, la tregua sembrava essere finita.

Gabrielle strinse a sé Xena.

“Non essere triste, Gabrielle…sai…io…dannazione il braccio mi fa così male…

Xena, farò di tutto per salvarti, ti prego non arrenderti!”

Gab, semmai fossimo uscite da qui, io… avrei voluto restare con te…per tutta la vita…”

Gabrielle fu travolta da unemozione fortissima, avrebbe voluto stare tra le sue braccia e dirle quanto la amava, ma le condizioni di Xena e la situazione non lo consentivano.

No…io devo trovare una soluzione…non possiamo più stare più qui!”

 

**********

 

Appoggiando una mano sulle mura della cella, si accorse che erano molto umide. Con le unghie iniziò a grattare e si rese conto che tra un mattone e laltro la terra era amalgamata a del muschio e che non sembrava affatto difficile rimuoverlo.

Provò a fare la stessa cosa con quelli posti sotto alla piccola finestra, e si rese conto che la muffa era ancora più morbida.

Prese il chakram di Xena e la rimozione fu estremamente più facile.

Per fortuna Xena non è in sé per vedere cosa sto combinando col suo cerchio…sono certa che avrebbe da ridire…” pensò ad alta voce.

Ma lo sto facendo per te, Xena…non ti lascerò morire qui sotto!! Bene…sta cedendo…se solo avessi più forza…”

Gabrielle era riuscita ad indebolire gran parte dei mattoni sottostanti, poi ebbe unidea:

Argo! Ma quella cavalla risponde solo al richiamo di Xena…ci proverò comunque! La stalla per fortuna non è troppo lontana…dovrebbe sentirmi…”

Gabrielle fischiò più volte, ma Argo non rispose. 

Stupida cavalla cocciuta!”

Non ti azzardare più a parlare così ad Argo, Gab…”

Xena laveva sentita, e in un momento di lucidità, con tutto il fiato rimasto nei polmoni, chiamò Argo che non tardò ad arrivare.

Argo! Scalcia qui! Forza!”

Argo guardò Gabrielle che la stava incitando dalla finestra ma sembrava non voler capire, mentre Xena era troppo stremata per poterle dare ancora ordini.

Daccordo! Ora proverò a fischiare come Xena!”

Gabrielle riuscì soltanto ad emettere dei suoni striduli che fecero allontanare la cavalla.

Dannazione! Daccordo…riproviamo…!” e questa volte Gabrielle riuscì a farsi intendere da Argo che scalciò contro il muro disintegrando la parete scavata dalla fanciulla. 

Xena, Xena! Siamo libere! Xena svegliati!”

Per gli dei! Come faccio a tirarti su? Xena…per favore…aiutami anche tu…”

Gabrielle la accarezzò, poi le diede un bacio sulla fronte e si accorse che era decisamente tiepida; poi Xena sembrò destarsi.

Appoggiati a me Xena…”

Ce lhai fatta, Gab…sono fiera di te…” sorrise.

Xena riuscì a stare in piedi reggendosi sulle spalle di Gabrielle, mentre la ragazza la teneva ben salda per la vita.

La guerriera era troppo debole per camminare, e lunico modo per fare più in fretta era indubbiamente quello di andare a cavallo, ma Xena non aveva forze sufficienti per salirci, così decise di precederla.

Xena, appoggiati a me! Cerca di sollevarti, ti tengo io!”

Gabrielle io non so se sia il caso…”

Sono più forte di quello che credi Xena!”

Gabrielle era risoluta, e lo sguardo fiero e deciso della fanciulla infuse fiducia nella guerriera.

Con una mano tenne strette le briglie e con laltra cercò di tirare su con tutte le sue forze Xena, che per un paio di volte le scappò dalla presa, finché finalmente riuscì a farla salire in sella ad Argo. 

Xena si strinse a Gabrielle come non aveva mai fatto in tutta la sua vita da condottiero, mentre la fanciulla sperava soltanto di allontanarsi il più possibile dal regno di Laio e mettere in salvo la sua donna.

 

**********

 

Arrivarono ad una locanda leggermente lontana dal punto centrale di Tebe; Gabrielle era stanca ma mai quando Xena che invece era stremata.

Xena resta appoggiata a me”

Entrando nell’ostello, Gabrielle si accorse che un gruppo di uomini ad un tavolo le stavano osservando e ridendo.

Noncurante si diresse verso loste.

Ci serve una stanza. Quanto vuoi per una notte?”

Loste sembrava essere dello stesso umore dei clienti.

Dipende…a che vi serve?” sorrise divertito.

Sai, non mi è mai capitato di ospitare due donne ahah”

C’è sempre una prima volta. Ora vuoi dirmi il prezzo?”

Per due donne, e per giunta strane come voi…sette monete!”

Ma tu sei pazzo!”

Te lo ripeto biondina, siete strane e i prezzi salgono per quelle come voi…”

Quelle come…”

Gabrielle, dagli quelle monete. Ho bisogno di riposare…”

Va bene Xena…”

Gabrielle posò le monete sul bancone.

Loste le contò e poi guardò entrambe con disprezzo.

Di là per le stanze. Cercate di non fare troppo rumore ahahahah”

Gabrielle trattenne a malapena la rabbia.

 

**********

 

Entrarono nella stanza.

Gabrielle appoggiò su una seggiola la bisaccia e larmatura di Xena, poi entrambe si sedettero sul giaciglio.

Per fortuna la camera è pulita e il letto sembra essere confortevole…come ti senti Xena?”

Meglio, anche se…”

Anche se?”

Inizio ad avere appetito, ma non voglio tu vada in mezzo a quegli uomini…”

Vado subito a prenderti qualcosa!”

No, aspetta Gab…magari domani cercheremo una taverna e…”

Non pensarci nemmeno Xena. Devi rimetterti in forze. Non sono ancora sicura tu stia bene. Stenditi e riposa. Io tornerò a breve.”

Gabrielle accarezzò il viso di Xena, e questultima le prese la mano e la baciò, poi la ragazza uscì dalla stanza.

 

**********

 

Hey bella fanciulla, dove hai lasciato la tua amica?”

Uno degli uomini della locanda evidentemente ubriaco aveva deciso di infastidire Gabrielle, che però non rispose alla provocazione.

Vorrei del pane e del formaggio per favore” la ragazza fece la sua richiesta alloste, noncurante delle risate di sottofondo.

Tutto quello che vuoi per venti monete!”

Non posseggo una simile somma e so bene che non è il prezzo che ti devo pagare! Ora basta!”

Hey ragazzina, sei tu la strana, quindi dovrai accontentarti oppure restare senza cibo ahahaha!”

Gabrielle perse la pazienza e afferrò per la collottola il locandiere che rimase spiazzato.

Smettila! Dammi quello che ti ho chiesto al giusto prezzo!”

Hey ragazzi, avete visto? La gattina ha gli artigli…”

Luomo ubriaco si alzò in piedi e insieme ad altri due circondarono Gabrielle, che però diede una testata a quello più brillo riuscendo a sgattaiolare dalla situazione.

Poi corse verso una delle finestre della locanda, prese il bastone che serviva per tenerla aperta e iniziò ad armeggiare.

Diede una stangata nello stomaco ad uno e sulla testa ad un altro. Poi si fermò.

Volete prenderne delle altre?”

Gli uomini scapparono fuori dalla locanda a gambe levate.

E voi cosa avete da guardare?” Gabrielle si rivolse a due donne che erano rimaste in un angolo impaurite.

Invece di accettare passivamente chi vi vuole oppresse, forse dovreste agire! E tu, oste, prepara quello che ti ho chiesto!”

Ssss…ì su…subito.” L’oste era rimasto evidentemente stupito dalla reazione di Gabrielle e si sbrigò ad accontentarla.

 

********** 

 

Gabrielle rientrò nella stanza, appoggiò le vivande e vide Xena giocherellare con il chakram; poi si voltò verso di lei e con gli occhi azzurri brillanti sorrise.

Ti ho vista, sai?”

Scusa?

Ho visto come hai combattuto contro quei brutti ceffi. Prima o poi sarai capace anche di impugnare il mio chakram, e non solo di usarlo come rastrello…” fece un risolino compiaciuto.

Oh Xena, perdonami io…”

Non scusarti, Gab. Mi hai salvato la vita e te ne sarò sempre riconoscente. Stai diventando una vera guerriera. Non scherzavo quando ti ho detto che un giorno saprai usare il chakram…anche se probabilmente sarò morta quando accadrà” questa volta nel sorriso di Xena si poteva cogliere un velo di tristezza.

Non accadrà mai, ora cerca di mangiare qualcosa…”

Gabrielle offrì il cibo alla guerriera, si accomodò accanto a lei e le accarezzò una mano.

Sei la persona più importante della mia vita, Xena…”

La guerriera la accarezzò a sua volta, si guardarono negli occhi per poi scambiarsi un dolce e tenero bacio sulle labbra.

 

**********

 

Era appena lalba quando Gabrielle venne svegliata dal rumore di una pioggia leggera che lentamente bagnava le foglie degli alberi. Inizialmente, essendo ancora assonnata, pensò di trovarsi fuori, invece si accorse che la finestra era leggermente aperta il tanto che potesse farle sentire quel dolce suono della natura.

Accanto a lei Xena riposava beatamente.

Vederla così sarebbe stato piuttosto insolito se la guerriera non fosse stata ferita, poiché era sempre stata lei ad alzarsi presto e a svegliarla, così cercò di destarla accarezzandola e baciandola dolcemente più volte sul viso finché non aprì gli occhi. 

Come va?”

Molto meglio, Gab”

Fammi controllare la ferita…”

Delicatamente Gabrielle si accertò dello stato della lesione, poi cambiò il medicamento.

Finalmente non è più infetta…”

Xena si alzò in piedi piuttosto baldanzosa, e Gabrielle riconobbe la sua amata guerriera.

Ti ringrazio…sei stata così preziosa…ora però dobbiamo andarcene. Ci sono ancora alcune cose da sistemare. Laio si sarà già mosso per darci la caccia…piuttosto, che mi dici di Iris? Quando stavo male ti ho sentita vagamente parlare di un segreto…”

“I figli di Iris sono vivi, Xena…”

 

 

**********

 

Xena e Gabrielle si ritrovarono ai piedi del Monte Ficione, esattamente sulla stessa strada in cui pochi giorni prima erano riversate a terra le vittime della Sfinge; al loro posto cera solo sabbia bruciata e cenere.

Xena scese da cavallo: qualcosa destò la sua attenzione.

Non mi risulta che le sfingi sputino fiamme come i draghi” Xena stava toccando e premendo la sabbia con le mani lasciandola scivolare dalle dita.

Guarda, Xena!”

Davanti alle due donne planò Neris, mentre alle loro spalle stava arrivando Laio scortato dal suo esercito armato fino ai denti.

Xena, scappare non ti è servito! Mi hai tradito e sarai punitissima! Sapevo che non mi sarei mai potuto fidare fino in fondo di te! La tua fama ti precederà sempre!” Laio indossava unarmatura estremamente pesante, e la sua voce rimbombava allinterno dellelmo rilasciando un suono cigolante.

E tu, Neris! Non mi avrai mai! Uccidete la Sfinge e le due traditrici!”

Laio puntò il braccio in segno di attacco nella direzione di Xena e Gabrielle, e quasi cadde a terra per il peso della sua stessa armatura, finché un paio di soldati non lo sorressero.

Poi uno di loro scoccò una freccia nella direzione della fanciulla, ma Xena la fermò abilmente con la mano, rilanciandola dritta sull’elmo del Re, restando conficcata.

Laio, sei ridicolo! Neris non ti ucciderà e tu non ucciderai lei!”

Guardatevi intorno, sabbia bruciata e cenere argentea! I cadaveri che si trovavano qui fino allaltro giorno sono scomparsi!”

“È vero, guerriera” aggiunse Neris.

Questo perché tra le vittime della sfinge cerano anche dei soldati…provenienti da uno degli eserciti di Ares!

Ares?” Laio si stupì.

Xena non solo era risoluta, ma sembrava avere in serbo altro per entrambe le fazioni, poi rimontò in sella ad Argo e fece segno a Gabrielle di raggiungerla sul destriero.

Seguiteci! Ci ritroveremo tutti alla piazza di Tebe!”

 

**********

 

Le due donne cavalcarono rapidamente verso Tebe, poi Gabrielle presa dalla curiosità iniziò a fare domande.

“Vorresti dirmi che cosa c’entra Ares?”

“Ares voleva prendere due piccioni con una fava…diventare il nuovo protettore della città, uccidere Laio e proclamare un suo erede”

“Sì, ma…come?”

“Con l’inganno, Gab…l’unico espediente che conosce il Dio della Guerra. A breve ogni cosa sarà chiara per tutti”.

“Ah, capisco…i tuoi soliti misteri…”

 

**********

 

Gabrielle si teneva ben stretta alla vita di Xena e si accorse che la spalla ferita era stata sfiorata dalla freccia del soldato di Laio.

Xena, fermati”

Che c‘è?” Xena frenò la corsa di Argo, poi scese da cavallo e fece scendere anche Gabrielle.

La tua spalla sta sanguinando…”

E mi hai fatta fermare per questo?”

Sì…”

Gabrielle sotto gli occhi di Xena iniziò a lambirle la spalla con le labbra, poi con la lingua asciugò il sangue che ancora non si era coagulato.

La guerriera provò stupore ed eccitazione allo stesso tempo, guardando la ragazza che sembrava volere tutto di lei, e questa volta non lasciò che il desiderio di entrambe svanisse a causa dellincombente missione, ma con forza spinse Gabrielle contro un albero allinterno di una piccola selva cominciando a baciarla, percependo il sapore metallico del suo stesso sangue.

Togli larmatura, Xena…”

La guerriera molto rapidamente e con disinvoltura se ne liberò, premendo questa volta il proprio corpo contro quello della ragazza e lasciando scivolare le mani sui suoi fianchi tenendola stretta.

Xena…siamo abbastanza lontane da…”

Non mi importa…” continuò a baciarla e toccarla con veemenza.

Stai davvero meglio Xen…” le tappò la bocca con una mano.

Non parlare”

Xena baciò con ardore il collo di Gabrielle, che chiuse gli occhi e sorrise: la sua guerriera stava possedendo la sua anima e il suo corpo, incurante di tutto e tutti. 

 

**********

 

Eccoci Sire, ma le guerriere non ci hanno ancora raggiunti!” uno dei soldati di Laio si guardò intorno per accertarsi dell’arrivo delle due donne.

Un grande sovrano non dovrebbe mai attendere!” Il Re era furibondo e Neris lo stava osservando con uno sguardo sprezzante mentre si stava leccando unala.

Te le farò tagliare!”

Smettila, Laio!” Xena e Gabrielle erano arrivate prima del previsto.

Che cosa devi mostrarci, Xena?” chiese Neris con gentilezza.

Esattamente qui, dove era avvenuta lesecuzione di Crisippo, vi è rimasta la stessa cenere e sabbia che abbiamo trovato anche ai piedi del Monte Ficione!

E questo cosa dovrebbe significare?” Laio stava ancora perdendo lequilibrio a causa dellarmatura.

Che tu non hai giustiziato Crisippo, bensì un impostore!”

Non è affatto vero, Xena! Era Crisippo, ne sono più che sicuro!”

Tu lo hai visto morire, Laio?”

In effetti ora che mi ci fai pensare…abbiamo solo raccolto le ceneri dal rogo…”

Quelle ceneri non appartenevano a Crisippo…tua moglie non ti ha mai tradito con lui, quindi non ci saranno ulteriori spargimenti di sangue!”

E proprio mentre Xena pronunciò quelle fatidiche parole, fece la sua comparsa Ares, il Dio della guerra, che lanciò uno dei suoi fulmini proprio contro di lei, ma la guerriera fu molto più veloce scagliandogli contro il chakram, che fece perdere la potenza alla scarica elettrica affievolendosi sul terreno. 

Guardate! Lo stesso colore di terra bruciata! La stessa cenere argentina prodotta dai tuoi fulmini, Ares!” Xena prese una manciata di quella terra e la buttò in faccia al Dio.

E brava la mia principessa guerriera…ma non vuol dire niente tutto questo! Laio deve morire! Cosa aspetti Neris?”

Neris non deve uccidere Laio perché non è mai stato ucciso Crisippo, tu ti sei presentato ad Iris sotto mentite spoglie e lhai violentata!”

E per quale ragione avrei dovuto ordire tutto questo? E’ ridicolo” sghignazzò

Per avere un erede e rendere schiava la città di Tebe, nonché liberarti di Neris” da sotto una delle ali della Sfinge apparve Iris.

 

FLASHBACK: MONTE FICIONE, ALCUNI MESI PRIMA

 

Durante un forte temporale, Iris tutta impregnata di acqua e fango stava scappando dai soldati del re, nel tentativo di salvare i suoi figli. 

Una volta arrivata nei pressi del Monte Ficione, appoggiò i neonati sulla Sacra Pietra: davanti a lei la Sfinge.

Ti prego Neris, prendi i miei bambini, Laio vuole ucciderli!

Iris, se i tuoi figli verranno con me, tu non li rivedrai mai più…ne sei consapevole?”

Non mi importa…preferisco non rivederli che assistere alla loro morte sotto ai miei occhi!”

E sia…da oggi saranno figli del Regno di Seth e Laio morirà per aver cercato di uccidere degli innocenti!”

 

FINE DEL FLASHBACK

 

Quindi non mi hai tradito, Iris?”

Avevo già in grembo i nostri figli quando Crisippo, o almeno colui che credevo lo fosse, una notte si approfittò di me……”

E quell’uomo era Ares…” aggiunse Gabrielle.

Non potevo dirtelo Laio, mi vergognavo troppo…”

Ma non è stata colpa tua, Iris” Gabrielle strinse tra le braccia la donna, che scoppiò a piangere.

Laio si fece aiutare dai soldati a rimuovere la noiosa quanto ingombrante armatura e corse verso Iris.

Perdonami, io non avrei mai potuto immaginare tutto questo…”

Laio cercò di cingerla a sé ma lei si scostò.

Quindi è stato tutto un misero piano di Ares? E per cosa?” la voce della sfinge tuonò per tutta la piazza.

Per un erede e qualche tempio in suo onore” sospirò Gabrielle.

Roba da dei” proseguì Laio. 

O da malati di mente, vero Ares?” Xena non esitò a rendere ancora più ridicolo il Dio.

La Sfinge prese la parola:

Io sono Neris, protettrice di questa città, e non lascerò che un Dio crudele e vanesio possa rendere infelici queste creature umane che tanto amo. Ti sei guadagnato la mia ira.”

Neris emise un suono acuto simile ad un sibilo, ma più inquietante.

“Ho appena chiamato a raccolta le mie sorelle che si stanno dirigendo sull’ Olimpo. La faranno pagare a te e a tutti voi stupidi dei!”

“Sorelle? Questo è ancora più ridicolo” Ares schernì la Sfinge in un modo in cui lei non accettò certo di buon grado, e quando cercò di fuggire, Neris materializzò con un soffio una lastra di ghiaccio che lo fece scivolare, poi gli schiacciò la schiena con una zampa, ma Ares che dopotutto era immortale, riuscì a liberarsi scomparendo davanti a tutti.

Stupido e misero Dio! Non ti servirà fuggire!” Neris sbuffò, poi si diresse con passo elegante e armonioso verso Iris.

“Donna, tu hai sofferto tanto. Ti sei occupata dei tuoi figli con umiltà seppur a distanza, ed io voglio farti un dono”

Da lontano, in un cielo terso, stavano arrivando due grandi Aquile Reali: ognuna di loro portava con sé un fanciullo. Quando planarono a terra, Iris rimase esterrefatta e Neris sorrise.

“Ma questi non sono i miei figli…”

“Nel Regno di Seth i pargoli crescono in fretta e diventano semidei. Tebe ora ha due Re!”

“Io solo sono il legittimo Re di Tebe!” Intervenne Laio.

“Tu non sei un uomo giusto, Laio. L’enigma è stato comunque risolto e sei libero, ma il regno spetta ad Iris e ai suoi due figli! Prendere o…morire!”

Desolato, Laio abbassò il capo e accettò il suo destino.

Iris corse ad abbracciare i suoi figli tra gioia e pianto.

 

**********

 

Quella sera, in quello che ormai non era più il regno di Laio, Iris organizzò un ricevimento in onore dei suoi figli e delle due guerriere.

“Vorrei dirvi che non so come ringraziarvi, ma la realtà è che invece lo so. Quindi ho fatto riempire le vostre bisacce di viveri e monete d’oro, e sappiate che qui a Tebe avete un posto d’onore. Sarete sempre le benvenute”

“E noi non potremmo rifiutare tanta generosità” aggiunse Xena.

“Siamo immensamente felici che tu e i tuoi figli vi siate ricongiunti.” Gabrielle fu decisamente più romantica della guerriera nella risposta.

“Vi prego di restare qui questa notte, la stanza degli ospiti è ancora a vostra disposizione, con un piccolo omaggio per entrambe.”

Iris sorrise e si congedò.

“Sei sempre molto pratica, vero Xena?”

“Direi che ci siamo ampiamente meritate tutto!”

“Di che cosa ci avrà mai omaggiato la Regina?”

Per scoprirlo dovremmo entrare nella nostra stanza…”

“Ah, giusto.”

 

**********

 

Le due donne entrarono nella loro camera, e per prima cosa Gabrielle si accorse che appoggiato alla finestra c’era il suo bastone.

“Non posso crederci! Pensavo di averlo perso per sempre!”

“Lo userai ancora, Gab?”

“Perché non dovrei?!?”

“Ti sei battuta bene con quei tizi alla locanda, penso tu possa puntare su un altro tipo di arma d’ora in poi…”

“Il tuo chakram?”

“Quello mai! Non vorrei che la prossima volta ti venisse in mente di utilizzarlo per coltivare rape!!”

“Molto, molto spiritosa, Xena!… Hey, guarda!”

Si resero conto che l’ambiente era molto diverso da quella che aveva fatto allestire Laio la prima volta; completamente decorato di fiori blu e le lenzuola erano dello stesso identico colore.

“Perché tutti questi fiori?!?” Xena era piuttosto contrariata.

“Sono giaggioli, e simboleggiano fede e speranza.”

“La speranza uccise gli uomini più della spada.”

“Sei sempre così devastante Xena, perché la speranza dovrebbe uccidere?”

“Perché è illusoria ed effimera, come l’amore.”

“Credi che anche il mio amore per te sia così?”

Xena rimase in silenzio. La schiettezza della ragazza e la parola amore le fecero avere un sussulto, poi divenne leggermente cupa e si sedette sul letto.

Gabrielle si avvicinò mettendosi davanti a lei tra le sue gambe, e le posò le braccia intorno al collo.

“Così siamo quasi alte uguali…” la guerriera fece un po’ di umorismo e sorrise.

“Xena, cosa credi stia succedendo sul Monte Olimpo con le sorelle di Neris?”

“Ti importa davvero…?”

“No…in realtà stavo pensando che quando ci stendiamo le nostre altezze coincidono ancora meglio…”

 FINE

IN ARRIVO PROSSIMAMENTE UNA NUOVA STORIA! A PRESTO!

   
 
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