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Autore: SilkyeAnders    27/08/2021    1 recensioni
Juvia è una circense che realizza giochi con l'acqua, è abituata a vivere libera nonostante il suo tremendo passato e la sua condizione al circo.
Natsu è un pugile, il suo mondo è fermo e concreto. Controllato.
Forse a volte basta un po' di magia, o di destino, per unire due mondi così differenti tra loro.
(ISPIRATO ALLA TRAMA DI "CASI ANGELES" MA CON OVVIE VARIAZIONI)
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Un po' di magia CAPITOLO 1 LA FESTA DI FIDANZAMENTO Capitolo 1: La festa di fidanzamento


C'erano tante cose che si potevano dire di Natsu Dragneel, alcune vere e altre meno, l'unica verità però che per tutti era imprescindibile era la sua immensa bontà. Natsu era un ragazzo di sani principi e si faceva sempre in quattro per aiutare chiunque ne avesse bisogno ma spesso non riceveva indietro le stesse attenzioni.
Non ce la faceva più a starsene chiuso fra quelle quattro mura ad ascoltare le chiacchiere senza senso delle persone attorno a lui, Lucy aveva invitato proprio tutti a quella festa e, anche se Natsu era felice di vedere molti dei loro amici lì, si sentiva comunque in trappola.
In effetti, era la situazione che lo rendeva nervoso. L'idea di sposare Lucy non era più così allettante ormai da tempo ai suoi occhi, non perché non provasse nulla per lei, sicuramente le era molto affezionato ma non c'era nessun altro tipo di sentimento se non un affetto quasi fraterno.
Quando le aveva fatto la proposta si era detto che avrebbe potuto sopportare una vita senza amore, che era ora di mettersi in carreggiata e fare le cose per bene ma, ben presto, si accorse che l'idea di vivere così lo deprimeva.
Natsu decise di uscire in cortile, un po' di aria fresca l'avrebbe aiutato a calmarsi e pensare.
Non appena il vento delicato gli carezzò il viso, il ragazzo chiuse gli occhi e assaporò i profumi della natura attorno a lui. Finalmente un momento di pace in mezzo a tutto quel trambusto.
Natsu tirò un lungo sospiro e alzò gli occhi verso la luna piena, si era fatto davvero tardi.
Il pugile bevve un lungo sorso di ciò che era rimasto nel bicchiere, a quanto pare si trattava di saké ma non se ne era accorto mentre era dentro. La sua attenzione fu presto richiamata da un rumore al di fuori del cancello.
-Mi scusi, siamo gli animatori per la serata. Può aprirci?- chiese un uomo dal volto pieno di piercing.
Natsu annuì e si diresse verso il cancello a passo svelto.
-Non mi avevano menzionato la presenza di animatori- disse.
-Anche a noi lo hanno detto all'ultimo minuto, signore- si affrettò a dire un ragazzo con il viso tatuato.
-Signore, ma che signore e signore! Non lo riconosci?- esclamò un ragazzino dai folti capelli neri.
-Mh? No, chi è?-.
-E' Natsu Dragneel! Il pugile! Io sono un suo grande ammiratore signor Dragneel! Mi chiamo Romeo!-.
Natsu sorrise dolcemente stringendo la mano al ragazzino :-E' un piacere Romeo, entrate pure-.
-Manca una ragazza, arriverà a breve...- disse con tono triste un uomo dai capelli biondi.
-Informate la proprietaria del locale, vi basterà chiedere di Mirajane Strauss- Natsu sollevò un sopracciglio mentre osservava quei bizzarri figuri :-Posso chiedervi che genere di animazione è prevista?-.
-Siamo circensi signor Dragneel, faremo dei numeri nel cortile sul retro. O almeno così ci hanno detto- rispose prontamente Romeo.
-Capisco...-.
-Muoviti Romeo! Le borse pesano- ringhiò il ragazzo tatuato.
-Ah, scusa Jellal. Arrivo!-.
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Juvia sospirò amaramente mentre cercava di sciacquare le nuove linee scarlatte che andavano ad aggiungersi a quelle ormai sbiadite, se solo non si fosse intestardita nel consegnare i biglietti gratis a quella bambina e alla sua famiglia... Assunse una smorfia di dolore quando la spugna con cui si stava lavando sfiorò una delle ferite più profonde.
La ragazza si guardò attorno in cerca del costume per l'animazione di quella sera, Luxus le aveva detto che glielo avrebbe posato sul letto della loro roulotte.
Non fu difficile individuarlo, si trattava di un magnifico vestito bianco semitrasparente abbinato ad una maschera nera in pizzo.
-Accidenti! Juvia non ha mai indossato nulla di così bello...- mormorò mentre ne carezzava il tessuto.
La circense iniziò a chiedersi dove avessero acquistato quell'abito, dove il padron José avesse trovato i soldi... Realizzò che avrebbe preferito non saperlo, smise di interrogarsi sulla questione. In fondo era già stata punita, non c'era bisogno che peggiorasse ulteriormente la sua posizione.
Juvia indossò il vestito rapidamente e si assicurò di coprire ben bene le ferite più recenti, controllò velocemente l'ora. Era già in ritardo.
La sua situazione sarebbe peggiorata ancora di più se non si fosse sbrigata, poco importava se il suo ritardo non era dovuto a una sua negligenza.
La ragazza afferrò i materiali di cui necessitava e li infilò dentro a un pratico borsone, indossò la maschera e corse fuori dalla roulotte sperando di trovare l'edificio in cui era prevista l'animazione.
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Natsu sospirò, forse era ora di tornare dentro a godersi la sua festa.
-Natsu, eccoti qui! Lucy ti cerca-.
-Mh? Ah, Gray. Sì, stavo giusto rientrando...-.
-Hai una faccia da funerale per uno che sta per sposare quel bocconcino di Lucy Heartfilia- sentenziò il ragazzo moro davanti a lui.
Natsu alzò gli occhi al cielo :-Ma va! No, è solo che sono stanco dall'ultimo incontro... Rientriamo dai-.
-Hai visto i tizi che hanno chiamato per l'animazione? Sono davvero strani- osservò Gray.
-Sì, però sono simpatici. Gli ho aperto io il cancello-.
-Vedremo se sono anche bravi-.
-Senti, perché hanno deciso di preparare uno spettacolo così all'ultimo minuto? Lo sai?- chiese Natsu mentre varcavano la soglia di entrata.
-Gli animatori che dovevano venire hanno disdetto l'appuntamento da come mi ha spiegato Erza-.
-Sono stati fortunati a trovare qualcuno disposto a venire con così poco preavviso- commentò Natsu passandosi una mano fra gli scomposti capelli color salmone.
-Figurati che è stata Visca a parlare a Lucy di questi circensi, a quanto pare prima di venire qui lei e Asuka li hanno incrociati. Hanno detto che hanno regalato loro i biglietti per lo spettacolo di domani sera, Visca dice che sembrano brave persone-.
Natsu annuì distrattamente, la folla tornò di nuovo a sommergere i suoi cinque sensi e, man mano che si addentrava nel locale, sentiva il suo corpo scaldarsi.
-Fa un caldo tremendo qui dentro- lamentò.
Gray fece spallucce :-Dici? Non saprei, non ci ho fatto caso-.
-Ma come? Proprio tu che non reggi il caldo?- chiese sorpreso il pugile.
Gray fece nuovamente spallucce :-Sarà meglio che ti metti a cercare Lucy, era parecchio spazientita-.
-Immagino- sospirò Natsu.
Il suo amico gli diede una pacca sulla spalla sinistra prima di lasciarlo cuocere nel suo brodo e allontanarsi da lui.
-E' una parola... Come diamine la trovo in mezzo a tutta questa calca?- si chiese il ragazzo.
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Juvia diede un rapido sguardo al bigliettino con l'indirizzo che Gajeel le aveva infilato nel borsone, sicuramente era nel posto giusto anche a giudicare dal baccano che sentiva provenire dall'interno.
La circense prese un lungo respiro per calmare i nervi e si avvicinò al cancello per citofonare, le rispose una voce gracchiante a causa dell'interfono.
-Sì?-.
-Salve, Juvia è  una degli animatori della serata. Potete aprire?-.
-Oh certo, sei in ritardo-.
-Juvia chiede scusa...- mormorò la ragazza.
Dall'altra parte nessuno rispose ma il cancello iniziò a spalancarsi dinanzi a lei, non appena lo spazio per passare fu sufficiente Juvia entrò.
Arrivata davanti all'entrata dell'edificio fu accolta da una ragazza dai corti capelli argentei e dal sorriso amichevole :-Ciao, mi chiamo Lisanna. Hai bisogno di aiuto con quella?- le chiese indicando il borsone.
-Ah, no grazie. Juvia riesce a portarla da sola... I compagni di Juvia sono già arrivati?-.
-Sì, ti aspettano nel cortile sul retro. Ti accompagno-.
Lisanna squadrò la ragazza da cima a fondo e sghignazzò fra sé, di sicuro quella sera ci sarebbe stato da divertirsi.
-Sai, il tuo costume è identico al vestito della futura sposa- disse divertita.
-Oh, Juvia non sapeva fosse una festa di fidanzamento-.
-Sì bè... E' più esibizionismo se vuoi la mia opinione- commentò la ragazza.
-Gli sposi non sono innamorati?- chiese curiosa la circense.
-Oh no, la sposa è molto innamorata. Lo sposo... Bè, diciamo che ha altro per la mente-.
Juvia non disse altro, non le pareva il caso di immischiarsi in situazioni che non la riguardavano e che, soprattutto, coinvolgevano persone che lei non conosceva neppure.
Lisanna la guidò all'interno del locale, c'era un mucchio di gente e Juvia faceva davvero fatica a starle dietro. Quella ragazza era davvero rapida nei movimenti, trotterellava fra la miriade incredibile di persone come se ci fosse abituata.
Juvia non riusciva davvero a tenere il passo, la gente tutt'attorno continuava a spingere e strattonare ed era quasi impossibile per lei muoversi con l'impedimento del vestito e del borsone.
Quando riuscì ad uscire dalla calca si rese conto di aver perso Lisanna e di non avere la più pallida idea di dove dovesse andare.
-Accidenti- si disse a denti stretti.
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Natsu iniziò a guardarsi attorno, forse se si fosse distanziato dalla folla avrebbe avuto una visuale più chiara della stanza. Riuscì a fatica a divincolarsi e sgusciare fuori dal gruppo di persone che lo aveva attorniato.
Non fu difficile individuare la sua futura sposa dalla nuova posizione in cui si trovava, corse verso di lei per evitare di essere trattenuto oltre dagli invitati. Non voleva far arrabbiare Lucy.
Le cinse i fianchi con le braccia muscolose e le diede un rapido bacio sulla nuca, il suo profumo era diverso...
-Mmh... Che profumo ti sei messa?- chiese, piacevolmente sorpreso del cambiamento.
La ragazza fra le sue braccia si voltò, sembrava parecchio seccata.
-Lo so, lo so... Mi cercavi. Avevo solo bisogno di prendere una boccata d'aria...- Natsu si bloccò, non riuscì a fare a meno di squadrarla da capo a piedi :-Cavolo Luce, sei bellissima...-.
La ragazza arrossì, era certo di non averla mai vista arrossire per qualcosa che lui le aveva detto.
-Che ci fai con quel borsone?-.
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Juvia sentì un paio di braccia muscolose cingerle la vita, s'irrigidì immediatamente. Non aveva idea di che cosa stesse succedendo ma quel contatto repentino aveva fatto sì che la sua schiena venisse percorsa da brividi di piacere.
La voce di quel ragazzo era inebriante quasi quanto la sua acqua di colonia, da quel tessuto leggero che aveva addosso poteva avvertire chiaramente il fisico che si celava sotto agli abiti eleganti di lui.
Stava per dirgliene quattro, voleva davvero parlare ed arrabbiarsi, spiegargli che probabilmente aveva sbagliato persona ma, una volta voltatasi le fu impossibile.
Quell'uomo la guardava come non era mai stata guardata prima di quel momento, i suoi occhi neri brillavano di un sentimento intenso che Juvia non conosceva.
Juvia sapeva che quello sguardo colmo di passione non era rivolto a lei, sapeva che quel ragazzo si era confuso ma, per una volta, era così bello conoscere la dolcezza di qualcuno che non voleva farle del male... Decise di crogiolarsi in quella sensazione ancora per qualche istante.
Mentre era immobile fra le braccia di quel tipo così affascinante le ritornò in mente ciò che Lisanna le aveva detto poco prima: "il tuo costume è identico al vestito della futura sposa". La circense sgranò gli occhi, aveva appena capito chi era l'uomo di fronte a lei.
-Luce, hey! Che fai non mi parli?- chiese lui divertito.
Juvia rimase lì, zitta, gli occhi grandi come due piatti.
-Perché mi guardi così? Dai Lucy, scusa... Lo so, dovevo avvisarti che stavo andando in cortile però non prendertela così-.
Juvia scosse il capo vigorosamente, se avesse parlato si sarebbe cacciata in un mare di guai.
-Allora, suppongo che Mira ti abbia comprato un profumo, eh? Ha fatto un'ottima scelta, mi fa impazzire...-.
Natsu si piegò in avanti per annusare meglio la fragranza: era un profumo delicato, lui aveva un olfatto fine e avrebbe giurato che si trattasse di un profumo al giglio di mare.
Juvia, dal canto suo, sentiva che le gambe stavano per abbandonarla. Era come, in quel momento, il suo corpo intero fosse fatto di gelatina.
Quando Natsu le baciò dolcemente il collo, Juvia sussultò.
-Sai, è una vita che non ci imboschiamo durante una festa...- disse lui con una punta di malizia nella voce.
Juvia arrossì a profusione, non poteva credere alle sue orecchie. Le venne in mente che quell'uomo probabilmente non era molto innamorato della sua futura moglie, insomma, non riusciva nemmeno a distinguere la differenza fra lei e un'altra donna!
Natsu stava per baciare la donna tra le sue braccia con passione, si sentiva stranamente consumare da quest'ultima ed era da tempo che non gli capitava mentre era con Lucy e, effettivamente, non si spiegava che cosa potesse esserci in lei di tanto diverso in quel momento.
Juvia non sapeva che fare, avrebbe voluto divincolarsi e fuggire ma lui la teneva saldamente contro il suo corpo. La teneva così stretta che Juvia poteva chiaramente sentire ogni suo muscolo contrarsi nella piacevole tensione del momento.
Improvvisamente, una voce squillante la salvò catturando l'attenzione di tutti i presenti, Natsu compreso.
-Signori, è richiesta la nostra presenza nel cortile sul retro. L'animazione prevista per la serata sta avendo inizio- disse una ragazza dai folti capelli argentei.
Juvia si accorse che era molto simile a Lisanna, la ragazza di poco prima.
Natsu allentò un po' la presa e la circense colse al volo l'opportunità di divincolarsi e mescolarsi tra la folla per uscire dall'edificio.
-Lucy! Dove vai?- esclamò il pugile.
Niente da fare, la sua futura sposa era ormai lontana.
-Che diavolo...-.
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Juvia individuò i suoi compagni e corse loro incontro cercando di non far trapelare quanto fosse scombussolata.
-Ah! Eccoti qua, fai pure con calma signorina- borbottò Luxus.
-S-Scusate, Juvia ha... Ehm... Juvia non riusciva a trovare la strada...- disse lei in un mormorio ansimante.
-Tutto bene?- chiese Gajeel sollevando un sopracciglio :-Che ti ha fatto quel maledetto di José?-.
Lo sguardo di Juvia si adombrò, poco prima aveva vissuto un momento così intimo, romantico e delicato e ora, ripensare alla sua punizione le stava facendo venire mal di stomaco.
-Solita punizione- disse in un soffio.
-Un giorno di questi gliele do di santa ragione, poi vediamo se continua a comportarsi così- ringhiò Jellal.
-Non saprà nemmeno cosa lo ha colpito- disse Juvia rivolgendo un sorriso dolce al suo amico.
La donna di qualche secondo prima si avvicinò al gruppo con un sorriso accogliente in volto.
-Salve, siete pronti per iniziare?- chiese.
-Sì, scusi per il ritardo. Stavamo aspettando la nostra compagna- si affrettò a dire Jellal.
-Nessun problema- la donna squadrò Juvia da capo a piedi e le rivolse un sorriso strano :-Posso chiederti una cortesia?-.
Juvia annuì, immaginava che cosa volesse chiederle quella ragazza onestamente.
-Vieni con me un secondo, purtroppo il tuo abito è uguale a quello della futura sposa. Non vorrei si creassero malintesi, capisci?-.
Juvia annuì nuovamente.
-Non ti preoccupare, ti presterò qualcosa di comodo e scenico- disse la donna, si voltò poi verso Jellal :-Nel frattempo voi potete cominciare ad intrattenere gli invitati-.
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Juvia si ritrovò ben presto dentro a un magazzino, era in piedi al centro della stanza in intimo e ringraziò mentalmente che il clima non fosse troppo rigido, ringraziò anche di aver coperto molto bene i lividi sul corpo. Se le avessero fatto domande sarebbe stato un bel problema.
-Mi chiamo Mirajane ad ogni modo, sono la proprietaria del locale- disse la donna.
-Juvia- rispose lei.
-Dunque Juvia, credo che questo possa andarti bene. Perché non lo provi?-.
La circense fece quanto detto, il vestito che Mirajane le aveva mostrato era un abito lungo in seta color cobalto dalle spalline sottili e adornato con perline turchesi che tintinnavano delicatamente a ogni movimento del tessuto.
Mirajane sorrise soddisfatta :-Perfetto! Davvero perfetto! Ah, la maschera puoi tenerla credo... Anche se è uguale a quella della sposa non penso sia un dettaglio così fondamentale... Per i capelli invece, che ne dici di legarli?-.
-Certamente- rispose educatamente la ragazza.
Aspettò pazientemente che Mirajane trovasse un elastico che potesse star bene con l'abito, alla fine le porse un nastro in seta dello stesso colore del vestito.
Juvia ci mise un secondo a raccogliere i suoi capelli ondulati in una pratica coda di cavallo, Mirajane si offrì di aiutarla a fare il nodo in modo che il tutto rimanesse in piedi senza problemi.
Le due donne tornarono nel cortile dove erano state allestite due sedie bianche in legno e delle panche dello stesso colore e materiale tutte intorno, lui era lì. Era seduto sulla sedia di destra e teneva per mano una ragazza sorridente, entrambi erano concentrati sul numero di Luxus il quale era intento a creare fulmini colorati tutt'intorno a sé.
Juvia raggiunse il resto dei suoi compagni.
-Quando tocca a me?- chiese.
-Sei la prossima- rispose Romeo.
Natsu non poté fare a meno di distrarsi quando la vide, quella ragazza aveva immediatamente catturato la sua attenzione.
Il pugile si chinò appena verso Lucy.
-Che ci facevi prima con il borsone di quella ragazza?- chiese in un sussurro.
Lucy sollevò un sopracciglio :-Mh? Ma di che parli?-.
-Hai di nuovo cambiato profumo, perché? Quello di prima mi piaceva, pensavo di averlo reso chiaro- disse lui ignorando la risposta della sua promessa alla domanda precedente.
Lucy chinò la testa da un lato in chiaro segno di confusione, fu in quel momento che notò Mirajane intenta a piegare un abito identico al proprio.
-Scusami un attimo tesoro- disse alzandosi discretamente.
Lucy corse verso Mirajane sentendo lo sguardo di Natsu su di lei, non voleva che pensasse che stesse scappando ma davvero non aveva idea di cosa stesse parlando!
-Mira, hai un minuto?-.
La donna annuì :-Dimmi pure-.
-Che cos'è quello?-.
-Oh, la ragazza del circo si è presentata con un abito identico al tuo. Non mi pareva il caso di farla esibire così, qualcuno avrebbe potuto confondersi visto anche il colore dei suoi capelli e degli occhi... Ho preferito prestarle un abito affinché si cambiasse-.
-Hai fatto bene... L'hai vista per caso parlare con Natsu?- chiese sospettosa la ragazza.
-No, non mi pare. Perché?-.
-Ah niente, così... Per sapere-.
Ogni allarme nella testa di Lucy ora era in piena funzione, probabilmente Natsu aveva parlato con quella ragazza e non si era reso conto della differenza... Doveva capire esattamente cosa fosse successo, la gelosia iniziava a prendere il sopravvento ma non voleva fare una scenata. Probabilmente era solo un malinteso.
Decise che avrebbe parlato con Natsu dopo la festa.
   
 
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