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Autore: M_Lucry_J    01/09/2009    3 recensioni
...Lasciai così per anni scorrere giudizi stupidi e mille altre fandonie. Ma un giorno il disco si fermò così bruscamente da farmi vedere il mondo all’ingiù. Il 1°giugno 2007, una data che non dimenticherò mai, vidi Bill;così si chiamava. Un nome così semplice per rinchiudere un mondo di talento e di bellezza... [Cirazione del 1° cap.] By Lucry
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi passarono come un flash tutti questi anni della mia vita e poi ritornai alla realtà; mi tremavano ancora le mani abbassai e vidi le mie mani rinsanguate e il polso nelle stesse condizioni.
Avevo ancora quel blocco nei muscoli ma improvvisamente la vista divenne completamente bianca.

-NOOOOO! BILL! BILL! NO NO NON VOGLIO MORIRE!!!- urlai con tutto il fiato ma venne un grido strozzato.

Mi alzai di scatto e non seppi neanche come corsi così con vista ancora sfocata, riuscii a riconoscer la porta blu del bagno e mi ci precipitai dentro.
Aprii con quella poca forza il rubinetto e immersi il polso lasciando scorrere quel liquido color rubino. Mentre riacquistavo il respiro fissai il mio sangue che pian piano se ne andava giù per il tubo.
Lo guardai intensamente e pensai “Davvero in tutto questo tempo ho voluto morire per Bill?
Solo adesso che ero sul punto di morire ho voluto tornare indietro…Allora io voglio ancora vivere”
Affermai a me stessa ancora dubbiosa.

La vista si nitidò e mi sembrò di aver sorriso un pochino, quel poco che bastò a farmi riacquistare sicurezza.
“Sono fuori pericolo” pensai.
Intanto il lavandino divenne del suo colore originale; il sangue scorreva dal polso a piccole goccioline sempre più lente.
Chiusi i rubinetto e afferrai il panno e lo attorcigliai al polso destro.
Mi strisciai dietro al muro fino a sedermi sospirai di sollievo mi diedi della stupida, cretina,idiota,immatura e altro ancora. Non è normale che una persona si debba trovare sull’orlo di morire per rendersi conto di aver sbagliato.
Mi portai la mano libera sulla fronte e piansi ma le lacrime lasciarono anche alcuni sorrisi… Piangevo di felicità, forse perché ero uscita dalla strada sbagliata o magari perché avevo superato il gradino dell’immaturità.
Adesso mi sentivo diversa più che altro meno idiota. Mentre piangevo,ridevo,non si capiva, dissi –Grazie di esistere Bill-

Mi vennero delle parole di Don’t Jump:

scream in to the night for you
Don't make it true
Don't jump
The lights will not guide you through
They're deceiving you
Don't jump

Don't let memories go
Of me and you
The world is down there
Out of view

Please don't jump

Le cantai dolcemente e mi immaginai Bill accanto a me che ricamava la sua voce sulle note del ritornello.
Non era un’allucinazione, non era un sogno questa si chiama semplicemente “immaginazione” puoi pensare quello vuoi, e potrai stare sicura che nessuno potrà distruggerti quel mondo.
Passai il tempo così a tastarmi il panno sulla ferita e cantando.
Dopo aver ripetuto 3 volte la canzone dissi- Non ti preoccupare Bill, non salterò,non più” e sorrisi a me stessa soddisfatta per quell’affermazione.
Era notte e i miei genitori volevano stare 1 settimana con la loro super barca “da soli”.
Eravamo molto ricchi, ma questo non mi rendeva felice, vedete com’è è reale il proverbio “i soldi non fanno la felicità”.
Chi non la mai avuta trova tutta la soluzione nei soldi e chi ne ha non è felice.
L’uomo tendeva ad avere sempre, sempre più di quello che ha:quella sono io.
I miei genitori non mi pensavano mai pensavano solo alla mia istruzione,la mia salute, che avessi vestiti e altre cose.
Chiunque direbbe “Che vuoi più dalla vita?”. I
o ho la risposta anche a questo…Io voglio quel sentimento che anche se ti trovi in una baracca,senza cibo e acqua ti faccia stare 3 metri sopra il cielo. “Cos’è? È l’amore, l’affetto di un genitore…” Io non saprò mai cos’è credetemi non c’è cosa più triste. Non avevo sonno, girovagavo per l’enorme casa e non sapevo cosa fare.
Arrivai poi in terrazza presi l’ipod e mi stesi sul divanetto.
Guardai quel immenso telo blu scuro ricoperto di diamani;le stelle. Vidi la più luminosa:Sirio. “Tu sei Bill,ne sono sicura…” Guardavo attentamente e mi sembrava che brillasse sempre più e intanto c’era Ready, Set,Go! come colonna sonora.

ready, set, go!
it’s time to run
the sky is changing, we are one
together we can make it
while the world is crashin’ down
don’t you turn around

Mi passò un’idea un pò ambigua… “E se scapassi?” risi di gusto, l’idea mi allettava le parole delle canzoni erano perfette “è ora di correre,il cielo sta cambiando”.
 Fino a ora la mia vita aveva seguito sempre gli schemi dei miei genitori, e mi sentivo già su un altro pianeta se solo fossi scappata se solo avessi trasgredito! “Si,si,si!
Devo andarmene devo correre adesso che tutto sta cambiando!”

Era ora di partire,ora o mai più. READY,SET,GO!

  
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