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Autore: Julia Weasley    01/09/2009    14 recensioni
Argomento di questa storia è la vita di Regulus Black, dal momento della sua nascita a quello della morte. La crescita in una famiglia Purosangue piena di pregiudizi, il difficile rapporto con il fratello Sirius, i sette anni trascorsi a Hogwarts, la decisione di unirsi ai Mangiamorte fino al suo completo riscatto, tutto raccontato in 50 capitoli.
[ Altri personaggi: Famiglia Black, Kreacher, Barty Crouch jr, Rachel Queen (originale), Severus Piton, i Malandrini, Emmeline Vance, Voldemort, Mangiamorte ]
Storia vincitrice del primo turno dell'Harry Potter Final Contest
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Regulus Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'R.A.B.' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Fandom: Harry Potter

Personaggio: Regulus Black

Prompt: 24: Incubo

Rating: verde

Disclaimer: Regulus Black e quasi tutti i personaggi di questa storia appartengono a J.K. Rowling.

Tabella: http://juliablack89.livejournal.com/2009/06/11/

Rosso e oro

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Natale 1971


Giunsero le vacanze di Natale e i coniugi Black decisero di far tornare Sirius a casa. Regulus insisté per andare alla stazione insieme a loro, e i genitori accettarono a malincuore. Nonostante il ragazzino fosse ancora astioso nei confronti del fratello, non poteva fare a meno di desiderare di rivederlo. Aveva aspettato quelle vacanze per tre mesi interi e al momento non voleva pensare che, dopo Natale, l’attesa successiva sarebbe stata molto più lunga.
   La strada che conduceva alla stazione di King’s Cross era ricoperta di neve appena caduta e Regulus sperava che, una volta a casa, i suoi genitori gli avrebbero concesso di restare fuori a giocare con Sirius, senza realizzare che Orion e Walburga non fossero dell’umore adatto per certe richieste.
   Entrarono nella stazione camminando in silenzio: un’atmosfera tesa e nervosa gravitava intorno ai tre, così densa che non pochi Babbani presenti ne avvertirono le vibrazioni e si affrettarono a cedere loro il passo, anche senza conoscerli. I coniugi Black avevano la capacità di mettere in soggezione chiunque.
   L’Espresso per Hogwarts annunciò il suo arrivo con un rumoroso fischio che giunse da dietro la stessa curva che alcuni mesi prima lo aveva nascosto a chi era rimasto sulla banchina.
   Regulus si sentì assalire dall’ansia. Sebbene Kreacher lo avesse rassicurato sulle intenzioni dei genitori, non sapeva ancora come avrebbero trattato Sirius. Lo avrebbero preso a schiaffi davanti a tutta la stazione? Lo avrebbero messo in punizione? Di certo Sirius non si sarebbe divertito e, Regulus pensò con amarezza, non avrebbe visto l’ora di tornare a scuola con i suoi nuovi amici.
   Non aveva ancora deciso se mettergli il muso oppure no, quando lo vide scendere dal treno.
   Sirius esitò qualche istante, sgualcendosi la divisa di Grifondoro, ma poi si incamminò verso di loro, fermandosi sotto gli sguardi glaciali dei genitori, che lo accolsero con questa simpatica frase:
    “Sei stato la più grande delusione che abbiamo mai avuto ma, ciononostante, abbiamo deciso di darti una seconda occasione. Se ti comporterai da Black che sia degno di questo nome, il problema della tua Casa non influirà più di tanto sul giudizio che avremo su di te”.
Ci fu un attimo di silenzio, durante il quale Sirius non seppe esattamente cosa dire, perciò rispose con un mugugno.
   Orion e sua moglie non aggiunsero altro. Si voltarono e tornarono indietro, diretti all’uscita.
   Prima di seguirli, Regulus rivolse un’occhiata incerta al fratello, ma lui aveva un umore così pessimo che si limitò a ricambiare lo sguardo con un’espressione indecifrabile, per poi tornare a fissare il marciapiede.
   Fu così per tutto il tragitto di ritorno, ancora più silenzioso di quello di andata. Sirius non alzò mai gli occhi e continuò a mantenerli fissi per terra.
   Regulus si sarebbe aspettato di tutto, ma non un comportamento simile. Era peggio di quanto credesse: non gli aveva nemmeno rivolto la parola. Non gli passò neanche per l’anticamera del cervello l’ipotesi che Sirius potesse essere talmente abbattuto da non avere la voglia di parlare. Invece, si convinse ancora di più di essergli diventato del tutto indifferente.
   Arrivati a casa, Walburga evidentemente non ne poteva più di quel silenzio e pareva avere la necessità di sfogare le sue ire, altrimenti sarebbe esplosa.
    “Vai dritto in salotto” ordinò a Sirius. “Devo farti un discorsetto”.
Regulus non aspettò oltre. Senza degnare di uno sguardo Sirius, salì le scale e si chiuse in camera sua, pensando che sarebbe stato meglio se fosse rimasto là, invece di fare la fatica di uscire di casa ed essere ricompensato con l’indifferenza totale.
   Il “discorsetto” che Walburga fece al figlio maggiore fu il risultato di mesi di riflessioni su quel maledetto Smistamento, e infatti Regulus, sebbene si trovasse due piani più in alto, lo sentì tutto a chiare lettere, tanto la donna si era messa ad urlare.
   È inutile ripetere parola per parola quello che disse la signora Black, anche perché è facilmente intuibile. La vera novità fu che Sirius, abbandonando di colpo il mutismo a oltranza che aveva adottato fino a quel momento, le rispose per le rime quando la madre iniziò ad esagerare.
    “Prima di tutto” disse lui per mettere le cose in chiaro, “Grifondoro non è una brutta Casa. Secondo, ci sono anche persone simpatiche e se non hanno il sangue puro non è certo colpa loro”.
    “Lo sapevo, lo sapevo che stare in mezzo alla feccia ti avrebbe danneggiato il cervello! Sai una cosa, Sirius? Fai come ti pare. Vuoi fare la fine di tua cugina? Sei liberissimo di farlo”.
La minaccia qui era implicita, ma c’era: se solo Sirius si fosse azzardato a prenderla alla lettera, se ne sarebbe pentito amaramente.
    “Fai quello che vuoi, frequenta Sanguesporco e schifosi Babbani, tanto peggio di così non può andarti, ma non provare a plagiare anche tuo fratello, altrimenti giuro che ti caccio da questa casa seduta stante. Stai alla larga da Regulus!”
In quel momento Regulus sarebbe voluto essere sordo molto volentieri. Odiava sentire sua madre gridare in quel modo: era una cosa che lo metteva in agitazione e ne aveva quasi paura.
   Di certo non creava l’atmosfera giusta per le vacanze di Natale. Irritato da tutto quel frastuono, cercò di nascondere la testa sotto il cuscino, ma la rabbia di Walburga non si affievoliva.
   Fu con immenso sollievo che udì la frase conclusiva:
    “Torna in camera tua e non uscirne. Non voglio più vederti fino a domani a pranzo!”
Sirius obbedì sbattendo la porta. Un attimo prima Regulus, che si era affacciato sul pianerottolo, ebbe la certezza di aver visto il chiaro segno rosso di uno schiaffo sulla guancia del fratello, che però aveva resistito fino a quel momento alla reazione di scoppiare a piangere.
   All’inizio fu tentato di andare a bussare alla porta, ma poi lasciò perdere: a Sirius non avrebbe fatto piacere, almeno secondo lui.
   In realtà non si era mai sbagliato più di così.
   Dopo cena, che consumarono senza il fratello, Regulus era intenzionato ad andare subito a dormire, per dimenticare quella giornata da incubo, quando la porta della stanza di Sirius si aprì leggermente.
    “Reg?”
    “Che cosa vuoi?” disse Regulus, stupito del fatto che ora si fosse degnato di parlargli.
    “Entra un attimo” rispose Sirius, dando una grande prova di pazienza: il suo primo istinto sarebbe stato quello di richiudere la porta.
Regulus entrò nella stanza di malavoglia.
   Che cosa vuole adesso?
    “Lo so che Natale è domani” esordì Sirius, aprendo il baule ancora intatto. “Ma mi sa che i tuoi genitori non sarebbero contenti di vedere questa cosa. Potrebbe essere stata infettata da schifosi Sanguesporco”.
Regulus non capì di cosa stesse parlando finché non si ritrovò davanti Sirius che gli porgeva un regalo impacchettato.
   Lo stupore fu così grande che rimase per parecchio tempo fermo impalato a bocca aperta: era l’ultima cosa che si sarebbe aspettato.
    “Guarda che scherzavo, non è infetto” disse Sirius. “Ma se non lo vuoi, me lo tengo io”.
    “No…”
Regulus scartò il regalo, che si rivelò un pacco enorme di Piume di Zucchero, le sue preferite, tra l’altro rarissime da trovare. Quando era ancora nella famiglia, Andromeda gliele mandava tante, ma adesso erano secoli che non le assaggiava più.
    “Ma… Queste sono in vendita solo a Hogsmeade! Come hai fatto ad andarci? Quelli del primo anno non possono”.
Sirius rispose con un sorrisetto enigmatico.
    “Eh, sapessi…”
Regulus preferì non sapere: chissà quante regole aveva infranto per andare a comprare quel regalo proprio a lui, che invece credeva di essere stato dimenticato.
   Che stupido sono stato, pensò.
Per dimostragli la propria riconoscenza, gli offrì almeno metà della confezione, visto che Sirius era stato costretto a saltare la cena, e di colpo quella giornata non gli parve più tanto pessima.
 
Presto però Regulus trovò altri problemi cui pensare: evidentemente non riusciva mai a darsi pace.
   Una di quelle sere, mentre passava davanti alla porta del salotto, gli capitò di ascoltare uno stralcio di conversazione tra i suoi genitori.
    “Lo dici tu. E se succedesse davvero?” stava chiedendo Orion, cupo.
    “Non può accadere! Regulus non è come suo fratello” rispose Walburga.
    “Ne sei proprio così sicura? Nemmeno io avrei mai creduto che Sirius capitasse in un’altra Casa. E ora temo che anche l’altro possa essere Smistato a Grifondoro”.
    “Non dirlo neanche per scherzo! Se davvero diventassero dei Grifondoro tutti e due, vorrebbe dire che abbiamo fallito tutto. Addio stirpe dei Black, tutti Purosangue e Serpeverde…”
    “Questo è il guaio: non siamo veramente certi che Regulus possa scegliere la strada giusta…”
Regulus si ritrasse dalla porta di colpo, come se si fosse scottato.
   Era questo che pensavano? Che anche lui li avrebbe delusi?
   Da quando era piccolo, si era sempre immaginato a Serpeverde, senza considerare affatto la possibilità di finire in un’altra Casa. In fondo, a quanto ne sapeva, era il Cappello Parlante a scegliere.
   Assalito dall’angoscia, non riuscì a stare calmo per tutto il giorno. L’ultima cosa che avrebbe voluto vedere su di sé era lo stesso sguardo che i suoi genitori rivolgevano ogni volta a Sirius.
   Lui a Grifondoro… Era una prospettiva terrificante. Magari, pensava, in quel momento decine di ragazzini avrebbero dato qualsiasi cosa per essere dei Grifondoro; lui invece avrebbe dato lo stesso per non sentirne nemmeno l’odore. Certo, aveva sempre sperato di finire insieme a Sirius, ma quando ancora credeva che il maggiore sarebbe stato un Serpeverde. E, se era vero che il sangue li accomunava, avrebbe potuto raggiungerlo presto nella Casa dei rinnegati.
   Quella notte non riuscì a chiudere occhio. Rimase sdraiato sul suo letto per parecchie ore a rimuginare sul discorso che i suoi genitori avevano fatto. Essere la loro seconda delusione sarebbe stato davvero troppo.
   Mentre si rigirava, cercando di trovare una posizione che gli conciliasse il sonno, non faceva che pensare al suo Smistamento: mancavano tanti mesi, ma già il solo pensiero lo torturava.
Quando finalmente riuscì ad addormentarsi, si ritrovò immerso in un incubo dai colori rosso e oro, da cui sarebbe uscito soltanto il settembre successivo.





01. Addio. 02. Ricordi. 03. Speranza. 04. Bellezza. 05. Fotografia.
06. Gatto. 07. Cane. 08. Musica. 09. Fuochi d'artificio. 10. Cioccolato.
11. Carta. 12. Paura. 13. Sole. 14. Sangue. 15. Bambola.
16. Ali. 17. Cuscino. 18. Candela. 19. Dolce. 20. Amaro.
21. Pelle. 22. Ghiaccio. 23. Sogno. 24. Incubo. 25. Risveglio.
26. Incontro. 27. Vertigine. 28. Lacrime. 29. Attesa. 30. Noia.
31. Felicità. 32. Dolore. 33. Solitudine. 34. Silenzio. 35. Campanello.
36. Nascosto. 37. Gelosia. 38. Nodo. 39. Caldo. 40. Freddo.
41. Tempo. 42. Bacio. 43. Sorriso. 44. Desiderio. 45. Illusione.
46. Specchio. 47. Latte. 48. Caffè. 49. Potere. 50. Strada.

*Angolo autrice*

Sono arrivata a 100 recensioni, perciò non posso fare altro che ringraziarvi e stavolta risponderò a tutti!

Pepesale: Voldemort ha sempre esercitato un fascino magnetico anche sugli altri bambini all'orfanotrofio perciò non deve stupirti che abbia ammaliato anche Regulus. Sono contenta che ti sia piaciuto Digby! XD
lyrapotter: sì, Alphard è proprio un mito e in questa storia, anche se non comparirà spessissimo, non sarà mai un personaggio marginale, anzi, tutt'altro.
Alohomora: spero che ti sia piaciuto Sirius in questo capitolo. Non ho ancora intenzione di farlo allontanare da Regulus!
dirkfelpy89: dai che l'attesa per Hogwarts è finita! Dal prossimo capitolo dovrebbe comincare una nuova vita per Regulus!
malandrina4ever: se Regulus e James diventeranno rivali? Direi che al confronto le partite tra Harry e Draco saranno dispetti da bambini! Ci saranno lotte all'ultimo sangue per la conquista del Boccino! Promemoria per me: devo essere imparziale, devo essere imparziale...
_Mary: vedo che Alphard ha riscosso molto successo! E spero anche di rendere Kreacher un po' meno antipatico di come appare nel quinto libro!
Lady Lily: l'attesa è finita, se è per questo. Non so ancora quando aggiornerò, ma alla prossima ci sarà la tanto sospirata partenza per Hogwarts.
Grazie anche a ThePiratesSDaughter per la recensione a X Agosto!

Restate sintonizzati perchè nel prossimo capitolo sarà Regulus a prendere il treno! Ci saranno personaggi nuovi e "vecchi" (per chi mi ha seguito nella storia precedente) visto che non mi andava di abbandonare le idee che mi hanno tanto entusiasmato.

  
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