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Autore: Shadow Doom    02/09/2021    1 recensioni
Cloud, ritornato a Midgar su richiesta della cara amica Tifa, condurrà un'indagine su alcuni mostruosi omicidi che lo porterà a scoprire degli oscuri segreti capaci di cambiare radicalmente il corso della storia.
Nota: accenni di Clerith
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Barett Wallace, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Abbracciare il momento

 

Cloud ed Aerith si stavano dirigendo a tutta velocità verso Diphylleia non volendo perdere altro tempo.

La moto creata da James si era rivelata essere un vero e proprio gioiellino, era capace di competere persino con i migliori mezzi della Shinra. Ciò permise al duo di percorrere numerosi km in breve tempo, infatti dopo appena un paio d'ore di viaggio avevano già compiuto oltre tre quarti di strada.

 

Tutto sembrava andare per il meglio, ma ad un tratto quei misteriosi spettri comparvero dal nulla dirigendosi immediatamente contro di loro. Strife, non potendo evitarli per via del loro numero impressionante, estrasse la Buster Sword per proteggere sé e l'amica. Stranamente quelle creature non gli fecero del male, bensì si limitarono a mettere fuori uso il mezzo; per poi scomparire tanto velocemente quanto erano apparsi.

 

L'Ex Soldier scese dal veicolo per vedere se fosse possibile ripararlo, purtroppo i fantasmi avevano distrutto tutte le componenti elettriche rendendolo inutilizzabile.

Quindi comunicò il fatto alla ragazza ” Aerith dobbiamo proseguire a piedi, non posso fare nulla per rimetterla in sesto” “ Va bene, quanto dovremmo camminare?” “ Più o meno una cinquantina di chilometri” “ Caspita, sarà una bella impresa! Però non abbiamo altra scelta, quindi non serve lamentarsi” “ Già, mettiamoci subito in marcia, tra poco sarà notte e questo vuol dire che potremmo essere presi di mira da qualche belva notturna” “ Sono pericolose?” “ Sì, specialmente alcune, per questo non dobbiamo restare fermi”.

 

La coppia andò avanti per circa quaranta km, fortunatamente, senza imbattersi in nessun nemico.

Per Strife non si trattava di una grande fatica, le sue abilità ed il suo duro addestramento lo rendevano quasi instancabile. Discorso diverso valeva per l'amante dei fiori, la quale si sentiva sempre più stanca e spossata ad ogni passo; fatto dovuto dal non essersi ripresa dallo scontro col Custode. Come se non bastasse da qualche minuto era in atto un fortissimo diluvio che stava rendendo il tragitto una tragedia.

 

Cloud, resosi conto delle condizioni di Aerith, decise di fare un piccola sosta in un vecchio casolare abbandonato, appena superato. Quindi si voltò e disse, indicando l'edificio, “ Ci fermeremo lì per un po'” “ Se lo fai per me non serve, non sono stanca e poi siamo quasi arrivati” “ Ci restano ancora dieci chilometri e dubito che tu possa farcela” “ Non facciamo ancora aspettare Tifa, avrà bisogno d'aiuto” “ Stai tranquilla, è in grado di cavarsela con le proprie forze e poi non è da sola. Inoltre se arriviamo in città stanchi e raffreddati, saremo solo di peso”.

La ragazza dei fiori, dopo aver riflettuto su queste parole, si convinse: “ Forse hai ragione, però ci fermeremo solo per qualche minuto” “ Intanto raggiungiamolo, poi vedremo”.

 

I due entrarono in quella vecchia abitazione che aveva un odore ed un aspetto orribile, ma il tetto era ancora intatto per cui sarebbero stati almeno al riparo da quella pioggia gelata.

Aerith trovò il punto che sembrava il più pulito e si sedette lì per recuperare un po' il fiato. Decise anche di utilizzare questa pausa per analizzare il diario preso nel laboratorio segreto, il cui probabilmente conteneva delle informazioni utili.

 

Intanto Strife fece un giro all'interno del casolare per evitare brutte sorprese, per fortuna non trovò assolutamente niente, il che voleva dire che era un rifugio sicuro.

Prima di tornare dall'amica guardò fuori una finestra: le cupe nuvole nere erano percorse da continui fulmini ed il rombo dei tuoni, che si susseguivano rapidamente, era quasi assordante.

Quel temporale aveva qualcosa di insolito, quasi soprannaturale. Forse erano quei fantasmi i responsabili, magari non volevano che la coppia raggiungesse la città troppo rapidamente, ma perché?

 

L'Ex Soldier, riunitosi alla ragazza, si sedette a un po' di distanza da lei e poi le domandò “ Allora, hai trovato niente?”, Aerith si mise proprio di fianco al ragazzo così da fargli vedere il diario “ Ha confermato i miei sospetti: quel killer ha scoperto un modo per trasformare l'energia Mako in magia oscura e l'ha usata per infettare altre persone. A giudicare da quello che ho letto molte sono morte non reggendo la nuova energia, mentre poche altre hanno reagito bene e sono diventate sue succubi. Un'altra cosa: guarda qua” l'erede degli Antichi indicò un piccolo segno su una rappresentazione di Midgar, “ Credo che sia la sua base segreta, dice che si trova nei bassifondi del settore 6, lo conosci?” “ Sì, è un luogo disabitato, tranne che per animali selvatici” “ Quindi è il posto ideale” “ Decisamente. Senti Aerith, ci vorrà un po' prima che potremmo uscire, quindi sfrutta questa pausa per recuperare le forze. Io resterò di guardia e ti chiamerò non appena sarà possibile riprendere la marcia”.

L'amante dei fiori aveva intuito che Strife stava trovando delle scuse per permetterle di riposare e, visto che sarebbe stato solo uno spreco continuare a discutere, scelse di assecondarlo.

 

Il ragazzo era perso nei propri pensieri: alcuni su Tifa, altri sull'amante dei fiori, ma la maggior parte erano su Sephiroth. Se davvero quell'essere mostruoso era tornato, sarebbe stato suo dovere fermarlo, a tutti i costi.

Venne destato quando sentì la testa di Aerith appoggiarsi sul suo petto, di conseguenza si voltò a guardare il volto, apparentemente addormentato, dell'amica. Sembrava così in pace e rilassato, oltre alla sua naturale bellezza.

In quel preciso istante Cloud ebbe un terribile mal di testa che però non venne seguito da alcuna visione, bensì provò un dolore così profondo nell'animo da farli sentire come se il suo cuore si fosse spezzato in due e questa volta non poté fare a meno di versare una lacrima.

 

“ Non sapevo che avessi paura dei tuoni” esordì l'amante dei fiori in tono scherzoso. Al che Strife, confuso, la guardò notando di averla stretta tra le braccia. Non si era reso conto di averlo fatto, a quanto pareva la visione l'aveva spinto a compiere un gesto istintivamente.

Aerith si accorse all'istante che qualcosa turbasse l'amico e di conseguenza mostrò la sua preoccupazione “ Ehi Cloud, stai bene?” “ Sì” “ Non mi sembra” “ Non è niente, davvero” “ Sai che puoi fidarti di me, no?” “ Certo” “ Ok... Allora se non hai paura dei tuoni, volevi solo starmi vicino. Mi sta bene, dopo tutto fa freddissimo”.

Cloud allora si rese conto che non solo la discendente dei Cetra era gelata, ma stava tremando, sicuramente a causa dei vestiti fradici. Perciò sfruttò una materia ardente per dar fuoco a pezzi di legno poco lontani, il calore del fuoco unito a quello del proprio corpo, avrebbero sicuramente riscaldato Aerith.

 

L'Ex Soldier ripensando a quello che era successo poco prima le chiese “ Credi che esista il Destino? Che le nostre azioni ed il nostro fato siano già scritte?” “ Mi sono sempre ripetuta che il futuro è una pagina bianca, comunque credo che la cosa più importante sia godere di ogni attimo che abbiamo a disposizione; ogni singolo secondo conta. Capisci quello che voglio dire?” “ Devo abbracciare il momento” “ Bravo”.

 

L'amante dei fiori rimase a guardare Cloud ed i suoi occhi che erano gli stessi, ma allo stesso tempo diversi di quelli che aveva il primo ragazzo di cui si era innamorata. Inoltre tra quest'ultimo e Strife c'era una profonda differenza caratteriale, ma i due, ad insaputa della ragazza, erano buoni amici.

A quel punto Aerith non sapeva esattamente come comportarsi: stare così con Strife le piaceva, ma non era certa sul motivo per il quale lui lo stesso facendo. Tuttavia trovò presto maggiore sicurezza quando sentì la presa del ragazzo stringersi su di lei in fare protettivo, ciò la spinse a ricambiare il gesto ed a lasciarsi andare.

 

Notando ancora l'espressione contrita pervadere il ragazzo, tentò di tirarlo su prendendolo in giro “ Non mi inganni, hai proprio paura dei tuoni” “ Assolutamente no” “ Non c'è nulla di male, tutti abbiamo paura di tanto in tanto” “ Non è il mio caso” “ Tutto sommato dici il vero, neanch'io avrei paura se con me ci fosse una fioraia tanto abile” “ Ma davvero?” “ Certamente, te l'ho detto che sarei stata un'ottima Soldier” “ Dovresti prima lavorare sulle tue doti atletiche” “ Ehi, sono più che preparata!” “ Eppure sui tetti hai rischiato di cadere più di una volta” “ Touché”.

 

Grazie allo spirito di Aerith, Cloud riuscì a non pensare a quell'orribile sensazione che aveva provato, almeno per po'.

   
 
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