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Autore: Shadow Doom    07/09/2021    1 recensioni
Cloud, ritornato a Midgar su richiesta della cara amica Tifa, condurrà un'indagine su alcuni mostruosi omicidi che lo porterà a scoprire degli oscuri segreti capaci di cambiare radicalmente il corso della storia.
Nota: accenni di Clerith
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Barett Wallace, Cloud Strife, Sephiroth, Tifa Lockheart
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Disfatta totale

 

“ Non è possibile!” esclamò Barret sconvolto, “ La Shinra non può uccidere tutte quelle persone solo per scopi personali” aggiunse Tifa sperando con tutto il cuore che fosse solo un colossale inganno.

“ Invece è la realtà e sono sicuro che l'avete già capito” affermò una voce alle loro spalle mentre l'aria diveniva gelida e le luci si abbassavano.

I quattro si voltarono vedendo l'uomo che avevano il compito di catturare, il quale, come al solito, era avvolto da una spessa coltre nera che impediva di vedere le sue fattezze.

 

Gli eroi estrassero le proprie armi pronti alla lotta, ma l'omicida almeno per il momento non era intenzionato a combattere. Infatti fece loro una proposta piuttosto discutibile “ Allora, adesso che sapete la verità sulla Shinra cosa ne dite di unirvi a me” “ Qual è il tuo obiettivo?” domandò Strife nel tentativo di scoprire i piani di quel pericoloso nemico, “ Semplice, distruggere la Shinra sterminando tutti i suoi membri, dai semplici spazzini ai dirigenti” “ Non puoi farlo, molti di loro sono all'oscuro della vera natura di questa società, ucciderli sarebbe ingiustificato” obiettò Lockhart trovando il consenso degli amici, “ Quindi devo dedurre che vogliate rifiutare il mio gentile invito, in questo caso” il fumo iniziò a diffondersi in tutta la stanza, “ Vi squarterò qui per evitare che mi mettiate i bastoni tra le ruote durante la mia purga, tranne te” il killer indicò Aerith prima di concludere “ Dobbiamo parlare in privato”.

 

A quel punto l'assassino si mosse ad una velocità impressionante verso l'amante dei fiori, Cloud, l'unico ad aver letto i suoi movimenti, tentò di intercettarlo, ma venne bloccato dalla creazione dell'omicida. In questo modo il serial killer prese di sorpresa l'amante dei fiori colpendola alla nuca con un colpo preciso che le fece perdere i sensi.

Prima però che potesse prenderla, Barret aprì il fuoco verso di lui. Sapeva bene che quel genere di attacco non avrebbe funzionato, ma forse avrebbe permesso a Tifa di portare in salvo l'erede degli Antichi. Sfortunatamente si dimostrò tutto inutile visto che il nemico non cambiò affatto il proprio atteggiamento, perciò Tifa provò ad allontanarlo con attacchi fisici.

 

Cloud, vedendo l'amica d'infanzia in difficoltà, si impegnò per sbarazzarsi di colui che lo stava bloccando il più rapidamente possibile e ci riuscì abbastanza facilmente grazie ad un paio di fendenti ben assestati.

Questo sorprese l'Ex Soldier, il quale pensava che le speciali proprietà del corpo nemico lo rendessero più resistente a quel genere di attacchi, ma stranamente non fu così.

Comunque il ragazzo non rimase a pensare a quello che poteva essere accaduto, lanciandosi invece contro il killer con un colpo dall'alto verso il basso che quest'ultimo si prese la briga di bloccare con l'argenteo pugnale, mietitore di tante vite.

 

Suddetto gesto fece venire in mente una cosa al biondo: forse nella sua Buster Sword era rimasta infusa della magia bianca dallo scontro col Custode e quindi si trovava nella possibilità di poter ferire lo spregevole avversario.

Purtroppo le speranze di Strife si infransero rapidamente, infatti, nonostante Tifa avesse sfruttato il momento per prendere Aerith, l'omicida incrementò la quantità di fumo per poi conferirgli maggiore consistenza, così da poter colpire duramente e scaraventare contro le pareti i tre eroi rimasti in grado di lottare.

 

“ Portala dove sai” affermò l'assassino alla sua creazione, la quale obbedì all'istante. Strife tentò di fermarlo con una fulgora, ma questa venne assorbita prontamente dal nemico principale che la rispedì al mittente generando un possente fulmine nero. Di conseguenza Aerith venne rapita sotto gli occhi inermi degli amici, i quali a loro volta stavano rischiando grosso a causa della paurosa forza del killer.

Sebbene il trio stesse unendo le proprie forze, non riuscirono a tenere testa al nemico per un semplice fattore: Tifa e Barret erano praticamente inutili visto che non potevano nulla contro la barriera fumogena ed i pochi fendenti di Cloud andati a segno non erano in grado di ferirlo, probabilmente a causa della poco magia della luce rimasta nella sua lama.

 

“ Di questo passo finirà male...Aspetta, attacca sempre di notte, quindi se riuscissi a portalo fuori forse il suo scudo cederà. Non ho altra scelta, devo chiedere il tuo aiuto Ifrit” pensò Cloud che, sfruttando una materia rossa, evocò una possente creatura avente abilità legate al fuoco.

L'Esper si lanciò subito all'attacco e con un poderoso montante scaraventò il killer in aria con tanta violenza da riportarlo in superficie. Dopo di che lo mise sotto pressione con una serie di potentissimi colpi corpo a corpo e, prima di scomparire a causa del suo tempo limitato, lo travolse l'Hell Fire, tecnica speciale che creava delle colonne di fuoco dal calore molto elevato.

 

Tifa e gli altri raggiunsero il nemico velocemente e videro che qualche ustione e, proprio come aveva intuito l'Ex Soldier, la scudo oscuro era diventato meno denso e più sottile a causa della luce del sole; forse adesso avevano una speranza.

Prima che lo scontro potesse continuare, i contendenti vennero circondati da almeno un centinaio di uomini della Shinra capeggiati da Reno e Rude. Il rosso affermò “ Avalanche e Squartatore di Midgar siamo venuti ad arrestarvi per i vostri crimini, arrendetevi senza opporre resistenza! Questo era il protocollo, ma spero che non lo facciate, voglio divertirmi un po'”.

 

Nel vedere quegli uomini il killer venne pervaso da una furia omicida così grande che anche il suo fumo assunse una forma più aggressiva ed acuminata.

“ Mi avete risparmiato la fatica di cercarvi, vi farò a pezzi tutti qui ed ora!” urlò furioso l'omicida, il quale condensò la sua aura oscura nel pugno che poi immerse nel suolo.

Ciò che accadde in seguito fu sconcertante: il terreno venne solcato da venature nere che portarono ad una serie di esplosioni tanto potenti da radere al suolo l'intera città.

 

L'unico rimasto in piedi era l'omicida che, osservando il proprio operato, pensò “ Avete avuto ciò che meritate e questo è solo l'inizio” dopo di che se ne andò convinto di aver spazzato via tutti i rivali, compresa l'Avalanche.

   
 
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