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Autore: marimarufourever99    09/09/2021    1 recensioni
(Revisione immagini)
Kagome è una ragazza di 16 anni ed è una giovane nobile .Suo padre la vuole far sposare con Inuyasha anche lui un nobile ma cosa succederá, si fidanzerà con lui o con un ragazzo misterioso che gli compare nei sogni?? E suo padre è il vero padre??
beh scopritelo leggendo la storia.
Spero che vi ho incuriosito un po'.
A presto la vostra mary99/haru
bye bye
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome, Sesshoumaru | Coppie: Kagome/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV' Sesshomaru
 

Dopo che Kagome se ne è andata dalla mia stanza ho cercato di addormentarmi, ma il suo odore si era propagato nella stanza tanto che mi stava solleticando le narici. Così maledicendomi mi alzai dal letto e aprì la finestra per riuscire in questo modo a far cambiare l'aria, dopo di che mi rimisi sul letto con l'intendo di addormentarmi, fortunatamente ci riusci, anche se ancora l'odore di quell'umana continuava a persistere con meno intensità nella stanza.

Mi trovavo in una radura ricca di grandi alberi secolari che si innalzavano sopra di me, quando alzai lo sguardo vidi che il cielo era limpido non presentava nessuna nuvola, il sole risplendeva in cielo intento a illuminare tutto ciò che mi circondava.
Non mi accorsi che mi stessero chiamando, così quando sentì quella voce iniziai ad inoltrarmi nel bosco e più mi camminavo nel bosco più sentivo quella voce diventare sempre più udibile. Fin quando non trovai.... Kagome?Che cosa ci faceva di nuovo nei miei sogni?.... Perché la stavo di nuovo sognando? Nonostante stessi pensando a questo, quando la vidi a terra indifesa che si lamentava per il forte dolore alla pancia non potei fare a mano di avvicinarmi a lei, nonostante ancora non capissi come mai fosse nel mio sogno. In quel momento però non mi importava, perché aveva bisogno di essere aiutata così la presi tra le mie braccia e cercai un posto sicuro dove la potessi portare. Mentre stavo cercando il luogo idoneo senti Kagome sussultare e mi disse con voce bassa, ma calma:“Sesshomaru ti prego fai passare il dolore che sto provando” non la guardai, ma anche provavo il desiderio di fargli diminuire il dolore, ma non sapevo come fare. La guardai dopo essermi fermata per un secondo e le dissi con voce calma:“cercherò di fare tutto quello che posso, ma ti ricordo che sono un demone e non so nulla del dolore che può provare un umana. Quindi credo che avremo bisogno di qualcuno se la cosa non migliora.” Kagome annuì e dopo che ripresi a camminare la vidi appoggiare la sua testa contro il mio petto. Continuai a camminare per non so quanto tempo, ma finalmente trovai una grotta dove avrei potuto far riposare Kagome, così mi concentrai per percepire nelle vicinanze aure demoniache, ma non senti nulla così entrai al suo interno. La grotta era più profonda di quanto pensassi così una volta al suo interno, appoggiai contro una parete Kagome e quando stavo per andarmene mi sentì tirare per la manica del mio kimono e girandomi vidi l'umana che fino a quel momento stringevo tra le braccia guardarmi e con voce flebile mi disse:“Non te ne andare ti prego.” io la guardai e gli risposi con voce calma:“non ti preoccupare, tornerò velocemente.” dicendo ciò usci dalla grotta per andare a prendere della legna per accendere un fuoco, nell'intento di stemperasse la temperatura fredda presente in quella grotta. Una volta uscito dalla grotta andai a cercare la legna che mi serviva per accendere il fuoco, proprio mentre la stavo cercando sentì una grande aura demoniaca comparire poco lontano da li che apparteneva a un Amanojaku, un demone in grado di vedere i desideri più oscuri di una persona e provocarlo a usare quei desideri contro di lui. L'Amanojaku o Amanjaku è considerato un piccolo demone ed è solitamente rappresentato come una roccia. Gli piace incitare le persone a realizzare i loro desideri più oscuri e proibiti.
Mi precipitai verso il punto in cui sentivo la presenza demoniaca poco più lontano dal punto in cui avevo lasciato Kagome. Così mi precipitai li con la massima velocità e quando lo vidi rimasi sorpreso nel vederlo non era un piccolo demone a forma di sasso, era come se fosse stato ipnotizzato, perché era molto più grande rispetto a quello che in realtà doveva essere. Quando mi vide iniziò a parlarmi in modo autoritario:“togliti dai piedi Sesshomaru o sarò costretto a ucciderti.” mi avvicinai a lui e ridendo gli dissi:“di questo non ne sarei tanto sicuro stupido demone.” L'Amanojaku iniziò avvicinarsi ancora di più a me e mi disse arrabbiato:“Dove sta quell'umana che ti porti appresso, la vuole il mio padrone.” io lo guardai e con un sorriso malefico gli risposi:“non te lo dirò mai.” il demone guardandomi aggiunse:“Se non me lo dirai con le buone riuscirò a farti sputare il rospo con le cattive” dicendo ciò prese la sua spada pronto ad attaccarmi, ma non mi feci trovare impreparato, perché anche io presi Tōkijin pronto ad affrontarlo e di vincere lo scontro, ma proprio quando stavo per combattere tutto intorno a me iniziò a farsi sempre più scuro e meno limpido.

Quando mi svegliai spaesato iniziai a guardarmi intorno vedendo che non mi trovavo più lungo sul mio letto, anzi mi ritrovai lungo a terra con in mano la mia spada. Preso dal panico mi alzai accorgendomi che ancora nonostante fosse a terra mi trovavo nella mia stanza. Mi diressi dopo il sogno appena fatto verso la camera dove riposava Kagome trovandola vuota. Tanto che iniziai a domandarmi dove fosse finita quella stupida umana, ma i miei pensieri furono interrotti quando senti il suo odore comparire dietro di me. Così vedendola gli chiese spazientito:“NON ti avevo detto di andare a riposare? SI può sapere dove cavolo sei andata?” lei mi guardò spaesata tanto che aggiunse con voce mortificata:“mi dispiace Sesshomaru ma ti giuro era andata a riposare, mi ricordo di essermi addormentata, ma quando mi sono svegliata mi sono ritrovata in bagno. Non so neanche come ci sono arrivata.”
Dicendo ciò senza degnarla di un altra parola uscì da li per informare Jacken che sarei partito per cercare qualcuno che mi spiegasse cosa mi stesse succedendo e perché nei miei sogno è sempre presente quell'umana.

POV' Kagome
Dopo essere uscita dalla camera di Sesshomaru mi recai nella stanza degli ospiti, per poter riposare come mi aveva consigliato il padrone della villa.
Una volta entrata nella stanza, andai un attimo in bagno per rinfrescarmi velocemente la faccia, per poi ritornare nella stanza da letto.
Mi avvicinai lentamente al letto, allontanai le coperte e mi rimisi lunga, ma nonostante fossi molto stanca non riuscì ad addormentarmi subito. Stavo pensando troppo a ciò che era successo a Sesshomaru, ma più che altro non riuscivo a togliermi dalla mente il suo buonissimo odore, né tanto meno il suo bellissimo volto contornato da quei simboli viola che definivano meglio il suo essere un demone maggiore per non dimenticare quella bellissima luna presente sulla sua fronte.
Con tutti questi pensieri non riuscì ad addormentarmi subito, infatti dovetti andare ad aprire la finestra sperando che l'aria fredda mi avrebbe aiutata e così fu.

Mi svegliai in una radura ricca di grandi alberi secolari che mi stavano circondando, quando alzai lo sguardo vidi che il cielo era limpido, non presentava nessuna nuvola. Il sole risplendeva in cielo intento a illuminare tutto ciò che circondava la raduna. Abbassando lo sguardo invece vidi che mi trovavo lunga a terra con del sangue che mi stava uscendo dalla pancia, cercai di alzarmi per cercare delle foglie abbastanza grandi per coprirmi la ferita.
Dopo essere finalmente riuscita ad alzarmi, iniziai a camminare seppur con molta fatica trovando poco più lontano da dove mi trovavo le foglie che stavo cercando le presi e mi rimisi seduta a terra.
Una volta seduta a terra mi tirai su la maglia così da poter tamponare la ferita con le foglie es evitare che questo continui ad uscire, di fatto dopo aver legato le foglie trovate intorno al mio addome, mi abbassai la maglia.
Sfortunatamente il dolore che stavo sentendo non cessava nonostante tutto così iniziarono a uscire dalla mia bocca gemiti di dolore, tanto che inconsciamente avevo iniziato a chiamare Sesshomaru come se fosse li.
Lo continuai a chiamare sempre più frequentemente, fin quando alzando lo sguardo non vidi difronte a me.... Sesshomaru?Che cosa ci faceva di nuovo nel mio sogno... Perché lo stavo di nuovo sognando? Nonostante stessi pensando a questo, quando lo vidi li ne fui felice perché speravo che mi potesse dare una mano a star meglio, ma per non far vedere la ferita che avevo me la coprì con le braccia.
Come se non potesse sentire l'odore del sangue.
Fortunatamente non si accorse di nulla anzi aveva iniziato ad avvicinarsi a me, per aiutarmi. Di fatto mi prese tra le sue braccia e senza accorgermene gli dissi a bassa voce:“Sesshomaru ti prego fai passare il dolore che sto provando” non mi stava guardando, ma sembrava che stesse pensando a un modo per farmi diminuire il dolore.
Lo guardai di nuovo in volto dopo che si fermò per un paio di secondi, come se voleva riposarsi un pochino e mi disse con voce calma:“cercherò di fare tutto quello che posso, ma ti ricordo che sono un demone e non so nulla del dolore che può provare un umana. Quindi credo che avremo bisogno di qualcuno, se la cosa non migliora, soprattutto se il sangue non si ferma” mi stupì perché pensavo di essere riuscito a camuffare il tutto e invece mi sbagliavo di grosso. Così annuì e dopo che riprese a camminare appoggiai la mia testa contro il suo petto con l'intento di sentire il suo battito cardiaco, per riuscire a calmarmi e distrarmi dal dolore che stavo provando.
Continuò a camminare per non so quanto tempo, ma finalmente trovò una grotta dove ci saremo sistemati per riposare e per passare la notte.
La grotta era molto profonda ed era molto fredda, cercai un maggior riparo contro il petto di Sesshomaru, ma il contatto non durò molto perché mi appoggiò contro una parete e quando lo vidi che stava per andarsene gli tirai la manica del suo kimono. Quando lo vidi girarsi verso di me con sguardo preoccupato e gli dissi con voce flebile:“Non te ne andare ti prego.” mi guardò, sorprendendomi per il tono di voce che usò, perché non usò il suo solito tono di voce gelido, ma usò una voce calma dicendomi:“non ti preoccupare, tornerò velocemente.” dicendo ciò usci dalla grotta.
Io rimasi li per non so quanto tempo e ben presto a causa della stanchezza mi addormentai. Non so a che ora mi svegliai, ma so soltanto che quando mi svegliai non trovai Sesshomaru da nessuna parte, così mi alzai con fatica nonostante sentissi meno dolore e mi incamminai verso l'uscita della grotta.
Una volta arrivata all'uscita mi ritrovai davanti una ragazza che mi guardava sorridendomi tanto che mi disse:“Kagome-chan finalmente ti ho trovata. Vieni con me.” dicendo ciò mi prese per un braccio e mi trascinò via con lei.
Ancora spaesata per ciò che stava succedendo gli chiesi gentilmente:“ma lei chi è?” la ragazza demone si fermò e guardandomi per un attimo negli occhi mi ripose gentilmente:“io sono una sacerdotessa e sono venuta qui per proteggerti Kagome-chan” io la guardai non capendo più nulla di ciò che stava succedendo, sapevo soltanto che mi stavo allontanando dalla grotta e che avrei fatto preoccupare Sesshomaru o per lo meno lo credevo.
Quando riprese a camminare tirandomi sentì le forze mancarmi sempre di più e riuscì a vedere prima che la mia vista diventasse nera la ragazza piegarsi verso di me come a sorreggermi e mi disse preoccupata:“Kagome-chan stai tranquilla, ti troveremo e ti salveremo. Ora respira lentamente e ti sveglierai....”

Mi risvegliai nel bagno della villa e anche se ancora dolorante a causa della posizione in cui mi trovavo, mi alzai e uscì da li, per recarmi in camera da letto, ancora pensierosa per quello che avevo appena sognato, non riuscivo a capire come mai nei miei sogni compariva sempre Sesshomaru e non capivo chi era quella ragazza con in fronte il simbolo della luna piena.
Tornai in camera dopo che mi ero persa diverse volte in quell'immensa villa così quando entrai nella stanza da letto e mi vide Sesshomaru mi chiese spazientito:“NON ti avevo detto di andare a riposare? SI può sapere dove cavolo sei andata?” io lo guardai spaesata dal suo atteggiamento, tanto che gli risposi con voce mortificata:“mi dispiace Sesshomaru, ma ti giuro era andata a riposare, mi ricordo di essermi addormentata, ma quando mi sono svegliata mi sono ritrovata in bagno. Non so neanche come ci sono arrivata.” Dopo aver detto ciò lo vidi andarsene dalla stanza velocemente senza degnarmi di una risposta.
Pensavo di aver fatto qualcosa che gli avesse dato fastidio e pur pensando che mi avesse maltrattata se gli fossi andata dietro non mi importava, di fatto iniziai a corrergli dietro non sapendo neanche dove stesse andando.

-Angolo autore-
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, scusate per l'enorme ritardo nella pubblicazione ma sono stata via con le mie cugine e quindi ho potuto pubblicare solo ora.
A presto e scusatemi ancora.

  
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