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Autore: My Pride    10/09/2021    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Love mistake Titolo: Love mistake
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 883 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: 
Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent
Rating: Arancione
Genere: Generale, Slice of life

Avvertimenti: What if?, Slash


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Jon ansimò voglioso, reclinando la testa all'indietro mentre si aggrappava alle spalle di Damian.
    In preda all'adrenalina post-missione, tra un bacio e l'altro, avevano finito per seguire i loro istinti e si erano ritrovati a letto mezzi nudi prima ancora di rendersene conto, rotolando l'uno sull'altro tra tocchi vogliosi e sospiri ricchi di desiderio. Aveva letteralmente strappato la parte superiore dell'uniforme di Damian, facendo volare i grossi fermi dappertutto prima di gettarla malamente da qualche parte, e Damian stesso non aveva esitato a tagliargli col birdrang la sua tuta, provocando un grosso squarcio nell'emblema ad S sul suo petto; nessuno dei due si era curato della cosa, tornando all'assalto l'uno delle labbra dell'altro con baci feroci e passionali, la pelle già imperlata di sudore e il letto sfatto sotto di loro, vittima inconsapevole della rude passione che aveva catturato i due eroi.
    Completamente stregato da Damian, Jon si era sdraiato automaticamente di schiena e lo aveva portato lui stesso a cavalcioni su di sé, godendosi il contatto tra le loro pelli nude e bollenti mentre si baciavano ancora e ancora; ogni tocco era come una scarica elettrica che si riversava nelle sue membra e gli scollegava le sinapsi, colpendo ogni pensiero che cercava di restare razionale. Ma non c'era razionalità, solo bisogno, solo la voglia di sentirsi un tutt'uno con l'altro e perdersi nei gemiti e nei loro furiosi battiti cardiaci che gli riempivano le orecchie, cancellando tutto il resto. E Jon si sentiva tuttora così, come rinchiuso in una bolla in cui solo lui e Damian esistevano, in cui il corpo di Damian lo spingeva a volerne ancora mentre affondava nella sua carne, chiamando il suo nome e chiedendo di più. Stavano insieme da una vita e lo facevano da altrettanto tempo, eppure ogni volta gli sembrava che l'elettricità gli scorresse nelle vene con la stessa facilità con cui lo faceva il suo sangue, lasciandolo stordito e senza fiato come se si fosse
beccato cinquecentomila megawatt in una volta sola, l'equivalente della potenza di un fulmine.
    Era tutto talmente bello che si morse a sangue il labbro inferiore, lasciandosi scappare un altro sospiro mentre una mano scivolava lungo il braccio destro del compagno, sempre più giù, circondandogli il polso con due dita mentre gemeva il suo nome.
Poi... sentì un crack - un crack? - seguito da un urlo, ma era un urlo strano. Non era un urlo di piacere, l'urlo che avrebbe dovuto produrre qualcuno in piena frenesia da orgasmo, bensì l'urlo di chi si era appena visto spezzare il polso dalla super forza di un mezzo kryptoniano in preda all'estasi. Tutta l'eccitazione del momento scemò nello stesso istante in cui Jon lo capì, gli occhi ingigantiti dall'orrore.
    «Oh mio Dio D non volevo mi dispiace tanto Dio che cosa ho fatto?!» squittì in preda al panico, balbettando troppo veloce per essere davvero comprensibile, mentre il compagno si tirava indietro per tenersi il polso tra un'imprecazione e l'altra. Era la prima volta che non controllava la sua forza durante il sesso, di solito era sempre molto bravo proprio perché avrebbe potuto spezzare Damian come un fruscello, ma di solito era anche lui a dettare il ritmo, così si sentì sprofondare per averlo fatto.
    «Non è come se fossi morto, J, piantala!» esclamò Damian, cercando almeno di rivestirsi al meglio delle sue possibilità per poter far sì che Pennyworth si occupasse della sua frattura - dio, adesso sì che aveva cominciato a fargli male, gli sembrava come se mille scariche elttriche fossero corse nel suo braccio tutte insieme, troppo rapide e veloci per essere contate -, con le orecchie piene delle scuse del suo super ragazzo kryptoniano.
    Era stato imbarazzante, tremendamente imbarazzante, anche se non aveva dato al maggiordomo nessuna spiegazione mentre controllava lo stato delle sue ossa e gli ingessava il polso, gettandogli un'occhiata indagatoria di tanto in tanto. Nei giorni tre giorni successivi, a
nulla era valso dire a Jon che era stato il miglior sesso della sua vita, che sapeva da fonti certe (Grayson) che anche Drake e il clone avevano avuto i loro momenti no durante il rapporto, poiché Jon aveva passato quei giorni a borbottare che gli dispiaceva, che avrebbe fatto qualunque cosa (sul serio, da quando era così accondiscendente con lui?) e che sarebbe persino diventato vegetariano (che campagnolo melodrammatico) se fosse servito a fargli capire quanto gli dispiaceva. E, se il modo in cui Jon aveva cominciato a prendersi cura di lui non lo aveva innervosito, o almeno non abbastanza, di certo l'avevano fatto quegli idioti dei suoi fratelli quando avevano saputo, anche se non sapeva ancora in che modo, come si era rotto il polso. E gli sguardi che gli stavano lanciando a colazione, seguiti dalle risatine sotto i baffi, non gli piacevano affatto.
    «Demonietto, ti avevo detto di usare le protezioni quando fai certe cose. Ma forse erano le protezioni sbagliate», sentenziò di punto in bianco Todd mentre dava un morso al suo waffle, e per poco Damian non si strozzò col caffè prima di lanciarsi su di lui come una furia, ignorando il richiamo di un Bruce stanco, assonnato e ormai arreso.
    Lo avrebbe ucciso per la seconda volta. Parola sua
.





_Note inconcludenti dell'autrice
Ancora una storia scritta per la #areyoukiddingchallenge indetta sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia, con il prompt Scariche elettriche assegnatomi da Kamy
Storia che possiamo definire praticamente dalle tinte rosa porcellino. Non volevo farla troppo esplicita perché è una cazzata e tutto quello che succede in questa fic è praticamente qualcosa che non ci si aspetterebbe da nessuno dei due personaggi, ma soprattutto da Jonno. E, sì, mi divertiva abbastanza i fatto che Jon potesse lasciarsi andare in quel modo durante un atto del genere
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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