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Autore: ReikaDragneel94    12/09/2021    1 recensioni
In un mondo in cui l’uomo viveva a pieno con la natura che lo circonda, vi erano vari villaggi situati qua e là ed un di essi era costruito alle pendici di una catena montuosa; esso si chiamava il villaggio dei Draghi, un popolo che viveva in pace con queste creature leggendarie.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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15° Epilogo
 
 
 
Dopo essersi stabiliti ed abituati alla nuova zona, tutti i paesani iniziarono a riprendersi la loro routine quotidiana senza troppi pensieri e preoccupazioni; il Guerriero ed il Domatore invece appena si stabilirono, iniziarono a pensare più a loro stessi ed al loro futuro che coincideva con il loro matrimoni. Una certa cosa accadde anche nelle Terre Del Fuoco ed al Villaggio delle Lady Selvatiche; nella prima zona Shoto e Momo si sposarono e divennero i nuovi regnati invitando anche i loro amici e stessa cosa con Kyoka e Toya e tutti loro alla fine ebbero il loro lieto fine.
 
 
 
-Signorina Reika?- Un bambino richiamò la donna con il libro
-Dimmi- Sorrise
-Sbaglio a dire che quella dragonessa avesse il vostro stesso nome?- Curioso
-Non sbagli; perché mia madre quando lesse questo libro da giovane gli piacque molto e me lo diede- ridacchiò
-Allora è solo una coincidenza?- Chiese un’altra bambina
-Esatto... ora andate a finire i compiti- si alzò la donna dai lunghi capelli rossi e gialli, -O i vostri genitori non la prenderanno bene e voi non volete che io smetta di venire qui vero?- Con un tono di falso rimprovero
-No! Andiamo subito- corsero i piccoli a fare ciò.
La donna li seguì verso la camera dove le tre pesti erano andate a studiare e si appoggiò allo stipite della porta e li osservò con cura; in quella casa la rossa lavorava più che altro come babysitter e soprattutto per dare ripetizioni a quei piccoli, che per lei erano diventati dei nipotini. Era così immersa nei suoi pensieri che sussultò quando le braccia muscolo di suo marito l’avvolsero e poi posargli un bacio sul collo, -Hai di nuovo letto la storia Il Domatore ed il Guerriero?- Chiese
-Lo sai amore, quella storia è la loro preferita- ridacchiò
-Ogni tanto potevi raccontare l’altra versione- mettendo in evidenza una dentatura da squalo
-Quale sarebbe l’altra versione capelli di merda?- Seccato una voce maschile e dai capelli biondi cenere
-Eddai Bakubro, stavo parlando con la mia donna- si difese, -Poi i miei capelli sono come i tuoi-
-Hanno fatto i bravi?- Entrò un altro ragazzo
-Certo capo, lo sai che quei piccoletti farebbero di tutto per non farmi “licenziare”- rise, -A proposito Izuku a lavoro com’è andata?-
-Bene dai- rise, -Eijiro hai riparato tutto? Spero che non sia stato difficile-
-Non ti preoccupare Izuku, il danno che ha fatto Katsuki non era grave-
-Chi ti ha detto che è stata opera mia?!- Sbottò il biondo cenere
-Di sicuro non è opera di: Izumi, Katsumi né tanto meno di Kazumi- commentò Eijiro.
Katsuki ed Eijiro si misero a discutere, o meglio, litigare di tutto e tutto più, mentre Reika ed Izuku li fissarono divertiti; il loro pensiero comune nel vederli così era, che quei due non sarebbero mai cambiati, nemmeno in centinaio d’anni e varie vite. Ad un certo punto il verdino allontanò un attimo la sua migliore amica e poi le mostrò due collane che all’apparenza aveva denti di squalo; ciò fece sgranare gli occhi alla rossa per poi sorridere divertita riconoscendo i due gioielli, -Dove?-
-Vicino alle pendici di un certo monte, è lì il sito-
-Non è stata una coincidenza eh?- Ghignò
-No è il passato che mi ha spinto lì, a te come va?-
*Lo sai no? I sogni non si fermano* ghignò
*Vedo* ghignò a sua volta
*Vi ricordate che ci siamo anche noi?* arrivò Eijiro ad abbracciare Reika
-Yeah! Fra poco dobbiamo andare- ridacchiò Reika
*Vai ritardataria cronica* Uscì Katsuki e tutti lo fissarono
-Kacchan?- Spiazzato Izuku
-Colpa sua- indicando una Reika con un ghignò divertito.
La “colpevole” ridacchiò e prese suo marito per poi uscire da quella casa salutando tutti quanti, nel mentre Izuku li fissò andare via, dopo di che guardò suo marito con un certo senso di divertimento ed infine di nuovo i figli ancora intenti a studiare; nel vedere questi studiare, pensò che quell’antica lingua poteva essere utile per non farsi capire dai propri piccoli, che nonostante la giovane età erano fin troppo curiosi e pronti ad imparare tante cose. All’improvviso, Katsuki l’abbracciò forte e gli baciò il collo, facendo sussultare il marito che lo guardò negli occhi, *Allora hai trafugato quella collana eh?*
*Tutte e due* sorrise, *Dal tronde era il simbolo del nostro legame*
-Papi?- Uscì dalla stanza Izumi
-Sì piccola?- Si girò verso la figlia, -Hai bisogno di qualcosa?-
-Che lingua antica era quella?- Corrugò la fronte
-La lingua della nostra famiglia- ghignò Katsuki, -Per il momento però non te la insegneremo-
-Perché?- Confusa
-Sei troppo giovane- spiegò Izuku
-Ok, allora chiederò a zia Reika- tornando a fare i compiti.
I due adulti si guardarono e poi scoppiarono a ridere con la convinzione che sì, la storia si ripeteva ad ogni tot di generazione e questa cosa era una cosa molto calcolata ed a loro piaceva così.
 
 
 
 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Siamo arrivati alla fine di questa storia; spero che vi sia piaciuta quanto a me scriverla. Non vi preoccupate, non ho intenzione di sparire così facilmente, ho altre storie in serbo, a presto!
  
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